Luigi Sepe, portiere dell’Empoli di proprietà del Napoli, ha raggiunto un accordo con il club partenopeo per rinnovare il proprio contratto in scadenza nel 2016. Ad annunciarlo lo stesso portiere nativo di Torre del Greco in una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato anche del suo sogno di tornare al San Paolo da protagonista.

VOLEVO SOLO IL NAPOLI – “Io voglio mettermi in mostra e misurarmi. Anche Rafael ha avuto la sua opportunità e l’ha saputa sfruttare, poi a volte le cose riescono bene e altre meno. Saranno la società e il tecnico a decidere se meriterò una chance. Il fatto di giocare per il club in cui sono cresciuto e davanti alla mia gente sarà uno stimolo in più. Ma niente è scontato. Farò di tutto per capitalizzare al massimo questa enorme occasione che mi è stata data. Già sapere che il Napoli crede in me è una motivazione fortissima e ringrazio la società. Sono felice dell’intesa raggiunta. Ora tocca a me”.

SARRI – “Sarri è un perfezionista che ha vissuto tutto del calcio. Cura ogni cosa in maniera maniacale. Sulle rimesse laterali, sugli angoli, sulle palle inattive, sulle rimesse dal fondo è martellante. Chiede a noi portieri di giocare la palla con i piedi. Come mi trovo? Diciamo che me la cavo. Qualche volta sbaglio, ma va bene così. No?”.

IL CALCIO AI GIOVANI – “Ai giovani bisogna dare più opportunità. Ma il nostro calcio deve crescere tanto, perché alla base di tanti disagi, al di là dei problemi delle strutture che mancano, c’è il fatto che per giocare bisogna fare i salti mortali. L’altro giorno col Chievo in campo c’era Zukanovic e non Biraghi, che pure ha fatto benissimo. Bisogna evitare che gente come Immobile, Verratti, Santon… vadano via. Se la Germania ha un decennio di strapotere davanti è perché hanno creato i presupposti per una crescita ora evidente ma che non viene dal nulla”.