A tre giorni dalla sofferta ma meritata vittoria della Juventus ai danni dell’Olympiacos, vorrei soffermarmi anch’io sulla partita dello “Stadium

Finalmente, abbiamo visto una Juventus ad alti livelli: buono il fraseggio, così come l’intensità della corsa. L’impressione, però, è quella che la Juve possa migliorarsi ancora, soprattutto negli ultimi 16 metri. Tante volte, martedì sera, i bianconeri si sono trovati a tu per tu con il portiere Roberto, fallendo però il più delle occasioni. Più che un problema tecnico, direi che è un problema psicologico: i padroni di casa hanno peccato di eccessiva sufficienza e scarsa umiltà. E’ andata bene a Pogba, che si è ritrovato la palla tra i piedi dopo un passaggio di tacco rimpallato. E’ andata peggio, invece, a Vidal che, aizzando la folla durante la rincorsa del rigore, ha inconsapevolmente lanciato un messaggio chiaro: quello della scarsa attenzione in un momento cruciale, come se il pallone fosse già entrato in rete. Questo per quanto riguarda l’attacco.

In mezzo al campo, Pirlo ha ritrovato la dimensione giusta. Anche Marchisio e Pogba hanno sfornato in continuazione palloni giocabili sulle corsie laterali o con delle verticalizzazioni verso le punte. Trovare tutti questi spazi con un Olympiacos interamente dietro alla linea della palla (come, d’altronde, 3 squadre italiane su 4) valorizza ancor di più il lavoro di Pirlo e co. I gol arrivati sono “solo” 3, potevano essere di più per i motivi descritti prima.

Con la difesa a quattro, i contropiedi dei greci sarebbero potuti essere davvero micidiali. Con entrambi i terzini in propensione offensiva, soltanto la macchinosità dei movimenti della squadra di Michel ha graziato la Juve.

Infine, una piccola nota generale: perchè stiamo parlando così poco dell’errore dal dischetto di Vidal? Nel prepartita, si è più e più volte ribadito l’importanza della vittoria, tralasciando però l’aspetto relativo alla differenza reti negli scontri diretti, che sarebbe potuto andare a favore dei bianconeri in caso di realizzazione del rigore. E invece, da quanto letto personalmente nelle varie testate, sembra quasi che il rigore di Vidal servisse solo ad arrotondare il risultato.

E’ quasi acqua passata, speriamo di non sentire più parlare di scontri diretti o di differenza reti, almeno fino a dicembre, perchè vorrebbe dire che la Juventus è passata agli ottavi. Purtroppo, questa è la mentalità calcistica tricolore: al futuro non si guarda mai, l’occhio è principalmente al presente, al passato ci si affida solo quando dobbiamo “riesumare” avvenimenti che, in quel preciso istante, ci fanno comodo, per poi rimetterli nel dimenticatoio fino a nuovo “utilizzo”.

Le prime due frasi (al futuro non si guarda mai, l’occhio è principalmente al presente, ndr) sono utilizzabili anche per la situazione dei settori giovanili, ma aprirei una parentesi troppo grande che uscirei letteralmente dal contesto principe di questo articolo.