La maturità, un momento in cui spesso ci si ritrova a dover affrontare delle decisioni scomode. Questa riflessione potrebbe essere nota di recente ad Agustin Ezequiel Almendra.

ECCO CHI E’ AGUSTIN EZEQUIEL ALMENDRA

Il centrocampista argentino, nato a San Francisco Solano, uno degli innumerevoli sobborghi di Buenos Aires, l’11 febbraio 2000, è finito sul taccuino dei club europei, su tutti il Napoli, e deve scegliere se proiettarsi nel calcio del Vecchio Continente o continuare la sua brillante gavetta boquense. Salito alla ribalta sotto la gestione Barros Schelotto, Almendra inizia a giocare nelle fila dell’Independiente, prima di essere notato, a soli 10 anni, da Roberto Madoery.

BOCA JUNIORS

L’osservatore del Boca lo convince così ad accasarsi presso le giovanili gialloblù, nelle quali la crescita del ragazzo assume caratteri esponenziali. Fra il 2015 e 2017 diventa una pedina fondamentale per le selezioni under 15 e 17 dell’Argentina, in cui Almendra viene schierato prevalentemente come trequartista. La potenza fisica di cui dispone ha però cambiato col tempo l’approccio al gioco di Almendra, i 182 cm del giovane sudamericano sono una chiave importante nei momenti di tensione in mediana, e quando si tratta di lottare, risponde presente. Ragion per cui, il Flaco Schiavi, suo allenatore nell’ultimo torneo riserve, lo trasforma in una formidabile mezzala adattabile persino a mediano davanti alla difesa. Il buon tiro dalla distanza gli ha permesso di annotare due gol con la formazione dell’ex idolo del Boca Juniors, lo stesso Schiavi è stato fra i principali promotori di Almendra in prima squadra.

ESORDIO

Ironia della sorte, l’esordio tra i professionisti arriva alla 23a giornata della Superliga 2017/18, proprio contro il Rojo di Avellaneda. Giusto uno spezzone di gara, sufficiente per temprare il carattere combattivo del 18enne. I continui infortuni di capitan Gago hanno offerto molto spazio ad Almendra; il pibe è stato sovente un titolare nella parte iniziale della stagione corrente, precisamente contro Huracàn, Racing, Rosario Central e nel Superclasico di campionato. Ogni volta che è stato chiamato in causa, il 39 si è sempre fatto trovare pronto, soprattutto per dare qualche centimetro in più al centrocampo del Boca, reparto fragile sul piano difensivo. Il potenziale di Almendra può essere utile anche all’albiceleste, la nazionale pare essere orfana di un ricambio generazionale in mezzo al campo, per questo è stato già aggregato alla lista preconvocati della selezione maggiore in vista dei mondiali russi.

FUTURO IN ITALIA?

Attualmente, Agustìn Almendra sta iniziando a familiarizzare con il nuovo tecnico Alfaro, poiché le controverse vicissitudini familiari che l’hanno portato all’esclusione dalla finalissima di Madrid, sembravano un segnale della sua certa partenza. Invece, fattori come le cessioni di Balerdi e Perèz e la trattativa in corso fra il Cagliari e Nàndez, hanno riavvicinato Almendra alla Bombonera. Difatti, il presidente Angelici ha acquistato soltanto Marcone come centrocampista per la propria rosa, facendo dunque intendere che Almendra sarà il perno da cui ripartito il nuovo corso Boca Juniors. La clausola rescissoria su Almendra resta comunque pari a 20 milioni di euro, cifra considerevole per un calciatore che ha ancora tutto da dimostrare. Il Napoli si è leggermente defilato dall’asta per Almendra, così come il Valencia; entrambe le compagini potrebbero senza dubbio rifarsi vive durante la sessione estiva, quando Almendra avrà effettivamente dato qualche segnale in più della propria caratura.