La Juventus comprerà una società satellite in Portogallo: è questa è la ‘bomba’ lanciata in esclusiva da Tuttosport, il quale spiega le ragioni di questa mossa della società che potrebbe davvero rivelarsi vincente nell’immediato futuro. L’aspetto più allettante di tutti è sicuramente quello legato alla spesa irrisoria da affrontare nel rilevare alcuni club lusitani, che hanno visto il loro valore ridimensionarsi drasticamente in seguito alla profonda crisi del calcio nel proprio Paese. Il quotidiano torinese riporta anche alcune cifre, alle quali si fa davvero fatica a credere: il 51% di una squadra come il Boavista, gloriosa società con 111 anni di storia con alle spalle uno scandalo molto simile a Calciopoli (dal quale però è uscita pulita dopo tre anni di processo che hanno portato al suo reintregro nella massima serie portoghese dopo la retrocessione in terza divisione) potrebbe essere rilevato con una cifra inferiore ai due milioni di euro, mentre per la maggioranza del Belenenses, due anni fa sull’orlo della bancarotta, basterebbe addirittura la cifra poco più che simbolica di 469 euro. Oltre a ciò, gli aspetti economici vantaggiosi sarebbero molteplici: innanzitutto la possibilità di acquistare calciatori con l‘aiuto di fondi di investimento, come da sempre accade in Portogallo, puntando anche su un tetto ingaggi che, escluso le big, è molto basso in media (tra i 40 mila e i 100 mila euro annui) ed è maggiormente ammortizzabile grazie ad una pressione fiscale inferiore a quella italiana all’incirca del 50%. Ma l’aspetto più allettante deriverebbe dai molteplici benefici tecnici e di gestione, potendo agire secondo regolamenti molto più flessibili di quelli nostrani. In particolare riguardo alle politiche sugli extracomunitari, i quali possono essere tesserati in numero illimitato ogni anno e potrebbero essere tesserati come comunitari dalla società madre dopo 5 anni (o 3 se il calciatore sposa una donna portoghese). Inoltre, al di là del vantaggio di avere una società dove crescere l’enorme mole di giovani talenti che la Juventus controlla, magari potendo anche incrementare questo parco di calciatori, la società bianconera si potrebbe gestire anche la squadra riserve della società acquistata, che costituirebbe una vera e propria terza rosa. Dal Portogallo, ad ogni modo, arrivano le prime smentite da parte di Rui Pedro Soares, presidente del Belenenses, che ha definito la possibilità di una cessione alla società di Agnelli della sua società una notizia “più che falsa, totalmente assurda“. Come riporta il portale lusitano Desporto, infatti, Soares ha spiegato come non ci sia nessuna voglia da parte sua di cedere il club proprio ora che è stato avviato un progetto ambizioso e la società è riuscita a mettersi alle spalle una crisi che l’aveva vista sull’orlo del baratro due anni fa, quando era in seconda divisione, con un passivo di 10 milioni e un deficit mensile di 100 mila euro. Le prospettive di un’acquisizione in Portogallo, comunque, sono concrete e la Juventus starebbe valutando attentamente la situazione di alcuni club con i suoi avvocati per essere, una volta di più, un passo avanti a tutti.