A 100 giorni esatti dall’inizio da un Europeo che potremmo considerare del riscatto visto il 2° posto nel 2012 e  la delusione di Brasile 2014, Conte ha ancora molti dubbi da sciogliere per la sua Italia, tra cui quali saranno i vice Buffon. In pole come secondo ovviamente c’è Sirigu, mentre il terzo potrebbe essere Padelli del Torino, con Marchetti della Lazio un passo indietro visti i numerosi problemi fisici. Siamo sicuri però che questi ragazzi siano i giocatori giustei? Per carità, la qualità di questo terzetto non si discute contando soprattutto che Nazionali considerate superiori all’Italia non hanno portieri di questo livello, ma analizziamo bene la situazione:  Sirigu viene da una stagione in cui da titolare inamovibile è diventato secondo perenne nonostante Trapp non sia il simbolo della sicurezza, a cui aggiungiamo l’infelice uscita di quel genio di Aurier che lo ha definito “bollito”. Padelli non sta facendo grandi cose quest’anno in questo Torino che gioca bene ma fatica risultati alla mano. Ventura tra dicembre e gennaio aveva addirittura pensato di promuovere il giovane Ichazo a titolare, e questo fa capire quanto Padelli non stia trasmettendo la sicurezza dello scorso anno. Marchetti invece ha un fisico troppo fragile e, a 33 anni, potrebbe anche non accettare il ruolo di terzo portiere dietro a Sirigu, portando di conseguenza a mugugni che potrebbero minare la serenità dello spogliatoio.

Ecco quindi che Conte potrebbe pensare a delle sorprese in porta per quest’Italia che sta vivendo un momento di transizione e rinnovamento nelle altre zone del campo visti i possibili accantonamenti di Pirlo e De Rossi e un Buffon che ha già dichiarato che lascerà nel 2018. I nomi papabili sono due e sarebbero un’ottima scelta visto che sono entrambi giovani e dal sicuro assicurato. Stiamo parlando di Perin del Genoa e Donnarumma del Milan.

Mattia Perin, anche se non è il capitano, è il vero leader di questo Genoa contestato ogni partita in cui scende in campo a Marassi. A 24 anni può considerarsi del tutto maturo dopo aver mostrato un carattere non del tutto facile da gestire in passato. E’ proprio il carattere ciò che non manca a Perin. Basta vedere con l’Udinese, quando, dopo aver regalato il gol del vantaggio ai friulani, ha parato un rigore a Di Natale all’88’ sul punteggio di 2-1 per il Grifone. L’esperienza europea come secondo di Buffon non farebbe altro che far crescere ancora di più un giocatore che, adesso come adesso, è il giovane più indicato per sostituire il capitano dell’Italia dal 2018.

Per Donnarrumma discorso simile. Carattere e grinta da vendere (ricordiamo che è un ’99), unita ad un fisico che potrebbe svilupparsi ancora di più e renderlo davvero dominante. Deve migliorare ancora un pò con i piedi ma, come detto, ha 17 anni appena compiuti quindi di tempo ce n’è eccome. Il ruolo di terzo portiere in Francia potrebbe aiutarlo per presentarsi con molta più esperienza e consapevolezza nei propri mezzi al via della stagione 2016/2017, quando con il Milan giocherà le coppe europee e, magari, come allenatore avrà proprio Conte. E’ indicato, e sarà di sicuro, come il successore di Buffon. La storia dei due in Serie A è simile. Chissà se in Qatar nel 2022 sarà proprio lui a difendere la porta dell’Italia.

Saranno 100 giorni lunghi in cui Perin e Donnarrumma, oltre a giocarsi la salvezza il primo e il 3° posto il secondo, lotteranno con il terzetto menzionato sopra e anche i vari Consigli e Mirante per guadagnarsi quel pass europeo che ora sembra difficile ma non impossibile.