Il gioco del calcio è semplice, bastano una palla e quattro felpe per poterlo giocare in qualsiasi posto.
Eppure il regolamento, come in ogni sport, è fondamentale.
Anche se le regole-chiave le conoscono tutti, ci sono alcune sfumature di significato ed interpretazione che rischiano di portare ad importanti divergenze nell’applicazione dello stesso.
Di seguito, ecco a voi il miglior modo possibile per evitare che sorgano questi problemi……..leggere il regolamento, che noi vi proponiamo nelle pagine successive.
Buona lettura a tutti!
Il Regolamento del Giuoco del Calcio
corredato dalle Decisioni Ufficiali FIGC
e dalla Guida Pratica AIA
Edizione 2013
FEDERATION INTERNATIONALE DE FOOTBALL ASSOCIATION (FIFA)
FIFA-Strasse 20
8044 Zürich – Svizzera
Internet: www.fifa.com
FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO (FIGC)
Via Gregorio Allegri, 14
00198 Roma
Internet: www.figc.it
ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI (AIA)
Via Campania, 47
00187 Roma
Internet: www.aia-figc.it
A cura dell’Associazione Italiana Arbitri
Settore Tecnico – Modulo Regolamento, guida pratica e materiale didattico
in collaborazione con l’Ufficio Rapporti Internazionali dell’AIA
L’edizione de “Il Regolamento del Giuoco del Calcio” è autorizzata dall’International
Football Association Board (IFAB). La riproduzione o la traduzione completa o parziale non
è consentita senza l’espressa autorizzazione della FIFA
Sommario
Osservazioni sulle Regole del Gioco ………………………………………………………… 7
- Il terreno di gioco ……………………………………………………………………………………….. 9
- Il pallone ……………………………………………………………………………………………………….. 23
- Il numero dei calciatori ……………………………………………………………………………… 28
- L’equipaggiamento dei calciatori …………………………………………………………… 42
- L’arbitro …………………………………………………………………………………………………………. 48
- Gli assistenti dell’arbitro ………………………………………………………………………….. 73
- La durata della gara …………………………………………………………………………………… 89
- L’inizio e la ripresa del gioco ………………………………………………………………….. 95
- Il pallone in gioco e non in gioco …………………………………………………………… 101
- La segnatura di una rete ………………………………………………………………………… 103
- Il fuorigioco ……………………………………………………………………………………………….. 106
- Falli e scorrettezze …………………………………………………………………………………… 120
- Calci di punizione …………………………………………………………………………………….. 151
- Il calcio di rigore ………………………………………………………………………………………. 159
- La rimessa dalla linea laterale ………………………………………………………………. 167
- Il calcio di rinvio ……………………………………………………………………………………….. 173
- Il calcio d’angolo ………………………………………………………………………………………. 177
Procedure per determinare la squadra vincente di una gara ……………… 181
L’area tecnica …………………………………………………………………………………………………… 185
Il quarto ufficiale di gara ………………………………………………………………………………. 186
Gli arbitri addizionali d’area ……………………………………………………………………….. 188
Osservazioni sulle Regole del Gioco
Modifiche
Le Regole del Gioco, con il consenso della Federazione nazionale interessata e
purché i loro principi fondamentali siano mantenuti, possono essere modificate
nella loro applicazione per le gare fra calciatori di età inferiore ai 16 anni, fra
squadre femminili, fra calciatori veterani (con più di 35 anni di età) e tra calciatori
disabili.
Sono consentite le seguenti deroghe:
- dimensione del terreno di gioco;
- dimensione, peso e materiale del pallone;
- dimensioni delle porte;
- durata dei periodi di gioco;
- sostituzioni.
Ulteriori modifiche sono permesse soltanto con il consenso dell’IFAB.
Maschile e femminile
Il genere maschile utilizzato nel testo del Regolamento, trattando di arbitri, di
assistenti dell’arbitro, di calciatori e di dirigenti, è stato adottato per ragioni di
semplificazione e si intende riferito sia a donne, sia a uomini.
Note:
Nella presente pubblicazione si utilizzeranno le seguenti convenzioni:
Qualora il vocabolo ASSISTENTE non sia accompagnato da altra dicitura, ci si
riferisce esclusivamente ad un Assistente ufficiale dell’arbitro.
L’infrazione sintetizzata nella dicitura “FALLO DI MANO” può essere commessa
con l’uso delle mani, delle braccia o di un’estensione di queste.
L’asterisco (*) intende richiamare l’attenzione sul fatto che:
- un calcio di punizione accordato ad una squadra all’interno della propria area di
porta può essere eseguito da un punto qualsiasi della stessa area;
- un calcio di punizione indiretto accordato ad una squadra all’interno dell’area di
porta avversaria deve essere eseguito dalla linea dell’area di porta parallela alla
linea di porta, nel punto più vicino a quello in cui è stata commessa l’infrazione;
- l’arbitro non potrà mai effettuare una propria rimessa all’interno di un’area di
porta, ma dovrà effettuarla sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta
nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando egli ha interrotto il
gioco per cause che non prevedono una diversa ripresa del gioco.
Il terreno di gioco REGOLA 1
REGOLAMENTO
Superficie del terreno
Le gare possono essere giocate su superfici naturali o artificiali, secondo quanto
prevede il Regolamento della competizione.
Il colore delle superfici artificiali deve essere verde.
Quando si utilizzano superfici artificiali in gare di competizioni tra squadre
rappresentative di Federazioni affiliate alla FIFA o in gare internazionali di
competizioni per club, la superficie deve soddisfare i requisiti del “FIFA Quality
Concept for Football Turf” o del “International Artificial Turf Standard”, salvo che
la FIFA non accordi una speciale deroga.
Segnatura del terreno
Il terreno di gioco deve essere rettangolare e segnato con linee che fanno parte
delle superfici che delimitano.
Le linee che delimitano i lati più lunghi del terreno sono denominate “linee laterali”;
quelle che delimitano i lati più corti “linee di porta”.
Il terreno di gioco è diviso in due metà dalla “linea mediana”, che congiunge il
punto medio delle due linee laterali.
A metà della linea mediana è segnato il punto centrale del terreno di gioco.
Attorno a questo punto è tracciata una circonferenza di m. 9,15 di raggio.
È possibile tracciare un segmento di linea al di fuori del terreno di gioco a m. 9,15
dall’arco d’angolo, sia perpendicolarmente alla linea di porta sia alla linea laterale,
al fine di rendere esplicita la distanza che gli avversari devono rispettare durante
l’esecuzione di un calcio d’angolo.
Dimensioni
La lunghezza delle linee laterali deve essere superiore alla lunghezza delle linee
di porta.
Lunghezza: minimo m. 90 massimo m. 120
Larghezza: minimo m. 45 massimo m. 90
Tutte le linee devono essere della stessa larghezza, che non deve essere superiore a
- 12.
Gare internazionali
Lunghezza: minimo m. 100 massimo m. 110
Larghezza: minimo m. 64 massimo m. 75
L’area di porta
Due linee sono tracciate perpendicolarmente alla linea di porta, a m. 5,50
dall’interno di ciascun palo.
Queste due linee hanno una lunghezza di m. 5,50 verso l’interno del terreno di
gioco e sono congiunte da una linea parallela alla linea di porta.
La superficie delimitata da queste linee e dalla linea di porta è denominata area di
porta.
L’area di rigore
Due linee sono tracciate perpendicolarmente alla linea di porta, a m. 16,50
dall’interno di ciascun palo.
Queste due linee hanno una lunghezza di m. 16,50 verso l’interno del terreno di
gioco e sono congiunte da una linea tracciata parallela alla linea di porta.
La superficie delimitata da queste linee e dalla linea di porta è denominata area di
rigore.
All’interno di ciascuna area di rigore, a m. 11 dalla linea di porta, equidistante dai
pali, è segnato il punto del calcio di rigore. Con centro in tale punto deve essere
tracciato all’esterno dell’area di rigore un arco di circonferenza di m. 9,15 di raggio.
Le bandierine
A ciascun angolo del terreno deve essere infissa un’asta con bandierina. L’asta
non deve essere appuntita in alto e deve avere un’altezza non inferiore a m. 1,50
dal terreno.
Bandierine simili possono parimenti essere infisse a ciascuna estremità della linea
mediana, all’esterno del terreno di gioco e ad almeno m. 1 dalla linea laterale.
L’arco d’angolo
Da ciascuna bandierina d’angolo è tracciato all’interno del terreno di gioco un
quarto di cerchio di un metro di raggio.
Le porte
Una porta deve essere posta al centro di ciascuna linea di porta.
Le porte consistono di due pali verticali infissi ad uguale distanza dalle bandierine
d’angolo e congiunti alla sommità da una traversa.
I pali delle porte e le traverse devono essere in legno, in metallo o in altro materiale
approvato. La loro forma deve essere quadrata, rettangolare, circolare o ellittica e
non devono costituire alcun pericolo per i calciatori.
La distanza che separa i due pali è di m. 7,32 ed il bordo inferiore della traversa è
situato a m. 2,44 dal suolo.
La posizione dei pali della porta in relazione alla linea di porta deve essere in
conformità ai grafici seguenti:
Entrambi i pali e la traversa devono avere un’uguale larghezza e spessore, di
misura non superiore a cm. 12. Le linee di porta devono avere la stessa larghezza
dei pali e della traversa.
Delle reti possono essere fissate alle porte ed al suolo dietro le porte a condizione
che siano adeguatamente sostenute e non disturbino il portiere.
I pali delle porte e la traversa devono essere di colore bianco.
Le porte devono essere fissate al suolo in modo sicuro. Porte mobili possono
essere utilizzate soltanto se rispondono a tale requisito.
Decisioni IFAB
Decisione n. 1
Laddove siano previste aree tecniche, queste devono rispondere ai requisiti fissati
dall’IFAB, che sono contenuti nella sezione di questa pubblicazione avente per
oggetto “L’Area Tecnica”.
Decisione n. 2
Nel caso in cui venga utilizzata la tecnologia sulla linea di porta (“Goal Line
Technology”, di seguito GLT), possono essere consentite modifiche alla struttura
della porta. Dovranno essere in conformità con le specifiche stipulate nel
Programma di Qualità FIFA per la GLT e con la descrizione del paragrafo: “Le
porte”.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
SEGNATURA DEL TERRENO DI GIOCO
Non è consentito tracciare il terreno di gioco con linee discontinue o solchi. Se un
calciatore traccia con i piedi segni non autorizzati sul terreno di gioco, sarà
ammonito per comportamento antisportivo. Se l’arbitro nota che ciò accade
durante la gara, ammonirà il calciatore colpevole per comportamento antisportivo
alla prima interruzione di gioco.
Sul terreno di gioco devono essere tracciate solamente le linee indicate nella
Regola 1. Laddove siano utilizzate superfici artificiali, sono consentite altre linee
purché siano di un colore differente e chiaramente distinguibili dalle linee del
terreno di gioco per il calcio.
PORTE
Se la traversa viene spostata o si rompe, il gioco deve essere sospeso fino a
quando la stessa non sarà riparata o rimessa nella sua posizione. Se la riparazione
dovesse essere impossibile, la gara dovrà essere sospesa definitivamente.
L’impiego di una corda per sostituire la traversa non è consentito. Se la traversa è
riparabile, la gara riprenderà con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui
si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato
interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria
rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino
a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
PUBBLICITÀ COMMERCIALE
La pubblicità collocata sul terreno deve essere posta ad almeno un metro dalle
linee perimetrali del terreno di gioco.
La pubblicità verticale dovrà essere collocata almeno a:
- un metro dalle linee laterali del terreno di gioco
- una distanza dalla linea di porta pari alla profondità della rete della porta
- un metro dalla rete della porta
Ogni forma di pubblicità commerciale, reale o virtuale, è vietata sul terreno di
gioco, sulla superficie compresa tra la linea di porta e la rete della porta o
all’interno dell’area tecnica o entro un metro dalla linea laterale, dal momento in
cui le squadre entrano sul terreno di gioco fino a quando lo lasciano per l’intervallo, e
dal momento in cui rientrano sullo stesso fino al termine della gara.
Allo stesso modo, nessuna forma di pubblicità è consentita sulle porte, sulle reti,
sulle aste delle bandierine d’angolo o sui loro drappi e nessuno strumento
estraneo (telecamere, microfoni, ecc.) può essere collocato su dette strutture.
LOGHI ED EMBLEMI
La riproduzione reale o virtuale di loghi o emblemi della FIFA, delle Confederazioni,
delle Federazioni, delle Leghe, delle Società o di altri organismi è vietata sul
terreno di gioco, sulle reti delle porte e sulle superfici che esse delimitano al
suolo, sulle porte, sulle aste delle bandiere d’angolo e sui loro drappi durante
tutta la durata del gioco.
Decisioni Ufficiali FIGC
- Disposizioni di carattere generale sui campi di gioco
1) I campi di gioco per essere omologati devono essere conformi a quanto
stabilito dalle “Regole del Gioco” e “Decisioni Ufficiali” ed ai requisiti indicati dalle
norme sull’ordinamento interno delle Leghe e del Settore per l’Attività Giovanile
e Scolastica (SGS).
2) Per l’inizio e la prosecuzione delle gare con l’illuminazione artificiale, l’impianto
deve essere dotato della potenzialità di illuminamento minimo previsto dalle
disposizioni emanate dal Consiglio Federale.
3) Le Società ospitanti, responsabili del regolare allestimento del campo di gioco,
sono tenute a mettere a disposizione dell’arbitro idonei strumenti di misura per
l’eventuale controllo della regolarità del terreno di gioco.
PER I CAMPIONATI DELLA LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI SERIE A E
DELLA LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI SERIE B
Il terreno di gioco, le sue dotazioni, le attrezzature, l’impianto d’illuminazione,
gli spazi ed i servizi di supporto (spogliatoi, locali antidoping, …) devono essere
conformi al Regolamento degli Stadi, approvato annualmente dalle Leghe, che
contiene l’indicazione dei requisiti necessari a garantire gli standard ottimali di
utilizzabilità e sicurezza degli stadi e a incentivare il continuo sviluppo e
miglioramento degli stessi.
PER I CAMPIONATI DELLA LEGA ITALIANA CALCIO PROFESSIONISTICO
(Lega PRO)
- A) I terreni di gioco, possono essere in erba naturale, o naturale rinforzata o
artificiale conforme al Regolamento degli Stadi della Lega PRO, ed avere le
dimensioni di m. 105×68. Sono ammesse dimensioni inferiori fino al minimo di m.
100 x 60 per i soli casi di comprovate difficoltà dell’impianto.
La superficie dei terreni di gioco deve avere una pendenza non superiore allo 0,5
per cento nella direzione degli assi, per lo smaltimento delle acque superficiali.
- B) È fatto obbligo alle Società di conservare in perfetta efficienza i campi di gioco
e, in particolare, di provvedere allo sgombero della neve fino a quarantotto ore
prima dell’orario ufficiale previsto per l’inizio della gara.
- C) I recinti di gioco devono essere protetti dal pubblico da separatori verticali o da
altro sistema ritenuto idoneo dalla Lega PRO.
- D) Le protezioni, così come ogni altro ostacolo di tipo fisso, devono essere poste ad
una distanza minima di m. 2,5 dalle linee laterali e di m. 3,5 dalle linee di porta.
- E) L’accesso allo stadio e al terreno di gioco degli ufficiali di gara e dei calciatori
deve essere separato da quello del pubblico.
- F) I campi di gioco devono essere muniti di spogliatoi separati per gli ufficiali di
gara e per l’una e l’altra squadra, nonché di distinti locali appositamente attrezzati
per l’assistenza sanitaria e per il controllo antidoping, conformi al Regolamento
degli Stadi della Lega PRO.
- G) Le Società ospitanti devono installare ai bordi del terreno di gioco, alla distanza
minima di m. 2,50 dalle linee laterali, due panchine sulle quali sono tenute a
prendere posto tutte le persone ammesse nel recinto di gioco. La posizione e
le caratteristiche delle panchine devono essere conformi al Regolamento degli
Stadi.
- H) I campi di gioco devono essere dotati di impianti di illuminazione artificiale per
la disputa di partite in notturna e per la regolare conduzione a termine di partite
fissate in orario diurno che, per motivi meteorologici ed ambientali, si svolgono, in
tutto o in parte, in condizioni di insufficiente luminosità naturale. Il valore minimo di
illuminamento verticale medio in tutte le direzioni deve essere di 500 lux e di 800
lux in caso di riprese televisive con rapporto tra illuminamento orizzontale e
verticale compreso tra 0,5 e 2. Tale valore deve essere mantenuto anche in caso
di mancanza di corrente di rete, per mezzo di un idoneo impianto di emergenza. I)
Ogni Società deve dotarsi di un piano di mantenimento delle condizioni di
sicurezza e di evacuazione in emergenza dello stadio utilizzato.
- L) È fatto obbligo alle Società ospitanti di predisporre la dotazione, in prossimità
dell’accesso al recinto di gioco e per tutta la durata della gara, di due barelle per il
pronto soccorso agli infortunati con relativi barellieri specializzati; nonché di una
ambulanza, completamente attrezzata, all’interno dello stadio. L’ambulanza deve
essere a disposizione da un’ora prima l’inizio e fino a mezz’ora dopo la
conclusione della gara.
- M) Le Società ospitanti hanno l’obbligo di mettere a disposizione degli ufficiali di
gara un’autovettura per lasciare lo stadio al termine della gara.
PER I CAMPIONATI DELLA LEGA NAZIONALE DILETTANTI (LND)
1) Per lo svolgimento delle gare ufficiali è richiesto un impianto di gioco,
appositamente omologato.
2) I campi da gioco, per essere omologati, devono essere conformi a quanto
stabilito dalle “Regole del Giuoco” e “Decisioni Ufficiali” e ai requisiti indicati dalle
norme sull’ordinamento interno della Lega Nazionale Dilettanti e del Settore per
l’Attività Giovanile e Scolastica.
- A) per l’attività organizzata dal Dipartimento Interregionale:
Campionato Nazionale Serie D
I campi di gioco devono essere rispondenti alle norme di sicurezza stabilite dalla
legge e ottenere il visto rilasciato dalla Commissione Provinciale di vigilanza.
Devono, inoltre, possedere le caratteristiche e i requisiti previsti dal “Regolamento
Impianti Sportivi”. Gli impianti di nuova costruzione devono essere dotati di un
terreno di gioco avente dimensioni non inferiori a m. 105 x 65. In casi eccezionali,
le misure dei terreni di gioco possono essere ridotte fino a m. 100 per la lunghezza e
fino a m. 60 per la larghezza.
Campionato Nazionale Juniores
TERRENI DI GIOCO
Gli impianti di gioco devono essere dotati di un terreno di gioco avente dimensioni
non inferiori a m. 100 x 60.
SPOGLIATOI
Gli spogliatoi devono essere ubicati all’interno del campo di gioco e separati per
ciascuna delle due squadre e per gli ufficiali di gara. Devono essere, in ogni caso,
decorosi, convenientemente attrezzati ed adeguatamente protetti.
RECINZIONI
Il recinto di gioco deve essere obbligatoriamente protetto da una rete metallica
di altezza non inferiore a m. 2,20 o da altro sistema idoneo. Tra le linee perimetrali
del terreno di gioco ed il pubblico, od ostacolo fisso (muri, pali, reti, fossati, alberi,
ecc.) deve risultare una distanza minima di m. 1,50 (campo per destinazione).
2) Per l’attività organizzata dai Comitati Regionali e dai Comitati Provinciali
Autonomi di Trento e Bolzano:
TERRENI DI GIOCO
Campionati di Eccellenza e Promozione: misure minime m. 100 x 60. È
ammessa una tolleranza non superiore al 4%, sia per la larghezza che per la
lunghezza, delle misure regolamentari.
Campionati di 1a e 2a categoria, Campionato Regionale Juniores – “Under
18”: misure minime m. 100 x 50. È ammessa una tolleranza non superiore al 4%,
sia per la larghezza che per la lunghezza, delle misure regolamentari.
Campionato di 3a categoria, 3a categoria – “Under 21”, Campionato Provinciale
Juniores “Under 18”, 3a categoria – “Under 18” e Attività Amatori:
misure minime m. 90 x 45. È ammessa una tolleranza non superiore al 4%, sia
per la larghezza che per la lunghezza, delle misure regolamentari.
SPOGLIATOI
Gli spogliatoi dei campi di gioco delle squadre che partecipano ai campionati di
Calcio Femminile, di Calcio a Cinque, di 2a categoria, di 3a categoria, di 3a
categoria – “Under 21”, Juniores – “Under 18”, di 3a categoria – “Under 18” e
all’Attività Amatori possono essere ubicati anche all’esterno della recinzione.
Gli spogliatoi devono essere, in ogni caso, decorosi, convenientemente attrezzati
ed adeguatamente protetti.
RECINZIONI
Il recinto di gioco deve essere obbligatoriamente protetto da una rete metallica di
altezza non inferiore a m. 2,20 o da altro sistema idoneo. Tra le linee perimetrali
del terreno di gioco ed il pubblico, od ostacolo fisso (muri, pali, reti, fossati, alberi,
ecc.) deve risultare una distanza minima di m. 1,50 (campo per destinazione).
3) Per l’attività svolta nell’ambito del Dipartimento Femminile:
TERRENI DI GIOCO
Campionati Nazionali: misure minime m. 100 x 60.
Campionati Regionali: misure minime m. 90 x 45.
È ammessa una tolleranza non superiore al 4% sia per la larghezza che la
lunghezza delle misure minime regolamentari.
- B) Ogni modifica da apportare ai campi di gioco dopo l’omologazione deve essere
autorizzata dal competente Comitato o Divisione o Dipartimento. Dopo la nuova
omologazione il relativo verbale deve essere affisso nello spogliatoio dell’arbitro.
In assenza di modifiche, le omologazioni devono in ogni caso essere effettuate
ogni quattro stagioni sportive.
- C) Le porte, nelle gare ufficiali, devono essere munite di reti regolamentari.
- D) Le Società ospitanti sono tenute a mettere a disposizione degli assistenti
dell’arbitro le prescritte bandierine di m. 0,45 x 0,45 con asta della lunghezza di m.
0,75.
- E) Le Società ospitanti sono tenute a dotare il terreno di gioco di due panchine
sulle quali devono prendere posto, durante le gare, le persone ammesse nel
recinto di gioco. Esse sono altresì tenute a predisporre, per gli ufficiali di gara e
per le squadre, materiale sanitario adeguato e mettere a disposizione un numero
di palloni regolamentari, sufficiente per la disputa della gara.
- F) È autorizzato lo svolgimento dell’attività ufficiale dilettantistica e giovanile di
calcio su campi in erba artificiale. Tutte le realizzazioni in erba artificiale devono
avere necessariamente la preventiva omologazione da parte della Lega Nazionale
Dilettanti.
- Segnature e caratteristiche del terreno di gioco
1) Le linee devono essere tracciate con gesso e devono avere la larghezza
massima di cm. 12 e minima di cm. 10.
2) In caso di neve, il terreno di gioco può essere segnato con polvere di carbone o
con altro materiale visibile; in caso di pioggia, se necessario, con segatura. Non è
consentito l’uso di materiali diversi per la segnatura del terreno di gioco.
3) Gli eventuali reclami per irregolarità sulle misure del terreno di gioco, delle
porte, del pallone e per tutto quanto ha attinenza con il terreno di gioco stesso non
saranno presi in considerazione se la squadra reclamante non avrà presentato
riserva scritta all’arbitro prima dell’inizio della gara.
4) Qualora una squadra intendesse, per irregolarità sopravvenuta, avanzare
riserva durante la gara, potrà farlo verbalmente. L’arbitro dovrà prenderne atto alla
presenza del capitano della squadra avversaria, facendone annotazione sul
proprio taccuino e riportandone tutti i particolari nel rapporto di gara.
- Impraticabilità del terreno di gioco
1) Il giudizio sulla impraticabilità del terreno di gioco, per intemperie o per ogni
altra causa, è di esclusiva competenza dell’arbitro designato a dirigere la gara.
2) L’accertamento, alla presenza dei capitani delle squadre, deve essere eseguito
all’ora fissata per l’inizio della gara, dopo la verifica della presenza delle due
squadre e l’identificazione dei calciatori indicati nei prescritti elenchi.
3) L’arbitro può procedere all’accertamento dell’impraticabilità del terreno di gioco
prima dell’ora fissata per l’inizio della gara ove siano presenti i capitani delle
squadre. Qualora l’impraticabilità fosse ritenuta non rimediabile entro l’ora fissata
per l’inizio della gara, l’arbitro può prescindere dalla presenza e, quindi,
dall’identificazione dei calciatori delle due squadre.
4) Le Leghe, il SGS ed i Comitati possono rinviare d’ufficio le gare che dovrebbero
essere disputate su terreni di gioco la cui impraticabilità, debitamente accertata,
sia tale da non rendere comunque possibile la disputa delle stesse.
5) L’obbligo dello sgombero della neve dai terreni di gioco è disciplinato dalle
disposizioni emanate dalle Leghe e dal SGS.
- Porte
1) Nelle gare ufficiali, dietro alle porte, devono essere appese le reti, le quali
devono essere di canapa, juta o nylon; non sono tollerate reti di filo di ferro.
Le reti devono essere applicate in modo che siano distanti, nella parte superiore,
almeno cm. 50 dalla traversa e, nella parte inferiore, almeno m. 1,50 dalla linea di
porta. Le reti, inoltre, devono essere appese ai sostegni e non sovrapposte agli
stessi.
2) Per le misure delle porte, nelle gare di qualsiasi Categoria, è tollerata una
differenza di cm. 2 in eccesso e/o in difetto.
3) L’arbitro deve ammonire qualsiasi calciatore che sposti intenzionalmente un
palo della porta o la traversa e, se recidivo, lo deve espellere. Se il gioco è stato
interrotto per tale motivo, sarà ripreso con un calcio di punizione indiretto.
4) Se l’infrazione è commessa da un calciatore nell’area di porta avversaria, il
calcio di punizione sarà eseguito da un punto qualsiasi dell’area stessa ove
l’infrazione è stata commessa.
5) Se invece l’infrazione è commessa da un calciatore nella propria area di porta, il
calcio di punizione dovrà essere eseguito dalla linea dell’area di porta parallela
alla linea di porta, nel punto più vicino a quello ove l’infrazione è stata commessa.
- Bandierine d’angolo
1) Le bandierine d’angolo devono essere di colore giallo.
2) L’arbitro deve ammonire qualsiasi calciatore che sposti intenzionalmente una
bandierina e, se recidivo, lo deve espellere.
Se il gioco dovesse essere interrotto per tale motivo, sarà ripreso con un calcio di
punizione indiretto, nel punto ove l’infrazione è stata commessa.
- Svolgimento delle gare con luce artificiale
1) Le Leghe ed i Comitati possono fissare l’inizio delle gare in ore che prevedano
l’impiego della illuminazione artificiale.
2) Le gare iniziate con luce naturale possono essere validamente continuate, in
qualsiasi momento, con luce artificiale, senza che ciò possa costituire elemento
di irregolarità delle stesse.
3) Per l’inizio e la prosecuzione delle gare con l’illuminazione artificiale, l’impianto
deve essere dotato della potenzialità di illuminamento minimo previsto dalle
disposizioni emanate dal Consiglio Federale.
20 | Regola 1
GUIDA PRATICA AIA
- Che cosa sono: il “terreno di gioco”, il “campo per destinazione”, il
“recinto di gioco”, il “campo di gioco”?
Terreno di gioco: è il rettangolo entro il quale si svolge effettivamente il gioco.
Campo per destinazione: è una fascia piana di terreno larga almeno m. 1,50,
situata intorno al terreno di gioco ed a livello dello stesso.
Recinto di gioco: è il terreno di gioco, il campo per destinazione, le eventuali piste
e pedane atletiche sino alla rete o altro mezzo appropriato di recinzione.
Campo di gioco: è l’intera struttura sportiva che comprende anche il “recinto di
gioco”, gli spogliatoi ed ogni altro locale annesso, con i relativi accessi.
- Se il capitano di una squadra, anche se ritardataria, formula riserve
riguardo alla regolarità del terreno di gioco e delle sue particolarità, quali
sono le formalità da osservare e come deve comportarsi l’arbitro?
Le riserve devono essere presentate, per iscritto, prima dell’inizio della gara.
L’arbitro provvederà alle verifiche usando gli strumenti di misura che la Società
ospitante è tenuta a mettere a disposizione.
Qualora le irregolarità siano costatate e riguardino la segnatura in generale, le
bandierine d’angolo ed il campo per destinazione, l’arbitro inviterà la Società
ospitante, tramite il capitano, ad eliminarle entro un termine che, a sua discrezione,
ritiene compatibile con la possibilità di portare a termine la gara. Se ciò non fosse
possibile, l’arbitro non darà inizio alla gara.
In ogni caso, l’arbitro annoterà nel rapporto di gara le riserve presentategli,
allegandole in originale, i provvedimenti assunti e le conseguenze relative.
- Se il capitano di una squadra esprime riserve per irregolarità
sopravvenute nel corso di una gara, quali formalità dovrà osservare l’arbitro
e come dovrà comportarsi?
Tali riserve possono essere espresse solo verbalmente. L’arbitro ne prenderà atto
alla presenza del capitano della squadra avversaria e si comporterà in conformità a
quanto specificato nel caso precedente.
Qualora, invece, le riserve riguardino irregolarità già esistenti all’inizio della gara,
l’arbitro ne prenderà ugualmente atto e ne farà pure menzione nel proprio rapporto
di gara, senza però procedere ad alcuna verifica.
- Quali sono le cause che determinano l’impraticabilità del terreno di gioco?
