Davide Zappacosta è pronto a colpire anche la sua squadra del cuore?
Lui, con la Juve nel cuore sin da quando era bambino, ora realizza il doppio sogno: giocare in Serie A e rischiare di essere preso dal team dei suoi sogni……magari anche grazie a una grande prestazione nel match di venerdì sera.
Nel frattempo,  in avvicinamento ad una gara mega-sentita dai fans nerazzurri, arrivano le dichiarazioni dell’esterno destro difensivo di proprietà orobica:”Essere accostato alla Juventus è un onore anche perché tutta la mia famiglia è juventina e se dovessi scegliere io, un giorno, sceglierei il club bianconero; ma per ora penso solo a far bene con l’Atalanta e dare il massimo per i tifosi nerazzurri”.

Zappacosta, intervistato da ‘Tuttosport’, non si vede ancora (e ci mancherebbe) all’altezza di un giocatore come Gianluca Zambrotta: “La strada da percorrere è ancora lunga. Senza abnegazione e sacrificio non si va da nessuna parte. Io cerco sempre di allenarmi per migliorare, cerco di lavorare a testa bassa vivendo giorno per giorno. Sono arrivato in serie A ma ora devo confermarmi all’altezza”.

Sul tifo afferma: “Beh, effettivamente, essendo tutti juventini in famiglia non sarà una partita come le altre. Però non so se i miei riusciranno a venire allo Stadium, i collegamenti da Sora non sono comodissimi. In teoria non è previsto che vengano, anche se non mi stupirebbe che mi facessero una sorpresa. Alla Juve toglierei Pogba e Tevez sono forse i due bianconeri che hanno qualcosa in più. Se ripenso alla prima volta che ho giocato allo Stadium, con l’Avellino, ancora mi emoziono. C’è un’atmosfera incredibile”.

Ma come iniziò il ragazzo a calcare i campi? “Da ex calciatore e poi da allenatore mio padre mi ha trasmesso la passione e mi ha aiutato molto. Anche se quando allenava mi faceva giocare con parsimonia, così che non si dicesse che giocavo solo perché ero il figlio del tecnico… Partire dal basso e poi emergere ti rende orgoglioso e ti permette di capire che basta nulla per tornare in basso”.