Simone Zaza si racconta a “La Gazzetta dello Sport“. Nel quotidiano odierno, l’attaccante lucano parla di sè, toccando ambiti extracalcistici. Un’intervista, insomma, a tutto tondo. Di seguito, un pezzo dell’intervista:

“Il mio idolo, senza dubbio, è Van Basten. Da piccolo, guardavo i suoi gol al Milan, all’Ajax, all’Olanda… mi ricordo praticamente tutti i suoi gol. Io, però, non li guardavo perchè credevo di assomigliargli. Io sono solo un calciatore che sta venendo fuori ora e che vuole diventare un campione. Paragoni con Van Basten? Non facciamoli neanche per scherzo.

L’attaccante neroverde parla anche delle paure e dei suoi momenti bui:

“La mia più grande paura è sempre stata quella dell’aereo. Quando viaggio, talvolta prendo una pasticca. Contro la Norvegia non è successo, la mia pasticca è stata il gol. Il calcio non è tutto bello come ti fanno credere, non è abitato solo da belle persone: ci sono anche certi individui che ti innalzano all’inverosimile, per poi affossarti al minimo errore. I viaggi? Io non viaggio molto: viaggio solo con la squadra. Non mi piace fare le vacanze in località affollate; ogni settimana passata là, è una settimana persa a casa mia, a Metaponto. Lì sono calmo. Il momento più duro della mia carriera? Sicuramente all’Atalanta. Sono ancora molto riconoscente a quella piazza. Una volta arrivato, ero al settimo cielo; poi, però, mi volevano rinnovare il contratto per cinque anni, e a me non andava bene. Così mi misero fuori rosa fino alla scadenza del contratto. Anche alla Juve Stabia non è stato facile: credo di aver visitato tutte le tribune delle squadre di Serie B di allora. Forse è anche colpa mia, perchè ho chiesto troppo a me stesso, ho fatto il passo più lungo della gamba. A me, però bastava solo che mi fosse data una possibilità.”

Simone parla, infine, della famiglia, dei tatuaggi, del sesso e dei vizi:

“Alla famiglia sono molto legato: per i miei genitori non è stato semplice vedermi fuori di casa già a 13 anni. Appena posso, però, scendo a trovarli, per me è sempre un piacere. Tatuaggi? Ho perso il conto. Non mi piacciono i tatuaggi troppo piccoli, e non mi faccio i tatuaggi per moda: infatti, molti miei tatuaggi sono strani. Molti raffigurano i miei parenti. La schiena è ancora libera, la dedicherò ai miei figli. Sesso? Mi trovo un pò in difficoltà con questo argomento (ride), mia madre mi diceva di farlo sono con una persona che amo davvero. La prima volta non è stata bellissima. La prossima volta sarà con la persona che amo davvero. Vizi? Non ne ho molti: ogni tanto mi bevo una birretta, non mi piacciono tanto nè i cocktail nè i superalcolici in generale. La playstation non la definisco un vizio, ci gioco molto.”