- a) neve o fango: quando l’entità è tale da non consentire il rimbalzo del pallone ed
ai calciatori di giocarlo regolarmente;
- b) ghiaccio: quando, in più zone del terreno di gioco, vi sono strati di ghiaccio o di
neve ghiacciata che costituiscono pericolo;
- c) pioggia o allagamenti: quando il pallone non rimbalza, galleggia in più zone del
Regola 1 | 21
terreno di gioco e quando le diffuse pozzanghere non consentono una idonea
segnatura del terreno stesso;
- d) vento: quando la sua intensità non permette al pallone di rimanere fermo nelle
riprese di gioco;
- e) insufficiente visibilità a causa di nebbia o sopraggiunta oscurità: quando l’arbitro
non è in grado di vedere, da una porta, la totalità del terreno di gioco;
naturalmente, compresa la porta opposta.
Qualora l’arbitro ritenga che detti impedimenti abbiano carattere temporaneo,
inviterà le squadre a tenersi a disposizione per il tempo che riterrà opportuno. In
caso di impedimenti definitivi, decreterà la sospensione definitiva della gara.
L’arbitro, in caso di sospensione temporanea, dovrà ricordarsi:
- di annotare il minuto di gara in cui è stata interrotta, dove si trovava il pallone
all’atto dell’interruzione e come eventualmente dovrebbe essere ripreso il gioco;
- di avvertire le squadre, tramite i capitani, e gli assistenti ufficiali o di parte di
rimanere a disposizione, fino ad avviso contrario.
Comunque, l’arbitro dovrà riferire quanto accaduto nel rapporto di gara.
- Di quale materiale devono essere costituite le reti delle porte?
Premesso che le reti sono obbligatorie in base alle Decisioni Ufficiali FIGC, devono
essere di canapa, juta o nylon a condizione che i fili della rete in nylon non siano
più sottili di quelli in canapa e juta. Non sono consentite le reti in filo di ferro.
Il pallone REGOLA 2
REGOLAMENTO
Caratteristiche e dimensioni
Il pallone deve essere:
- di forma sferica;
- di cuoio o altro materiale approvato;
- di circonferenza massima di cm. 70 e minima di cm. 68;
- di peso massimo di gr. 450 e minimo di gr. 410 all’inizio della gara;
- di pressione fra 0,6 e 1,1 atmosfere (pari a 600 – 1100 gr./cm²) a livello del mare.
Sostituzione di un pallone difettoso
Se il pallone scoppia o diviene difettoso nel corso della gara:
- la gara deve essere interrotta;
- la gara riprenderà, con un nuovo pallone, con una rimessa da parte dell’arbitro
nel punto in cui si trovava il pallone quando si è reso inutilizzabile, a meno che il
gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro
effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di
porta nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto.
Se il pallone scoppia o diviene difettoso durate l’esecuzione di un calcio di rigore o
durante i tiri di rigore appena si muove in avanti e prima che tocchi qualsiasi
calciatore o la traversa o i pali della porta:
- il calcio o il tiro di rigore deve esse ripetuto.
Se il pallone scoppia o diviene difettoso quando non è in gioco, durante
l’esecuzione di un calcio d’inizio, di un calcio di rinvio, di un calcio d’angolo, di un
calcio di punizione, di un calcio di rigore o di una rimessa dalla linea laterale:
- la gara riprenderà con l’effettuazione della relativa ripresa di gioco.
Il pallone non può essere sostituito durante la gara senza l’autorizzazione
dell’arbitro.
Decisioni IFAB
Decisione n. 1
In aggiunta ai requisiti prevista dalla Regola 2, un
pallone potrà essere utilizzato in gare di competizioni
ufficiali organizzate sotto l’egida della FIFA o delle
Confederazioni, solo se riporterà uno dei tre seguenti
loghi:
- il logo ufficiale “FIFA APPROVED”,
- il logo ufficiale “FIFA INSPECTED”,
- il logo “INTERNATIONAL MATCHBALL STANDARD”.
La presenza di uno di questi loghi sul pallone garantisce
che lo stesso è stato ufficialmente testato e che
risponde ai requisiti tecnici specifici, differenti per
ciascun logo, oltre a quelli minimi indicati dalla Regola 2.
La lista dei requisiti aggiuntivi specifici per ciascun logo
deve essere approvata dall’IFAB.
Gli istituti abilitati ad effettuare tali controlli devono essere autorizzati dalla FIFA.
Le Federazioni Nazionali possono richiedere l’utilizzo di palloni muniti di uno dei
tre loghi nelle competizioni da esse organizzate.
Decisione n. 2
Per le gare disputate nell’ambito delle competizioni della FIFA o delle
Confederazioni o delle Federazioni Nazionali, è vietata ogni forma di pubblicità
commerciale sul pallone, eccetto il logo della competizione, il nome
dell’organizzatore ed il marchio del fabbricante del pallone. I regolamenti delle
competizioni possono imporre delle restrizioni circa il formato ed il numero di
queste diciture.
Decisione n. 3
Nel caso in cui venga utilizzata la tecnologia sulla linea di porta (GLT), è
consentito l’uso di palloni con tecnologia integrata, ma essi devono riportare il logo
“FIFA APPROVED”, “FIFA INSPECTED” o “INTERNATIONAL MATCHBALL
STANDARD” (vedi “Decisione 1”).
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PALLONI DI RISERVA
Palloni di riserva possono essere posti intorno al terreno di gioco per essere
usati durante una gara, purché soddisfino i requisiti prevista dalla Regola 2 e il
loro utilizzo sia sotto il controllo dell’arbitro.
Decisioni Ufficiali FIGC
1) I palloni devono essere forniti dalla Società ospitante e devono rispettare i
requisiti fissati dalla Regola 2 per quanto riguarda forma, materiale, dimensioni,
peso e pressione.
2) Nelle gare della Lega PRO e LND, prima dell’inizio della gara la Società
ospitante dovrà fornire all’arbitro almeno tre palloni la cui rispondenza ai requisiti
citati al punto 1 deve essere verificata dall’arbitro stesso. Tali palloni dovranno
rimanere a disposizione all’interno del recinto di gioco. Le alterazioni al pallone
che si verifichino nel corso della gara devono essere tali da non pregiudicare il
rispetto dei citati requisiti e la valutazione di ciò è demandata all’insindacabile
giudizio dell’arbitro. Le alterazioni al peso del pallone dovute alle condizioni del
terreno di gioco non possono, di norma, dare luogo alla sostituzione del pallone.
3) In deroga a quanto sopra, per l’attività delle categorie “pulcini” ed “esordienti” i
palloni devono essere di dimensioni ridotte, convenzionalmente identificabili con il
- 4, in cuoio leggero o in gomma a doppio o triplo strato.
4) I palloni possono essere di qualsiasi colore, o anche bicolori, purché la
colorazione non sia fatta tramite applicazione di vernice o altro materiale.
5) In accordo con le istruzioni dell’IFAB, per le gare della LNP è previsto l’utilizzo
del “Multiple Ball Supply System” al fine di accelerare i tempi per la ripresa del
gioco. Detto utilizzo dovrà avvenire secondo le seguenti indicazioni:
- a) La Società ospitante dovrà mettere a disposizione 12 palloni la cui rispondenza
ai requisiti di cui alla Regola 2 deve essere verificata dall’arbitro prima della gara.
Un pallone rimarrà a disposizione dell’arbitro per la disputa della gara e uno a
disposizione del quarto ufficiale di gara.
- b) La Società ospitante dovrà mettere a disposizione 10 raccattapalle che
dovranno indossare magliette, o altro abbigliamento, i cui colori non li facciano
confondere con i calciatori delle due squadre, con i raccattapalle ausiliari più
avanti citati, laddove presenti, e con le altre persone ammesse nel recinto di gioco.
- c) A ciascun raccattapalle dovrà essere fornito un pallone che potrà essere tenuto
in mano dallo stesso raccattapalle oppure posizionato su un apposito supporto.
- d) I raccattapalle dovranno essere posizionati nel seguente modo: due lungo
ciascuna linea di porta, nei pressi delle intersezioni della linea di porta stessa con
le linee dell’area di rigore; tre lungo ciascuna linea laterale, di cui uno in prossimità
della linea mediana e due a circa 25 metri da ciascuna linea di porta.
- e) I raccattapalle dovranno rimanere dietro i cartelloni pubblicitari, laddove ciò sia
possibile, oppure davanti agli stessi in maniera da non ostacolare la visuale ad
alcuno. Ogni volta che il pallone esce chiaramente dal terreno di gioco, il
raccattapalle più vicino al calciatore che richiede il pallone dovrà lanciargli quello
in suo possesso. Ai raccattapalle non è permesso lanciare il pallone al calciatore
quando il pallone uscito dal terreno di gioco si trova nello spazio tra le linee
perimetrali e i cartelloni pubblicitari e nelle vicinanze del calciatore. In nessun caso
è permesso al raccattapalle di portarsi davanti ai cartelloni pubblicitari o in
prossimità delle linee perimetrali del terreno di gioco per consegnare il pallone al
calciatore, né tanto meno è permesso al raccattapalle di posizionare il pallone
stesso all’interno del terreno di gioco.
- f) Dopo aver lanciato il pallone al calciatore, il raccattapalle dovrà provvedere al
recupero del pallone che è uscito dal terreno di gioco nella maniera più rapida
possibile e riprendere la posizione di cui al precedente punto d.
- g) Laddove la particolare tipologia del recinto di gioco lo renda necessario, nel
recupero del pallone il raccattapalle potrà essere aiutato da eventuali raccattapalle
ausiliari, il cui compito sarà solamente quello di provvedere al recupero del pallone
e alla riconsegna dello stesso al raccattapalle. La presenza dei raccattapalle
ausiliari è obbligatoria in quegli stadi in cui il terreno di gioco è circondato dalla
pista di atletica. Anche i raccattapalle ausiliari dovranno indossare magliette, o
altro abbigliamento, avente colori che non li facciano confondere con i calciatori
delle due squadre, con i raccattapalle e con le altre persone ammesse nel recinto
di gioco.
- h) In ogni caso il numero complessivo di raccattapalle e raccattapalle ausiliari non
potrà essere superiore a 20 e tale numero dovrà rimanere uguale per tutta la
durata della gara.
- i) I raccattapalle e i raccattapalle ausiliari dovranno essere debitamente istruiti per
il corretto svolgimento del loro compito da un responsabile designato dalla Società
ospitante, persona che prima della gara potrà essere chiamata dall’arbitro a
chiarire il tipo di istruzioni fornite e che dovrà rimanere a disposizione all’interno
del recinto di gioco per tutta la durata della gara stessa. In particolare ai
raccattapalle dovrà essere raccomandato di essere molto attenti nello svolgere il
proprio compito al fine di evitare che due o più palloni vengano lanciati
contemporaneamente ad un calciatore o sul terreno di gioco.
- j) La Società ospitante sarà ritenuta responsabile per qualsiasi comportamento
antisportivo, o più in generale non conforme alle disposizioni del presente punto
5), tenuto dai raccattapalle e dai raccattapalle ausiliari e l’arbitro dovrà farne
menzione nel rapporto di gara.
6) Per le gare della Lega PRO, della LND e del SGS l’utilizzo del “Multiple Ball
Supply System” non è obbligatorio.
GUIDA PRATICA AIA
- Quando una gara è giocata in “campo neutro”, quale Società deve fornire i
palloni?
Nei casi di gare in “campo neutro” per la squalifica del campo di una Società, i
palloni, nel numero minimo prescritto dalle decisioni ufficiali FIGC, devono essere
forniti dalla Società prima nominata.
Se, invece, trattasi di una gara di spareggio, di qualificazione o di finale, i palloni
devono essere forniti da entrambe le Società.
- Spetta all’arbitro la scelta del pallone con il quale si deve iniziare o
proseguire la gara?
No. L’arbitro decide solo in caso di controversia.
- Qualora fosse constatata prima dell’inizio della gara la mancanza dei
palloni di riserva prescritti, l’arbitro dovrà dare ugualmente inizio al gioco?
Sì, riportando tuttavia la circostanza sul rapporto di gara.
- Qualora durante la gara si rendessero indisponibili tutti i palloni, come
dovrà regolarsi l’arbitro?
Accorderà un tempo ragionevole, a sua discrezione, perché la squadra ospitante
possa reperire almeno un pallone idoneo per poter proseguire la gara. Trascorso
infruttuosamente tale tempo, sospenderà definitivamente la gara facendo
menzione dell’accaduto nel proprio rapporto di gara.
Il numero dei calciatori REGOLA 3
REGOLAMENTO
Numero di Calciatori
Ogni gara è disputata da due squadre, ciascuna composta da non più di undici
calciatori, uno dei quali giocherà da portiere.
Nessuna gara potrà iniziare se l’una o l’altra squadra dispone di meno di sette
calciatori.
Numero di Sostituzioni
– Competizioni ufficiali
In tutte le gare disputate in competizioni ufficiali sotto l’egida della FIFA, delle
Confederazioni o delle Federazioni Nazionali, è consentita la sostituzione di non
più di tre calciatori.
Il regolamento della competizione deve precisare il numero dei calciatori di riserva
che è possibile inserire negli elenchi ufficiali di gara, da un minimo di tre ad un
massimo di dodici.
– Altre gare
Nelle gare delle squadre nazionali A possono essere effettuate fino ad un massimo
di sei sostituzioni.
In tutte le altre gare può essere effettuato un maggior numero di sostituzioni,
purché:
- le squadre in questione raggiungano un accordo sul numero massimo;
- l’arbitro ne sia informato prima della gara.
Se l’arbitro non ne viene informato, o se un accordo non viene raggiunto prima
della gara, non saranno consentite più di sei sostituzioni.
Procedura della sostituzione
In tutte le gare, i nominativi dei calciatori di riserva devono essere comunicati
all’arbitro prima dell’inizio dell’incontro.
Un calciatore di riserva il cui nome non è stato comunicato all’arbitro prima
dell’inizio della gara, non potrà partecipare alla stessa.
Per sostituire un calciatore titolare con uno di riserva, devono essere osservate le
seguenti procedure:
- l’arbitro deve essere informato prima che la sostituzione avvenga;
- il subentrante entrerà sul terreno di gioco solo dopo che ne sia uscito il calciatore
sostituito e dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
- il subentrante deve entrare sul terreno di gioco in corrispondenza della linea
mediana e durante un’interruzione di gioco;
- la sostituzione si concretizza nel momento in cui il subentrante entra sul terreno
di gioco;
- da quel momento, il subentrante diventa un titolare e quello sostituito cessa di
esserlo;
- il calciatore che è stato sostituito non potrà più partecipare alla gara;
- ogni calciatore di riserva è sottoposto all’autorità e alla giurisdizione dell’arbitro,
che sia chiamato o meno a partecipare al gioco.
Cambio del portiere
Ciascun calciatore partecipante al gioco può scambiare il ruolo con il portiere a
condizione che:
- l’arbitro ne sia informato prima che avvenga il cambio;
- lo scambio di ruolo venga effettuato durante un’interruzione di gioco.
Infrazioni e sanzioni
Se un calciatore di riserva o sostituito entra sul terreno di gioco senza
l’autorizzazione dell’arbitro:
- l’arbitro interrompe il gioco (ma non immediatamente se il calciatore di riserva o
sostituito non interferisce con il gioco);
- l’arbitro lo ammonirà per comportamento antisportivo e lo farà uscire dal terreno
di gioco;
- se l’arbitro ha interrotto il gioco, questo dovrà essere ripreso con un calcio di
punizione indiretto in favore della squadra avversaria nel punto in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto (vedi Regola 13 – Posizione del calcio di
punizione).
Se all’inizio della gara un calciatore di riserva entra sul terreno di gioco al posto di
un titolare designato e l’arbitro non viene informato di questo cambiamento:
- l’arbitro consente al calciatore di riserva di proseguire la gara;
- non viene adottata alcuna sanzione disciplinare nei confronti del calciatore di
riserva;
- il numero delle sostituzioni consentite alla squadra del calciatore di riserva non
viene diminuito;
- l’arbitro riporta l’accaduto alle autorità competenti nel proprio rapporto di gara.
Se un calciatore scambia il ruolo con il portiere senza la preventiva autorizzazione
dell’arbitro:
- l’arbitro lascerà che il gioco prosegua;
- l’arbitro ammonirà i calciatori in questione alla prima interruzione di gioco.
Nel caso di ogni altra infrazione a questa regola:
- i calciatori in questione devono essere ammoniti;
- la gara verrà ripresa con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra
avversaria nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto
(vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Espulsione dei calciatori titolari e di riserva
Un calciatore titolare che è stato espulso prima del calcio d’inizio della gara
(inibizione a prendere parte alla gara) potrà essere rimpiazzato solo da un
calciatore di riserva indicato in elenco.
Un calciatore di riserva che sia stato espulso prima del calcio d’inizio della gara
(inibizione a prendere parte alla gara) o dopo che la gara è iniziata, non potrà
essere rimpiazzato.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURA DELLA SOSTITUZIONE
- Una sostituzione può essere effettuata soltanto durante un’interruzione di gioco
- L’assistente segnala all’arbitro che è stata richiesta una sostituzione
- Il calciatore che viene sostituito riceve l’autorizzazione da parte dell’arbitro a
lasciare il terreno di gioco, a meno che il calciatore stesso sia già fuori del terreno
di gioco per ragioni che sono conformi alle Regole del Gioco
- L’arbitro autorizza il calciatore di riserva ad entrare sul terreno di gioco
- Prima di entrare sul terreno di gioco, il calciatore di riserva aspetta che il
calciatore che sta per essere sostituito lasci il terreno di gioco
- Il calciatore sostituito non è obbligato a lasciare il terreno di gioco all’altezza della
linea mediana
- L’autorizzazione a procedere ad una sostituzione può essere rifiutata in alcune
circostanze, ad esempio se il calciatore di riserva non è pronto per entrare sul
terreno di gioco
- Un calciatore di riserva che non ha completato la procedura di sostituzione,
entrando sul terreno di gioco, non può riprendere il gioco eseguendo una rimessa
laterale o un calcio d’angolo
- Se un calciatore che sta per essere sostituito rifiuta di lasciare il terreno di gioco,
l’arbitro lascerà che la gara prosegua
- Se una sostituzione viene effettuata durante l’intervallo di metà gara o prima dei
tempi supplementari, la procedura di sostituzione deve essere completata prima
del calcio d’inizio del secondo tempo o del tempo supplementare.
ALTRE PERSONE SUL TERRENO DI GIOCO
Persone estranee
Chiunque non indicato sull’elenco della squadra come calciatore titolare, di
riserva o dirigente (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari o collaboratori in
genere) sarà considerato una persona estranea, alla stregua di un calciatore che
sia stato espulso.
Se una persona estranea entra sul terreno di gioco:
- l’arbitro interromperà il gioco (ma non immediatamente, se la persona estranea
non interferisce con il gioco);
- l’arbitro la farà allontanare dal recinto di gioco;
- se l’arbitro interrompe il gioco, lo riprenderà con una propria rimessa nel punto in
cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia
stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la
propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto
più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
Dirigenti delle squadre
L’allenatore e gli altri dirigenti indicati sull’elenco della squadra (quindi, tutte le
persone segnate, eccetto i calciatori titolari e di riserva) sono da considerarsi
compresi nella dicitura “dirigenti della squadra”.
Se un dirigente di una squadra entra sul terreno di gioco:
- l’arbitro interromperà il gioco (ma non immediatamente, se il dirigente non
interferisce con il gioco o se il vantaggio può essere applicato);
- l’arbitro lo farà uscire dal terreno di gioco e, se ritenesse il suo comportamento
irresponsabile, lo allontanerà dal recinto di gioco;
- se l’arbitro interrompe il gioco, lo riprenderà con una propria rimessa nel punto in
cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia
stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la
propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto
più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
Calciatore fuori dal terreno di gioco
Se un calciatore uscito dal terreno di gioco con l’autorizzazione dell’arbitro per
correggere l’equipaggiamento, per essere soccorso in seguito ad un infortunio, o
poiché sta sanguinando, o poiché il suo equipaggiamento presenta macchie di
sangue, o per qualsiasi altra ragione, dovesse rientrare sullo stesso senza
l’autorizzazione dell’arbitro, quest’ultimo dovrà:
- interrompere il gioco (ma non immediatamente, se il calciatore non interferisce
con il gioco o se il vantaggio può essere applicato);
- ammonire il calciatore per essere entrato sul terreno di gioco senza
autorizzazione;
- ordinare al calciatore di uscire dal terreno di gioco, se necessario (ad esempio, in
caso di infrazione alla Regola 4).
Se l’arbitro interrompe il gioco, questo sarà ripreso:
- in assenza di altra infrazione con un calcio di punizione indiretto in favore della
squadra avversaria eseguito dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è
stato interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione);
- in conformità alla Regola 12, se il calciatore infrange questa Regola.
Se un calciatore oltrepassa accidentalmente una delle linee perimetrali del terreno
di gioco, non si ritiene che abbia commesso un’infrazione. L’uscire dal terreno di
gioco può considerarsi come parte di un’azione di gioco.
Calciatore di riserva o sostituito
Se un calciatore di riserva o sostituito entra sul terreno di gioco senza permesso:
- l’arbitro interromperà il gioco (ma non immediatamente, se il calciatore in
questione non interferisce con il gioco o se il vantaggio può essere applicato);
- l’arbitro lo ammonirà per comportamento antisportivo;
- il calciatore dovrà uscire dal terreno di gioco.
Se l’arbitro interrompe il gioco, questo sarà ripreso con un calcio di punizione
indiretto in favore della squadra avversaria eseguito dal punto in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione
del calcio di punizione).
RETE SEGNATA CON UNA PERSONA IN PIÙ SUL TERRENO DI GIOCO
Se, dopo la segnatura di una rete, l’arbitro si accorge, prima che il gioco riprenda,
che c’era una persona in più sul terreno di gioco nel momento in cui la rete è stata
segnata:
- l’arbitro non convaliderà la rete se:
– la persona in più era una persona estranea e ha interferito con il gioco.
– la persona in più era un calciatore titolare (uscito dal terreno di gioco e non
autorizzato dall’arbitro a farvi rientro), di riserva o sostituito, o un dirigente (inclusi
allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere) della squadra che ha
segnato la rete.
- l’arbitro convaliderà la rete se:
– la persona in più era una persona estranea che non ha interferito con il gioco.
– la persona in più era un calciatore titolare (uscito dal terreno di gioco e non
autorizzato dall’arbitro a farvi rientro), di riserva o sostituito, o un dirigente
(inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere) della
squadra che ha subito la rete.
NUMERO MINIMO DI CALCIATORI
Se le regole di una competizione prevedono che tutti i calciatori, titolari e di
riserva, debbano essere iscritti in elenco prima del calcio d’inizio e una squadra
inizia una gara con meno di undici calciatori, solamente i calciatori che figurano
nell’elenco iniziale potranno integrare la squadra al loro arrivo.
Anche se una gara non può INIZIARE qualora ciascuna squadra non disponga
di almeno sette calciatori, il numero minimo di calciatori richiesto per ciascuna
squadra affinché una gara CONTINUI è lasciato alla discrezionalità delle
Federazioni. Comunque, è opinione dell’IFAB che una gara non debba
continuare se in una o in entrambe le squadre ci siano meno di sette calciatori.
Se una squadra ha meno di sette calciatori perché uno (o più calciatori) ha lasciato
volontariamente il terreno di gioco, l’arbitro non è obbligato ad interrompere il
gioco ed il vantaggio può essere applicato. In tali casi, alla prima interruzione
di gioco, l’arbitro non dovrà più far riprendere la gara se una squadra non ha il
numero minimo di sette calciatori.
Decisioni Ufficiali FIGC
Numero minimo dei calciatori
1) Una gara non può essere iniziata o proseguita nel caso in cui una squadra si
trovi per qualsiasi motivo ad avere meno di sette calciatori partecipanti al gioco.
2) Per l’attività ricreativa e delle Categorie “Pulcini” in deroga alle norme vigenti
in ordine al numero dei calciatori componenti ciascuna squadra, sono ammesse
norme particolari.
Capitano della squadra
1) È stabilito che le squadre abbiano un capitano per l’intera durata della gara.
Pertanto l’arbitro deve assicurarsi che fino al termine della stessa vi siano in gioco i
capitani e che negli elenchi dei calciatori delle due squadre siano specificati, oltre
a quelli dei capitani, anche i nominativi dei calciatori che eventualmente li
sostituiranno.
Adempimenti preliminari alla gara
1) Prima dell’inizio della gara il dirigente accompagnatore ufficiale deve
presentare all’arbitro le tessere dei calciatori, laddove previste, o l’ultimo tabulato
dei tesserati ricevuto dalla FIGC, unitamente ai documenti di identificazione e ad
un elenco, redatto almeno in duplice copia, nel quale devono essere annotati i
nominativi dei calciatori, del capitano e del vice capitano, del dirigente
accompagnatore ufficiale, del dirigente addetto agli ufficiali di gara (solamente
per la Società ospitante) e di tutte le altre persone che possono accedere al
recinto di gioco, con l’indicazione delle relative tessere o della matricola del
tabulato.
2) Una copia dell’elenco di cui al comma precedente deve essere controfirmata
dall’arbitro e consegnata al capitano o al dirigente dell’altra squadra prima
dell’inizio della gara. La mancata osservanza di tale adempimento non costituisce
motivo di reclamo, a meno che l’arbitro, nonostante sia stato espressamente e
tempestivamente sollecitato, abbia omesso di provvedervi.
3) Le variazioni eventualmente apportate all’elenco di gara dopo la consegna
all’arbitro, purché ammesse, devono essere trascritte, ad iniziativa della Società
che le apporta, anche sulla copia di spettanza dell’altra Società.
4) Il dirigente accompagnatore ufficiale ed il capitano hanno diritto di avere in
visione dall’arbitro le tessere, il tabulato nonché i documenti di identificazione
dei componenti la squadra avversaria, prima ed anche dopo lo svolgimento della
gara. Hanno anche diritto, in casi eccezionali, di esigere che l’arbitro ritiri, ai fini
dell’inoltro al competente organo federale e per il compimento di eventuali
accertamenti, le tessere dei calciatori ed il tabulato presentato.
5) Il calciatore sprovvisto di tessera, se prevista, o non ancora registrato nei tabulati,
può prendere ugualmente parte alla gara qualora il dirigente accompagnatore
ufficiale della squadra attesti per iscritto, con conseguente responsabilità propria e
della Società, che il calciatore stesso è regolarmente tesserato o che la Società ha
inoltrato al competente organo federale, entro il giorno precedente la gara, una
regolare richiesta di tesseramento.
6) Il possesso della tessera federale, se prevista, o la registrazione nei tabulati,
ottenuta nel rispetto delle disposizioni regolamentari, legittima il calciatore, ove
non ricorrano impedimenti ad altro titolo, a prendere parte alle gare sino ad
eventuale revoca o decadenza del tesseramento a favore della Società.
Identificazione dei calciatori
1) L’arbitro, prima di ammettere nel recinto di gioco i calciatori, deve controllare
che i dati dei documenti di identificazione corrispondano a quelli trascritti
nell’elenco di gara. Deve altresì provvedere ad identificarli in uno dei seguenti
modi:
- a) attraverso la propria personale conoscenza;
- b) mediante un documento di riconoscimento ufficiale rilasciato dalle Autorità
competenti;
- c) mediante una fotografia autenticata dal Comune di residenza o da altra Autorità
all’uopo legittimata o da un Notaio;
- d) mediante apposite tessere eventualmente rilasciate dalle Leghe, dal SGS e dai
Comitati.
Sostituzioni di calciatori
1) Nel corso delle gare di campionato e nelle altre gare di manifestazioni ufficiali
organizzate dalle Leghe, dalle Divisioni e dai Comitati Regionali della Lega
Nazionale Dilettanti, in ciascuna squadra possono essere sostituiti tre calciatori,
indipendentemente dal ruolo ricoperto, ad eccezione dei Campionati Regionali
Juniores organizzati dai Comitati regionali dove possono essere effettuate cinque
sostituzioni per squadra indipendentemente dal ruolo ricoperto.
2) Nel corso delle gare organizzate dal SGS in ambito Locale, Provinciale e
Regionale e dai Comitati Provinciali della LND, nonché nel corso delle gare
riservate ai calciatori di sesso femminile organizzate in ambito Regionale e
Provinciale, in ciascuna squadra, possono essere sostituiti fino ad un massimo
di cinque calciatori, indipendentemente dal ruolo ricoperto. Nel corso delle gare
organizzate del SGS, in ambito nazionale e periferico, per i Campionati delle
Categorie Allievi e Giovanissimi, in ciascuna squadra possono essere sostituiti
fino ad un massimo di sette calciatori, indipendentemente dal ruolo ricoperto.
3) I calciatori espulsi non possono essere sostituiti da quelli di riserva.
4) I calciatori di riserva, finché non partecipano al gioco, devono prendere posto,
indossando una tuta, sulla panchina assegnata alla propria squadra e sono
soggetti alla disciplina delle persone ammesse nel recinto di gioco.
5) I calciatori eventualmente inibiti a prendere parte al gioco prima che la gara
abbia inizio possono essere sostituiti soltanto da calciatori di riserva iscritti
nell’elenco consegnato all’arbitro.
6) I calciatori di riserva iscritti nell’elenco consegnato all’arbitro che vengano
espulsi, prima che la gara abbia inizio o anche durante lo svolgimento della
stessa, non possono essere sostituiti.
