Pubblichiamo, di seguito, una nota redatta da Salvatore Mirarchi, tecnico dei primi calci dell’US Catanzaro. 

L’obiettivo delle scuole calcio è quello di avviare i bambini alla pratica calcistica e sopperire, dal punto di vista motorio, alla mancanza di spazi, che hanno consentito, alle generazioni precedenti, occasioni di gioco e possibilità di esperienze motorie.

La Scuola Calcio Catanzaro è nata nel 2012, grazie all’impegno dell’attuale Responsabile del Settore Giovanile Carmelo Moro.

Oggi la Scuola Calcio Catanzaro conta circa 80 iscritti, suddivisi nelle varie categorie: Primi Calci, Pulcini ed Esordienti ed uno staff tecnico di qualità ed esperienza.

Nelle scuole Calcio, oggi, si ha l’opportunità di reclutare bambini a 5 anni compiuti, pertanto, poiché a quest’età il bambino ha bisogno di giocare e divertirsi, qualsiasi tipo di attività viene proposta sotto forma ludica.

La Scuola Calcio Catanzaro si prefigge di offrire ai bambini un ambiente familiare, con molteplici attività finalizzate al divertimento e all’apprendimento del gioco del calcio.

La prerogativa fondamentale nell’insegnamento della “Scuola Calcio Catanzaro” è quella di rispettare le diverse esigenze fisiologiche, psicologiche e pedagogiche di ogni singolo allievo.

Nella categoria Primi Calci (nella quale io alleno), obiettivo primario è quello dello sviluppo delle capacità coordinative; evitando l’errore di una precoce specializzazione che limiterebbe l’apprendimento della base motoria del bambino. Pertanto, lo scopo principale è quello di dotare il bambino di una crescita dal punto di vista coordinativo, per praticare al meglio, negli anni successivi, lo sport del calcio sia nella tecnica che nella tattica.

E’ importante ricordare, agli addetti ai lavori, (per come pubblicato nel comunicato ufficiale FIGC – Settore Giovanile e Scolastico) che l’attività calcistica giovanile viene regolata tenendo presente in maniera prioritaria quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989) e dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 – Commissione Tempo Libero O.N.U.) in appresso indicata, alla quale si deve guardare con particolare attenzione, in modo che ad ogni bambino e bambina siano assicurati:

  • IL DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE;
  • IL DIRITTO DI FARE SPORT;
  • IL DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO;
  • IL DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATI ED ALLENATI DA PERSONE COMPETENTI;
  • IL DIRITTO DI SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI LORO RITMI;
  • IL DIRITTO DI MISURARSI CON I GIOVANI CHE ABBIANO LE LORO STESSE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO;
  • IL DIRITTO A PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA LORO ETA’;
  • IL DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA;
  • IL DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO;
  • IL DIRITTO DI NON ESSERE UN “ CAMPIONE”

 

Salvatore Mirarchi – Allenatore Primi Calci U. S. Catanzaro 1929