Sandro Tonali: i paragoni scomodi dopo la chiamata di Roberto Mancini

Una faccia poco incline al sorriso. Il ruolo di regista. La capigliatura lunga. Gli inizi col Brescia. Ed ora, il gol su punizione. Mancava un ultimo tassello a Sandro Tonali per completare una lunga serie di caratteristiche che ci riportano, speriamo non troppo esageratamente, a paragoni difficili, che a qualcuno faranno storcere il naso. Non vi diciamo chi ci ricorda, è palese. E lo è stato sicuramente anche per coloro che, pur non avendone mai sentito parlato, lo hanno intravisto distrattamente all’ultimo Europeo Under 19, dove l’Italia si è fermata solo in finale col Portogallo. E nell’Italia il giovane Tonali è pronto a tornare, ma stavolta in quella dei grandi. In questi giorni si sta allenando con il resto della rosa convocata da Roberto Mancini. Un nome, quello del playmaker del Brescia, che ormai non deve essere più visto come una sorpresa ma come una certezza.

Sandro Tonali, bruciare le tappe

Visione di gioco, eleganza nel tocco di palla, efficacia e personalità. È ciò che ha visto in lui, molto prima di altri, Roberto Boscaglia, tecnico delle Rondinelle nel corso della passata stagione. Tant’è che ha fatto debuttare il ragazzo in prima squadra il 26 agosto 2017 allo stadio Partenio di Avellino, quando il nativo di Lodi aveva 17 anni e 3 mesi. La sua crescita in Serie B ricorda quella di Marco Verratti, partito dal Pescara di Zeman per poi conquistare Parigi. Cosa conquisterà il ragazzo dal sorriso difficile invece non ci è ancora dato saperlo, ma ciò che è sicuro è che la piazza bresciana, da trampolino di lancio, rischia di diventare presto qualcosa di troppo stretto per lui. Dopo il gran gol al Verona (punizione dai trenta metri che ha piegato le mani del malcapitato Silvestri, portiere dei gialloblu), gli occhi addosso si fanno sempre più insistenti, ovviamente per la gioia del patron Massimo Cellino.

Sandro Tonali ed un futuro tutto da delineare

“Per Tonali non mi ha chiamato ancora nessuno, ma è logico che piaccia a tutti. Se e quando arriverà il momento di cederlo, non basterà solo una super offerta per convincermi. Sì, chi desidera Tonali dovrà dimostrare amore per me e per il ragazzo. Per amore intendo rispetto nell’approccio, tempi giusti, non distrarre il giocatore dal Brescia. Più che i soldi, conteranno questi aspetti”, ha dichiarato il presidente della Leonessa in un’intervista a Tuttosport. Juventus, Roma, Inter e Milan le squadre alla finestra. C’è chi lo vede già in rossonero visti gli apprezzamenti del ragazzo al Diavolo. Chi dice che Paratici si è già mosso per regalare un nuovo rinforzo a mister Allegri. Chi prospetta un Marotta agguerrito e pronto al suo primo acquisto da dirigente interista. Non sappiamo come andrà a finire, chi la spunterà. C’è di sicuro che Sandro Tonali si sta godendo il suo momento.

Sandro Tonali: da un Portogallo all’altro, nella speranza che non deluda le aspettative

L’Italia di Roberto Mancini sarà impegnata tra qualche giorno in Nations League proprio contro il Portogallo. L’ultima volta non è finita bene, ma i lusitani potrebbe rappresentare un avversario anche dai ricordi dolci, magari col debutto, a soli 18 anni, con la Nazionale maggiore. O ancora, più realisticamente, si potrà vederlo in campo nell’amichevole contro gli Stati Uniti. Con l’augurio che quei capelli lunghi, gli inizi di carriera biancazzurri ed un sorriso introvabile su quella faccia tramutino ricordi di tempi migliori in realtà odierna, senza finire col diventare la brutta e lontana copia di quella che è stata, fino a pochi anni fa, una leggenda del calcio italiano. Eppure c’è da dire che il ragazzo non se ne cura, anzi, ai microfoni dice di ispirarsi a Gennaro Gattuso. Noi il nome continuiamo a non farlo, per paura di andare oltre, forse anche un po’ per scaramanzia. Tutto questo sperando che, da qui a qualche anno, Sandro Tonali possa smentirci prendendosi tutto ciò che merita.

Fonte immagine principale: portale web della testata goal.com