7) Per le competizioni ufficiali organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti di
Serie A nell’elenco che viene consegnato all’arbitro prima dell’inizio della gara
possono essere indicati un massimo di dodici calciatori di riserva tra i quali
saranno scelti gli eventuali sostituti. Per le competizioni ufficiali organizzate dalla
Lega Nazionale Professionisti di Serie B nell’elenco che viene consegnato
all’arbitro prima dell’inizio della gara possono essere indicati un massimo di nove
calciatori di riserva tra i quali saranno scelti gli eventuali sostituti. Per le
competizioni ufficiali organizzate dalle altre Leghe e dal Settore Giovanile e
Scolastico, limitatamente ai campionati regionali e provinciali Allievi e
Giovanissimi, nel predetto elenco possono essere indicati sino ad un massimo di
sette calciatori di riserva tra i quali saranno scelti gli eventuali sostituti. Per le
competizioni organizzate dal Dipartimento Interregionale e per i soli campionati
Nazionali Allievi e Giovanissimi, nell’elenco dei calciatori di riserva possono essere
indicati un massimo di 9 calciatori, tra i quali saranno scelti gli eventuali sostituti.
8) La segnalazione all’arbitro dei calciatori che si intendono sostituire sarà
effettuata, a gioco fermo, all’altezza della linea mediana e fuori del terreno di
gioco, a mezzo di cartelli riportanti i numeri di maglia dei calciatori che devono
uscire dal terreno stesso, ove previsti.
Riscaldamento dei calciatori di riserva
1) Durante lo svolgimento della gare della LNP di Serie A e della LNP di Serie B, è
consentito ad un massimo di tre calciatori di riserva per squadra di effettuare
contemporaneamente il riscaldamento.
2) I calciatori dovranno indossare indumenti che li differenzino in maniera chiara
dagli altri calciatori partecipanti al gioco e dai calciatori di riserva dell’altra squadra
e posizionarsi nel campo per destinazione alle spalle dell’assistente n.1.
3) Resta salva la facoltà per l’arbitro, laddove ricorrano particolari situazioni, di
autorizzare l’effettuazione del riscaldamento in altra posizione.
4) Nell’effettuazione del riscaldamento i calciatori di riserva non potranno essere
assistiti, al di fuori dell’area tecnica, da alcuna delle altre persone presenti in
panchina o facenti parte delle persone ammesse nel recinto di gioco ai sensi
dell’art. 66, comma 1bis delle NOIF.
5) È fatto divieto ai calciatori di riserva di uscire dall’area tecnica per ragioni
diverse da quella sopra indicata.
Calciatori ritardatari o rientranti
1) I calciatori ritardatari, anche se non iscritti in elenco, hanno diritto di prendere
parte al gioco in qualsiasi momento della gara, previa identificazione e comunque
con l’assenso dell’arbitro.
2) I calciatori di riserva ritardatari, purché già iscritti nell’elenco di gara prima
dell’inizio della stessa, hanno diritto di prendere parte al gioco in qualsiasi
momento della gara, previa loro identificazione da parte dell’arbitro.
3) Un calciatore uscito dal terreno di gioco con il consenso dell’arbitro, può
rientrare in qualsiasi momento, previa autorizzazione dell’arbitro stesso.
GUIDA PRATICA AIA
- Quale valore dovrà attribuirsi agli elenchi nominativi dei calciatori
componenti le squadre, che devono essere presentati all’arbitro prima
dell’inizio della gara?
Un valore determinante ai fini del diritto di partecipare alla gara, nonché ai fini
dell’identificazione dei calciatori per mezzo dei numeri apposti sulle maglie, che
devono corrispondere a quelli indicati negli elenchi.
Le squadre possono cambiare i nominativi già indicati fino a che il gioco non
abbia avuto inizio. L’elenco può, ancora, essere integrato, anche dopo che la gara è
iniziata, per l’eventuale arrivo di calciatori titolari ritardatari.
- Come dovrà regolarsi l’arbitro se, durante l’identificazione dei partecipanti
alla gara, riscontrerà palese differenza tra il volto di un calciatore e quello
impresso sulla foto del documento di riconoscimento?
Chiederà altro documento valido di riconoscimento e, in mancanza, esperirà
ogni tentativo per una indubbia identificazione (es. fotografia insieme con il
calciatore). Se ciò non è possibile ritirerà il documento (soltanto se si tratta di
tessera federale) e farà sottoscrivere una dichiarazione sull’identità del calciatore
dal dirigente responsabile e dal calciatore stesso, che comunque deve essere
ammesso al gioco. Del tutto farà menzione nel rapporto di gara, a cui allegherà la
documentazione sopra citata.
- Un calciatore privo di tessera federale o di un qualsiasi documento di
riconoscimento, chiede di partecipare alla gara rilasciando all’arbitro una
dichiarazione circa la propria identità. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Prima di consentire la presenza dei calciatori nel recinto di gioco, l’arbitro deve
procedere ad identificarli secondo la procedura indicata nelle Decisioni Ufficiali
FIGC. Fatto salvo il caso di conoscenza personale del calciatore da parte
dell’arbitro, quest’ultimo non gli consentirà di partecipare alla gara se privo di
tessera federale o documento con fotografia.
- Pochi istanti prima dell’inizio di una gara, il capitano di una squadra
chiede che si attenda l’arrivo di calciatori ritardatari o del proprio allenatore.
La richiesta deve essere accolta?
Sì. L’arbitro, indipendentemente dai motivi addotti, non può imporre ad una
squadra di iniziare il gioco se questa ha richiesto di far uso del proprio diritto di
essere attesa per un periodo pari alla durata di un tempo di gara (o del minor
tempo disposto dai competenti Organi federali). Dei motivi del ritardo l’arbitro farà
menzione nel rapporto di gara.
- Allo scadere del termine di attesa, una squadra si presenta in tenuta di
gioco esibendo all’arbitro i documenti richiesti e, quindi, in condizione di
iniziare la gara. Può essere ulteriormente ritardato l’inizio per l’espletamento
delle formalità o per altre cause estranee al comportamento delle squadre?
Sì.
- Come deve comportarsi un calciatore ritardatario che vuole unirsi alla
propria squadra dopo l’inizio della gara?
Il calciatore deve richiamare l’attenzione dell’arbitro dalla linea laterale. L’arbitro,
alla prima interruzione, lo ammetterà al gioco, dopo averlo identificato ed averne
controllato l’equipaggiamento. Se non già indicati, dovrà far trascrivere i dati del
calciatore negli elenchi dei partecipanti, dandone immediatamente comunicazione
verbale al capitano della squadra avversaria.
- Un calciatore in possesso del pallone oltrepassa una linea perimetrale per
dribblare un avversario, ma senza che il pallone esca dalle linee delimitanti il
terreno di gioco. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Il gioco prosegue. In questo caso l’uscita dal terreno di gioco deve essere
considerata come facente parte della dinamica dell’azione; tuttavia i calciatori
devono, in generale, rimanere sul terreno di gioco.
- Quando un calciatore di riserva diventa titolare (ossia quando si
considera effettuata una sostituzione)?
Immediatamente dopo che è entrato sul terreno di gioco, nel rispetto della
procedura di sostituzione.
- Durante l’intervallo, una squadra vuole sostituire un calciatore con uno di
riserva. Quale procedura deve essere seguita?
L’arbitro deve essere preventivamente informato ed il calciatore entrerà sul
terreno di gioco all’altezza della linea mediana subito prima del calcio d’inizio del
secondo tempo, con l’autorizzazione dell’arbitro.
- Un calciatore che sta per essere sostituito deve necessariamente uscire
dal terreno di gioco all’altezza della linea mediana?
No.
- Un calciatore di riserva entra sul terreno di gioco e colpisce
violentemente un avversario. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
L’arbitro interrompe il gioco, espelle il calciatore di riserva per condotta violenta,
esibendogli il cartellino rosso e fa riprendere il gioco con un calcio di punizione
indiretto a favore della squadra avversaria nel punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto.*
- L’arbitro autorizza per errore la sostituzione di un calciatore con una
riserva, non iscritta in elenco. Tale calciatore, poi, segna una rete. Quale
deve essere la decisione dell’arbitro?
12.1. Se si rende conto del suo errore prima che il gioco sia ripreso:
La rete non deve essere convalidata e l’arbitro inviterà il calciatore ad uscire dal
recinto di gioco. Il calciatore sostituito può rientrare sul terreno di gioco o essere
sostituito da una riserva iscritta in elenco. Il gioco riprenderà con una rimessa da
parte dell’arbitro, nel punto in cui il calciatore ha toccato il pallone.*
12.2. Se si rende conto del suo errore solamente dopo che il gioco è ripreso:
La rete deve essere convalidata. L’arbitro inviterà il calciatore ad uscire dal recinto
di gioco. Il calciatore sostituito può rientrare sul terreno di gioco o essere
sostituito da un calciatore di riserva iscritto in elenco. L’arbitrò farà proseguire la
gara e menzionerà i fatti nel proprio rapporto di gara. Se il gioco è stato interrotto,
l’arbitro lo riprenderà con una propria rimessa, nel punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto.*
12.3 Se si rende conto del suo errore solamente dopo la gara:
Deve fare menzione di quanto accaduto nel rapporto di gara.
- Un calciatore di riserva entra sul terreno di gioco abusivamente e la
sua squadra gioca con un calciatore in più. Mentre il pallone è in gioco,
un avversario lo colpisce violentemente. Quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
L’arbitro deve interrompere il gioco, espellere il calciatore (titolare) per condotta
violenta, ammonire il calciatore di riserva per comportamento antisportivo e
provvedere affinché quest’ultimo esca dal terreno di gioco. Il gioco riprende con
un calcio di punizione indiretto per la squadra del calciatore espulso, nel punto in
cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto *.
- Il calciatore n.8, che sta per essere sostituito dal calciatore n.12, esce
con l’assenso dell’arbitro dal terreno di gioco. Il calciatore n.12, prima di
entrare sul terreno di gioco, colpisce violentemente un avversario che si
trovava nel campo per destinazione. Quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
Il subentrante n.12 è espulso per condotta violenta. Il calciatore n.8 può essere
sostituito da un altro calciatore di riserva oppure continuare come calciatore
titolare poiché la sostituzione non è ancora avvenuta.
- Un calciatore titolare, volendo invertire il ruolo, scambia la propria
maglia con il portiere, senza informarne preventivamente l’arbitro. Quale
deve essere la decisione dell’arbitro?
- Indossata la maglia, il nuovo portiere tocca il pallone con le mani
all’interno della propria area di rigore. Quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
In entrambi i casi, lascia proseguire il gioco ed ammonisce i due calciatori colpevoli
per comportamento antisportivo alla prima interruzione.
- Un calciatore sostituito (ma che è ancora in tenuta da gara) entra sul
terreno di gioco indebitamente. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Se il calciatore interferisce con il gioco o se il vantaggio non può essere applicato,
l’arbitro dovrà interrompere il gioco, ammonire il calciatore ed invitarlo ad uscire. Il
gioco riprenderà con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra
avversaria dal punto in cui era il pallone al momento dell’interruzione *.
- Prima dell’inizio di una gara, una squadra iscrive nell’elenco consegnato
all’arbitro i nomi dei calciatori di riserva, che, però, arrivano dopo il calcio
d’inizio. L’arbitro deve ammetterli in panchina?
Sì, dopo averli identificati alla prima interruzione di gioco.
- Una squadra con solo sette calciatori subisce un calcio di rigore e uno
dei suoi calciatori viene espulso, lasciando la squadra con sei calciatori.
L’arbitro deve autorizzare l’esecuzione del calcio di rigore o deve sospendere
immediatamente la gara?
L’arbitro deve sospendere la gara senza che il calcio di rigore sia eseguito.
- Un calciatore di una squadra che ha solamente sette calciatori chiede
all’arbitro di poter uscire dal terreno di gioco per essere medicato. Quale
deve essere la decisione dell’arbitro?
La gara sarà momentaneamente sospesa fino a quando il calciatore soccorso
non ritorna sul terreno di gioco. Se non può riprendere parte alla gara, la stessa
sarà sospesa definitivamente.
- Una squadra sta giocando una gara con sette calciatori soltanto. Al
momento che la squadra avversaria sta per segnare una rete, uno dei sette
calciatori esce deliberatamente dal terreno di gioco.
21.1 L’arbitro deve interrompere subito la gara?
No. Il vantaggio deve essere applicato.
21.2 Se una rete è segnata, deve convalidarla?
Sì.
21.3 Quali altre decisioni deve assumere l’arbitro?
Il calciatore che è uscito dal terreno di gioco dovrà essere ammonito. Se non
dovesse più rientrare, il provvedimento sarà comunicato al capitano della sua
squadra e la gara sarà definitivamente sospesa. Se il calciatore ritorna sul terreno
di gioco, l’arbitro gli notificherà l’ammonizione e la gara proseguirà regolarmente.
- Durante un’interruzione di gioco, un calciatore può dissetarsi?
Sì, ma solamente in prossimità della linea laterale più vicina alle panchine, senza
uscire dal terreno di gioco.
- Quali sono i compiti del capitano?
Il capitano è responsabile nei confronti dell’arbitro e degli Organi federali della
condotta dei propri compagni. Durante la gara è l’unico ad avere facoltà di
interpellare l’arbitro, in forma corretta ed a gioco fermo, per chiedere chiarimenti
in merito alle decisioni assunte e per formulare eventuali riserve. È dovere del
capitano coadiuvare l’arbitro, ai fini del regolare svolgimento della gara e della
repressione di eventuali atti di indisciplina dei suoi compagni.
- Come dovrà comportarsi l’arbitro se un calciatore, dopo che le squadre
sono entrate sul terreno di gioco, si rende colpevole di condotta violenta o
ingiuriosa prima dell’inizio della gara?
L’arbitro gli inibirà la partecipazione alla gara, mostrandogli il cartellino rosso,
consentendone il reintegro con un calciatore di riserva iscritto nell’elenco.
- Qualora un calciatore si renda colpevole di comportamento antisportivo
dopo essere entrato sul terreno di gioco, ma prima dell’inizio della gara,
come dovrà comportarsi l’arbitro?
Ammonirà il calciatore colpevole, mostrandogli il cartellino giallo.
L’equipaggiamento dei calciatori REGOLA 4
REGOLAMENTO
Sicurezza
I calciatori non devono utilizzare un equipaggiamento o indossare qualunque
cosa che sia pericolosa per loro stessi o per gli altri calciatori (incluso ogni tipo di
gioiello – monile).
Equipaggiamento di base
L’equipaggiamento di base obbligatorio di un calciatore comprende i seguenti e
separati indumenti:
- maglia con maniche (se si indossa una sottomaglia,
il colore delle maniche deve essere dello stesso
colore dominante delle maniche della maglia);
- calzoncini (se si indossano cosciali, scaldamuscoli o
calzamaglie devono essere dello stesso colore
dominante dei calzoncini);
- calzettoni (nel caso in cui venisse applicato al loro
esterno del nastro adesivo o materiale simile, esso
dovrà essere dello stesso colore di quella parte dei
calzettoni su cui viene applicato);
- parastinchi;
- scarpe.
Parastinchi
- devono essere coperti completamente dai calzettoni;
- devono essere di materiale idoneo (gomma, plastica
o materiali similari);
- devono offrire un grado di protezione adeguato.
Colori
- le due squadre devono indossare colori che le
distinguano una dall’altra e anche dagli ufficiali di
gara;
- ciascun portiere deve indossare colori che lo
distinguano dagli altri calciatori e anche dagli ufficiali
di gara.
Infrazioni e sanzioni
Nel caso di un’infrazione a questa regola:
- non è necessario interrompere il gioco;
- il calciatore non in regola deve essere invitato dall’arbitro ad uscire dal terreno di
gioco per regolarizzare il suo equipaggiamento;
- il calciatore dovrà uscire dal terreno alla prima interruzione di gioco, a meno che
non abbia già provveduto a regolarizzare il suo equipaggiamento;
- un calciatore uscito dal terreno di gioco per regolarizzare il suo equipaggiamento
non potrà rientrarvi senza l’autorizzazione dell’arbitro;
- l’arbitro controllerà la regolarità dell’equipaggiamento del calciatore prima di
autorizzarlo a rientrare sul terreno di gioco;
- il calciatore potrà rientrare sul terreno di gioco solo durante un’ interruzione di
gioco.
Un calciatore, invitato ad uscire dal terreno di gioco per una infrazione a questa
regola, che rientra sul terreno stesso senza l’autorizzazione dell’arbitro, dovrà
essere ammonito.
Ripresa del gioco
Se il gioco è stato interrotto dall’arbitro per comminare un’ammonizione:
- la gara riprenderà con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra
avversaria eseguito dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Decisioni IFAB
Decisione n. 1
I calciatori non devono esibire sottomaglie che contengano slogan o pubblicità.
L’equipaggiamento di base obbligatorio non deve contenere alcuna espressione
politica, religiosa o personale.
Un calciatore che sollevi la propria maglia per esporre degli slogan o delle
pubblicità sarà sanzionato dagli organizzatori della competizione.
La squadra di un calciatore il cui equipaggiamento di base obbligatorio contenga
scritte o slogan politici, religiosi o personali sarà sanzionata dall’organizzatore
della competizione o dalla FIFA.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
EQUIPAGGIAMENTO DI BASE
Colori:
- Se le maglie dei due portieri dovessero essere dello stesso colore e nessuno di
loro avesse un’altra maglia, l’arbitro darà comunque inizio alla gara.
Se un calciatore perde accidentalmente una scarpa ed immediatamente dopo
gioca il pallone e/o segna una rete, non c’è infrazione (e la rete eventualmente
segnata deve essere convalidata) poiché la perdita della scarpa è stata
accidentale.
I portieri possono indossare pantaloni di tuta come parte del loro equipaggiamento
di base.
ALTRO EQUIPAGGIAMENTO
Un calciatore può usare ulteriore
equipaggiamento rispetto a quello di
base, a condizione che esso abbia la
finalità di proteggerlo fisicamente e non
costituisca pericolo per lui o per gli altri
calciatori.
Ogni indumento o equipaggiamento,
diverso da quello di base, deve essere
sottoposto al controllo dell’arbitro per
determinarne la non pericolosità.
Gli equipaggiamenti protettivi moderni, come caschi, maschere facciali,
ginocchiere e protettori del braccio, fatti di materiale soffice, leggero, imbottito,
non sono da considerarsi pericolosi e sono perciò ammessi.
Con le nuove tecnologie, sono prodotti occhiali da sport più sicuri, sia per chi li
indossa, sia per gli altri calciatori; gli arbitri devono mostrarsi tolleranti in merito
all’autorizzazione per il loro uso, particolarmente nel caso dei giovani calciatori.
Se un indumento o un equipaggiamento ispezionato prima della gara e
considerato non pericoloso, dovesse divenire tale durante la stessa o fosse usato
in una maniera pericolosa, il suo uso non dovrà più essere consentito dall’arbitro.
L’uso di sistemi elettronici di comunicazione i tra calciatori e/o lo staff tecnico non
è consentito.
ACCESSORI DI GIOIELLERIA – MONILI
Tutti i gioielli (collane, anelli, braccialetti, orecchini, strisce di cuoio o di gomma
ecc.) sono severamente vietati e devono essere tolti. Usare nastro adesivo per
coprire i gioielli non è consentito.
Anche agli arbitri è proibito indossare gioielli (a parte un orologio o apparecchiature
similari necessari alla direzione di gara).
SANZIONI DISCIPLINARI
L’equipaggiamento dei calciatori titolari deve essere controllato prima dell’inizio
della gara e quello dei calciatori di riserva prima che entrino sul terreno di gioco.
Se durante la gara l’arbitro si accorge che un calciatore sta indossando indumenti
non autorizzati o gioielli dovrà:
- informare il calciatore che l’oggetto in questione deve essere tolto;
- invitare il calciatore a lasciare il terreno di gioco alla prima interruzione se questi
non è in grado di toglierlo o è restio ad ottemperare al punto precedente;
- ammonire il calciatore se questi si rifiuta di ottemperare o se, dopo che gli ha
intimato di togliere l’oggetto vietato, si accorge che lo sta ancora indossando.
Se il gioco è stato interrotto per ammonire il calciatore, verrà ripreso con un calcio
di punizione indiretto in favore della squadra avversaria eseguito dal punto in cui si
trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto (vedi Regola 13 – Punto di
esecuzione del calcio di punizione).
Decisioni Ufficiali FIGC
- Per le società appartenenti alla Lega Nazionale Professionisti Serie A e alla
Lega Nazionale Professionisti Serie B, i calciatori devono indossare per tutta la
durata di una stagione sportiva una maglia recante sempre lo stesso numero.
Inoltre, ogni maglia deve essere personalizzata sul dorso col cognome del
calciatore che la indossa. Le medesime Leghe dettano le relative disposizioni
applicative.
Per le società appartenenti alla Lega Pro, alla L.N.D. e al S.G.S., i calciatori
devono indossare per tutta la durata di una stagione sportiva maglie recanti sul
dorso la seguente numerazione progressiva: n. 1 il portiere; dal numero 2 al
numero 11 i calciatori degli altri ruoli; dal numero 12 in poi i calciatori di riserva.
- II Capitano deve portare, quale segno distintivo, una fascia sul braccio di colore
diverso da quello della maglia.
- Le Leghe ed il Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica stabiliscono a quale
squadra compete cambiare maglia nei casi in cui i colori siano confondibili.
- Non è consentito apporre sugli indumenti di gioco distintivi o scritte di natura
politica o confessionale. È consentito, per le società appartenenti alla Lega
Nazionale Professionisti Serie A, apporre sugli stessi non più di tre marchi
pubblicitari, della natura e delle dimensioni fissate dal Consiglio Federale e con la
preventiva autorizzazione del competente organo della Lega.
È consentito, per le società appartenenti alle altre Leghe e al S.G.S., apporre sugli
stessi non più di cinque marchi pubblicitari, della natura e delle dimensioni fissate
dal Consiglio Federale e con la preventiva autorizzazione del competente organo
della Lega.
Per le società della L.N.D. e del S.G.S. i proventi derivanti da sponsorizzazioni
dovranno essere destinati alla creazione e/o allo sviluppo dei vivai giovanili
nonché alla diffusione dell’attività dilettantistico – amatoriale svolta in ambito
territoriale.
- L’indumento eventualmente indossato sotto la maglia di gioco potrà recare
esclusivamente il marchio dello sponsor tecnico di dimensioni non superiori alle
misure regolamentari. La mancata osservanza di questa disposizione, risultante
dal referto degli ufficiali di gara, comporterà l’applicazione dell’ammenda.
- Per le società appartenenti alla Lega Pro, alla L.N.D. e al S.G.S. è consentito, in
aggiunta ai marchi già previsti un appositivo recante il marchio dello sponsor
tecnico su una manica della maglia indossata da ogni calciatore.
- L’eventuale mancanza dei numeri sulle maglie dei calciatori non può provocare
l’inibizione a partecipare alla gara. L’arbitro, però, dovrà farne menzione nel
rapporto di gara per i provvedimenti dell’organo competente.
GUIDA PRATICA AIA
- Nel caso in cui i colori delle divise indossate dai calciatori delle due
squadre siano tra loro confondibili, come dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà far cambiare le divise secondo le disposizioni impartite dall’organizzatore
della competizione.
Di norma, per le gare organizzate dalle Leghe Professionisti le Società ospitate
(squadre “in trasferta”) hanno l’obbligo di sostituire la loro divisa mentre per quelle
organizzate dalla LND e dal SGS lo stesso obbligo grava sulle Società ospitanti
(squadre “di casa”).
- L’arbitro chiede ad un calciatore di togliersi dei monili. Dopo qualche
minuto, si accorge che il calciatore li indossa ancora. Quale deve essere la
decisione dell’arbitro?
Il calciatore deve essere ammonito per comportamento antisportivo. L’arbitro invita
il calciatore ad uscire dal terreno di gioco per togliersi i monili. Se l’arbitro ha
interrotto il gioco, dovrà accordare un calcio di punizione indiretto, a favore della
squadra avversaria, nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto.*
- Può un calciatore cambiare la propria maglia con un compagno durante
la gara?
No, fatta eccezione per il portiere nel caso di scambio di ruolo con altro
calciatore. Qualora si verificasse un indebito scambio di maglie, l’arbitro non deve
interrompere il gioco. Alla prima interruzione, obbligherà i calciatori ad indossare
di nuovo le maglie come da elenco, ammonendoli entrambi.
REGOLAMENTO
L’autorità dell’arbitro
Ogni gara si disputa sotto il controllo di un arbitro, al quale è conferita tutta
l’autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell’ambito della gara
che è chiamato a dirigere.
Poteri e doveri
L’arbitro:
- fa osservare le Regole del Gioco;
- assicura il controllo della gara in collaborazione con gli assistenti e, laddove
previsto, con il quarto ufficiale di gara;
- si assicura che ogni pallone utilizzato rispetti i requisiti previsti dalla Regola 2;
- si assicura che l’equipaggiamento dei calciatori rispetti i requisiti previsti dalla
Regola 4;
- funge da cronometrista e prende nota degli episodi accaduti nel corso della gara;
- interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe
definitivamente, a sua discrezione, al verificarsi di ogni infrazione alle regole;
- interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe
definitivamente a seguito di interferenze esterne, di qualunque genere;
- interrompe la gara se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato e si
assicura che sia trasportato al di fuori del terreno di gioco; tale calciatore potrà
rientrare sul terreno di gioco solo quando il gioco sarà ripreso e dopo aver ricevuto
l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
- lascia proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a
suo giudizio, un calciatore è solo lievemente infortunato;
- si assicura che ogni calciatore che presenti una ferita sanguinante esca dal
terreno di gioco. Il calciatore potrà rientrarvi solo dopo aver ricevuto
l’autorizzazione da parte dell’arbitro, il quale deve essere sicuro che la perdita di
sangue sia stata arrestata;
- lascia proseguire il gioco quando la squadra contro la quale è stata commessa
un’infrazione beneficerà da ciò di un vantaggio e punisce l’infrazione iniziale se il
vantaggio accordato non si è concretizzato nell’immediatezza;
- punisce l’infrazione più grave quando un calciatore commette simultaneamente
più infrazioni;
- adotta provvedimenti disciplinari nei confronti dei calciatori che hanno commesso
un’infrazione passibile di ammonizione o di espulsione; l’arbitro non è tenuto ad
intervenire immediatamente, ma deve farlo alla prima interruzione di gioco;
- adotta provvedimenti nei confronti dei dirigenti (inclusi allenatori, medici,
operatori sanitari e collaboratori in genere) che non tengono un comportamento
responsabile e, a sua discrezione, li allontana dal recinto di gioco;
- interviene su segnalazione degli assistenti dell’arbitro per quanto concerne
incidenti non direttamente controllati;
- fa in modo che nessuna persona non autorizzata entri sul terreno di gioco;
- indica la ripresa della gara dopo un’interruzione del gioco;
- invia alle autorità competenti un rapporto con le informazioni relative a tutti i
provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei calciatori e/o dirigenti (inclusi
allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere), e a tutti gli altri
incidenti eventualmente accaduti prima, durante e dopo la gara.
Decisioni dell’arbitro
Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco, incluso se un rete è stata segnata
o no ed il risultato della gara, sono inappellabili.
L’arbitro può cambiare una sua decisione soltanto se si rende conto che la stessa è
errata o, a sua discrezione, a seguito della segnalazione di un assistente o del quarto
ufficiale, sempre che il gioco non sia stato ripreso o la gara non sia terminata.
Decisioni IFAB
Decisione n. 1
L’arbitro (o nel caso un assistente o il quarto ufficiale) non può essere ritenuto
responsabile per:
- alcun infortunio subito da un calciatore, da un dirigente (inclusi allenatori, medici,
operatori sanitari e collaboratori in genere) o da uno spettatore;
- alcun danno materiale di qualunque genere;
- alcun danno subito da una persona fisica, da una Società sportiva o non, da una
impresa, da un’associazione o da qualunque altro organismo che sia imputabile
ad una decisione presa in base alle Regole del Gioco o alle normali procedure
previste per organizzare una gara, disputarla o dirigerla.
Quanto sopra può riferirsi:
- alla decisione di consentire o di impedire lo svolgimento della gara in
conseguenza dello stato del terreno di gioco e del campo di gioco, o in ragione
delle condizioni meteorologiche;
- alla decisione di sospendere definitivamente una gara quali che siano i motivi;
- a tutte le decisioni relative all’idoneità delle attrezzature e delle dotazioni del
terreno di gioco e del pallone utilizzati durante la gara;
- alla decisione di interrompere o meno la gara per ragioni imputabili alle
interferenze degli spettatori o a problemi creatisi nelle zone riservate ai medesimi;
- alla decisione di interrompere o meno il gioco per consentire che un calciatore
infortunato sia trasportato fuori dal terreno di gioco per ricevere le cure necessarie;
- alla decisione di richiedere il trasporto di un calciatore infortunato fuori dal
terreno di gioco per ricevere le cure necessarie;
- alla decisione di consentire o di vietare ad un calciatore di indossare determinati
accessori o equipaggiamenti;
- alla decisione (per quanto possa rientrare nella sua competenza) di consentire o
impedire a qualsiasi persona (compresi i dirigenti di Società o i responsabili dello
stadio, le forze dell’ordine, i fotografi o altri rappresentanti dei mezzi di
comunicazione) di sistemarsi in prossimità del terreno di gioco;
- a tutte le altre decisioni che l’arbitro può prendere in base alle Regole del Gioco
o ai suoi doveri così come sono definiti nei Regolamenti e nelle norme della FIFA,
delle Confederazioni, delle Federazioni Nazionali o delle Leghe sotto la cui
responsabilità si disputa la gara.
