La storia di Facundo Colidio parte da molto lontano. Noi di FootballScouting.it ve la presentiamo.

Oltre ad essere uno dei principali fiumi del Sudamerica, il Paranà è sempre stato anche culla di talenti calcistici, in particolar modo l’aria fluviale ha influenzato il vivaio dell’Atletico Rafaela, club che ha annoverato tra le sue fila un certo Sergio Almiròn, indimenticabili le sue sassate catanesi. O lanciato stelle emergenti come Axel Werner, vincitore dell’ultima Europa League colchonegra. O ancora Ignacio Pussetto, ala brevilinea che sta facendo faville all’Huracàn. Ma al Nuevo Monumental aspettavano tutti un nuovo numero nove da idolatrare, una punta che potesse seguire le orme del più grande in quel ruolo passato di lì, vale a dire, Ignacio Scocco.

GLI INIZI DI FACUNDO COLIDIO

Il 4 gennaio del 2000, proprio quando Nacho sta appena lasciando Santa Fe per accasarsi al Newell’s, nasce Facundo Colidio. Campano di origine, muove i suoi primi passi fra i pali del Rafaela, un curioso inizio di carriera che però gli donerà un’innata preparazione psicologica riguardo i punti deboli degli estremi difensori. Ma a undici anni, Jorge Raffo, uno degli argentini a essere riuscito a imporsi in un campionato fisico e difensivo come la Bundes, lo nota, in qualità di responsabile dell’area tecnica del Boca, durante un torneo a Paranà. Da quel momento lo incorpora all’interno del gruppo di ragazzi che giocheranno per gli Xeneizes la Liga, una sorta di competizione per i giovani non ancora professionisti.

FACUNDO COLIDIO UFFICIALE AL BOCA

Dopo due anni da pendolare dove il sabato giocava la in Segunda con il Rafaela e la domenica fra gli aspiranti azul y oro, nel 2014 viene ufficialmente tesserato dal club de La Boca. Che non lasci ingannare la sua prestanza fisica, paradossalmente il suo metro e ottanta di altezza gli garantisce un’ottima tecnica ma un meno efficace colpo di testa, caratteristica che lui stesso ha detto di dover potenziare. Scala progressivamente ogni categoria giovanile, fino ad approdare a soli sedici anni fra le reservas del Flaco Schiavi.

FACUNDO COLIDIO IN NAZIONALE

La sua precoce maturazione ha fatto clamore anche a Ezeiza, dove il CT Beccacece non ha esitato nell’affidargli un posto per l’attacco della sub-20 albiceleste. Come ogni promessa del calcio argentino che si rispetti, parallelamente alle lusinghe di vari club europei sono arrivati anche i primi paragoni, uno su tutti, e il più erroneo, quello con Dybala. Colidio è sì un calciatore che, a detta sua, s’infastidisce nel trascorrere troppo tempo a vagare senza palla, ma è un nueve, un uomo d’area.

L’INTER COMPRA FACUNDO COLIDIO

A spuntarla è stata l’Inter, che se l’è assicurato per 7 milioni di euro, una cifra cospicua per un ragazzo che vive in centro a Milano, sotto l’egida di Javier Zanetti che ha di certo contribuito a introdurlo nella Primavera nerazzurra. Ad Appiano Gentile possono dormire sonni tranquilli, perché con la rovesciata al Verona, la doppietta in Supercoppa e il sigillo scudetto contro la Fiorentina, sta tenendo fede al valore del suo cartellino, almeno per quanto riguarda l’importanza delle sue reti. L’ultima stagione, oltre ad essergli valsa un posto per la preparazione estiva in prima squadra, ha anche portato nelle casse dell’Inter ben 500mila euro, causa una clausola sui bonus fra la dirigenza e Suning per quanto riguarda le vittorie della Primavera. Chissà, un futuro a suon di gol e garra con Lautaro Icardi e Colidio?