Il calcio italiano non sta certo attraversando un momento facile. Tra lo scandalo Parma, la fuga dei grandi campioni e il terremoto Lotito i club italiani negli ultimi anni non hanno avuto molto da star sereni.

Anche in Europa i risultati degli scorsi anni non sono mai stati esaltanti, soprattutto se andiamo a guardare la scorsa stagione con la regina italiana, la Juventus eliminata già ai gironi di Champions. Se poi si aggiunge anche la magra figura rimediata ai Mondiali in Brasile il quadro si fa molto avvilente.

Quest’anno invece con grande sorpresa di esperti e commentatori, l’Italia ha ricominciato a fare la voce in grossa in Europa, e nella serata di ieri si è confermata portando per la prima volta nella storia della competizione, cinque squadre su cinque agli ottavi di Europa League, competizione che negli anni 90 quando si chiamava Coppa Uefa,  era spesso appannaggio delle italiane, ma negli ultimi 10 anni finita nel dimenticatoio anche per colpa della poca attenzione riservata dai club nostrani a questa coppa.

La serata di ieri, può entrare di diritto nella storia dei club italiani: innanzitutto per la storica vittoria del Torino, entrata in Europa League per l’insolvenza del Parma, ha dimostrato di avere carattere da vendere e non fermandosi alla prima difficoltà è riuscita a battere l’Athletic Bilbao nella sua tana, quel San Mamés da sempre terra di sconfitte per i club italiani. Il Torino con la vittoria di ieri ha dimostrato che con lavoro, fatica e umiltà i risultati possono essere raggiunti.

Altra vittoria splendida e importantissima è stata quella della Fiorentina, che ha superato l’avversario più ostico sorteggiato dall’urna, gli inglesi del Tottenham, anche per i viola il cuore è stato gettato oltre l’ostacolo e prima l’ormai ritrovato Mario Gomez e poi il nuovo arrivato Mohamed Salah hanno annientato gli Spurs e ottenuto il passaggio del turno. La Roma in un’altra serata nefasta, per lo spettacolo indegno offerto dai tifosi del Feyenoord, è riuscita a superare avversari e razzismo, riuscendo a non perdere la concentrazione e con una rete di Gervinho che ha risposto così alle banane piovute dagli spalti ha conquistato la qualificazione. L’Inter nonostante i tre gol subiti all’andata ha tenuto la barra dritta e senza sbavature ha superato il Celtic con una magia di Guarin, mentre discorso più semplice per il Napoli, che dimenticata la delusione per il mancato passaggio del preliminare in Champions ad agosto ha ricominciato a macinare gioco e ha annientato tra andata e ritorno i turchi del Trabzonspor. Aggiungeteci poi la vittoria nell’andata di Champions League della Juventus sul Borussia Dortmund e il quadro non può che far sorridere e gioire i calciofili del bel paese.

Giornata epica quindi per le italiane, che nel Ranking Uefa 2014-15 balzano così al secondo posto dietro la Spagna, riprendendo in quello generale il quarto posto soffiato a inizio anno dal Portogallo che ha portato avanti solo due squadre sulle sette iniziali. Difficile però riuscire ad agganciare la Germania al terzo posto(che permetterebbe di portare quattro squadre in Champions), visto che la distanza di punti non è facilmente colmabile nel breve periodo.

L’Italia deve però ripartire da qui, non deve pensare solo ai milioni, che la separano dei grandi club europei, deve invece puntare sull’organizzazione di gioco, sull’umiltà e sulla riscoperta dei vivai nostrai, quei vivai che producono giocatori come Matteo Darmian, che ieri sera è riuscito con il suo gol a far gioire un paese intero. Le potenzialità per ripartire ci sono, bisogno solo saperle utilizzare.

E allora in bocca al lupo a tutti i club italiani, il futuro può essere nostro, iniziamo a riconquistarlo.