Decisione n. 2
Nei tornei e nelle competizioni in cui viene designato un quarto ufficiale, il ruolo ed
i doveri di quest’ultimo devono essere conformi alle direttive approvate dall’IFAB,
che sono contenute in questa pubblicazione.
Decisione n. 3
Nel caso in cui venga utilizzata la tecnologia sulla linea di porta (GLT), soggetta al
Regolamento della rispettiva competizione, l’arbitro ha il compito di verificare il
funzionamento di tale tecnologia prima della gara. La tipologia di verifiche da
eseguire sono previste nel Manuale dei Test del Programma di Qualità FIFA per la
GLT. Se il funzionamento dell’apparecchiatura non dovesse essere conforme alle
direttive del Manuale dei Test, l’arbitro non ne farà uso e riporterà l’accaduto alle
autorità competenti.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
POTERI E DOVERI
L’arbitro è autorizzato ad interrompere la gara se, a suo giudizio, l’illuminazione
artificiale risulta inadeguata.
Se un oggetto lanciato da uno spettatore colpisce l’arbitro o uno degli assistenti o
un calciatore o un dirigente (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e
collaboratori in genere), l’arbitro, secondo la gravità dell’incidente, può decidere di
proseguire, di sospendere momentaneamente o definitivamente la gara. Dovrà, in
tutti i casi, riportare i fatti nel rapporto di gara.
L’arbitro ha il potere di mostrare cartellini gialli o rossi durante l’intervallo di metà
gara e dopo che la gara è finita, così come durante i tempi supplementari ed i tiri
di rigore, in quanto la gara rimane sotto la sua giurisdizione anche in tali momenti.
Se un arbitro è temporaneamente impossibilitato a svolgere la propria funzione
per una qualsiasi ragione, il gioco può continuare sotto il controllo degli assistenti
fino a quando il pallone non sarà più in gioco.
Se uno spettatore emette un fischio e l’arbitro considera che tale fischio abbia
interferito col gioco (ad esempio, inducendo un calciatore a raccogliere il pallone
con le mani presumendo che il gioco sia stato interrotto), l’arbitro interromperà il
gioco e lo riprenderà con una propria rimessa dal punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno
dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea
dell’area di porta parallela alla linea di porta, nel punto più vicino a quello in cui si
trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
Se un secondo pallone, un altro oggetto o un animale entrano sul terreno di gioco
durante la gara, l’arbitro la deve interrompere soltanto se l’elemento esterno
interferisce con il gioco.
Il gioco dovrà essere ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto cui si
trovava il pallone di gara quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia
stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la
propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto
più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
Se un secondo pallone, un altro oggetto o un animale entra sul terreno di gioco
durante la gara senza interferire con il gioco, l’arbitro dovrà farlo rimuovere il prima
possibile.
VANTAGGIO
L’arbitro può applicare il vantaggio ogni volta che si verifica un’infrazione o viene
commesso un fallo.
L’arbitro deve considerare le seguenti circostanze nel decidere se applicare il
vantaggio o interrompere il gioco:
- la gravità dell’infrazione: se l’infrazione è meritevole di un’espulsione, l’arbitro
interromperà il gioco ed espellerà il calciatore a meno che non si delinei
un’evidente opportunità di segnare una rete;
- il punto in cui viene commessa l’infrazione: quanto più questa viene commessa
vicino alla porta avversaria, tanto più efficace può essere il vantaggio;
- le possibilità di sviluppo di un attacco immediato e promettente verso la porta
avversaria;
- il livello agonistico della gara.
La decisione di punire l’infrazione originaria deve essere presa entro pochi
secondi. Se l’infrazione è meritevole di ammonizione, il cartellino verrà mostrato
alla prima interruzione del gioco. Tuttavia, a meno che non ci sia un vantaggio
evidente, si raccomanda all’arbitro di interrompere il gioco e ammonire
immediatamente il calciatore. Se l’ammonizione NON viene notificata alla prima
interruzione, essa NON potrà essere notificata in seguito.
CALCIATORI INFORTUNATI
L’arbitro deve rispettare le seguenti disposizioni in caso di calciatori infortunati:
- lasciare proseguire il gioco se, a suo giudizio, un calciatore è solo leggermente
infortunato;
- interrompere il gioco se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato;
- dopo aver sentito il calciatore infortunato, l’arbitro può autorizzare uno o, al
massimo, due sanitari ad entrare sul terreno di gioco per valutare l’infortunio e fare
in modo che il calciatore esca dal terreno di gioco rapidamente e con la massima
sicurezza; i barellieri devono entrare sul terreno di gioco con una barella in seguito
ad un segnale dell’arbitro;
- l’arbitro farà in modo che un calciatore infortunato sia portato fuori dal terreno di
gioco in tutta sicurezza;
- un calciatore non è autorizzato a ricevere cure sul terreno di gioco;
- ogni calciatore che ha una ferita sanguinante deve uscire dal terreno di gioco e
non potrà rientrare fino a che l’arbitro non sia sicuro che la perdita di sangue sia
stata arrestata. Un calciatore non può indossare equipaggiamento macchiato di
sangue;
- dopo che l’arbitro ha autorizzato i sanitari ad entrare sul terreno di gioco, il
calciatore deve uscire dal terreno di gioco in barella oppure a piedi; se un
calciatore non rispetta le istruzioni dell’arbitro, deve essere ammonito per
comportamento antisportivo;
- il calciatore infortunato può ritornare sul terreno di gioco solamente dopo che la
gara sarà ripresa;
- se il pallone è in gioco, il calciatore infortunato può rientrare sul terreno di gioco
solo dalla linea laterale; se il pallone non è in gioco, il calciatore infortunato può
rientrare da qualsiasi linea perimetrale;
- indipendentemente dal fatto che il pallone sia in gioco o meno, solo l’arbitro può
autorizzare il calciatore infortunato a rientrare sul terreno di gioco;
- l’arbitro può autorizzare il calciatore infortunato a rientrare sul terreno di gioco se
un assistente o il quarto ufficiale hanno verificato che il calciatore è in condizione
di rientrare;
- se il gioco non è stato interrotto per un’altra ragione, o se l’infortunio subito dal
calciatore non è stato provocato da un’infrazione delle Regole del Gioco, l’arbitro
riprenderà il gioco con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno
dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea
dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino a quello in cui si
trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto;
- l’arbitro, al termine di ciascun periodo di gioco, deve recuperare tutto il tempo
perduto per infortuni;
- se l’arbitro ha deciso di sanzionare un calciatore infortunato che deve uscire dal
terreno di gioco per ricevere le cure mediche, l’arbitro dovrà mostrargli il cartellino
prima che esca dal terreno di gioco.
Eccezioni a queste disposizioni sono ammesse solo in caso di:
- infortunio di un portiere;
- scontro tra un portiere ed un calciatore per i quali si rendano necessarie cure
immediate;
- scontro tra calciatori della stessa squadra per i quali si rendano necessarie cure
immediate;
- infortuni gravi, ad esempio inghiottire la lingua, trauma cranico, arto fratturato,
ecc.
INFRAZIONI CONTEMPORANEE
Infrazioni commesse da due calciatori della stessa squadra:
– quando i calciatori commettono più di un’infrazione nello stesso momento,
l’arbitro punirà quella più grave;
– il gioco verrà ripreso nel modo stabilito dalle Regole del Gioco per l’infrazione
più grave.
Infrazioni commesse da calciatori di entrambe le squadre:
– l’arbitro interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa dal punto
in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia
stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la
propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto
più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
POSIZIONAMENTO DELL’ARBITRO CON IL PALLONE IN GIOCO
Raccomandazioni
- L’azione di gioco deve svolgersi tra l’arbitro e l’assistente nella cui metà del
terreno di gioco si sta sviluppando l’azione.
- Lo stesso assistente deve essere nel campo visivo dell’arbitro. L’arbitro nel suo
spostamento sul terreno di gioco deve utilizzare un sistema a diagonale ampia.
- Stare esternamente rispetto all’azione di gioco, renderà più facile mantenere
l’assistente e l’azione stessa all’interno del proprio campo visivo.
- L’arbitro deve essere sufficientemente vicino all’azione di gioco per controllarla
senza interferire col gioco stesso.
- “Ciò che va visto” non sempre è vicino al pallone.
L’arbitro deve anche prestare attenzione a:
– l’aggressività tra calciatori che si trovano lontano dal pallone;
– possibili infrazioni nella zona verso la quale si sta sviluppando l’azione di gioco;
– infrazioni che avvengono dopo che il pallone è stato calciato.
POSIZIONAMENTO DELL’ARBITRO SU CALCI DA FERMO
La migliore posizione è quella dalla quale l’arbitro può prendere la decisione
giusta. Tutte le raccomandazioni circa il posizionamento sono basate su delle
probabilità e devono essere adeguate all’occorrenza in funzione di informazioni
specifiche sulle squadre, sui calciatori, e sui fatti accaduti fino a quel momento
durante la partita.
Le posizioni proposte nelle illustrazioni seguenti sono di base e vengono
raccomandate agli arbitri. Il riferimento ad una “zona” tende a porre in risalto che
ogni posizione raccomandata è in realtà un’area all’interno della quale l’arbitro ha
maggiore probabilità di ottimizzare le proprie decisioni. Questa zona può essere
più o meno ampia o avere forma differente a seconda delle circostanze che si
producono al momento.
- Posizionamento sul calcio d’inizio
- Posizionamento sul calcio di rinvio
- Posizionamento sul calcio d’angolo (1)
- Posizionamento sul calcio d’angolo (2)
- Posizionamento sul calcio di punizione (1)
- Posizionamento sul calcio di punizione (2)
- Posizionamento sul calcio di punizione (3)
- Posizionamento sul calcio di punizione (4)
- Posizionamento sul calcio di rigore
USO DEL FISCHIETTO
L’uso del fischietto è necessario per:
- il calcio d’inizio (1°, 2° tempo) e la ripresa di gioco dopo una rete
- interrompere il gioco:
– per accordare un calcio di punizione o un calcio di rigore
– per sospendere temporaneamente o definitivamente una gara
– alla fine di un periodo di gioco perché il tempo è terminato
- riprendere il gioco:
– su calci di punizione, quando è richiesta la verifica della distanza regolamentare
– su calci di rigore
- riprendere il gioco dopo che è stato interrotto per:
– mostrare un cartellino giallo o rosso a seguito di una scorrettezza
– un infortunio
– una sostituzione
L’uso del fischietto NON è necessario per segnalare
- l’interruzione di gioco per:
– un calcio di rinvio, un calcio d’angolo o una rimessa laterale
– la segnatura di una rete
- la ripresa del gioco in caso di:
– un calcio di punizione, un calcio di rinvio, un calcio d’angolo, una rimessa
laterale.
L’uso troppo frequente del fischietto ne diminuirà il suo impatto quando sarà
necessario. Quando una ripresa del gioco necessita del fischio da parte
dell’arbitro, questi dovrà annunciare chiaramente ai calciatori che dovranno
attendere tale segnale.
LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo è uno strumento che l’arbitro utilizzerà per:
- aiutarlo a dirigere la gara.
- mostrare autorità e auto-controllo.
Il linguaggio del corpo non serve per:
- spiegare una decisione.
60 | Regola 5Decisioni Ufficiali FIGC
Direzione delle gare ufficiali
1) Le gare considerate ufficiali – o, comunque, autorizzate dalle Leghe, dal Settore
per l’Attività Giovanile e Scolastica e dai Comitati – devono essere dirette da un
arbitro designato dal competente Organo Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri.
Soltanto per le gare delle categorie giovanili “esordienti” e “pulcini” possono
essere ammessi ad esercitare la funzione arbitrale i dirigenti delle Società.
2) Quando non sia prevista la designazione degli assistenti, le Società sono tenute a
porre a disposizione dell’arbitro, per assolvere la funzione di assistente di parte, un
calciatore o un tecnico tesserato o un dirigente che risulti regolarmente in carica.
La funzione di assistente di parte è considerata, ai fini disciplinari, come
partecipazione alla gara.
Poteri e doveri dell’arbitro in ordine all’inizio, alla prosecuzione
o alla interruzione delle gare
1) Durante la gara l’arbitro esercita i poteri che gli sono conferiti dalle “Regole del
Gioco” , dalle “Decisioni Ufficiali della FIGC” e dalle “Disposizioni Federali”.
2) L’arbitro deve astenersi dall’iniziare o far proseguire la gara quando si
verifichino fatti o situazioni che, a suo giudizio, appaiono pregiudizievoli della
incolumità propria, dei propri assistenti o dei calciatori, oppure tali da non
consentirgli di dirigere la gara stessa in piena indipendenza di giudizio, anche a
seguito del lancio di oggetti, dell’uso di materiale pirotecnico di qualsiasi genere o
di strumenti ed oggetti comunque idonei ad offendere. L’arbitro ha facoltà di far
proseguire la gara, pro forma, esclusivamente per fini cautelativi o di ordine
pubblico.
3) È fatto obbligo all’arbitro di astenersi dal dare inizio o dal far proseguire la gara,
qualora, anche al di fuori del verificarsi dei fatti o delle situazioni previste al
precedente comma, si siano introdotte nel recinto di gioco persone la cui presenza
non sia consentita dalle disposizioni federali.
In tal caso, impregiudicato ogni successivo giudizio da parte degli organi
disciplinari, la gara non iniziata o sospesa deve essere disputata secondo le
disposizioni delle Leghe o dei Comitati competenti.
4) L’autorità dell’arbitro e l’esercizio dei poteri che gli sono conferiti, per questioni
di carattere disciplinare, iniziano dal momento in cui egli giunge nell’area
comprendente il terreno di gioco, gli spogliatoi, tutti gli impianti e locali annessi, e
termina allorquando se ne sarà definitivamente allontanato.
Il rapporto di gara
Al termine della gara l’arbitro è tenuto a redigere il rapporto della gara, nel quale
dovrà indicare, tra l’altro, il risultato della stessa, il minuto in cui sono state
realizzate le reti, le sostituzioni e i minuti in cui queste sostituzioni sono state
effettuate, i provvedimenti disciplinari assunti nei confronti dei calciatori e di
ogni altra persona ammessa nel recinto di gioco, qualsiasi altro incidente si sia
verificato prima, durante e dopo il termine della gara.
L’arbitro dovrà descrivere in maniera chiara le motivazioni dei provvedimenti
disciplinari e fornire una descrizione dettagliata degli incidenti eventualmente
verificatisi. L’arbitro, comunque, è tenuto a menzionare nel proprio rapporto di
gara ogni incidente verificatosi anche lontano dal terreno di gioco o dalla sede
della gara. Inoltre deve sempre riferire in merito a qualsiasi infortunio che si sia
verificato nel corso di un incontro, indicando con la massima precisione possibile i
particolari, le modalità, il nome dell’infortunato, nonché quello del calciatore che,
anche se involontariamente, abbia provocato l’incidente.
L’arbitro deve allegare al proprio rapporto di gara, sul quale ne farà menzione, i
rapporti consegnatigli dagli assistenti (e dal quarto ufficiale di gara laddove
previsto) al termine dell’incontro. Detti rapporti dovranno contenere la descrizione
degli episodi da lui non controllati personalmente e dovranno essere compilati
anche nel caso non vi sia nulla da segnalare.
L’invio del rapporto di gara sarà considerato operante se trasmesso per via
postale ordinaria o con altro mezzo di spedizione concordato tra la FIGC, le
rispettive Leghe e l’Organo Tecnico dell’AIA competente.
Altri doveri dell’arbitro
1) È dovere dell’arbitro, come di ogni dirigente federale o di Società e di qualsiasi
altro tesserato, informare senza indugio la Federazione di atti o fatti, compiuti
da parte di chiunque, contro i principi della lealtà e della probità sportiva e che
comunque non siano compatibili con le esigenze agonistiche e la regolarità delle
competizioni sportive o con la dignità, il decoro ed il prestigio della Federazione.
2) Rispondono di illecito sportivo le Società, i loro dirigenti, i soci ed i tesserati
in genere, i quali compiono o consentono che altri, a loro nome e nel loro
interesse compiano, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare lo
svolgimento od il risultato di una gara, ovvero ad assicurare a chicchessia
un vantaggio in classifica.
Assenza dell’arbitro designato
1) Se all’ora ufficialmente fissata per l’inizio di una gara, l’arbitro designato non
è presente nel campo di gioco, le due squadre devono attenderlo per un periodo
limite pari alla durata di un tempo previsto per la gara che deve essere disputata
ovvero per un tempo minore disposto dalla Lega, Comitato o Settore di
competenza.
Nel caso che l’assenza perduri oltre tale termine, le due Società interessate
devono affidare la direzione della gara ad altro arbitro effettivo la cui ricerca deve
essere attivata a partire dall’ora fissata per l’inizio della gara, seguendo i seguenti
inderogabili criteri:
- un arbitro a disposizione della C.A.N. A – B può essere sostituito da un arbitro
che sia quantomeno a disposizione della CAN PRO;
- un arbitro a disposizione della CAN PRO può essere sostituito da un arbitro che
sia quantomeno a disposizione della CAN D;
- un arbitro a disposizione della CAN D può essere sostituito da un arbitro che sia
a disposizione di un CRA;
- un arbitro a disposizione di un CRA può essere sostituito da altro arbitro effettivo.
2) L’obbligo di ricercare un arbitro cui affidare la direzione della gara incombe
tanto sulla Società ospitante quanto su quella ospitata.
3) Qualora non sia reperito un altro arbitro con i requisiti di cui al comma 1 la gara
non viene disputata. Nel caso siano reperiti più arbitri tra i quali uno a disposizione
dello stesso organo tecnico dell’arbitro designato, compete a questi dirigere la
gara. Ove invece siano reperiti più arbitri a disposizione di diverso organo
tecnico, la direzione della gara è affidata all’arbitro a disposizione dell’organo
tecnico superiore. Nel caso in cui siano reperiti più arbitri a disposizione dello
stesso organo tecnico e non si raggiunga tra le società un accordo, la scelta è
effettuata per sorteggio.
4) La sostituzione deve essere formalizzata in un documento redatto dall’arbitro
supplente e sottoscritto dal medesimo e dai capitani e contenente eventualmente
la motivazione del rifiuto di taluno a sottoscriverlo. Il documento, unitamente al
rapporto di gara, deve essere inoltrato dall’arbitro supplente alla Lega, al Settore
per l’Attività Giovanile e Scolastica o al Comitato organizzatore della gara.
5) La Società che rifiuti di accettare la direzione di un arbitro scelto con le modalità
di cui ai precedenti commi del presente articolo è considerata ad ogni effetto
rinunciataria a disputare la gara.
6) Spetta comunque all’arbitro designato, giunto in ritardo sul campo di gioco e
disponibile per dirigere la gara che non ha ancora avuto inizio, la direzione della
stessa.
Restano validi gli adempimenti relativi al controllo ed alla identificazione dei
calciatori, dei tecnici e degli accompagnatori eseguiti dall’arbitro supplente.
Comportamento dei calciatori sul terreno di gioco
1) Prima di iniziare la gara, le squadre devono salutare il pubblico. I capitani
devono salutare gli ufficiali di gara.
2) Una gara non può essere iniziata o proseguita nel caso in cui una squadra
si trovi, per qualsiasi motivo, ad avere meno di sette calciatori partecipanti al
gioco.
3) Non è consentito ai calciatori rivolgersi agli ufficiali di gara esprimendo
apprezzamenti o proteste. Il solo capitano, che è responsabile della condotta dei
calciatori della propria squadra, ha diritto di rivolgersi all’arbitro, a gioco fermo o
a fine gara, per esprimere, in forma corretta ed in modo non ostruzionistico,
riserve o per avere chiarimenti.
4) È dovere del capitano coadiuvare gli ufficiali di gara ai fini del regolare svolgimento
della gara e provvedere a reprimere ogni intemperanza dei calciatori della propria
squadra. Eventuali infrazioni commesse dal capitano nell’adempimento del
proprio compito comportano aggravamento delle sanzioni a suo carico.
Persone ammesse nel recinto di gioco
1) Per le gare organizzate dalla LNP, dalla Lega PRO e dalla Lega Nazionale
Dilettanti in ambito nazionale sono ammessi nel recinto di gioco, per ciascuna
delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
- a) un dirigente accompagnatore ufficiale;
- b) un medico sociale;
- c) il tecnico responsabile e, se la Società lo ritiene, anche un allenatore in
seconda, quest’ultimo previa autorizzazione del Settore Tecnico ai sensi delle
vigenti norme regolamentari;
- d) un operatore sanitario ausiliario designato dal medico responsabile sanitario
della Società;
- e) i calciatori di riserva;
- f) per la sola ospitante, un dirigente addetto agli ufficiali di gara.
La presenza nel recinto di gioco del medico sociale della squadra ospitante è
obbligatoria.
La violazione di tale obbligo deve essere segnalata nel rapporto di gara ai fini
della irrogazione di sanzioni disciplinari a carico delle Società.
1bis) Per le sole gare della LNP, accanto o dietro la panchina, possono essere
aggiunti fino a 5 posti supplementari riservati a tesserati e/o altro personale della
Società in grado di fornire alla squadra nel corso della partita assistenza tecnica
nelle attività di loro esclusiva competenza, ferma restando la responsabilità
oggettiva della Società per la loro condotta.
In nessun caso possono sedere sulla panchina aggiuntiva, ad alcun titolo, altri
calciatori tesserati in aggiunta a quelli iscritti nell’elenco di gara.
Le generalità delle persone occupanti la panchina aggiuntiva devono essere inserite
nell’elenco di gara o in un apposito documento da allegare allo stesso elenco di
gara, con la specificazione delle funzioni di competenza di ciascuna di esse, con
l’indicazione del relativo numero di tessera o degli estremi del documento di identità.
Per lo svolgimento di funzioni proprie dei tecnici di cui all’art. 16 del Regolamento
del Settore Tecnico, possono sedere sulla panchina aggiuntiva esclusivamente
soggetti iscritti nei rispettivi albi o ruoli del medesimo Settore.
Le persone destinate a sedere sulla panchina aggiuntiva devono, se non
tesserate, sottoscrivere una dichiarazione con la quale si obbligano verso la
FIGC alla osservanza dello Statuto e dei regolamenti Federali e si impegnano a
riconoscere la piena e definitiva efficacia di qualsiasi provvedimento adottato nei
loro confronti dalla FIGC, dai suoi organi o soggetti delegati, nella materie
comunque riconducibili allo svolgimento dell’attività federale.
2) Per le gare organizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti in ambito Regionale e
dal Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica sono ammessi nel recinto di gioco,
per ciascuna delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la
stagione in corso:
- a) un dirigente accompagnatore ufficiale;
- b) un medico sociale;
- c) un allenatore ed un operatore sanitario ausiliario designato dal medico sociale,
ovvero, in mancanza, esclusivamente per i Campionati dell’Attività Giovanile e
Scolastica e per i campionati della LND di terza categoria, juniores, regionali e
provinciali di calcio a 5 e calcio femminile, un dirigente;
- d) i calciatori di riserva;
- e) per la sola ospitante, un dirigente addetto agli ufficiali di gara.
3) Tutte le persone ammesse nel recinto di gioco devono essere identificate
dall’arbitro mediante documento di riconoscimento personale.
4) II dirigente indicato come accompagnatore ufficiale rappresenta, ad ogni
effetto, la propria Società.
5) Le persone ammesse nel recinto di gioco devono prendere posto sulla panchina
assegnata a ciascuna squadra e hanno l’obbligo di mantenere costantemente un
corretto comportamento e, quindi, anche di non utilizzare un linguaggio offensivo,
ingiurioso, minaccioso o blasfemo. L’arbitro esercita nei loro confronti i poteri
disciplinari a lui conferiti.
6) Qualora il medico sociale di una delle due Società sia allontanato dal recinto
di gioco per decisione dell’arbitro, il medico dell’altra Società è tenuto a prestare
l’assistenza sanitaria ai calciatori di entrambe le Società. Il medico, ancorché
allontanato deve tenersi a disposizione, fino al termine della gara, nei locali degli
spogliatoi per eventuali interventi di pronto soccorso ai calciatori infortunati.
7) I dirigenti federali che siano anche dirigenti di Società non possono, in ogni
caso, svolgere funzioni di accompagnatore ufficiale o di dirigente addetto
all’arbitro né essere presenti nel recinto di gioco durante lo svolgimento delle gare
in cui sia impegnata la propria Società. L’arbitro non può, peraltro, allontanare
dal recinto di gioco dirigenti federali che siedano in panchina ma dovrà limitarsi a
farne menzione nel rapporto di gara.
8) Tutte le persone ammesse nel recinto di gioco possono entrare nel terreno di
gioco soltanto se autorizzate dall’arbitro, anche nella eventualità che debbano
assistere o rimuovere un calciatore infortunato.
9) Possono pure essere ammessi nel recinto di gioco, oltre ai tesserati di cui
sopra, i raccattapalle, i fotografi, gli operatori cinematografici, i radiocronisti e i
tele-operatori debitamente autorizzati dalla Società ospitante, la quale assume,
conseguentemente, la responsabilità del loro comportamento.
Tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare
1) Le Società hanno il dovere di accogliere cortesemente e di ampiamente tutelare
i dirigenti federali, gli ufficiali di gara e le comitive delle Società ospitate prima,
durante e dopo lo svolgimento della gara.
2) Le Società sono responsabili del mantenimento dell’ordine pubblico nei propri
campi di gioco e del comportamento dei loro sostenitori anche nei campi diversi
dal proprio.
2bis) È vietato introdurre e/o utilizzare negli stadi e negli impianti sportivi materiale
pirotecnico di qualsiasi genere, strumenti ed oggetti comunque idonei ad
offendere, disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni oscene,
oltraggiose, minacciose, incitanti alla violenza o discriminatorie per motivi di razza,
di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o
etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque
inneggiante a comportamenti discriminatori.
3) Le Società hanno l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti idonei ad impedire
che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che comunque
rechino molestia, dal lancio e dallo sparo di materiale pirotecnico di qualsiasi
genere e che durante la gara si verifichino cori, grida ed ogni altra manifestazione
espressiva di discriminazione per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua,
di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti
propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a
comportamenti discriminatori nonché di far rimuovere, prima che la gara abbia
inizio, qualsiasi disegno o dicitura in qualunque modo esposti, recanti espressioni
oscene,oltraggiose, minacciose, incitanti alla violenza o discriminatorie per motivi
di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine
territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge
o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
4) Le Società, in occasione delle gare programmate nei propri campi di gioco,
devono tempestivamente inoltrare richiesta alla competente autorità perché renda
disponibile la forza pubblica in misura adeguata. L’assenza o l’insufficienza della
forza pubblica anche se non imputabile alle Società, impone alle stesse l’adozione
di altre adeguate misure di sicurezza, conformi alle disposizioni emanate dalla
Lega o dal Settore di competenza.
5) L’arbitro, ove rilevi la completa assenza di responsabili al mantenimento
dell’ordine pubblico, può non dare inizio alla gara.
6) Il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero
dell’Interno, il quale rileva uno o più striscioni esposti dai tifosi, cori, grida ed ogni
altra manifestazione discriminatoria di cui al comma 3) costituenti fatto grave,
ordina all’arbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di gara o dell’assistente
dell’arbitro, di non iniziare o sospendere la gara.
7) Il pubblico presente alla gara dovrà essere informato sui motivi del mancato
inizio o della sospensione con l’impianto di amplificazione sonora od altro mezzo
adeguato, e verrà immediatamente invitato a rimuovere lo striscione e/o a
interrompere cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria di cui al
comma 3) che hanno ha causato il provvedimento.
8) In caso di sospensione della gara, i calciatori dovranno rimanere al centro del
terreno di gioco insieme agli ufficiali di gara. Nel caso di prolungamento della
sospensione, in considerazione delle condizioni climatiche ed ambientali, l’arbitro
potrà insindacabilmente ordinare alle squadre di rientrare negli spogliatoi.
9) L’arbitro riprenderà o darà inizio alla gara solo su ordine del responsabile di cui
al comma 6. La sospensione o il mancato inizio della gara non potrà prolungarsi
oltre i 45 minuti, trascorsi i quali l’arbitro dichiarerà chiusa la gara, riferendo nel
rapporto di gara i fatti verificatisi, e gli Organi di Giustizia Sportiva adotteranno le
sanzioni previste dall’art. 17 del Codice di Giustizia Sportiva.
Assistenza agli ufficiali di gara
1) Le Società devono curare che gli ufficiali di gara siano rispettati, impedendo
ogni comportamento che possa lederne l’autorità ed il prestigio. Devono inoltre
proteggerli prima, durante e dopo la gara per consentire loro di svolgere la
funzione in completa sicurezza.
2) Le Società ospitanti – o considerate tali – sono tenute a mettere a disposizione
degli ufficiali di gara un dirigente incaricato all’assistenza dei medesimi. Nelle
gare della Lega Nazionale Dilettanti in ambito Regionale e del Settore per l’Attività
Giovanile e Scolastica tale incarico può essere conferito anche al dirigente
designato come accompagnatore ufficiale. Il dirigente deve svolgere attività di
assistenza agli ufficiali di gara anche dopo il termine della stessa e fino a quando i
medesimi non abbiano lasciato il campo, salvo particolari casi che consiglino una
più prolungata assistenza.
3) La responsabilità di proteggere gli ufficiali di gara incombe principalmente
alla Società ospitante – o considerata tale – e cessa soltanto quando i medesimi
rinunciano espressamente alle relative misure fuori del campo di gioco.
Alla protezione degli ufficiali di gara deve comunque concorrere, ove le circostanze
lo richiedano, anche la Società ospitata.
4) In caso di incidenti all’interno del campo di gioco, è fatto obbligo anche ai
calciatori delle due squadre di dare protezione agli ufficiali di gara.
