Maglia numero 8, fisico compatto: Oscar Lewicki è il centrocampista che ha fatto piangere, con una doppietta, la Francia U21 nei play-off qualificazione a Euro 2015.

Un futuro top player? Il ragazzo dell’Häcken (68 presenze e 3 reti) ha una lunga esperienza nelle Nazionali giovanili svedesi ed è stato svezzato dalla prestigiosa U19 del Bayern Monaco.

La redazione di footballscout24.it ha chiesto lumi sul futuro di Lewicki e sul movimento giovanile svedese al consulente di mercato del Mjallby Alessandro Soli

Sorpreso dalla qualificazione degli svedesi ai danni della Francia U21?

“Assolutamente non sono sorpreso, nonostante la sconfitta all’andata per 2-0. La Svezia under 21 è composta da un gruppo di giocatori molto unito, di elevata qualità ed esperienza. Sono tutti giocatori che stanno avendo esperienze importanti, titolari con le proprie squadre sia in Svezia che fuori. Ieri ho assistito ad una partita molto tirata, in cui il risultato è stato aperto fino al novantesimo, una di quelle partite ricche di occasioni da entrambe le parti, non si riusciva a rimanere seduti a vederla ma andava vissuta con i giocatori. La Francia dispone di un’ottima rosa, ma è venuta fuori la grande voglia degli svedesi di accedere all’Europeo. E’ stata una battaglia di nervi, in cui la Svezia non ha mai mollato e ci ha creduto fino alla fine. Ho avuto modo di sentire qualche giocatore dopo la partita, l’entusiasmo è alle stelle, sono consapevoli di aver compiuto un mezzo miracolo contro i francesi che erano più accreditati dalla stampa e dagli addetti ai lavori per la qualificazione all’europeo”

Lewicki ha la stoffa per diventare un top player?

“Lewicki è un mediano o centrocampista centrale che da diverse stagioni è titolare nel BK Hacken, società militante nella massima divisione svedese. Vanta un’esperienza importante nelle giovanili del Bayern Monaco, è tornato in patria per misurarsi nel calcio dei grandi e giocare con continuità. E’ un ragazzo di talento, molto bravo in costruzione, nei movimenti senza palla e a dettare i tempi di gioco. Nonostante abbia un fisico compatto è molto tignoso in marcatura. Ha certamente le qualità per ritagliarsi un posto nei massimi campionati europei, penso sia arrivato il momento per lui di approdare in altri lidi, visto anche il contratto in scadenza”

Ibra si era lamentato di scarso ricambio generazionale in Nazionale. Sta cambiando qualcosa neglii ultimi tempi?

“Zlatan ha ragione, non si vede il ricambio generazionale nella Nazionale A svedese. Ci sono sempre gli stessi giocatori da diversi anni e i risulati ne risentono, a differenza delle nazionali giovanili che da diversi anni sono sempre protagoniste nelle varie competizioni che si trovano a disputare. Faccio due esempi sulla rosa della nazionale: la difesa è sempre composta da giocatori si di esperienza, ma anche con un’età avanzata. Dopo il ritiro di Mellberg, si prevedeva l’inserimento di qualche giovane, da far crescere e diventare titolare in vista dell’europeo. Invece si è continuato a puntare sulla vecchia guardia, composta da giocatori quali Antonsson, Granqvist, Jonas Olsson e Per Nilsson, che tra due anni saranno abbandantemente over 30. Guardando la partita di ieri dell’Under 21, ci si chiede come non sia possibile convocare un giocatore come Alexander Milosevic dell’Aik Solna. E’ giovane, di qualità e carismatico. Ora è stato convocato Erik Johansson del Malmo, visto gli ottimi risultati sia in campionato che in Champions League. Altro esempio riguarda l’attacco, dove i due volti nuovi sono solamente Nabil Bahoui ed Emil Forsberg, ma che vengono impiegati con il contagocce. Sono due ali di grande prospettiva, ma a livello di punte centrali i cambiamenti non ci sono mai stati, basta vedere che viene convocato ancora Johan Elmander che ha 33 anni, quindi 35 al prossimo europeo.  Sempre con riferimento alla partita di ieri dell’under 21, non si può reputare Guidetti non pronto per la nazionale maggiore. Bisogna “rischiare” di più, inserendo con convinzione qualche giovane in ogni reparto, facendogli acquisire maggiore esperien