Inzaghi è entrato nel cuore dei tifosi milanisti a suon di gol e, ora, che siede sulla panchina del club rossonero, spera di rimanerci riportando il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo, come spiega in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. L’obiettivo è certamente ambizioso e le difficoltà sono tante. Ambizioso e voglioso di successi è, oltre al presidente Berlusconi, lo stesso Inzaghi che, pur essendo per la prima volta al timone di una prima squadra (dopo la trafila nelle giovanili del Milan), pensa subito in grande, come è giusto che sia per un uomo che come calciatore ha vinto tutto e che ora allena un club che da troppo tempo resta a bocca asciutta, soprattutto in Europa, terreno di caccia preferito del Diavolo.
Inevitabilmente, un vincente come Pippo non poteva che ispirarsi ad un altro grande del calcio, o, meglio, in questo caso, ad una vera e propria leggenda vivente: Sir Alex Ferguson. Riproporre le gesta del manager scozzese a Milano è, dunque, il sogno di Inzaghi allenatore, come lui stesso sottolinea: “L’ultima volta che Berlusconi è venuto a Milanello ha detto che mi vorrebbe allenatore per i prossimi vent’anni. Ecco che allora sogno di diventare il Ferguson del Milan. I successi arriveranno. Io mi auguro solo di restare qui il più a lungo possibile”.
Al momento, però, le gatte da pelare a Milanello sono parecchie. L’attacco, con un goleador come Inzaghi in panca, non poteva che essere il punto di forza della squadra anche se, in alcune gare, ha girato a vuoto. I problemi sono, però, soprattutto dalla cintola in giù: tanti i gol subiti, molti regalati, in ogni caso troppi per un club che punta forte a tornare in Europa. Dopo la sosta per le Nazionali ci sarà un derby insolito tra due squadre che stentano ad ingranare: “il derby è il massimo. Poi ci sono i cicli, ma entrambe le squadre torneranno grandi”. Inzaghi, poi, nell’intervista, ha parlato anche del mercato di gennaio: “A fine dicembre faremo un bilancio, e se dovesse esserci bisogno di qualcosa, allora la società mi darà una mano”.
Ferguson impiegò, però, quattro anni per vincere il suo primo trofeo alla guida Manchester United, i tifosi rossoneri si augurano che Inzaghi impieghi meno tempo.
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