Commissari di campo
1) Le Leghe, il Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica ed i Comitati possono
conferire a propri incaricati le funzioni di Commissario di Campo perché riferiscano
sull’andamento delle gare in relazione alla loro organizzazione, alle misure di ordine
pubblico, al comportamento del pubblico e dei dirigenti delle due squadre.
È esclusa dal rapporto dei Commissari di Campo qualsiasi valutazione tecnica
sull’operato dell’arbitro.
2) I Commissari di Campo, qualora lo ritengano opportuno, possono entrare nel
recinto di gioco.
3) In caso di necessità, i Commissari di Campo devono concorrere ad assistere e
tutelare gli ufficiali di gara ed intervenire presso i dirigenti delle Società perché
garantiscano il mantenimento dell’ordine pubblico.
4) Salvo il caso in cui rilevino l’esigenza di un loro diretto intervento, i Commissari
di Campo possono astenersi dal qualificarsi.
GUIDA PRATICA AIA
- Se un arbitro è colpito al volto dal pallone, che di seguito entra in porta
mentre egli è temporaneamente incosciente, la rete potrà essere convalidata
nonostante l’arbitro non l’abbia potuta vedere?
Sì, ma soltanto se, a giudizio degli assistenti ufficiali o del IV ufficiale di gara, la
rete è stata segnata regolarmente. Altrimenti il gioco dovrà essere ripreso con una
rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui è stato colpito dal pallone.*
- Il capitano di una squadra ha il diritto di contestare le decisioni
dell’arbitro?
No. Né il capitano, né gli altri calciatori hanno il diritto di protestare contro le
decisioni dell’arbitro.
- Un dirigente, nel campo per destinazione, si rende colpevole di un
comportamento non corretto. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Di norma, non è necessario interrompere subito il gioco: alla prima interruzione,
l’arbitro lo allontanerà dal recinto di gioco, senza far uso dei cartellini, menzionando
poi i fatti nel proprio rapporto di gara. Nel caso in cui l’arbitro avesse interrotto il
gioco, soltanto per l’allontanamento, lo riprenderà con una propria rimessa nel
punto in cui si trovava il pallone.*
- Qualora un calciatore espulso o un dirigente allontanato si rifiuti di
lasciare il recinto di gioco, come dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà chiedere l’intervento del capitano della squadra e, se questi si dimostrasse
solidale con l’espulso, adotterà nei suoi confronti il medesimo provvedimento,
invitando il vice capitano a dare esecuzione alle sue decisioni. Nel caso in cui pure il
nuovo capitano si rifiutasse, l’arbitro sospenderà definitivamente la gara, facendo
menzione nel rapporto di gara dei fatti accaduti. La sospensione della gara dovrà
essere decisa anche nel caso in cui, nonostante il fattivo interessamento del
capitano o del vice capitano, il calciatore o il dirigente si ostini a non voler uscire.
Nel rapporto di gara l’arbitro dovrà descrivere i fatti accaduti in ogni particolare.
- Se, durante una gara, l’arbitro nota che una delle squadre cerca
deliberatamente di perdere, potrà sospendere definitivamente la gara?
No, non potrà sospenderla, ma farà menzione del fatto nel rapporto di gara.
- L’arbitro inavvertitamente o per errore, emette un fischio. Come dovrà
regolarsi?
Il suo fischio ha interrotto il gioco che dovrà essere ripreso con una propria
rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.*
- L’arbitro è impossibilitato ad emettere tempestivamente il fischio per
interrompere il gioco. Come dovrà regolarsi?
L’arbitro dovrà far comprendere, con la voce e/o con i gesti, che il gioco deve
intendersi interrotto e successivamente lo riprenderà secondo la motivazione
dell’interruzione.
- Per un motivo qualsiasi, l’arbitro non può portare a termine la direzione di
una gara. Può essere sostituito?
In linea generale, la sostituzione dell’arbitro non è consentita per nessun motivo.
In alcune gare o competizioni, il cui regolamento espressamente lo prevede, potrà
essere sostituito da uno degli ufficiali di gara, appositamente indicato.
- L’arbitro è tenuto a segnalare infrazioni alle norme di giustizia sportiva,
relative ad una gara, anche se si sono verificate lontano dalla sede della
gara stessa?
Si, dettagliatamente nel proprio rapporto di gara.
- Quando e come deve essere applicato il “vantaggio”?
L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco, in presenza di un’infrazione, nei casi
assolutamente evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe
avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa.
Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2
secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che
interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere
l’eventuale sanzione disciplinare.
- L’arbitro accorda il vantaggio dopo che un calciatore ha commesso
un’infrazione passibile di ammonizione. Successivamente interrompe il
gioco per un fallo. Prima che l’arbitro possa notificare l’ammonizione
per l’infrazione precedente, un calciatore esegue rapidamente il calcio di
punizione. Ciò è regolare?
No. L’arbitro non consentirà l’esecuzione rapida del calcio di punizione perché,
prima che il gioco riprenda, deve esibire il cartellino giallo al calciatore reo della
precedente infrazione da ammonizione.
Regola 5 | 69
- Qualora una squadra rifiutasse di iniziare o di proseguire la gara, come
dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà accertarsi inequivocabilmente, rivolgendosi al dirigente e/o al capitano di detta
squadra, della volontà di non disputare o di non proseguire la gara. Inviterà, in tal
caso, il dirigente e/o il capitano a rilasciargli apposita dichiarazione scritta. In caso di
rifiuto prenderà atto, possibilmente alla presenza degli assistenti, se ufficiali, della sua
dichiarazione e ne darà comunicazione ai responsabili della squadra avversaria.
- In caso di disobbedienza da parte di più calciatori di una squadra, come
dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà chiedere al capitano della squadra colpevole di invitare i suoi compagni ad
un comportamento corretto. Qualora il capitano si dimostrasse solidale con i suoi
compagni, dovrà essere espulso. L’arbitro, poi, rivolgerà lo stesso invito al vice
capitano e, in caso di ulteriore rifiuto, sospenderà definitivamente la gara. La
sospensione definitiva della gara dovrà essere decisa anche nel caso in cui,
nonostante il fattivo interessamento del capitano o del vice capitano, il
comportamento dei calciatori resti immutato. Nel rapporto di gara l’arbitro dovrà
descrivere i fatti accaduti in ogni loro particolare e le decisioni assunte.
- In caso di incidenti, quali sono le condizioni per le quali l’arbitro può
sospendere la gara e quali per continuarne la direzione pro-forma?
L’arbitro deve astenersi dall’iniziare o far proseguire la gara qualora si verifichino
fatti o situazioni che, a suo giudizio, ritenga gravemente pregiudizievoli per la
incolumità propria, per quella dei suoi assistenti o dei calciatori e/o tali da non
consentirgli di dirigerla in piena indipendenza di giudizio. Prima di adottare tali
eccezionali decisioni, l’arbitro – se le circostanze lo consentono – deve porre in
essere tutte le misure disciplinari che sono in suo potere.
Qualora tali circostanze non lo consentano o i provvedimenti assunti non
conseguano il ripristino delle condizioni di normalità, l’arbitro deve sospendere
definitivamente la gara o, se impossibile, continuarne la direzione pro-forma
esclusivamente al fine di evitare il verificarsi di eventi di maggiore gravità.
Tale seconda decisione potrà essere comunicata, nel momento e nei modi più
opportuni, agli assistenti, se ufficiali, e dovrà essere segnalata nel rapporto di
gara, precisando esaurientemente i motivi che la hanno determinata, nonché il
minuto esatto in cui la gara non è stata ritenuta più regolare.
- Come dovrà comportarsi l’arbitro se, con il pallone in gioco, un oggetto
viene lanciato sul terreno di gioco oppure una persona estranea o un
animale entrano nel recinto o sul terreno di gioco?
La presenza di persone o corpi estranei non determina di per sé l’obbligo per
l’arbitro di interrompere immediatamente il gioco, se non quando gli stessi rechino
intralcio o disturbo allo svolgimento del gioco stesso o determinino un contatto con
il pallone.
Se l’arbitro interrompe il gioco per ripristinare la normalità, dovrà riprenderlo con
una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto,* dopo aver fatto allontanare, rivolgendosi al capitano della squadra
ospitante, la persona o l’animale oppure aver fatto rimuovere il corpo estraneo;
altrimenti provvederà alla prima interruzione di gioco. Qualora permanessero le
condizioni di irregolarità, l’arbitro dovrà astenersi dal far proseguire la gara. Di
quanto accaduto dovrà, in ogni caso, far menzione nel proprio rapporto di gara.
- Un calciatore è gravemente infortunato o colto da malore. Che cosa
dovrà fare l’arbitro?
Interromperà subito il gioco ed autorizzerà l’immediato intervento del medico
per le cure del caso. Il gioco sarà ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro
nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.* Il fatto,
soprattutto se determina la sostituzione del calciatore, deve essere menzionato,
con dovizia di particolari, nel rapporto di gara.
- A seguito di un violento tiro o di uno scontro fortuito, il portiere subisce
una menomazione tale da rimanere impossibilitato a tentare di evitare la
segnatura di una rete. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Se il pallone, immediatamente dopo l’infortunio del portiere, supera la linea di
porta, convalida la rete. Diversamente, interromperà il gioco e lo riprenderà con
una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto,* dopo aver fatto soccorrere il portiere.
- A seguito di uno scontro di gioco un calciatore rimane ferito e sanguina
abbondantemente. Come si regolerà l’arbitro?
L’arbitro interromperà il gioco considerando tale calciatore gravemente infortunato e
si comporterà di conseguenza.
- Come va interpretato il dovere dell’arbitro di interrompere il gioco per
infrazioni alle regole?
Nello spirito delle Regole del Gioco le gare devono svolgersi col minor numero
possibile di interruzioni. In questa ottica, l’arbitro deve punire soltanto le
infrazioni sancite dal regolamento. Se interrompe frequentemente il gioco per
lievi o dubbie infrazioni, può provocare nervosismo nei calciatori e sottrarre
divertimento al pubblico.
- L’arbitro è tenuto ad accompagnare le sue decisioni con segnalazioni?
Il compito dell’arbitro non è quello di spiegare o di rappresentare coi gesti le
proprie decisioni. Le indicazioni fatte dall’arbitro devono essere semplici, chiare ed
immediate e tendere ad assicurare continuità al gioco.
È sufficiente, normalmente, estendere un braccio per indicare:
- un calcio d’angolo
- un calcio di rinvio
- una rimessa dalla linea laterale
- di aver accordato il vantaggio.
Un braccio alzato e ben disteso al di sopra della testa indica l’assegnazione di un
calcio di punizione indiretto.
- Una delle persone ammesse a prendere posto nell’area tecnica
(diversa dai calciatori di riserva) fuma durante lo svolgimento della gara.
Come dovrà comportarsi l’arbitro?
Alla prima interruzione di gioco dovrà invitarla a cessare di fumare ed in caso di
rifiuto dovrà farne menzione nel rapporto di gara, senza peraltro provvedere ad
allontanarla.
Accessori necessari all’arbitro per dirigere una gara
ANNOTAZIONI
Gli assistenti dell’arbitro REGOLA 6
REGOLAMENTO
Doveri
Possono essere designati due assistenti, i cui compiti, soggetti alla decisione
dell’arbitro, sono di segnalare:
- quando il pallone è uscito interamente dal terreno di gioco;
- a quale squadra spetta la rimessa dalla linea laterale, il calcio d’angolo o il calcio
di rinvio;
- quando un calciatore può essere punito perché si trova in posizione di fuorigioco;
- quando viene richiesta una sostituzione;
- quando una scorrettezza o altri incidenti avvengono al di fuori del campo visivo
dell’arbitro;
- quando vengono commesse delle infrazioni e gli assistenti hanno una visuale
migliore rispetto all’arbitro (comprese, in alcune circostanze, le infrazioni
commesse nell’area di rigore);
- se, nell’esecuzione del calcio di rigore, il portiere si muove dalla linea di porta
prima che il pallone sia stato calciato e se il pallone ha superato la linea di porta.
Collaborazione
Gli assistenti coadiuvano l’arbitro anche nel controllo della gara in conformità con
le Regole del Gioco. In particolare, essi possono entrare sul terreno di gioco per
verificare la distanza di m. 9,15.
In caso di ingerenza o di comportamento improprio, l’arbitro dispenserà
l’assistente dai suoi doveri e farà un rapporto all’autorità competente.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
DOVERI E RESPONSABILITÀ
Gli assistenti coadiuvano l’arbitro nella direzione di gara in conformità alle Regole
del Gioco. Lo assistono anche in tutti gli altri aspetti che riguardano la gestione
della gara su richiesta dell’arbitro e secondo le istruzioni da lui date. Questo
include, di solito, aspetti come:
- ispezionare il terreno di gioco, i palloni e l’equipaggiamento dei calciatori;
- verificare che siano state risolte problematiche riguardanti l’equipaggiamento o
perdite di sangue;
- controllare la procedura delle sostituzioni;
- tenere nota del tempo, delle reti segnate e dei provvedimenti disciplinari.
POSIZIONAMENTO DELL’ASSISTENTE E COOPERAZIONE CON L’ARBITRO
- Calcio d’inizio
Gli assistenti devono stare in linea con il penultimo difendente
- Posizionamento generale durante la gara
Gli assistenti devono stare in linea con il penultimo difendente o con il pallone,
se questo è più vicino alla linea di porta rispetto al penultimo difendente. Gli
assistenti devono sempre essere rivolti al terreno di gioco.
- Calcio di rinvio
- Gli assistenti devono controllare prima di tutto se il pallone è all’interno dell’area
di porta:
- se il pallone non è posizionato correttamente, l’assistente non si muoverà dalla
sua posizione, entrerà in contatto visivo con l’arbitro ed alzerà la bandierina.
- Una volta che il pallone è posizionato correttamente all’interno dell’area di porta,
l’assistente si muoverà verso il limite dell’area di rigore per verificare che esca da
quest’ultima (pallone in gioco) e che gli avversari siano al di fuori della stessa:
- se il penultimo difendente esegue il calcio di rinvio, l’assistente deve muoversi
direttamente verso il limite dell’area di rigore.
- Infine l’assistente si posizionerà in maniera da poter controllare la linea del
fuorigioco, che rimane la priorità assoluta.
- Portiere che rilancia il pallone
L’assistente deve posizionarsi in linea con il limite dell’area di rigore e controllare
che il portiere non tocchi il pallone con le mani fuori dell’area di rigore.
Una volta che il portiere ha rilanciato il pallone, l’assistente si posizionerà in
maniera da poter controllare la linea del fuorigioco, che rimane la priorità assoluta.
- Calcio di rigore
L’assistente deve posizionarsi nel punto di intersezione tra la linea di porta e l’area
di rigore. Se il portiere si muove visibilmente prima che il pallone venga calciato e
non fosse segnata una rete, l’assistente dovrà alzare la bandierina.
- Tiri di rigore
Un assistente deve posizionarsi nel punto di intersezione tra la linea di porta e
l’area di porta. Suo compito principale è di controllare se il pallone oltrepassa la
linea di porta.
- se il pallone oltrepassa chiaramente la linea di porta, l’assistente entrerà in
contatto visivo con l’arbitro senza dare alcun segnale supplementare.
- se viene segnata una rete ma non è chiaro se il pallone abbia oltrepassato la
linea, l’assistente dovrà prima alzare la bandierina per attirare l’attenzione
dell’arbitro e successivamente confermare la rete.
L’altro assistente deve posizionarsi nel cerchio centrale per controllare i rimanenti
calciatori di entrambe squadre.
- Situazioni di “rete – non rete”
Se una rete viene segnata senza che vi siano dubbi in merito alla decisione, l’arbitro e
l’assistente entreranno in contatto visivo e successivamente l’assistente dovrà
correre rapidamente per 25-30 metri lungo la linea laterale verso la linea mediana
senza alzare la bandierina.
Se una rete viene segnata ma il pallone sembra essere ancora in gioco,
l’assistente prima dovrà alzare la bandierina per attirare l’attenzione dell’arbitro e
poi proseguire con la normale procedura, ovvero correre rapidamente per 25-30
metri lungo la linea laterale verso la linea mediana.
Quando il pallone non ha oltrepassato interamente la linea di porta ed il gioco
continua normalmente poiché la rete non è stata segnata, l’arbitro dovrà entrare
in contatto visivo con l’assistente e, se necessario, gli farà un gesto discreto con
la mano.
- Calcio d’angolo
Durante l’esecuzione di un calcio d’angolo, la posizione dell’assistente deve
essere dietro la bandierina d’angolo in linea con la linea di porta. In questa
posizione non deve interferire col calciatore che esegue il calcio d’angolo. Deve
controllare che il pallone venga posto correttamente nell’arco d’angolo.
- Calcio di punizione
Durante l’esecuzione di un calcio di punizione, la posizione dell’assistente deve
essere in linea col penultimo difendente per controllare la linea del fuorigioco che
rimane la priorità assoluta. Comunque, dovrà essere pronto a seguire il pallone
muovendosi lungo la linea laterale in direzione della bandierina d’angolo nel caso
ci fosse un tiro diretto in porta.
GESTUALITÀ
Di regola l’assistente deve astenersi dal fare gesti evidenti con la mano. Tuttavia,
in alcune circostanze, un gesto discreto della mano può dare un valido aiuto
all’arbitro. Il gesto della mano deve avere un significato chiaro, che deve essere
stato discusso e concordato nel briefing pre-gara.
TECNICA NELLO SPOSTAMENTO
Di regola l’assistente deve correre facendo fronte al terreno di gioco.
Sulle distanze brevi deve essere utilizzata la corsa laterale. Ciò è particolarmente
importante per la valutazione del fuorigioco e per garantire una migliore visuale.
SEGNALE ACUSTICO
Si rammenta agli arbitri che il segnale acustico della bandierina elettronica è uno
strumento supplementare, da usare solo quando necessario per attirare
l’attenzione dell’arbitro.
Il segnale acustico della bandierina elettronica è particolarmente utile nei casi di:
- fuorigioco;
- falli (fuori del campo visivo dell’arbitro);
- rimessa laterale, calcio d’angolo o calcio di rinvio (quando il pallone ha
oltrepassato, ma non in modo evidente, le linee perimetrali);
- in caso della segnatura di una rete (quando il pallone ha oltrepassato, ma non in
modo evidente, la linea di porta).
USO DELLA BANDIERINA E COOPERAZIONE
Le bandierine degli assistenti devono essere sempre visibili per l’arbitro, stare
dispiegate anche durante la corsa.
Quando effettua una segnalazione, l’assistente deve arrestarsi, far fronte al
terreno di gioco, entrare in contatto visivo con l’arbitro ed alzare la bandierina con
movimento equilibrato (non frettoloso o esagerato). La bandierina deve apparire
come un’estensione del braccio.
Gli assistenti devono alzare la bandierina e tenerla nella medesima mano anche
per segnalare la direzione. Se la circostanza lo richiedesse e dovesse essere usata
l’altra mano per indicare la direzione, l’assistente dovrà passare la bandierina da
una mano all’altra facendolo al di sotto dei fianchi.
Ogni qualvolta l’assistente segnala che il pallone non è più in gioco, continuerà a
farlo fino a quando l’arbitro non se ne sarà avveduto.
80 | Regola 6
Ogni qualvolta l’assistente segnala una condotta violenta e il segnale non è visto
immediatamente dall’arbitro:
- se il gioco è stato interrotto per assumere il provvedimento disciplinare, sarà
ripreso in conformità alle Regole del Gioco (calcio di punizione, calcio di rigore,
eccetera);
- se il gioco è già stato ripreso, l’arbitro potrà assumere il provvedimento
disciplinare, ma non potrà punire l’infrazione con un calcio di punizione o di rigore.
Rimessa dalla linea laterale
Quando il pallone oltrepassa la linea laterale vicino alla posizione dell’assistente,
questi segnalerà direttamente la direzione della rimessa laterale.
RIMESSA DALLA LINEA LATERALE
per la squadra attaccante per la squadra difendente
Quando il pallone oltrepassa la linea laterale lontano dalla posizione dell’assistente e
la decisione in merito alla rimessa laterale appare chiara, l’assistente segnalerà
direttamente la direzione della rimessa laterale.
Quando il pallone oltrepassa la linea laterale lontano dalla posizione dell’assistente e
il pallone sembra essere ancora in gioco, o se l’assistente è in dubbio sulla
direzione della rimessa laterale, l’assistente dovrà alzare la bandierina per
informare l’arbitro che il pallone non è più in gioco, entrare in contatto visivo con
l’arbitro e seguirne la decisione.
Calcio d’angolo / Calcio di rinvio
Quando il pallone oltrepassa la linea di porta vicino alla posizione dell’assistente,
questi segnalerà direttamente per indicare se il gioco verrà ripreso con un
calcio di rinvio o un calcio d’angolo, usando la mano destra (per avere una
migliore visuale).
Quando il pallone oltrepassa la linea di porta vicino alla posizione dell’assistente
ma il pallone sembra essere ancora in gioco, l’assistente dovrà prima alzare la
bandierina per informare l’arbitro che il pallone non è più in gioco, poi indicare se il
gioco verrà ripreso con un calcio di rinvio o un calcio d’angolo.
Calcio di rinvio Calcio d’angolo
Quando il pallone oltrepassa la linea di porta lontano dalla posizione dell’assistente,
l’assistente dovrà alzare la bandierina per informare l’arbitro che il pallone non è più
in gioco, entrare in contatto visivo con l’arbitro e seguirne la decisione. L’assistente
può effettuare una segnalazione diretta se la decisione appare chiara.
Fuorigioco
In caso di fuorigioco l’assistente dovrà prima di tutto alzare la bandierina.
Dopodichè usarla per indicare la zona del terreno di gioco nella quale si è verificata
l’infrazione.
Fuorigioco nella zona nella zona nella zona
vicina all’AA centrale opposta all’AA
Se l’arbitro non vede immediatamente la bandierina alzata, l’assistente dovrà
mantenere la segnalazione finché verrà visto dall’arbitro o finché il pallone sarà
tornato chiaramente in possesso della squadra difendente. L’assistente alzerà la
bandierina con la mano destra per disporre di una migliore visuale.
Sostituzione
Nel caso di una sostituzione, l’assistente dovrà essere
informato prima dal quarto ufficiale. L’assistente deve poi fare
una segnalazione all’arbitro alla prima interruzione di gioco.
L’assistente non deve recarsi all’altezza della linea mediana
poiché il quarto ufficiale seguirà la procedura per la sostituzione.
Se non è stato designato un quarto ufficiale, l’assistente prenderà
parte alle procedure per la sostituzione. In questo caso, l’arbitro
aspetterà che l’assistente ritorni in posizione prima di far
riprendere il gioco.
Falli
L’assistente deve alzare la bandierina quando un fallo o una scorrettezza vengono
commessi nella sue immediate vicinanze o fuori della visuale dell’arbitro. In tutte
le altre situazioni, deve attendere e fornire il suo giudizio solo se gli verrà richiesto.
In questo caso, l’assistente deve riferire all’arbitro quello che ha visto e ha sentito e
quali calciatori sono coinvolti.
Prima di segnalare un’infrazione, l’assistente deve assicurarsi che:
- l’infrazione sia avvenuta fuori della visuale dell’arbitro o la visuale dell’arbitro
fosse ostruita;
- l’arbitro non avrebbe applicato il vantaggio se avesse visto tale infrazione.
Quando viene commesso un fallo o una scorrettezza, l’assistente deve:
- alzare la bandierina con la stessa mano che userà anche per il resto della
segnalazione, in maniera da poter poi indicare chiaramente all’arbitro chi ha subito
il fallo;
- entrare in contatto visivo con l’arbitro;
- agitare leggermente la bandierina avanti ed indietro (evitando qualsiasi
movimento eccessivo o irruente);
- usare il segnale acustico, se necessario.
Fallo commesso da un difendente Fallo commesso da un attaccante
L’assistente deve usare la cosiddetta tecnica del wait and see (aspetta e vedi)
al fine di permettere che il gioco continui e non alzare la bandierina quando la
squadra contro la quale viene commessa un’infrazione può beneficiare del
vantaggio.
In questo caso, è molto importante per l’assistente entrare in contatto visivo con
l’arbitro.
Falli all’esterno dell’area di rigore
Quando un fallo è commesso all’esterno dell’area di rigore vicino al limite della
stessa, l’assistente deve entrare in contatto visivo con l’arbitro per vedere dove è
posizionato e che decisione ha preso. L’assistente dovrà mantenersi in linea con il
limite dell’area di rigore ed alzerà la bandierina se necessario.
In situazioni di contropiede, l’assistente deve essere in grado di indicare all’arbitro
se sia stato commesso un fallo o meno, se il fallo è stato commesso all’interno o
all’esterno dell’area di rigore, il che rappresenta per lui una priorità, e quale
provvedimento disciplinare dovrà essere preso.
Falli all’interno dell’area di rigore
Quando un fallo viene commesso all’interno dell’area di rigore, fuori dalla visuale
dell’arbitro, in particolare se vicino alla posizione dell’assistente, l’assistente
entrerà prima in contatto visivo con l’arbitro per vedere dove è posizionato e
che decisione ha preso. Se l’arbitro non ha preso alcuna decisione, l’assistente
dovrà alzare la bandierina ed usare il segnale acustico e poi si muoverà in modo
evidente lungo la linea laterale verso la bandierina d’angolo.
Confronti tra calciatori
In tali situazioni, l’assistente più vicino può entrare sul terreno di gioco per
supportare l’arbitro. L’altro assistente osserverà e prenderà nota degli incidenti.
Consultazione
In merito a questioni disciplinari, un contatto visivo ed un gesto discreto della
mano dell’assistente all’arbitro possono in alcuni casi essere sufficienti.
L’assistente, nel caso in cui fosse necessario consultarsi direttamente con
l’arbitro, può entrare due o tre metri sul terreno di gioco. In questo caso, l’arbitro
e l’assistente devono entrambi girarsi verso il terreno di gioco.
Distanza della barriera
Quando un calcio di punizione viene accordato in prossimità della linea laterale e
della posizione dell’assistente, questi può entrare sul terreno di gioco per far
posizionare la barriera alla distanza prescritta. In questo caso l’arbitro attenderà
che l’assistente sia ritornato in posizione prima di riprendere il gioco.
Decisioni Ufficiali FIGC
Assistenti
1) Gli assistenti devono svolgere la loro funzione uno per ciascuna linea laterale,
mantenendo la stessa posizione sia nel primo, sia nel secondo tempo. Soltanto in
presenza di particolari fatti estranei al gioco (gravi intemperanze dei tifosi) che
possano turbare l’operato di un assistente, l’arbitro ha la facoltà di far invertire la
posizione dei due assistenti.
2) Ai fini dell’individuazione, l’assistente n. 1 deve considerarsi quello che si
posiziona dal lato del terreno di gioco dove sono collocate le panchine.
3) Determinandosi l’assenza di uno degli assistenti designati, il direttore di gara
cercherà di reperire un altro arbitro o assistente che lo possa sostituire; qualora
non vi riesca dovrà: a) dispensare dalla funzione l’assistente presente
chiedendogli peraltro di non allontanarsi dal campo di gioco;
- b) fruire di assistenti di parte richiedendo a ciascuna Società di designare all’uopo
un loro tesserato idoneo a svolgere tale funzione.
Se, tuttavia, nel corso della gara, sopraggiungesse l’assistente designato, l’arbitro
dovrà provvedere a sostituire gli assistenti di parte con quelli ufficiali.
4) Qualora nel corso di una gara un assistente non potesse continuare a svolgere
il proprio compito a causa di malessere od infortunio, l’arbitro dovrà provvedere
alla sua sostituzione in analogia a quanto prescritto al precedente punto 3).
5) La sostituzione di un assistente con un altro arbitro o assistente diventa
definitiva nel momento in cui la gara ha inizio o, se già iniziata, nel momento in cui
il gioco riprende dopo tale sostituzione.
6) Gli assistenti sono tenuti a riferire all’arbitro su fatti ed episodi da addebitarsi
ai calciatori, anche se di riserva o sostituiti, alle persone ammesse nel recinto
di gioco di cui alla precedente Regola 5, o a qualsiasi altra persona comunque
presente all’interno dello stesso, restando riservata ogni decisione all’arbitro.
7) In particolare, gli assistenti sono tenuti a segnalare immediatamente all’arbitro,
sventolando in maniera ben visibile la bandierina, quando un calciatore, anche
se di riserva o sostituito, una persona ammessa nel recinto di gioco, o qualsiasi
altra persona comunque presente all’interno dello stesso, colpisca o tenti di colpire
un calciatore, anche se di riserva o sostituito, una persona ammessa nel recinto di
gioco, l’arbitro, un assistente o il IV ufficiale di gara (laddove previsto), o li faccia
oggetto di lancio di sputi, oppure rivolga loro gesti o frasi ingiuriose, minacciose o
discriminatorie a sfondo razziale o religioso.
8) Gli assistenti sono, altresì, tenuti a segnalare immediatamente all’arbitro,
sventolando in modo ben visibile la bandierina, quando un calciatore, anche
se di riserva o sostituito, o una persona ammessa nel recinto di gioco utilizza
espressione blasfema.
9) Qualora l’arbitro non fosse in posizione idonea per rilevare prontamente la
segnalazione, l’assistente continuerà a sventolare la bandierina collocandosi
nella migliore posizione per essere notato dallo stesso, mentre l’altro assistente
ne attirerà l’attenzione sventolando anch’egli la bandierina.
