L’attesa sta per finire, non manca molto e Spagna-Germania si consegnerà all’Albo d’Oro dell’Europeo Under 21. Al PGE Narodowy di Varsavia questa sera, ore 20.45, due delle migliori squadre del mondo della categoria si sfideranno nell’atto conclusivo del rispettivo biennio, che potrebbe significare per la Spagna l’aggancio all’Italia a quota cinque kermesse continentali U21.

– Due diversi modi di arrivare in finale

Alla sfida le due squadre arrivano con stati d’animo leggermente diversi, pur sapendo che in una gara secca tutto può accadere.
Il cammino trionfale degli iberici ha dato grande fiducia alla Rojita, con quattro vittorie su quattro e punteggi quasi sempre larghi.
Anche avversari del calibro di Italia e Portogallo sono stati liquidati per 3-1, un qualcosa di assai indicativo riguardo allo stato di grazia in cui versano i ragazzi di Celades. La Germania aveva iniziato benissimo la sua avventura in Polonia, ma le ultime due gare hanno portato in dote una sconfitta (costata il primo posto nel girone) ed un pari al 90’, poi tramutatosi in una bella ed emozionante vittoria ai calci di rigore contro l’Inghilterra.

– La possibile chiave

Di certo la Spagna non può pensare di sentirsi troppo avvantaggiata rispetto alla più vicina versione giovanile della Nationalmanschaft. Il sexy palleggio e fraseggio di Saul e compagni, infatti, dovrà fare i conti con la qualità di una Germania che schiera giocatori pronti a provare a dare un contributo importantissimo al movimento teutonico negli anni a venire. Gente del calibro di Koke e Asensio è di livello leggermente superiore, ma Meyer, Gnabry e Arnold hanno tutto per poter fare una carriera di discreto livello. La chiave della sfida dovrebbe essere la ricerca del controllo del gioco, aspetto in cui entrambe la compagini sono assai specializzate. La Germania, stranamente, è parsa carente in questo aspetto nelle ultime due esibizioni, specie nel match contro l’Italia. Molti sostennero, probabilmente non a torto, che i tedeschi cercarono gran poco il gol nel match del 24 giugno, in virtù del fatto che non avrebbero voluto il primo posto. Un primo posto conquistato, infatti, sarebbe stato sinonimo di incrocio con la temibile Spagna in semifinale. Ora il tempo di quella sfida è arrivato, con le chiacchiere e le polemiche che conteranno assai poco. A parlare sarà il campo, con i tedeschi che proveranno a ritrovare lo smalto della prima parte del torneo per mettere i bastoni tra le ruote alla lanciatissima Spagna.