Ciò che gli operatori del mondo del gioco d’azzardo lecito e dei casino online hanno, senza dubbio, capito è che il gioco lecito, qualsiasi sia, deve essere “integrato” nel suo territorio e che non può convivere con esso, ed in esso, se il territorio “non lo vuole”. Non è una massima che “ci piace” tanto citare, ma una considerazione ferma che si evince dagli ultimi sviluppi e dagli ultimi comportamenti delle varie Amministrazioni comunali. E ci si vuole riferire a qualsiasi Comune che faccia parte della nostra Penisola. Ormai, per il gioco, non esiste “un isola felice”… esiste forse “l’Isola che non c’è” vista la considerazione del gioco da parte di tanti berbenisti.

Indubbiamente, l’evoluzione del settore è in atto e questo non c’è nulla da fare è innegabile: ma questa evoluzione, come detto prima, porta proprio a comprendere che, “a dispetto dei territori”, il gioco non ha più la possibilità di esistere, mentre un gioco che riesca a camminare “a fianco dei territori” potrà finalmente guardare ad obbiettivi economici e finanziari significativi (cosa che da un bel po’ di tempo a questa parte non riesce più ad alcuna attività ludica).

Anche se il gioco, e le sue attività, sono state osteggiate, con il cambiamento che interverrà dopo la Conferenza Unificata del 5 maggio, le ostilità diventeranno “solo difficoltà” e le difficoltà, piano piano, verranno affrontate ed appianate insieme ai territori e potranno essere superate, posto che i territori si rendano conto “che il gioco esiste”, è esistito ed esisterà sempre nella mente di tantissimi individui.

La presenza del gioco sui territori, di quello lecito naturalmente, dovrà essere visto come uno svago ed un divertimento e come tale dovrà essere strutturato, distribuito ed offerto. Questa volta si dovrà “supportare” il gioco nel farsi comprendere, nel farsi conoscere ed anche bisognerà trovare il modo di salvaguardare coloro che ne abusano, per poca forza morale, per poco carattere, per troppa emotività.

Insomma, un lavoro di gruppo finalmente non solo per i cittadini, ma anche proprio per il gioco-divertimento e per i casino online consigliati che non può essere “spazzato via dal quotidiano” visto che del quotidiano per taluni ne fa parte. Si dovrà anche dimostrare, con questo atteggiamento, che lo Stato c’è, “che esiste”, e che è lì pronto a proteggere chi ne ha bisogno e che fa divertire chi lo vuole. Un equilibrio tra queste cose, farà apprezzare di più il nostro Esecutivo relativamente alla gestione del mondo del gioco e che gli farà “estrarre la testa dalla sabbia” una volta per tutte: questa è veramente la volta buona, e tutti coloro che amano anche un poco il mondo del gioco, se lo aspettano.

Sembra che la voglia di fare, in questo momento ci sia: certo, non sarà né semplice né facile. Sarà estremamente impegnativo, ma nell’immediato lo Stato non può fallire visto che ha fortemente voluto questa Conferenza Unificata. L’ha voluta e sta mettendo anche le basi per trovare accordi congiunti che possano fare dei passi in avanti e possano organizzare il mondo del gioco in modo sostenibile, senza distruggere quello (poco o tanto che sia) che è stato fatto sino ad ora… ma indubbiamente il Sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, questo non potrà permetterlo!