10) Non appena la segnalazione viene rilevata, l’arbitro interromperà il gioco,
laddove questo fosse in svolgimento, e provvederà all’espulsione del calciatore,
anche se di riserva o sostituito, o all’allontanamento della persona ammessa nel
recinto di gioco oppure comunque presente all’interno dello stesso. Se il gioco è
stato interrotto, questo verrà ripreso secondo quanto previsto dalla Regola 12.
11) Qualora l’assistente possa informare l’arbitro soltanto durante l’intervallo per
fatti avvenuti in chiusura del primo tempo, la cui segnalazione non sia stata
recepita dall’arbitro prima del termine del medesimo, questi convocherà nel suo
spogliatoio il capitano della squadra cui appartiene colui che si è reso
responsabile dei fatti sopra citati e gliene notificherà l’espulsione (se trattasi di
calciatore) o l’inibizione all’ulteriore ammissione nel recinto di gioco (se trattasi
invece di persona diversa).
12) In relazione ai fatti di cui sopra ed indipendentemente dalle decisioni assunte
dall’arbitro, l’assistente dovrà, al termine della gara, redigere un rapporto
descrivendo in maniera chiara quanto accaduto. Il rapporto dovrà essere redatto
evitando in modo assoluto la presenza di dirigenti, calciatori o di altre persone e
dovrà essere consegnato all’arbitro per essere allegato al rapporto di gara.
Assistente di parte
1) Quando non sia prevista la designazione di assistenti dell’arbitro, le società sono
tenute a porre a disposizione dell’arbitro, per assolvere a tale funzione, un calciatore o
un tecnico tesserato o un dirigente che risulti regolarmente in carica.
La funzione di assistente di parte dell’arbitro è considerata, ai fini disciplinari,
come partecipazione alla gara.
2) Non possono fungere da assistenti di parte tesserati di età inferiore a quella
stabilita per partecipare alla gara quale calciatore.
3) All’arbitro non è consentito sostituire gli assistenti di parte con colleghi arbitri
non designati ufficialmente.
4) Un calciatore che inizia la gara con funzioni di assistente di parte non può,
nella stessa gara, partecipare al gioco come calciatore (tale disposizione non ha
valore per l’attività ricreativa e per le gare del Settore Giovanile e Scolastico). Per
contro, un calciatore che abbia già preso parte al gioco, può essere incaricato
delle funzioni di assistente di parte purché non sia stato espulso.
5) È inibito ai dirigenti, ai calciatori ed in genere a tutti i tesserati della FIGC colpiti
da provvedimenti di squalifica o di inibizione, di svolgere le funzioni di assistente
di parte dell’arbitro fino a quando risulti regolarmente scontata la sanzione loro
inflitta, a pena di inasprimento della stessa.
Bandierine
1) Le bandierine degli assistenti dell’arbitro, con drappo della misura di cm. 45 x
45 ed asta di cm. 75, possono essere, di norma, di colori differenti: rosso brillante e
giallo, anche se a scacchi. Per le gare della LND e del Settore per l’Attività
Giovanile e Scolastica è consentito anche l’uso di bandierine diverse.
2) Le società sul cui campo viene disputata la gara devono fornire agli assistenti
dell’arbitro ufficiali o di parte le prescritte bandierine, sempre che a ciò non
abbiano provveduto direttamente le Leghe o i Comitati.
3) In caso di gara disputata in campo neutro le bandierine devono essere fornite
dalla società sul campo della quale si svolge la gara.
GUIDA PRATICA AIA
- In caso di assenza di uno o entrambi gli assistenti, è previsto un tempo di
attesa?
No, la gara dovrà iniziare all’orario stabilito, con due assistenti di parte, che
dovranno eventualmente essere dispensati da tale mansione qualora nel corso
della gara dovesse(ro) arrivare l’assistente (gli assistenti) designato (i).
- Quale posizione deve assumere l’assistente n. 1?
L’assistente n. 1 è quello che inizia la gara dal lato del terreno dove sono collocate
le panchine. In caso di panchine dislocate sulle due linee laterali, l’assistente n. 1 è
quello che inizia la gara dal lato del terreno dove è collocata la panchina della
squadra ospitante.
- Chi fornisce le bandierine dell’assistente e quali requisiti devono avere?
Le bandierine devono essere fornite dalla Società ospitante e devono avere il
drappo della misura di cm. 45 x 45 ed asta di cm. 75. Di colore possono essere:
uguali, differenti tra loro, a scacchi. Sono consigliabili il rosso brillante ed il giallo.
Per le gare della LND e del SGS è consentito anche l’uso di bandierine diverse.
- Quale posizione devono mantenere gli assistenti nel corso di una gara e
quando è possibile invertirla?
La stessa posizione sia nel 1° sia nel 2° tempo in modo da controllare l’attacco di
entrambe le squadre. L’arbitro potrà decidere l’inversione della loro posizione
soltanto quando situazioni particolari, estranee al gioco, possano turbarne
l’operato (gravi intemperanze di tifosi). Dell’accaduto farà menzione nel rapporto di
gara.
- Un assistente può segnalare evidenti falli di gioco, infrazioni punibili
con l’ammonizione o con l’espulsione, sicuramente sfuggiti al controllo
dell’arbitro?
Si, purché abbia una migliore visuale dell’accaduto rispetto all’arbitro. In ogni
caso, le decisioni da assumere in merito a quanto accaduto, come riferitogli
dall’assistente, sono di esclusiva competenza dell’arbitro.
- Come deve regolarsi l’assistente nel caso di scorrettezze o fatti gravi
accaduti al di fuori del campo visivo dell’arbitro?
Dovrà tempestivamente richiamare l’attenzione del direttore di gara sventolando la
bandierina. L’arbitro, raccolta la segnalazione, interromperà il gioco e, dopo aver
interpellato l’assistente, adotterà i provvedimenti disciplinari del caso riprendendo
il gioco di conseguenza.
Qualora l’arbitro non rilevi la segnalazione, l’altro assistente si attiverà per
richiamare l’attenzione del direttore di gara e, se occorre, alla prima interruzione
l’assistente più vicino entrerà sul terreno di gioco per informare l’arbitro stesso
sull’accaduto. Nel caso particolare in cui l’assistente possa riferire all’arbitro solo
durante l’intervallo su fatti verificatisi sul finire del 1° tempo, o dopo la fine del 1°
tempo, dentro o fuori il recinto di gioco, il direttore di gara convocherà nel proprio
spogliatoio il capitano della squadra a cui appartiene il colpevole, comunicandogli
il relativo provvedimento disciplinare.
Comunque, in ogni caso, l’assistente dovrà redigere, a fine gara, un rapporto
sull’accaduto che l’arbitro allegherà e menzionerà nel proprio rapporto di gara.
- Un assistente o il quarto ufficiale devono avvertire l’arbitro che per errata
individuazione sta ammonendo un calciatore al posto di un altro o che sta
incorrendo in errore ammonendo per la seconda volta uno stesso calciatore
senza espellerlo?
Sì. L’arbitro, comunque, conserva l’autorità decisionale in merito.
- Quali sono i compiti dell’assistente di parte?
Soltanto quello di segnalare quando il pallone ha superato interamente le linee
perimetrali.
- Un calciatore sostituito può fungere da assistente di parte in caso di
impedimento di quest’ultimo?
Sì, analogamente ad un calciatore partecipante al gioco.
- Un calciatore di riserva, in mancanza di un assistente di parte, è impiegato
in tale ruolo. Può successivamente sostituire un compagno, se il suo ruolo
di assistente è affidato ad altra persona?
Di norma, un calciatore che ha svolto la funzione di assistente non può giocare
nella stessa gara. Fanno eccezione le gare del Settore Giovanile e Scolastico, in
cui ciò è consentito.
- Per un qualsiasi motivo un assistente di parte abbandona l’incarico.
Come dovrà comportarsi l’arbitro?
L’arbitro dovrà chiedere al capitano della squadra cui appartiene l’assistente di
indicare un altro proprio tesserato (che potrebbe essere anche un calciatore
partecipante al gioco), il quale dovrà assumere tale funzione; altrimenti la gara non
potrà continuare. In ogni caso, l’arbitro dovrà riferire l’accaduto nel rapporto di
gara.
- Durante un’azione di gioco, il pallone viene volontariamente toccato o
bloccato da un assistente di parte. Come si regolerà l’arbitro?
L’arbitro interromperà il gioco per allontanare l’assistente di parte colpevole, che
dovrà essere sostituito. Riprenderà il gioco con una propria rimessa nel punto in
cui si trovava il pallone quando è stato indebitamente toccato o bloccato.*
- È obbligatorio per gli assistenti di parte indossare la tuta della Società di
appartenenza?
Nelle gare organizzate dalla LND è fatto obbligo agli assistenti di parte d’indossare
una tuta della Società. In caso negativo l’arbitro dovrà farne menzione nel rapporto
di gara.
La durata della gara REGOLA 7
REGOLAMENTO
Periodi di gioco
La gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che
una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due
squadre. Ogni accordo relativo ad una variazione della durata della gara (per
esempio una riduzione di ciascun periodo a 40 minuti per via di una visibilità
insufficiente) deve essere obbligatoriamente stabilito prima dell’inizio della gara ed
essere conforme con il regolamento della competizione1.
Intervallo di metà gara
I calciatori hanno diritto ad un intervallo tra i due periodi di gioco. La durata
dell’intervallo non deve superare i 15 minuti.
Il regolamento della competizione deve definire la durata dell’intervallo tra i due
periodi di gioco.
La durata dell’intervallo può essere modificata solo con il consenso dell’arbitro.
Recupero delle perdite di tempo
Ciascun periodo di gioco deve essere prolungato per recuperare tutto il tempo
perduto per:
- le sostituzioni;
- l’accertamento degli infortuni dei calciatori;
- il trasporto dei calciatori infortunati fuori dal terreno di gioco per le cure del caso;
- le manovre tendenti a perdere tempo;
- ogni altra causa.
La durata del recupero è a discrezione dell’arbitro.
1 Si evidenzia che in nessuna competizione ufficiale organizzata dalla FIGC è possibile per le squadre
convenire una diversa durata dei due periodi di gioco, giacché non è previsto dai rispettivi regolamenti.
Calcio di rigore
Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata di ciascun periodo
di gioco deve essere prolungata fino a che il calcio di rigore avrà prodotto il
proprio effetto.
Sospensione definitiva della gara
Una gara sospesa definitivamente deve essere rigiocata, a meno che il
regolamento della competizione preveda altrimenti.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
RECUPERO DELLE PERDITE DI TEMPO PER LE INTERRUZIONI DI GIOCO
Molte interruzioni di gioco sono del
tutto normali (ad esempio, rimesse
laterali, calci di rinvio). Un recupero
deve essere quindi accordato
solamente quando queste
interruzioni sono in numero
eccessivo.
Il quarto ufficiale indica il recupero
minimo deciso dall’arbitro al termine
dell’ultimo minuto regolamentare di
ciascun periodo di gioco.
L’annuncio del recupero non indica necessariamente l’ammontare esatto del
tempo che rimane da giocare. Il recupero può essere incrementato se l’arbitro lo
ritiene appropriato, ma in nessun caso esso può essere ridotto.
L’arbitro non deve compensare un errore di cronometraggio avvenuto nel primo
tempo, aumentando o riducendo la durata del secondo tempo.
Decisioni Ufficiali FIGC
Ritardo nella presentazione in campo delle squadre. Tempo
d’attesa
1) Le squadre hanno l’obbligo di presentarsi in campo all’ora fissata per l’inizio
dello svolgimento della gara.
2) Nel caso di ritardo, fatte salve le sanzioni irrogabili dagli organi disciplinari ove il
ritardo stesso sia ingiustificato, l’arbitro deve dare comunque inizio alla gara
purché le squadre si presentino in campo in divisa da gioco entro un termine pari
alla durata di un tempo della gara.
3) È facoltà delle Leghe, del Settore Giovanile e Scolastico e dei Comitati ridurre
tale termine.
Mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore
1) Le squadre che non si presentano in campo nel termine di cui sopra, sono
considerate rinunciatarie alla gara con le conseguenze previste dalle norme
federali, salvo che non dimostrino la sussistenza di una causa di forza maggiore.
2) La declaratoria della sussistenza della causa di forza maggiore compete al
Giudice Sportivo in prima istanza e alla Commissione Disciplinare in seconda ed
ultima istanza.
Norme particolari
1) La durata per le gare dei campionati “allievi” è fissata normalmente in due
periodi di gioco di 40 minuti ciascuno. Gli eventuali tempi supplementari hanno
la durata di 10 minuti.
2) La durata delle gare dei campionati della categoria “giovanissimi” è fissata
normalmente in due periodi di gioco di 35 minuti ciascuno. Gli eventuali tempi
supplementari hanno la durata di 10 minuti.
3) La durata delle gare dei campionati della categoria esordienti è fissata
normalmente in due periodi di gioco di 25 minuti ciascuno. Nell’ipotesi di tempi
supplementari, la durata di ciascuno di essi dovrà essere di 5 minuti.
4) Per le manifestazioni dell’attività ricreativa sono ammesse deroghe alle norme
vigenti in merito alla durata dei tempi regolamentari.
Le relative disposizioni saranno emanate di volta in volta dagli Organi competenti.
GUIDA PRATICA AIA
- Nel caso in cui all’ora stabilita per l’inizio della gara il terreno di gioco
risulti occupato da altra gara ufficiale FIGC, quanto tempo l’arbitro dovrà
attendere per dare inizio alla gara a lui affidata?
La gara deve avere inizio non appena il terreno di gioco sarà disponibile. Il termine
di attesa per le squadre rimane comunque della durata di un tempo (o di quello
minore fissato dall’organismo competente) e decorre dall’ora fissata per l’inizio
della gara.
- Da quando deve decorrere il cronometraggio di ciascun tempo di gara?
Dal momento in cui il calcio d’inizio è stato regolarmente eseguito, vale a dire da
quando il pallone è stato calciato e si è mosso in avanti.
- Verificandosi un guasto al proprio orologio, come dovrà comportarsi
l’arbitro?
Premessa l’opportunità per l’arbitro di essere munito e di cronometrare la durata
della gara con due diversi orologi, nell’eventualità di guasto dell’unico orologio in
suo possesso, egli deve rivolgersi ai suoi assistenti, se ufficiali, che a loro volta
avranno provveduto, dall’inizio, a misurare il tempo.
Si munirà, quindi, di uno dei predetti orologi e potrà proseguire la gara.
Qualora la gara fosse giocata con assistenti di parte, l’arbitro dovrà sospendere
definitivamente la gara ed annotare sul rapporto di gara l’accaduto.
- L’arbitro fischia la fine del primo o del secondo tempo, ma gli assistenti
ufficiali gli fanno notare, o egli stesso se ne rende conto, che mancano
ancora alcuni minuti alla fine del tempo regolamentare. Che cosa farà?
L’arbitro riprenderà il gioco in conformità a come è stato interrotto, richiamando
le squadre se già negli spogliatoi e facendo giocare i minuti ancora mancanti. Se
ciò accade a fine gara, l’arbitro inviterà i calciatori a riprendere il gioco soltanto
se sono ancora in tenuta sportiva. Egli dovrà in ogni caso farne menzione nel
rapporto di gara.
- Cosa deve fare l’arbitro se i due capitani si accordano di non fare
l’intervallo, ma un calciatore insiste sul suo diritto al periodo di riposo?
I calciatori hanno diritto ad una pausa (per prassi, non meno di cinque minuti e, di
norma, non più di quindici) fra i due tempi e l’arbitro ha il dovere di garantirla.
- Cosa s’intende per compiere manovre tendenti a perdere tempo?
Si riportano a titolo di esempio:
- allontanare il pallone quando non è in gioco;
- mettersi davanti al pallone per ritardare la ripresa del gioco;
- ritardare, senza motivo, qualsiasi ripresa di gioco;
- fingere di essere infortunato;
- eseguire una ripresa di gioco da una posizione non corretta, col solo scopo di
indurre l’arbitro ad ordinarne la ripetizione;
- far credere di voler eseguire una ripresa di gioco e, senza motivo, lasciarla
eseguire ad un compagno;
- attardarsi nell’uscire dal terreno di gioco durante la sostituzione.
- È a discrezione dell’arbitro decidere se recuperare o no il tempo perso per
infortuni e/o per altre cause?
No. L’arbitro deve recuperare il tempo perso alla fine di ciascun periodo di gioco.
Tuttavia, la durata del tempo da recuperare è a discrezione dell’arbitro.
- Quale procedura deve essere messa in atto per rendere noto il tempo di
recupero al termine del primo o del secondo periodo di gioco?
Con la presenza del quarto ufficiale di gara, lo stesso procederà, su indicazione
dell’arbitro, attraverso l’apposito visualizzatore; mancando il quarto ufficiale di
gara, l’arbitro provvederà secondo le disposizioni del proprio organo tecnico.
In entrambi i casi, se durante la fase di recupero si verificassero motivi per un
ulteriore prolungamento, l’arbitro indicherà di conseguenza.
- In una gara devono essere disputati i tempi supplementari. I calciatori
hanno il diritto ad una pausa tra i tempi supplementari?
È generalmente accettato che i calciatori abbiano diritto ad una pausa tra la fine
dei tempi regolamentari e l’inizio di quelli supplementari. Non è previsto che ci
sia un’altra pausa fra i due tempi supplementari, a meno che il regolamento della
competizione preveda diversamente.
- Gli ufficiali di gara possono comunicare a calciatori, dirigenti o altre
persone il tempo trascorso o mancante alla fine della gara?
No.
ANNOTAZIONI
L’inizio e la ripresa del gioco REGOLA 8
REGOLAMENTO
Definizione di calcio d’inizio
Il calcio d’inizio è un modo di cominciare o
riprendere il gioco:
- all’inizio della gara;
- dopo che una rete è stata segnata;
- all’inizio del secondo periodo di gioco;
- all’inizio di ciascun tempo supplementare,
ove previsto.
Una rete può essere segnata direttamente
su calcio d’inizio.
Procedura
– Prima del calcio d’inizio della gara o dei
tempi supplementari
La scelta del terreno viene stabilita con
sorteggio per mezzo di una moneta e la
squadra che vince il sorteggio sceglie la
porta verso cui attaccherà nel primo periodo
di gioco. L’altra squadra eseguirà il calcio
d’inizio della gara.
La squadra che ha vinto il sorteggio eseguirà il calcio d’inizio del secondo periodo
di gioco.
All’inizio del secondo periodo di gioco, le squadre invertono la loro disposizione sul
terreno di gioco ed attaccano in direzione della porta opposta.
Calcio d’inizio
- dopo che una squadra ha segnato una rete, l’altra squadra riprenderà il gioco
con un calcio d’inizio;
- tutti i calciatori devono essere all’interno della propria metà del terreno di gioco;
- gli avversari della squadra che esegue il calcio d’inizio devono essere almeno a
- 9,15 dal pallone, fino a quando lo stesso non sia in gioco;
- il pallone deve essere fermo sul punto centrale del terreno di gioco;
- l’arbitro emette il fischio che autorizza il calcio d’inizio;
- il pallone è in gioco quando viene calciato e si muove in avanti;
- l’esecutore del calcio d’inizio non deve toccare di nuovo il pallone prima che lo
stesso sia stato toccato da un altro calciatore.
I nfrazioni e sanzioni
Se l’esecutore del calcio d’inizio tocca di nuovo il pallone prima che lo stesso sia
stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto viene accordato alla squadra avversaria nel
punto in cui si trovava il pallone quando è stata commessa l’infrazione (vedi
Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Nel caso di ogni altra infrazione nella procedura del calcio d’inizio:
- il calcio d’inizio deve essere ripetuto.
Rimessa da parte dell’arbitro
Una rimessa da parte dell’arbitro è un modo di riprendere il gioco quando, mentre il
pallone è ancora in gioco, l’arbitro deve interrompere momentaneamente il gioco
per qualsiasi ragione non altrove menzionata nelle Regole del Gioco.
Procedura
L’arbitro lascia cadere il pallone a terra nel punto in cui si trovava al momento in
cui il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno
dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea
dell’area di porta parallela alla linea di porta, nel punto più vicino in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto.
Il gioco riprende non appena il pallone tocca il terreno di gioco.
Infrazioni
La rimessa da parte dell’arbitro deve essere ripetuta se:
- il pallone viene toccato da un calciatore prima di toccare il terreno;
- il pallone esce dal terreno di gioco, dopo essere rimbalzato sullo stesso, senza
che nessun calciatore lo abbia toccato.
Se il pallone entra in porta:
- se il pallone rimesso in gioco dall’arbitro viene calciato direttamente nella porta
avversaria, deve essere accordato un calcio di rinvio
- se il pallone rimesso in gioco dall’arbitro viene calciato direttamente nella propria
porta, deve essere accordato un calcio d’angolo alla squadra avversaria
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
RIMESSA DA PARTE DELL’ARBITRO
Qualsiasi calciatore può partecipare ad una rimessa da parte dell’arbitro (incluso il
portiere). Non esiste un numero minimo o massimo di calciatori che possono
contendersi il pallone su una rimessa da parte dell’arbitro. Quest’ultimo non può
decidere chi può o non può prendervi parte.
Decisioni Ufficiali FIGC
Per i Campionati della Lega Nazionale Dilettanti
La Lega, i Comitati, le Divisioni e i Dipartimenti possono disporre, con preavviso di
almeno 7 giorni, prelievi coattivi in occasione di gare di campionato o amichevoli in
programma sul campo di gioco di società inadempienti ad obbligazioni
economiche nei confronti della FIGC, della Lega, di Comitati, di Divisioni, di
Dipartimenti, di società e di tesserati. Per le gare di spareggio oppure di play-off e
play-out, i prelievi coattivi possono essere disposti, con identico preavviso, anche
se la società inadempiente disputa la gara in campo esterno.
I prelievi coattivi vengono effettuati dalla Lega, dai Comitati, dalle Divisioni e dai
Dipartimenti tramite un proprio ispettore; ove l’ispettore non abbia la possibilità di
effettuare l’esazione della somma prima dell’inizio della gara, deve notificare
all’arbitro che la gara stessa non può essere disputata per colpa della società
inadempiente, la quale è assoggettata alle sanzioni previste dalle Norme
Organizzative Interne della F.I.G.C. e dal Codice di Giustizia Sportiva.
GUIDA PRATICA AIA
- Il calcio d’inizio può essere eseguito da una persona diversa rispetto ai
calciatori che prendono parte alla gara?
No. Se in alcune gare (ad esempio, gare di beneficenza o di gala) una cerimonia è
organizzata per una persona che non prende parte alla gara e che esegue il calcio
d’inizio, il pallone deve essere posto di nuovo al centro del terreno di gioco e il
calcio d’inizio deve essere eseguito nel rispetto delle Regole del Gioco.
- In quale modo deve essere effettuato il sorteggio prima dell’inizio della
gara?
Il sorteggio, obbligatorio, deve essere effettuato a centrocampo dall’arbitro alla
presenza dei due capitani con una moneta o, in mancanza, con altro mezzo
idoneo. La scelta sul “testa o croce” della moneta spetta al capitano della squadra
ospitata (o seconda nominata).
- Quali obblighi devono osservare le squadre prima dell’inizio della gara?
I capitani delle squadre devono salutare gli ufficiali di gara; tutti i calciatori devono
salutare il pubblico e, se previsto dal regolamento della competizione, salutarsi tra
loro. L’eventuale mancata osservanza di tali disposizioni deve essere riferita
dall’arbitro nel suo rapporto di gara.
- A quale distanza devono stare i calciatori nel caso di rimessa effettuata
dall’arbitro?
Non è prevista una specifica distanza, ma non devono essere così vicini da
impedirne l’esecuzione; inoltre, i calciatori possono essere in numero diverso per
le due squadre o appartenere tutti alla stessa squadra.
- Nell’esecuzione di una rimessa da parte dell’arbitro, il pallone rimbalza
all’esterno del terreno di gioco senza essere stato toccato da nessun
calciatore. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Effettua di nuovo una propria rimessa dallo stesso punto in cui ha effettuato
quella precedente.
- Nel caso debbano disputarsi tempi supplementari, da quale squadra dovrà
essere eseguito il calcio d’inizio?
Il sorteggio deve essere ripetuto come stabilito per l’inizio della gara.
- Come dovrà essere effettuato l’eventuale “minuto di raccoglimento” per
la commemorazione di un evento luttuoso?
Premesso che in ogni caso è necessario che la commemorazione sia autorizzata
dal competente Organo federale, prima del calcio d’inizio l’arbitro emetterà un
fischio e tutti dovranno osservare detto periodo di raccoglimento, il cui termine
sarà sancito da un altro fischio dell’arbitro. Lo stesso, accertate le condizioni per il
regolare avvio della gara, emetterà un ulteriore fischio per consentire l’esecuzione
del calcio d’inizio.
RIPRESA CALCIO D’INIZIO
CALCIO DI PUNIZIONE
CALCIO DI RIGORE
RIMESSA
LATERALE
CALCIO DI
RINVIO
CALCIO
D’ANGOLO
RIMESSA DA
PARTE
DELL’ARBITRO DIRETTO INDIRETTO
Regola di riferimento Regola 8 Regola 13 Regola 13 Regola 14 Regola 15 Regola 16 Regola 17 Regola 8
Motivo per il quale
può effettuarsi la
specifica ripresa
Inizio 1° o 2° tempo di
gioco (eventuale inizio
dei tempi
supplementari);
segnatura di una rete Un calciatore ha
commesso, fuori della
propria area di rigore,
uno dei primi dieci falli
della regola 12
È stato commesso uno
dei falli della 2° parte
della regola 12;
fuorigioco; infrazioni alle
riprese di gioco o alle
Regole 3 o 4
Un calciatore ha
commesso nella propria
area di rigore uno dei
primi dieci falli della
regola 12
Il pallone ha
oltrepassato
interamente una
linea laterale
Il pallone ha oltrepassato interamente la
linea di porta, senza che sia stata
segnata una rete, toccato per ultimo
da un attaccante | da un difendente
Qualsiasi
temporanea
interruzione del
gioco, non altrove
menzionata nella
presente tabella
Da dove è effettuata
Punto centrale del
terreno di gioco
Dove l’infrazione è
accaduta (punto di
contatto) **
Dove l’infrazione è
accaduta (o dove si
trovava il pallone –
Regole 3 e 4)**
Punto del calcio
di rigore
Punto in cui il
pallone ha
oltrepassato la
linea laterale
Punto qualsiasi
dell’area di porta
Punto qualsiasi
dell’arco d’angolo
più vicino a dove è
uscito il pallone
Dove era il pallone
quando il gioco è
stato interrotto**
Distanza prescritta
per gli avversari
m 9,15 (e nella propria
metà del terreno di
gioco)
m 9,15 o sulla propria linea di porta tra i pali,
anche se la distanza è inferiore. Nel caso in cui
sia calciato dall’interno della propria area di
rigore, devono rimanere a m 9,15 e pure fuori di
quest’ultima
m 9,15; fuori dell’area di
rigore; dietro la linea del
pallone
m 2
Fuori dell’area di
rigore
m 9,15 dall’arco
d’angolo
Tutti i calciatori
devono
posizionarsi in
modo da
consentirne
l’effettuazione
Il pallone è in gioco
quando…
È calciato e si è mosso
in avanti, dopo il fischio
dell’arbitro
È calciato e si è mosso (deve, inoltre, uscire
dall’area di rigore verso il terreno di gioco, se
calciato dall’interno della propria area di rigore)
È calciato e si è mosso
in avanti, dopo il fischio
dell’arbitro
È entrato sul
terreno di gioco,
dopo che è stato
lanciato
È uscito dall’area
di rigore verso il
terreno di gioco,
dopo che è stato
calciato
È calciato e si è
mosso
Tocca il terreno di
gioco
Può essere segnata una
rete DIRETTAMENTE
nella porta avversaria?
SI SI
NO:
se accade,
calcio di rinvio
SI
NO:
se accade,
calcio di rinvio
SI SI NO
Può essere segnata una
rete DIRETTAMENTE
nella propria porta ?
In nessuna di queste riprese di gioco può essere segnata direttamente una rete nella propria porta; se ciò accadesse, la rete non dovrà essere convalidata e, qualora il
pallone fosse entrato nella propria porta direttamente dopo essere stato messo in gioco regolarmente, dovrà essere accordato un calcio d’angolo alla squadra avversaria
NO
Il fuorigioco… Non può esistere Può esistere Può esistere Non può esistere Non è punibile Non è punibile Non è punibile Non può esistere
La ripresa deve
essere ripetuta
quando…
è eseguita prima che
l’arbitro abbia fischiato; il
pallone non si muove in
avanti; tutti i calciatori
non sono nella propria
metà del terreno; gli
avversari sono a meno
di m. 9,15
il pallone è calciato essendo già in movimento o
da punto sbagliato; gli avversari non rispettano
distanza prescritta
è eseguita prima che
l’arbitro abbia fischiato;
un attaccante infrange le
Regole e la rete viene
segnata; un difendente
infrange le Regole e la
rete non viene segnata;
attaccanti e difendenti
infrangono le Regole
il pallone tocca
“terra” prima di
essere entrato
sul terreno di
gioco; un
assistente
dell’’arbitro
involontariamente
interferisce
il pallone non è
calciato dall’area di
porta o non esce
dall’area di rigore
verso il terreno di
gioco; gli avversari
non restano fuori
dell’area di rigore
Il pallone non è
calciato dall’arco
d’angolo; gli
avversari non
rispettano la
prescritta distanza
il pallone è toccato
da un calciatore
prima di aver
toccato “terra” o
esce dal terreno di
gioco senza essere
toccato da un
calciatore
** con riserva delle condizioni relative alle riprese di gioco all’interno delle aree di porta
ANNOTAZIONI
Pallone in gioco e non in gioco REGOLA 9
REGOLAMENTO
Pallone non in gioco
Il pallone non è in gioco quando:
- ha interamente superato una linea di porta o una linea laterale, sia a terra sia in
aria;
- il gioco è stato interrotto dall’arbitro.
