Pochi giorni prima di Natale, si era diffusa la notizia di un probabile interessamento della Juventus e della Fiorentina per Simon Gustafson, centrocampista classe 1995 del BK Häcken. Ecco la relazione tecnica preparata, in esclusiva per footballscout24, dal consulente di mercato Davor Milito, collaboratore della People in Sport ed esperto di calcio scandinavo: “In Superliga, Allsvenskan e Tippeliga, visto il minor giro di danaro rispetto ai maggiori campionati europei, viene dato molto spazio alle idee senza dover per forza investire somme ingenti per l’acquisto di un calciatore, ed allo stesso tempo si punta alla valorizzazione dei propri talenti per poi magari venderli a squadre più blasonate ed effettuare ottime plusvalenze volte all’autofinanziamento dei clubs. Non fa eccezione Simon (che addirittura gioca con il gemello Samuel sin dal settore giovanile), il quale nell’edizione 2014 dell’Allsvenskan è stato la colonna portante della squadra (collezionando 32 presenze tra campionato e partite di qualificazione EL) mostrando tutta la sua duttilità tattica e le suo ottime doti tecniche. Nello stesso anno inoltre è passato dalla selezione nazionale U19 all’U21, fino alla convocazione nella Nazionale A di Hamrén per il torneo di gennaio che vedrà la Svezia tra le protagoniste. Nel 2013, all’età di 18 anni, è sceso in campo 25 volte in campionato e 4 nella Svenska Cupen. All’età di 17 anni, invece, l’esordio in Prima Squadra. Voglio sottolineare anche che il BK Häcken ha un settore giovanile di grande spessore, tanto da vincere il campionato U19 nell’anno appena trascorso”

Per squadre come Juventus e Fiorentina, quindi, potrebbe risultare un acquisto utile fin da subito, a patto che poi non inizi un interminabile giro di prestiti in giro per l’Italia e/o all’estero appellandosi alla “poca esperienza” basandosi solo sui dati anagrafici e non sulle reali capacità del giocatore”.

“La duttilità tattica è ormai una caratteristica molto importante nel calcio del giorno d’oggi, visti i numerosi moduli che ora vengono adottati in tutta Europa. Gustafson nel BK Häcken è stato schierato sia come regista basso che come mezzala sinistra nel 4-3-3 di base, ma nelle situazioni di difficoltà alza il suo raggio d’azione di una ventina di metri agendo quasi da trequartista. Nella formazione U19 della Svezia, invece, ha giocato come esterno sinistro di centrocampo, sebbene questo ruolo non gli si addica particolarmente. Nella selezione U21 viene schierato come esterno destro offensivo nel 4-2-3-1, come ad esempio nella partita con i pari età della Grecia nel mese di ottobre 2014. Dotato di ottimi senso del goal e tempi di inserimento, molte volte si trova di fronte al portiere, mostrando un buonissimo killer istinct per un centrocampista. Alla grande duttilità tattica, Simon aggiunge un’eccezionalità abilità con entrambi i piedi (è un mancino naturale), e per questo può essere funzionale sia sul lato destro che sinistro del campo”

“Probabilmente potrebbe in questo senso essere più utile alla Fiorentina, che non di rado è stata schierata da Montella con un 4-3-3. Nella Juventus, sebbene con le sue caratteristiche può giocare sia da mezzala che da trequartista, lo svedese potrebbe forse avere più difficoltà, in quanto se schierato da numero 8 nel 4-3-1-2 di Allegri avrebbe comunque un trequartista atipico come Vidal (al momento) davanti, con movenze non da trequartista e con il quale potrebbe pestarsi i piedi. Avrebbe anche meno campo in verticale per poter sfruttare la sua buona velocità sia sul breve che sul lungo, ed il giocare più in orizzontale in fase di non-possesso palla lo ingabbierebbe forse eccessivamente. Qualora invece il tecnico livornese optasse per il futuro su di un 4-3-3 con gli esterni d’attacco larghi, allora la musica cambierebbe non di poco, e lo svedese potrebbe essere un’arma in più nei 3 di centrocampo.

Da numero 10 nel modulo di base juventino potrebbe avere problemi riguardanti i movimenti in campo, in quanto anche in questo caso sarebbe fortemente limitato nel suo raggio d’azione dai 3 centrocampisti alle sue spalle. Per chiarire: non è un trequartista “alla Zidane” che agisce solo tra la linea di centrocampo ed il limite dell’area di rigore avversaria, ma un regista offensivo che non disdegna il rientrare sulla propria trequarti per prendere il pallone e dare inizio all’azione, e che nello sviluppo del gioco si propone anche come terminale offensivo nell’area di rigore avversaria”

“In un periodo dove il lato economico del calcio è sempre più importante, l’investire in modo saggio risulta quasi un obbligo per le società. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo, e con una cifra non particolarmente alta ci si aggiudicherebbe un talento con ampi margini di miglioramento ma che allo stesso tempo potrebbe risultare anche utile nell’immediato: sia la compagine torinese che quella toscana farebbero un grande affare nell’acquistarlo”