È  nato a Rosario, in Argentina, la città natale di Messi, ma ha scelto l’Italia per giocare a calcio. È la storia di Cristian Battocchio, l’oriundo 22enne della Virtus Entella che si è ritagliato, a suon di ottime prestazioni, un ruolo da protagonista nell’Under 21 di Gigi Di Biagio (9 presenza e 2 gol all’attivo finora). Convocato per la sfida contro la Danimarca del 17 novembre a Matera, Battocchio, amante delle commedie e della pesca, ha risposta alle domande dei giornalisti di Vivo Azzurro, spiegando che la scelta di giocare per l’Italia, e non per l’Argentina, è stata difficile, ma alla fine ha vinto l’affetto che lo lega al nonno, originario di Treviso.

Ho iniziato a giocare per le strade del mio quartiere con i ragazzi più grandi di me. A 5 anni sono entrato nel Newell’s Old Boys, con cui ho fatto le giovanili e un ritiro con la prima squadra a 14 anni“. Baby prodigio, dunque, giramondo, dopo che nel 2009 l’Udinese lo aveva acquistato portandolo in Italia. Poi l’Inghilterra, al Watford, prima del prestito alla Virtus Entella. “In Inghilterra si corre tanto, si gioca un calcio più fisico e gli stadi sono sempre pieni. A livello agonistico” ha spiegato Battocchio “invece credo che qualsiasi squadra di Serie B potrebbe giocarsela tranquillamente con le squadre inglesi“.

Alto 1,69, piede preferito il destro, il trequartista italo-argentino (che può giocare anche come ala sulla fascia sinistra e che dice di rifarsi a Fernando Gago, Andrea Pirlo e Andres Iniesta) ha chiesto aiuto ai tifosi per la sfida con la Danimarca: “Abbiamo bisogno della spinta dei tifosi per preparare al meglio gli Europei. I tifosi sono sempre importantissimi, ti danno la spinta in più nei momenti di difficoltà. A Matera speriamo di poter contare su uno stadio pieno“.

Di Biagio riconosce in Cristian Battocchio un grande talento, pronto ad esplodere in qualsiasi momento, magari proprio durante la fase finale di quegli Europei che vedono l’Under 21 nel girone con Inghilterra, Portogallo e Svezia. “Sono tutte squadre forti” ha commentato l’esito dell’urna Battocchio “ma non dovremo temere nessuno. Abbiamo dimostrato di poter far male a chiunque“.