Pallone in gioco
Il pallone è in gioco in tutti gli altri casi, compreso quando:
- rimbalza sul terreno di gioco dopo aver toccato un palo della porta, la traversa o
una bandierina d’angolo;
- rimbalza sul terreno di gioco dopo aver toccato l’arbitro o un assistente, quando
essi si trovino sul terreno di gioco.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PALLONE CHE TOCCA UNA PERSONA DIVERSA DA UN CALCIATORE
ALL’INTERNO DEL TERRENO DI GIOCO
Se, mentre è in gioco, il pallone tocca l’arbitro o un assistente che è
momentaneamente sul terreno di gioco, il gioco prosegue perché l’arbitro e gli
assistenti fanno parte del gioco.
GUIDA PRATICA AIA
- Come dovrà comportarsi l’arbitro se, dopo una ripresa di gioco effettuata
regolarmente, la traiettoria del pallone viene intercettata da uno spettatore
o da un corpo estraneo?
Interromperà il gioco e, dopo aver fatto allontanare l’agente esterno, lo riprenderà
con una sua rimessa nel punto in cui è stata interrotta la traiettoria del pallone.*
Se ciò accade, però, durante l’esecuzione di un calcio di rigore, mentre il pallone
calciato si dirige in avanti (verso la porta), ne disporrà la ripetizione.
- Per infrazioni che avvengono mentre il pallone si trova fuori dal terreno di
gioco o durante un’interruzione del gioco, possono essere inflitte sanzioni
tecniche quali calci di punizione o di rigore?
No, ad eccezione delle sanzioni previste dalla Regola 14, possono essere inflitte
soltanto sanzioni disciplinari.
- Il pallone, che urta contro l’asta di una bandierina d’angolo e la spezza o
la fa cadere, resta sul terreno di gioco. L’arbitro dovrà interrompere il gioco
o lasciarlo proseguire?
L’arbitro interromperà il gioco per far rimettere a posto la bandierina e lo riprenderà
con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è
stato interrotto.*
La segnatura di una rete REGOLA 10
REGOLAMENTO
Segnatura di una rete
Una rete è segnata quando il pallone ha interamente superato la linea di porta tra i
pali e sotto la traversa, a condizione che nessuna infrazione alle Regole del Gioco
sia stata precedentemente commessa dalla squadra che ha segnato la rete.
NON RETE RETE
Squadra vincente
La squadra che ha segnato il maggior numero di reti durante la gara risulterà la
vincente.
Quando le due squadre hanno segnato lo stesso numero di reti, o non ne hanno
segnata alcuna, la gara risulterà pari.
Regolamento della competizione
Quando il regolamento della competizione prevede che una squadra sia dichiarata
vincente al termine di una gara o di una eliminatoria di andata e ritorno conclusasi
in parità di punteggio, le sole procedure ammesse per determinare la vincente
sono quelle approvate dall’IFAB e cioè:
- Regola delle reti segnate in trasferta;
- Tempi supplementari;
- Tiri di rigore.
Tecnologia sulla linea di porta (GLT)
I sistemi della GLT possono essere utilizzati con il fine di verificare se una rete è
stata segnata o no a supporto della decisione dell’Arbitro. L’uso della GLT deve
essere previsto nel Regolamento della rispettiva competizione.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
RETE NON SEGNATA
Se un arbitro convalida una rete prima che il pallone abbia oltrepassato interamente
la linea di porta e si rende immediatamente conto del suo errore, il gioco verrà
ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro dal punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno
dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea
dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino a quello in cui si
trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
TECNOLOGIA SULLA LINEA DI PORTA (GLT)
Principi della GLT
- La GLT si applica solamente alla linea di porta e soltanto per determinare se una
rete è stata segnata o no;
- Il sistema della GLT deve essere in conformità con il Programma di Qualità FIFA
per la GLT;
- L’indicazione della segnatura di una rete deve essere immediata ed
automaticamente confermata entro un secondo;
- L’indicazione della segnatura di una rete sarà comunicata dal sistema GLT
soltanto agli ufficiali di gara (attraverso l’orologio dell’arbitro, con vibrazione e
segnale visuale).
Requisiti e specificazioni di GLT
Nel caso in cui venga utilizzata la GLT in gare ufficiali, gli organizzatori della
competizione devono assicurare che il sistema soddisfi i requisiti disposti nel
Manuale dei Test del Programma di Qualità FIFA per la GLT. Tale manuale deve
essere approvato dall’IFAB. Un istituto di collaudo indipendente dovrà verificare
l’accuratezza ed il corretto funzionamento dei differenti sistemi secondo il Manuale
dei Test.
GUIDA PRATICA AIA
- Un portiere, trovandosi all’interno della propria area di rigore, dopo aver
effettuato una parata, lancia il pallone con le mani. Il pallone finisce
direttamente nella porta avversaria. La rete segnata dovrà essere
convalidata?
Si, poiché non è stata commessa alcuna infrazione alle Regole del Gioco.
- Il pallone, dopo avere oltrepassato una linea di porta, tra i pali e sotto la
traversa, si presenta in condizioni non regolari. Come dovrà comportarsi
l’arbitro?
Convaliderà la rete se riterrà che l’alterazione sia avvenuta dopo che il pallone ha
superato la linea di porta; diversamente, riprenderà il gioco con una propria
rimessa, con un nuovo pallone, dal punto in cui ritiene che il primo sia divenuto
difettoso.
- Il pallone sta per entrare in porta. Uno spettatore entra sul terreno di gioco
e cerca di fermarlo, senza riuscire nell’intento. Come dovrà comportarsi
l’arbitro?
Se il pallone non è stato toccato, la rete dovrà essere convalidata, altrimenti
l’arbitro, dopo aver fatto allontanare l’estraneo, dovrà effettuare una propria
rimessa nel punto in cui il pallone è stato toccato.
Il fuorigioco REGOLA 11
REGOLAMENTO
Posizione di fuorigioco
Essere in posizione di fuorigioco non è di per sé un’infrazione.
Un calciatore si trova in posizione di fuorigioco quando:
- è più vicino alla linea di porta avversaria rispetto sia al pallone, sia al penultimo
avversario.
Un calciatore non si trova in posizione di fuorigioco quando:
- si trova nella propria metà del terreno di gioco;
oppure
- si trova in linea con il penultimo avversario;
oppure
- si trova in linea con i due ultimi avversari.
Infrazione
Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio
dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo
toccato, egli prende parte attiva al gioco:
- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.
Non infrazione
Non vi è infrazione di fuorigioco quando un calciatore riceve direttamente il
pallone:
- su calcio di rinvio;
- su rimessa dalla linea laterale;
- su calcio d’angolo.
Infrazioni e sanzioni
Nel caso di un’infrazione di fuorigioco, l’arbitro accorda alla squadra avversaria un
calcio di punizione indiretto, che deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione
si è verificata (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
DEFINIZIONI
Nell’ambito della Regola 11 si applicano le
seguenti definizioni:
- “più vicino alla linea di porta avversaria”
significa che qualsiasi parte della testa,
del corpo o dei piedi del calciatore è più
vicina alla linea di porta avversaria sia
rispetto al pallone, sia al penultimo
avversario. Le braccia non sono incluse in
questa definizione.
- “intervenire nel gioco” significa giocare o toccare il pallone passato o toccato da
un compagno;
- “influenzare un avversario” significa impedire ad un avversario di giocare o di
essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione o
contendendogli il pallone;
- “trarre vantaggio da tale posizione” significa:
1) giocare un pallone che rimbalza o è deviato dal palo o dalla traversa o da un
avversario, essendo stati in posizione di fuorigioco.
2) giocare un pallone che rimbalza, è deviato o è giocato da un avversario su di
una parata (o un salvataggio di una rete) intenzionale, essendo stati in posizione
di fuorigioco.
Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, che
lo gioca deliberatamente (tranne su una parata o un salvataggio intenzionale di
una rete) non si deve ritenere che abbia tratto vantaggio.
INFRAZIONI
Quando il gioco viene interrotto per un’infrazione di fuorigioco, l’arbitro accorderà un
calcio di punizione indiretto che dovrà essere eseguito dal punto in cui si trovava il
calciatore quando il pallone è stato toccato per ultimo da uno dei suoi compagni.
Ogni calciatore difendente che esce dal terreno di gioco per qualsiasi ragione
senza l’autorizzazione dell’arbitro, dovrà essere considerato, ai fini del fuorigioco,
come se fosse sulla propria linea di porta o su una linea laterale fino alla prima
interruzione di gioco. Se il calciatore esce dal terreno di gioco intenzionalmente,
dovrà essere ammonito alla prima interruzione di gioco.
Di contro un calciatore che è in posizione di fuorigioco non commette un’infrazione
se esce dal terreno di gioco per mostrare all’arbitro che non prende parte all’azione
di gioco. Tuttavia, se l’arbitro considera che è uscito dal terreno di gioco per ragioni
tattiche e ha guadagnato un indebito vantaggio nel rientrare sul terreno di gioco, il
calciatore deve essere ammonito per comportamento antisportivo. Il calciatore
deve chiedere l’autorizzazione dell’arbitro per rientrare sul terreno di gioco.
Se un attaccante rimane immobile dentro la porta mentre il pallone supera la linea
di porta, la rete dovrà essere convalidata.
Tuttavia, se tale attaccante distrae un avversario, la rete non dovrà essere
convalidata, ed il calciatore ammonito per comportamento antisportivo; il gioco
dovrà essere ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui si
trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato
interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria
rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più
vicino in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
GUIDA PRATICA AIA
- Quali sono gli elementi che determinano una posizione di fuorigioco?
Sono:
- la posizione del pallone (“linea del pallone”);
- la posizione dell’attaccante;
- la posizione del penultimo difendente.
- Che cosa si intende per “linea del pallone”?
La linea immaginaria, parallela alla linea di porta, passante per il pallone.
3 Quale è il momento di individuazione della posizione di fuorigioco?
Quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in
posizione irregolare.
- Quale è il momento in cui l’arbitro deve sanzionare la posizione di
fuorigioco?
Quando il calciatore in posizione irregolare prende effettivamente parte attiva al
gioco, intervenendo nel gioco, influenzando un avversario o traendo vantaggio
dall’essere in quella posizione.
- Possono verificarsi posizioni di fuorigioco esattamente sulla linea
mediana?
No. Un calciatore per trovarsi in posizione di fuorigioco deve avere, almeno in
parte, la testa, il corpo o i piedi nella metà del terreno di gioco avversaria, oltre la
linea mediana.
- Un calciatore che si trova in posizione di fuorigioco deve essere punito se
arretra nella propria metà del terreno di gioco per impossessarsi del pallone
che gli è stato passato da un compagno?
Si. La posizione di fuorigioco deve essere individuata nel momento in cui il pallone è
toccato dal compagno.
- Un calciatore in posizione di fuorigioco che non influenza un avversario,
corre verso il pallone giocato da un compagno. L’arbitro deve attendere che
tocchi il pallone per sanzionarne il fuorigioco?
Il calciatore può essere sanzionato prima di toccare il pallone, se nessun altro
compagno in posizione regolare ha la possibilità di giocare il pallone. Altrimenti
l’arbitro deve attendere e vedere se il calciatore in posizione di fuorigioco interviene
nel gioco toccando il pallone.
- Un calciatore che si trova sulla stessa linea del pallone può trovarsi in
posizione di fuorigioco?
No, perché non è più vicino del pallone alla linea di porta avversaria.
- Un calciatore gioca il pallone verso un compagno che si trova in posizione
di fuorigioco. Lungo la traiettoria, un difensore tocca intenzionalmente il
pallone con le mani. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Se il calciatore in posizione di fuorigioco ha influenzato il difensore,
contendendogli il pallone, l’arbitro lo sanzionerà per aver preso parte attiva al
gioco ed accorderà un calcio di punizione indiretto per la squadra difendente.*
Diversamente, l’arbitro dovrà accordare un calcio di punizione diretto (o un calcio
di rigore) contro la squadra del calciatore che ha toccato il pallone con le mani.
ILLUSTRAZIONI REGOLA 11
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco, che non influenza un
avversario, tocca il pallone.
L’assistente dovrà segnalare il fuorigioco quando il calciatore tocca
il pallone.
Un calciatore (A) in posizione di fuorigioco può essere considerato
punibile prima di toccare il pallone se, a giudizio dell’arbitro, nessun
altro compagno in posizione regolare ha l’opportunità di giocare il
pallone.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco ostruisce la linea di
visione del portiere. Il calciatore dovrà essere considerato punibile
perché impedisce ad un avversario di giocare o essere in grado di
giocare il pallone.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco corre verso il pallone
impedendo all’avversario (B) di giocare o di essere in grado di
giocare il pallone, contendendoglielo. L’attaccante (A) contende il
pallone all’avversario (B).
La posizione di fuorigioco dell’attaccante (B) deve essere considerata
punibile perché gioca il pallone che rimbalza, è deviato o è giocato
verso lui da un salvataggio intenzionale del portiere (o di un qualsiasi
difendente), poiché (B) era in posizione di fuorigioco quando il
pallone è stato per l’ultima volta toccato dal suo compagno (A).
Il tiro del calciatore (A) rimbalza o viene deviato da un avversario
verso il calciatore (B), compagno di (A).
(B) deve essere considerato punibile perché gioca il pallone essendo
stato in posizione di fuorigioco.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco, che non influenza un
avversario, non tocca il pallone. Il calciatore non può essere
considerato punibile perché non ha toccato il pallone.
) in posizione di fuorigioco corre verso il pallone e
un suo compagno in posizione regolare (B) corre anche lui verso il
pallone e lo gioca. Il calciatore (A) non può essere considerato
punibile perché non ha toccato il pallone.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco corre verso il pallone ma
non lo tocca.
L’assistente dovrà segnalare che il gioco riprenderà con un calcio di
rinvio.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco non ostruisce la linea di
visione del portiere, né sta contendendogli il pallone.
Un attaccante (A) in posizione di fuorigioco corre verso il pallone
ma non impedisce ad un avversario di giocare o essere in grado di
giocare il pallone. (A) non sta contendendo il pallone a (B).
Il tiro del calciatore (A) viene respinto dal portiere. Il calciatore (B),
compagno di (A), si trova in posizione regolare e gioca il pallone.
Il calciatore (C) in posizione di fuorigioco non è considerato
punibile perché non trae un vantaggio dall’essere in tale posizione,
in quanto non tocca il pallone.
Un attaccante (C) si trova in posizione di fuorigioco e non influenza
un avversario, quando un compagno (A) passa il pallone al calciatore
(B) in posizione regolare (1) che corre verso la porta avversaria e
passa il pallone (2) al compagno (C). Il calciatore (C) non può essere
considerato punibile perché nel momento in cui gli è stato passato
pallone, si trovava in posizione regolare.
Il calciatore “A1” si appresta a raccogliere il passaggio dal compagno
“A”, mentre il calciatore “B”, al centro, in quel frangente non prende
parte attiva al gioco. Successivamente il calciatore “A1”, corre lungo
la fascia laterale ed effettua un cross: in questo momento, non esiste
alcuna posizione di fuorigioco perché il calciatore “B” è più indietro
della linea del pallone. Rete valida.
ANNOTAZIONI
Falli e scorrettezze REGOLA 12
REGOLAMENTO
I falli e le scorrettezze devono essere sanzionati come segue:
Calcio di punizione diretto
Un calcio di punizione diretto è accordato alla squadra avversaria se un calciatore
commette una delle sette infrazioni seguenti in un modo considerato dall’arbitro
negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:
- dà o tenta di dare un calcio ad un avversario;
- fa o tenta di fare uno sgambetto ad un avversario;
- salta su un avversario;
- carica un avversario;
- colpisce o tenta di colpire un avversario;
- spinge un avversario;
- effettua un tackle su un avversario.
Un calcio di punizione diretto è parimenti accordato alla squadra avversaria del
calciatore che commette una delle tre infrazioni seguenti:
- trattiene un avversario;
- sputa contro un avversario;
- tocca volontariamente il pallone con le mani (ad eccezione del portiere nella
propria area di rigore).
Il calcio di punizione diretto deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione è
stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Calcio di rigore
Un calcio di rigore è accordato se una di queste dieci infrazioni è commessa
da un calciatore all’interno della propria area di rigore, indipendentemente dalla
posizione del pallone, purché lo stesso sia in gioco.
Calcio di punizione indiretto
Un calcio di punizione indiretto è accordato alla squadra avversaria se un portiere,
all’interno della propria area di rigore, commette una delle quattro infrazioni
seguenti:
- controlla il pallone con le mani per più di sei secondi prima di spossessarsene;
- tocca di nuovo il pallone con le mani, dopo essersene spossessato e prima che
lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore;
- tocca con le mani il pallone dopo che è stato volontariamente calciato verso di lui
da un compagno di squadra;
- tocca con le mani il pallone dopo averlo ricevuto direttamente da un compagno di
squadra su rimessa dalla linea laterale.
Un calcio di punizione indiretto è parimenti accordato alla squadra avversaria se
un calciatore, a giudizio dell’arbitro:
- gioca in modo pericoloso;
- ostacola la progressione di un avversario (senza contatto fisico);
- impedisce al portiere di liberarsi del pallone che ha tra le mani;
- commette qualunque altra infrazione non prima menzionata nella Regola 12, per
la quale la gara è stata interrotta per ammonire od espellere un calciatore.
Il calcio di punizione indiretto deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione è
stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Sanzioni disciplinari
Il cartellino giallo è usato per comunicare che un calciatore titolare, di riserva o
sostituito è stato ammonito.
Il cartellino rosso è usato per comunicare che un calciatore titolare, di riserva o
sostituito è stato espulso.
Il cartellino rosso o giallo può essere mostrato soltanto ad un calciatore titolare,
di riserva o sostituito.
L’arbitro ha l’autorità di assumere sanzioni disciplinari dal momento in cui entra
sul terreno di gioco fino al momento in cui lo abbandona dopo il fischio finale.
Un calciatore che si trova sul terreno di gioco o al di fuori dello stesso e commette
un’infrazione punibile con un’ammonizione o un’espulsione nei riguardi di un
avversario, di un compagno, dell’arbitro, di un assistente o di qualunque altra
persona, deve essere punito in conformità alla natura dell’infrazione commessa.
Infrazioni passibili di ammonizione
Un calciatore titolare deve essere ammonito, mostrandogli il cartellino giallo, se
commette una delle sette infrazioni seguenti:
1) è colpevole di un comportamento antisportivo;
2) protesta con parole o gesti nei confronti degli ufficiali di gara;
3) infrange ripetutamente le Regole del Gioco;
4) ritarda la ripresa del gioco;
5) non rispetta la distanza prescritta durante l’esecuzione di un calcio d’angolo, di
un calcio di punizione o di una rimessa dalla linea laterale; 6) entra o rientra sul terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione
dell’arbitro;
7) esce volontariamente dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione
dell’arbitro.
Un calciatore di riserva o sostituito deve essere ammonito, mostrandogli il
cartellino giallo, se commette una delle tre infrazioni seguenti:
1) si rende colpevole di un comportamento antisportivo;
2) protesta con parole o gesti nei confronti degli ufficiali di gara;
3) ritarda la ripresa del gioco.
Infrazioni passibili di espulsione
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una
delle sette infrazioni seguenti:
1) è colpevole di un grave fallo di gioco;
2) è colpevole di condotta violenta;
3) sputa contro un avversario o qualsiasi altra persona;
4) impedisce alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente
opportunità di segnare una rete, toccando volontariamente il pallone con le mani
(ciò non si applica al portiere dentro la propria area di rigore);
5) impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario che si
dirige verso la porta, commettendo un’infrazione punibile con un calcio di
punizione o di rigore;
6) usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi;
7) riceve una seconda ammonizione nella medesima gara.
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito che è stato espulso deve abbandonare
il recinto di gioco.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
CONDIZIONI DI BASE PER UN FALLO
Affinché un’infrazione sia considerata un fallo devono verificarsi le seguenti
condizioni
- deve essere commessa da un calciatore;
- deve essere commessa sul terreno di gioco;
- deve essere commessa mentre il pallone è in gioco.
Se l’arbitro interrompe il gioco a causa di un’infrazione commessa fuori del terreno
di gioco (mentre il pallone è in gioco), il gioco sarà ripreso con una rimessa da
parte dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta,
nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta
parallela alla linea di porta nel punto più vicino in cui si trovava il pallone quando il
gioco è stato interrotto.
NEGLIGENZA, IMPRUDENZA, VIGORIA SPROPORZIONATA
“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o
considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso
con negligenza.
“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo
o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.
Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto
nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio
all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.
CARICARE UN AVVERSARIO
L’atto di caricare un avversario consiste nel tentativo di conquistare lo spazio
usando il contatto fisico con il pallone a distanza di gioco senza fare uso di braccia
o gomiti.
È un’infrazione caricare un avversario se l’azione è commessa con:
- negligenza
- imprudenza
- vigoria sproporzionata
TRATTENERE UN AVVERSARIO
Trattenere un avversario consiste nell’atto di impedirgli di avanzare o di muoversi,
facendo uso delle mani, delle braccia o del corpo.
Agli arbitri si rammenta di intervenire prontamente e con fermezza nei confronti dei
calciatori che trattengono l’avversario, in particolare all’interno dell’area di rigore in
occasione di calci d’angolo e di calci di punizione.
In queste situazioni l’arbitro deve:
- richiamare verbalmente ogni calciatore che trattiene un avversario prima che il
pallone sia in gioco;
- ammonire il calciatore se continua a trattenere l’avversario prima che il pallone
sia in gioco;
- accordare un calcio di punizione diretto o di rigore ed ammonire il calciatore se
ciò avviene dopo che il pallone è in gioco.
Se un difensore comincia a trattenere un avversario all’esterno dell’area di rigore e
continua a trattenerlo all’interno dell’area di rigore, l’arbitro accorderà un calcio di
rigore.
Sanzioni disciplinari
- Se un calciatore trattiene un avversario per impedirgli di impossessarsi del
pallone o di raggiungere una posizione vantaggiosa deve essere ammonito per
comportamento antisportivo;
- Se un calciatore impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete
trattenendo un avversario deve essere espulso;
- Nessun provvedimento disciplinare deve essere assunto nelle altre situazioni di
trattenuta dell’avversario.
Ripresa del gioco
- Calcio di punizione diretto dal punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi
Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione) o calcio di rigore, se
l’infrazione è avvenuta all’interno dell’area di rigore.
Regola 12 | 125
TOCCARE IL PALLONE CON LE MANI
Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di
un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in
considerazione i seguenti criteri:
- il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione
della mano);
- la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
- la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia
un’infrazione;
- il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti,
parastinchi ecc.) è considerato come un’infrazione alla stregua di un fallo di mano;
- il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da
considerarsi un’infrazione alla stregua di un fallo di mano.
Sanzioni disciplinari
Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere
ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
- tocca il pallone volontariamente con la mano per impedire ad un avversario di
entrarne in possesso;
- tenta di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano.
Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o
un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone
con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore abbia toccato
volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale
che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.
Ripresa di gioco
- Calcio di punizione diretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola
13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione) o calcio di rigore.
All’esterno della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle medesime
restrizioni come gli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra il pallone e la
mano. All’interno della propria area di rigore, il portiere non può essere colpevole
di un fallo di mano sanzionabile con un calcio di punizione diretto né di qualsiasi
altra scorrettezza riguardante il contatto tra la mano ed il pallone. Può essere
tuttavia colpevole di diverse altre infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione
indiretto in merito al contatto tra il pallone e le mani.
INFRAZIONI COMMESSE DAL PORTIERE
Al portiere non è consentito mantenere il controllo del pallone tra le mani per più di
sei secondi.
Si considera che il portiere abbia il controllo del pallone:
- quando mantiene il pallone tra le mani o tra la mano ed una superficie qualsiasi
(ad esempio, il terreno, il proprio corpo);
- quando tiene il pallone sulla mano aperta;
- quando fa rimbalzare il pallone sul terreno o lo lancia in aria per calciarlo.
Quando un portiere è entrato in possesso del pallone con le mani, non può essere
contrastato da un avversario.
Nelle seguenti circostanze al portiere non è consentito toccare il pallone con le
mani all’interno della propria area di rigore:
- se dopo essersene spossessato lo tocca di nuovo con le mani prima che questo
sia stato toccato da un altro calciatore.
– si considera che un portiere abbia il controllo del pallone da quando lo tocca con
qualsiasi parte delle mani o braccia, salvo che il pallone non rimbalzi
accidentalmente sul portiere, per esempio durante una parata;
– il possesso del pallone include il portiere che intenzionalmente respinge con le
mani il pallone allo scopo di mantenerne il controllo.
- se tocca il pallone con le mani dopo che quest’ultimo è stato calciato
volontariamente verso di lui da un compagno.
- se tocca il pallone con le mani dopo che lo ha ricevuto direttamente da una
rimessa laterale eseguita da un compagno.
Ripresa di gioco
- Calcio di punizione indiretto nel punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola
13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
INFRAZIONI COMMESSE CONTRO I PORTIERI
- è un’infrazione se un calciatore ostacola un portiere al momento in cui rilancia il
pallone con le mani;
- un calciatore deve essere punito per gioco pericoloso se calcia o tenta di calciare
il pallone mentre il portiere è in procinto di rilanciarlo;
- è un’infrazione limitare il movimento del portiere tentando scorrettamente di
ostacolarlo, ad esempio durante l’esecuzione di un calcio d’angolo.
GIOCO PERICOLOSO
Per “gioco pericoloso” si intende una qualsiasi azione di un calciatore che, nel
tentativo di giocare il pallone, mette in pericolo l’incolumità di qualcuno (incluso se
stesso). Il gioco pericoloso viene commesso quando c’è nelle vicinanze un
avversario, al quale si impedisce di giocare il pallone per timore di infortunarsi.
Una sforbiciata o una rovesciata sono ammesse purché, a giudizio dell’arbitro,
non costituiscano un pericolo per l’avversario.
Il gioco pericoloso non prevede il contatto fisico tra i calciatori. Se vi è contatto
fisico, l’azione diviene un’infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o
con un calcio di rigore. In caso di contatto fisico, l’arbitro dovrà considerare
attentamente la probabilità che sia stata commessa una scorrettezza.
Sanzioni disciplinari
- Se un calciatore gioca in modo pericoloso in un “normale” contrasto, l’arbitro non
deve assumere alcun provvedimento disciplinare. Se l’azione comporta un
evidente rischio di procurare un infortunio, l’arbitro dovrà ammonire il calciatore;
- Se un calciatore nega un’evidente opportunità di segnare una rete giocando in
modo pericoloso, l’arbitro dovrà espellere il calciatore.
Ripresa di gioco
- Calcio di punizione indiretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola
13 – Posizione del calcio di punizione);
- Se vi è stato contatto è stata commessa un’infrazione di natura differente,
punibile con un calcio di punizione diretto o con un calcio di rigore.
OSTACOLARE LA PROGRESSIONE DI UN AVVERSARIO
Ostacolare la progressione di un
avversario significa mettersi sulla traiettoria
dell’avversario per ostruirlo, bloccarlo, farlo
rallentare o costringerlo ad un cambio di
direzione con il pallone non a distanza di
gioco da entrambi i calciatori.
Tutti i calciatori hanno diritto a prendere
una posizione sul terreno di gioco; trovarsi
nella traiettoria di un avversario non è lo
stesso che ostacolare la sua progressione
mettendosi nella traiettoria.
Proteggere il pallone è consentito. Un calciatore che si interpone tra un avversario
e il pallone per ragioni tattiche non commette un’infrazione finché il pallone è
tenuto a distanza di gioco e il calciatore non tiene a distanza l’avversario
utilizzando le braccia o il corpo. Se il pallone si trova a distanza di gioco, il
calciatore può essere caricato da un avversario nei limiti previsti dalle Regole.
RITARDARE LA RIPRESA DEL GIOCO PER MOSTRARE UN CARTELLINO
Una volta che l’arbitro ha deciso di assumere un provvedimento disciplinare, sia
per ammonire o per espellere un calciatore, il gioco non dovrà essere ripreso fino
a che il provvedimento sia stato notificato.
AMMONIZIONI PER COMPORTAMENTO ANTISPORTIVO
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad
esempio:
- commette in un modo imprudente una delle sette infrazioni sanzionabili con un
calcio di punizione diretto o con un calcio di rigore;
- commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una
promettente azione d’attacco;
- trattiene un avversario con il fine tattico di allontanarlo dal pallone o di impedirgli
di entrarne in possesso;
- tocca volontariamente il pallone con la mano per impedire che un avversario ne
entri in possesso o per interrompere gli sviluppi di un’azione d’attacco (ad
eccezione del portiere all’interno della propria area di rigore);
- tocca volontariamente il pallone con la mano nel tentativo di segnare una rete
(indipendentemente dal fatto che il tentativo abbia successo o meno);
- tenta di ingannare l’arbitro fingendo un infortunio o di aver subito un fallo
(simulazione);
- scambia il ruolo con il portiere con il gioco in svolgimento o senza
l’autorizzazione dell’arbitro;
- si comporta in maniera irrispettosa nei riguardi del gioco;
- gioca il pallone mentre sta uscendo dal terreno di gioco dopo aver ricevuto
l’autorizzazione dell’arbitro a lasciare il terreno di gioco;
- distrae verbalmente un avversario durante il gioco o una ripresa di gioco;
- traccia dei segni non autorizzati sul terreno di gioco;
- usa deliberatamente un espediente, mentre il pallone è in gioco, per passarlo al
proprio portiere con la testa, il torace, il ginocchio ecc. con lo scopo di aggirare il
contenuto e lo spirito della Regola 12, indipendentemente dal fatto che il portiere
tocchi o meno il pallone con le mani. Il gioco verrà ripreso con un calcio di
punizione indiretto;
- usa deliberatamente un espediente al momento di eseguire un calcio di
punizione per passare il pallone al proprio portiere con lo scopo di aggirare la
Regola 12 (dopo che il calciatore è stato ammonito, il calcio di punizione dovrà
essere ripetuto).
Tentare di ingannare un avversario Trattenere il pallone
FESTEGGIAMENTI IN OCCASIONE DI UNA RETE
Ai giocatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete,
ma tale manifestazione non deve essere eccessiva.
La manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica di
celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa eccessiva
perdita di tempo; in tali casi gli arbitri devono intervenire.
Un calciatore deve essere ammonito se:
- a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
- si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
- si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
- copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto
similare.
Lasciare il terreno di gioco per festeggiare una rete non è di per sé un’infrazione
passibile di ammonizione ma è essenziale che i calciatori rientrino sul terreno di
gioco il più rapidamente possibile.
Ci si aspetta che gli arbitri agiscano in maniera preventiva e utilizzino il buon
senso in occasione dei festeggiamenti di una rete.
MOSTRARE DISSENSO CON PAROLE O AZIONI
Un calciatore che manifesta dissenso protestando (verbalmente o non) contro
una decisione dell’arbitro deve essere ammonito.
Le Regole del Gioco non conferiscono al capitano di una squadra uno status
speciale o dei privilegi particolari ma egli è responsabile per il comportamento
della propria squadra.
RITARDARE LA RIPRESA DI GIOCO
Gli arbitri devono ammonire i calciatori che ritardano la ripresa del gioco ricorrendo
ad espedienti come:
- eseguire un calcio di punizione da una posizione errata con il solo intento di
costringere l’arbitro ad ordinarne la ripetizione;
- far finta di voler eseguire una rimessa dalla linea laterale per poi passare
improvvisamente il pallone ad un compagno perché la esegua quest’ultimo;
- calciare lontano il pallone o portarlo via con le mani dopo che l’arbitro ha
interrotto il gioco;
- ritardare eccessivamente l’esecuzione di una ripresa di gioco;
- ritardare l’uscita dal terreno al momento di essere sostituiti;
- provocare una situazione conflittuale toccando volontariamente il pallone dopo
che l’arbitro ha interrotto il gioco.
Regola 12 | 131
INFRAZIONI RIPETUTE
Gli arbitri devono sempre prestare la massima attenzione ai calciatori che
infrangono ripetutamente le Regole del Gioco. In particolare, essi devono essere
consapevoli che, anche se un calciatore commette un certo numero di infrazioni
di diverso tipo, deve essere comunque ammonito per aver violato ripetutamente
le Regole del Gioco.
Non esiste un numero specifico a partire dal quale si può parlare di “persistenza”.
Questo aspetto è lasciato al giudizio dell’arbitro e deve essere valutato nel
contesto di una gestione efficace della gara.
GRAVI FALLI DI GIOCO
Un calciatore si rende colpevole di un grave fallo di gioco se, a gioco in svolgimento,
usa vigoria sproporzionata o brutalità nei confronti di un avversario durante un
contrasto per il possesso del pallone.
Un tackle che metta in pericolo l’integrità fisica di un avversario deve essere
punito come grave fallo di gioco.
Qualsiasi calciatore che in un contrasto per il possesso del pallone colpisca un
avversario da davanti, di lato o da dietro, utilizzando una o entrambe le gambe,
con vigoria sproporzionata e metta in pericolo l’integrità fisica dell’avversario, si
rende colpevole di un grave fallo di gioco.
Il vantaggio non deve essere applicato in situazioni che implicano un grave fallo
di gioco a meno che non ci sia una evidente opportunità di segnare una rete. In
quest’ultimo caso l’arbitro dovrà espellere il calciatore reo di un grave fallo di
gioco alla prima interruzione di gioco.
Un calciatore che si rende colpevole di un grave fallo di gioco deve essere
espulso ed il gioco viene ripreso con un calcio di punizione diretto dal punto in
cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di
punizione) o con un calcio di rigore (se l’infrazione è avvenuta all’interno dell’area
di rigore del calciatore reo del grave fallo di gioco).
CONDOTTA VIOLENTA
Un calciatore si rende colpevole di condotta
violenta se, in mancanza di alcuna contesa
per il pallone, usa vigoria sproporzionata o
brutalità nei confronti un avversario.
Esso si rende ugualmente colpevole di
condotta violenta se agisce con vigoria
sproporzionata o brutalità nei confronti di
un proprio compagno, di uno spettatore,
di un ufficiale di gara o di qualsiasi altra
persona.
La condotta violenta si può verificare sul terreno di gioco o al di fuori di esso, con il
pallone in gioco o non in gioco.
Il vantaggio non deve essere applicato in situazioni che implicano una condotta
violenta, a meno che non ci sia una evidente opportunità di segnare una rete. In
quest’ultimo caso l’arbitro dovrà espellere il calciatore reo di condotta violenta
alla prima interruzione di gioco.
Si ricorda agli arbitri che la condotta violenta spesso conduce a scontri tra più
calciatori e, pertanto, devono impegnarsi attivamente al fine di impedire che ciò
accada.
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito che si rende colpevole di condotta
violenta deve essere espulso.
Ripresa di gioco:
- Se il pallone non è in gioco, questo sarà ripreso secondo la decisione
precedentemente presa.
- Se il pallone è in gioco e l’infrazione è stata commessa fuori del terreno di gioco:
– se il calciatore è già fuori del terreno di gioco e commette l’infrazione, il gioco
verrà ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto
all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa
sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino a
quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto;
– se il calciatore lascia il terreno di gioco per commettere l’infrazione, il gioco verrà
ripreso con un calcio di punizione indiretto dal punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio
di punizione).
- Se il pallone è in gioco e un calciatore commette l’infrazione all’interno del
terreno di gioco:
– contro un avversario, il gioco dovrà essere ripreso con un calcio di punizione
diretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di
esecuzione del calcio di punizione) o con un calcio di rigore (se l’infrazione è
avvenuta all’interno dell’area di rigore del calciatore reo della condotta violenta);
– contro un compagno, il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione indiretto
dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione);
– contro un calciatore di riserva o sostituito, il gioco verrà ripreso con un calcio di
punizione indiretto dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
– contro l’arbitro o un assistente, il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione
indiretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di
esecuzione del calcio di punizione);
– contro un’altra persona, il gioco verrà ripreso con una rimessa da parte
dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a
meno che il gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso
l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla
linea di porta nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il
gioco è stato interrotto.
LANCIO DI UN OGGETTO (O DEL PALLONE)
Se mentre il pallone è in gioco, un
calciatore titolare, di riserva, o
sostituito lancia un oggetto contro un
avversario o un’altra persona in una
maniera imprudente, l’arbitro
interromperà il gioco ed ammonirà il
colpevole.
Se mentre il pallone è in gioco, un calciatore titolare, di riserva o sostituito lancia
un oggetto contro un avversario o un’altra persona usando vigoria
sproporzionata, l’arbitro interromperà il gioco e lo espellerà per condotta violenta.
Ripresa di gioco:
- Se un calciatore che si trova all’interno della propria area di rigore lancia un
oggetto contro un avversario che si trova all’esterno dell’area di rigore, l’arbitro
riprenderà il gioco con un calcio di punizione diretto a favore della squadra
avversaria dal punto in cui l’oggetto ha colpito o stava per colpire l’avversario;
- Se un calciatore che si trova all’esterno della propria area di rigore lancia un
oggetto contro un avversario che si trova all’interno dell’area di rigore, l’arbitro
riprenderà il gioco con un calcio di rigore;
- Se un calciatore che si trova all’interno del terreno di gioco lancia un oggetto
contro una persona che si trova all’esterno del terreno di gioco, l’arbitro riprenderà
il gioco con un calcio di punizione indiretto dal punto in cui si trovava il pallone
quando il gioco è stato interrotto (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio
di punizione);
- Se un calciatore che si trova all’esterno del terreno di gioco lancia un oggetto
contro un avversario che si trova all’interno del terreno di gioco, l’arbitro riprenderà
il gioco con un calcio di punizione diretto per la squadra avversaria dal punto in cui
l’oggetto ha colpito o stava per colpire l’avversario, o con un calcio di rigore se
quest’ultimo si trovava all’interno dell’area di rigore del calciatore reo;
- Se un calciatore di riserva o sostituito che si trova all’esterno del terreno di gioco
lancia un oggetto contro un avversario che si trova all’interno del terreno di gioco,
l’arbitro riprenderà il gioco con un calcio di punizione indiretto per la squadra
avversaria dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto
(vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
IMPEDIRE LA SEGNATURA
O UN’EVIDENTE OPPORTUNITÀ DI SEGNARE UNA RETE
Ci sono due infrazioni punibili con l’espulsione relative all’atto di impedire ad un
avversario l’evidente opportunità di segnare una rete. Non è necessario che
l’infrazione si verifichi all’interno dell’area di rigore.
Se l’arbitro applica il vantaggio durante un’evidente opportunità di segnare una
rete e nell’immediatezza questa viene segnata nonostante un calciatore si renda
colpevole di un fallo di mano o di un fallo ai danni dell’avversario, egli non dovrà
essere espulso ma dovrà essere comunque ammonito, salvo che non si tratti di un
grave fallo di gioco.
Gli arbitri per decidere se espellere un calciatore per aver impedito la segnatura di
una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete devono considerare i
seguenti fattori:
- La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta;
- La probabilità di mantenere o entrare in possesso del pallone;
- La direzione dello sviluppo dell’azione di gioco;
- La posizione ed il numero dei difensori;
- L’infrazione che impedisce ad un avversario un’evidente opportunità di segnare
una rete può essere un’infrazione sanzionabile con un calcio di punizione diretto o
un calcio di punizione indiretto.
Decisioni Ufficiali FIGC
La Regola 12 deve essere applicata con il massimo rigore, particolarmente allo
scopo di evitare che il gioco diventi violento. Gli arbitri saranno in ogni modo
tutelati nella repressione di qualsiasi manifestazione di violenza.
L’utilizzo di espressione blasfema da parte di un calciatore titolare, di riserva o
sostituito, comporta l’espulsione.
L’arbitro deve intervenire tempestivamente per infliggere punizioni tecniche o
disciplinari ogni qualvolta la condotta dei calciatori risulti antisportiva o il loro modo
di giocare sia pericoloso o deliberatamente volto ad arrecare un danno fisico.
GUIDA PRATICA AIA
- Che cos’è un fallo?
Un fallo è una delle infrazioni previste dalla Regola 12 che devono essere punite
con un calcio di punizione o di rigore, commessa da un calciatore (titolare)
contro un avversario (titolare) o la squadra avversaria (“fallo di mano”, infrazioni
“peculiari” del portiere), sul terreno di gioco mentre il pallone è in gioco.
In mancanza di uno o più di questi quattro requisiti l’infrazione non è un fallo, ma
può costituire, comunque, una scorrettezza.
- Che cosa è una scorrettezza?
Una scorrettezza è una delle infrazioni previste dalla Regola 12 che devono
essere punite con un provvedimento disciplinare (ammonizione o espulsione).
Ne vengono identificate diverse tipologie:
- sette per le quali un calciatore titolare deve essere ammonito;
- tre per le quali un calciatore di riserva o sostituito deve essere ammonito;
- sette per le quali un calciatore (titolare, di riserva o sostituito) deve essere
espulso dal recinto di gioco.
L’insieme di tutte queste infrazioni rappresenta le scorrettezze che possono
essere commesse.
- Che cosa differenzia i primi sette falli punibili con un calcio di punizione
diretto o di rigore dai rimanenti tre?
Per i primi l’arbitro deve valutare come l’azione è stata commessa (se con
negligenza, imprudenza o vigoria sproporzionata) mentre per gli altri tre l’arbitro
deve solo decidere se il fatto è avvenuto, poiché è di per sé un’infrazione.
Gli arbitri non devono, in ogni caso, punire le azioni che sono del tutto fortuite.
- A quali criteri deve attenersi l’arbitro per stabilire che un calciatore ha
toccato il pallone con le braccia o con le mani volontariamente?
Deve valutare se il contatto tra il pallone e la mano o il braccio è voluto dal
calciatore o se questi allarga, alza, muove o, comunque, tiene le mani o le braccia
con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone.
Non deve però essere considerato intenzionale il gesto istintivo di ripararsi il
viso o il basso ventre dal pallone, oppure se, per naturale effetto del movimento
corporeo, un calciatore tiene le braccia distaccate dal busto ed il pallone vi urta
contro, oppure se per effetto della distanza ravvicinata il calciatore non ha potuto
evitare il contatto tra le braccia ed il pallone.
- Un fallo di mano deve essere sempre punito sia tecnicamente sia
disciplinarmente?
No, non sempre. Posto che un fallo di mano per essere tale implica un contatto
volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore, il Regolamento di
norma lo punisce soltanto con un calcio di punizione diretto (o di rigore). Nelle
Linee Guida, poi, vengono indicate alcune circostanze per le quali detta infrazione
assurge a scorrettezza, divenendo così meritevole di provvedimento disciplinare.
- Se un calciatore, diverso dal portiere, restando fuori dalla propria area di
rigore, tocca volontariamente con una mano il pallone che si trova nell’area
o su una linea delimitante l’area stessa, che cosa deciderà l’arbitro?
Poiché il contatto è avvenuto comunque all’interno dell’area di rigore dovrà essere
accordato un calcio di rigore. L’arbitro valuterà, inoltre, se è necessario assumere
un provvedimento disciplinare secondo le indicazioni del punto precedente.
- Un calciatore, diverso dal portiere, tocca volontariamente il pallone con le
braccia all’interno della propria area di rigore. Quale deve essere la
decisione dell’arbitro?
L’arbitro accorda un calcio di rigore. L’infrazione di toccare volontariamente il
pallone con le mani include l’uso sia delle mani sia delle braccia.
- Un calciatore cerca di impedire al pallone di entrare all’interno della
propria porta toccandolo volontariamente con le mani. Tuttavia il pallone
entra in rete. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
La rete deve essere accordata ed il calciatore ammonito per comportamento
antisportivo.
- Il pallone, calciato da un attaccante, entrerebbe sicuramente nella porta
avversaria se non urtasse contro un braccio o una mano di un difensore
in area di rigore. L’arbitro dovrà accordare un calcio di rigore?
Se il contatto con il pallone non è intenzionale lascerà proseguire il gioco;
altrimenti, accorderà il calcio di rigore ed espellerà il calciatore.
- Un calciatore supera il portiere avversario e calcia il pallone verso la
porta sguarnita. Un difendente, trovandosi nella propria area di rigore,
lancia una scarpa o un altro oggetto che colpendo il pallone gli impedisce di
entrare in porta. Come deve regolarsi l’arbitro?
La scarpa o l’oggetto è considerato come un prolungamento della mano del
calciatore.
L’arbitro interrompe il gioco, accorda un calcio di rigore ed espelle il calciatore per
aver volontariamente toccato il pallone con le mani, impedendo così la segnatura
di una rete.
- Un calciatore titolare, che si trova nel campo per destinazione, entra sul
terreno di gioco senza l’autorizzazione dell’arbitro e tocca volontariamente
il pallone con le mani. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Il calciatore deve essere ammonito per essere entrato sul terreno di gioco senza
l’assenso dell’arbitro e il gioco ripreso con un calcio di punizione diretto (o di
rigore) che punisce l’infrazione (tecnicamente) più grave.
Se, a giudizio dell’arbitro, il calciatore è anche colpevole di comportamento
antisportivo per il fatto di aver volontariamente toccato il pallone con le mani
(interrompendo, ad esempio, un’importante azione di gioco), sarà espulso per
aver ricevuto una seconda ammonizione nella stessa gara.
Se, secondo l’arbitro, il calciatore è anche colpevole di aver impedito una rete o
un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore sarà espulso.
- Un attaccante supera il portiere avversario e calcia il pallone verso la
porta sguarnita. Il portiere, trovandosi nella propria area di rigore, lancia una
scarpa o un altro oggetto che colpisce il pallone impedendogli di entrare in
porta. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Il portiere deve essere ammonito per comportamento antisportivo e il gioco
ripreso con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trovava il pallone
quando è stato colpito dalla scarpa o dall’oggetto.*
- Un calciatore, diverso dal portiere, si trova all’interno della propria area
di rigore tenendo in mano (o lanciando) un parastinchi (o un altro oggetto) e
con questo colpisce il pallone impedendogli di entrare in rete. Quale deve
essere la decisione dell’arbitro?
L’arbitro accorda un calcio di rigore ed espelle il calciatore per avere impedito
la segnatura di una rete, toccando volontariamente il pallone con le mani. Il
parastinchi deve essere considerato come un prolungamento della mano.
- Cosa succede se nella stessa situazione del caso precedente il colpevole
è il portiere?
L’arbitro interrompe il gioco, ammonisce il portiere per comportamento antisportivo
ed il gioco è ripreso con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra
avversaria.*
- Che cosa si intende per carica?
L’atto di caricare un avversario può essere realizzato sotto le seguenti circostanze:
– “spalla a spalla” (non al centro della schiena dell’avversario), tenendo conto
delle differenze in altezza, peso, forza…;
– con il pallone a distanza di gioco e senza usare braccia o gomiti;
– con uno o entrambi i piedi a contatto con il suolo del terreno di gioco.
È un infrazione caricare un avversario in un modo negligente, imprudente o con
vigoria sproporzionata
Non è, invece, da considerarsi infrazione, un contatto non violento né pericoloso
effettuato, spalla contro spalla, con un avversario che ha il pallone a distanza di
gioco o che lo sta giocando.
- Un calciatore può proteggere il possesso del pallone, senza toccarlo pur
avendolo a distanza di gioco, per impedire all’avversario di giocarlo?
Sì. Il calciatore, di fatto, sta realmente giocando il pallone e non infrange la Regola
12 perché egli ne è in possesso e lo protegge per ragioni tattiche, avendolo a
distanza di gioco.
- Quale significato deve darsi all’espressione “distanza di gioco”?
La possibilità che ha un calciatore di giocare o controllare il pallone in rapporto
alla dinamica dell’azione ed alla distanza dal pallone stesso.
- Un calciatore nell’ostacolare la progressione di un avversario viene con
lui a contatto fisico. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Accorderà un calcio di punizione diretto o di rigore perché, di fatto, il calciatore
ha trattenuto l’avversario.
- Un calciatore per la contesa del pallone viene a contatto con il portiere
avversario, che si trova nella propria area di porta. È permessa questa
azione?
La contesa per il possesso del pallone è consentita. Un calciatore sarà punito
soltanto se nel contrasto salta addosso al portiere, lo carica o lo spinge in modo
negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata.
- Due o più calciatori possono contrastare lo stesso avversario nel
medesimo tempo?
Sì, purché il contrasto sia regolare.
- Due calciatori della stessa squadra stringono fra loro un avversario per
impedirgli di giocare il pallone o di impossessarsene (sandwich). Come
dovrà regolarsi l’arbitro?
I presupposti di questo fallo sono che un primo calciatore venga a contatto con
l’avversario “spalla a spalla” e, dopo, un compagno del primo calciatore faccia
la stessa azione dall’altra spalla. Poiché in tal modo i due calciatori trattengono
l’avversario, l’arbitro accorderà un calcio di punizione diretto o di rigore per la
squadra del calciatore trattenuto.
Se mediante questo fallo è impedita un’evidente opportunità di segnare una rete,
sarà espulso il calciatore che per secondo è entrato in contatto con l’avversario.
- Un difensore inizia a trattenere un avversario fuori dell’area di rigore,
ma finisce di trattenerlo all’interno di detta area. Dove dovrà ritenersi
concretizzata l’infrazione e quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Accorderà un calcio di rigore, perché il fallo si è concretizzato all’interno dell’area.
- Quali sono gli atti che determinano il gioco pericoloso e come dovranno
essere puniti?
Il gioco pericoloso è determinato da tutti quegli atti che, compiuti senza
intenzionalità e con poca accortezza possono, a giudizio dell’arbitro, risultare
pericolosi per chi li compie o per gli avversari.
A titolo esemplificativo possono citarsi i seguenti casi: calciare o tentare di calciare
il pallone con la gamba tesa e sollevata dal terreno in contrasto con l’avversario;
effettuare una “sforbiciata” pericolosa per un avversario, abbassare la testa
all’altezza del piede di un avversario che sta calciando il pallone.
Il gioco pericoloso, di norma, è punito soltanto con un calcio di punizione indiretto.
Non si rende responsabile di gioco pericoloso il portiere che, per impossessarsi o
per respingere il pallone, si lancia fra i piedi di un avversario.
- Un calciatore gioca in modo pericoloso alzando una gamba nel momento
in cui l’avversario cerca di toccare il pallone di testa e viene a contatto con
la testa dell’avversario. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Accorderà un calcio di punizione diretto o un calcio di rigore.
- Che cosa si intende con l’espressione “effettua un tackle su un
avversario”?
L’atto di un calciatore che, nell’intento di sottrarre il possesso del pallone
all’avversario che lo sta giocando, anziché intervenire sul pallone, interviene
sull’avversario stesso.
- Che cosa si intende per ciò che comunemente viene definito “fallo
tattico”?
Ogni accorgimento messo in atto per annullare o ritardare l’azione offensiva
avversaria attraverso un contrasto irregolare (trattenuta, spinta, sgambetto, cioè
contatto fisico) o fallo di mano. Altro esempio di “fallo tattico” è quello posto in
essere da calciatori di una squadra nei confronti del “regista” avversario (fonte
del gioco) per impedirgli sistematicamente la giocata, soprattutto nei repentini
capovolgimenti di fronte.
- Un calciatore può appoggiarsi sulle spalle di un compagno allo scopo di
colpire il pallone con la testa?
No. L’arbitro dovrà interrompere il gioco, ammonire il calciatore per comportamento
antisportivo e riprenderlo con un calcio di punizione indiretto in favore della
squadra avversaria.
- Mentre il pallone è in gioco, due calciatori della stessa squadra si
rendono reciprocamente colpevoli di un comportamento antisportivo o di
una condotta violenta sul terreno di gioco. Quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
L’arbitro li ammonisce o li espelle (a seconda dell’infrazione) e riprende il gioco
con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra avversaria nel punto in
cui è stata commessa l’infrazione.*
- Un calciatore chiede all’arbitro l’autorizzazione per uscire dal terreno
di gioco. Mentre esce, gli perviene il pallone e segna una rete. Quale deve
essere la decisione dell’arbitro?
Il calciatore deve essere ammonito per comportamento antisportivo. Il gioco verrà
ripreso con un calcio di punizione indiretto, eseguito da un calciatore della
squadra avversaria, nel punto in cui è stata commessa l’infrazione.*
- Un calciatore si colloca intenzionalmente sul pallone per un tempo
eccessivo, impedendo così agli avversari di poterlo giocare. Quale deve
essere la decisione dell’arbitro?
Interrompe il gioco, ammonisce il calciatore per comportamento antisportivo e
riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto.*
- Un calciatore lascia il terreno di gioco durante la gara, senza il permesso
dell’arbitro, e non si presenta più. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Deve considerare il calciatore ammonito (e se già ammonito, espulso per “doppia
ammonizione”), informandone il capitano della squadra e facendone menzione
nel proprio rapporto di gara.
- Ad un calciatore è consentito esultare dopo la segnatura di una rete?
Sì, purché tale manifestazione non ecceda per modalità e/o durata (ad esempio
se il calciatore si attarda fuori del terreno di gioco o si arrampica sulla rete di
recinzione, si copre il volto con la maglia o se la toglie del tutto). Verificandosi tali
comportamenti, il calciatore deve essere ammonito.
- Quale deve essere la decisione dell’arbitro se un calciatore, per
festeggiare la segnatura di una rete, si toglie la maglia e scopre una maglia
simile sottostante?
Ammonisce il calciatore per comportamento antisportivo.
- Un calciatore, dopo essere uscito dal terreno di gioco senza
l’autorizzazione dell’arbitro, vi fa rientro allo stesso modo (senza assenso).
Quale provvedimento dovrà adottare l’arbitro?
Tranne che il calciatore abbia lasciato il terreno per protestare contro una sua
decisione (nel qual caso deve essere considerato espulso), l’arbitro, salvo il
vantaggio, interromperà il gioco ed ammonirà il calciatore, considerando l’entrata e
l’uscita senza assenso, componenti di un unico comportamento antisportivo. Il
gioco sarà ripreso con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto.*
- Un calciatore, correndo con il pallone, vede un avversario davanti a sé
e si porta nel campo per destinazione per superarlo e continuare a giocare il
pallone, che resta in gioco. L’avversario esce dal terreno di gioco per
fermarlo e lo trattiene. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Il gioco è interrotto e l’avversario è ammonito per comportamento antisportivo. Il
gioco riprende con un calcio di punizione indiretto dal punto in cui si trovava il
pallone quando il gioco è stato interrotto.*
- Due calciatori avversari si trovano, nel rispetto delle Regole del gioco, nel
campo per destinazione. Uno di essi commette una irregolarità nei confronti
dell’altro, mentre il pallone è in gioco. Cosa farà l’arbitro?
Salvo il “vantaggio”, l’arbitro dovrà interrompere il gioco, ammonire o espellere il
calciatore colpevole e quindi riprendere il gioco con una propria rimessa nel
punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.*
- Un calciatore si trova nel campo per destinazione, nel rispetto delle
Regole e disturba con gesti o parole un avversario. Dovrà essere punito?
Sì. Qualora il fatto si verifichi con il pallone in gioco, l’arbitro, salvo il “vantaggio”,
interromperà il gioco, ammonirà il calciatore per comportamento antisportivo e lo
riprenderà con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il
gioco è stato interrotto.* Nel caso di applicazione del “vantaggio” il colpevole
dovrà essere ammonito alla prima interruzione.
- In che modo dovrà essere notificata l’ammonizione o l’espulsione ad un
calciatore (titolare, di riserva o sostituito)?
L’arbitro dovrà dare evidenza al provvedimento disciplinare esibendo all’interessato
durante un’interruzione di gioco il cartellino giallo o rosso.
- Come dovrà comportarsi l’arbitro per notificare al calciatore già
ammonito la seconda ammonizione e, quindi, l’espulsione?
Durante un’interruzione di gioco, gli esibirà prima il cartellino giallo e subito dopo
quello rosso.
- Durante il riposo e fuori dal terreno di gioco, un calciatore si rende
colpevole di condotta violenta. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Considererà il calciatore espulso ed avviserà il capitano della sua squadra.
- Un calciatore di riserva o sostituito che si trova in panchina si rende
colpevole di una scorrettezza passibile di espulsione. L’arbitro deve
esibirgli il cartellino rosso per indicargli che deve abbandonare il recinto
di gioco?
Sì. Tutti i calciatori (titolari, di riserva, sostituiti) sono sottoposti all’autorità
dell’arbitro che si trovino o no sul terreno di gioco. L’uso del cartellino è per dare
una chiara indicazione che è stato adottato un provvedimento disciplinare nei
confronti di un calciatore.
- Un calciatore espulso può sostare nel recinto di gioco?
No, deve abbandonare immediatamente il recinto di gioco affinché l’arbitro possa
riprendere la gara.
- L’arbitro ammonisce un calciatore che si scusa per la sua scorrettezza.
L’arbitro può non menzionare questa ammonizione nel rapporto di gara?
No. Tutte le ammonizioni devono essere riportate.
- Un calciatore ritardatario, non di riserva, stando nel campo per
destinazione in divisa da gioco, colpisce un avversario che si trova sul
terreno di gioco, mentre il pallone è in gioco. Quale provvedimenti dovrà
assumere l’arbitro?
L’arbitro interromperà il gioco, identificherà il calciatore e lo espellerà. Poiché il
fallo è stato consumato sul terreno di gioco, accorderà un calcio di punizione
diretto che, nelle dovute circostanze, potrà essere anche un calcio di rigore.
- Un calciatore titolare, anche se ritardatario, si trova nel campo per
destinazione e, mentre il gioco è in svolgimento, protende una parte del
corpo toccando volontariamente il pallone sul terreno di gioco. Come dovrà
regolarsi l’arbitro?
Il calciatore dovrà essere considerato entrato o rientrato sul terreno di gioco senza
l’assenso dell’arbitro. Pertanto, salvo il “vantaggio”, l’arbitro interromperà il gioco,
ammonirà il colpevole e riprenderà con un calcio di punizione indiretto nel punto
in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto,* o con un calcio di
punizione diretto (o di rigore), se tocca il pallone con la mano o con un braccio.
- Un calciatore titolare, trovandosi nel campo per destinazione, si colloca
vicino alla propria porta e, per evitare che la squadra avversaria segni una
rete, entra sul terreno di gioco arrestando il pallone con la mano nella propria
area di rigore. Quale decisione assumerà l’arbitro?
Dovrà espellere il calciatore per condotta gravemente sleale ed accordare un
calcio di rigore.
- Un calciatore non di riserva, ritardatario o rientrante, prende parte al
gioco senza il prescritto consenso e realizza una rete. Che cosa deciderà
l’arbitro?
Se l’arbitro si accorgerà dell’ingresso del calciatore prima della ripresa del gioco,
non convaliderà la rete, ammonirà il calciatore e riprenderà il gioco con un calcio
di punizione indiretto dal punto in cui il pallone è stato toccato.* Se invece l’arbitro
si è reso conto del fatto a gioco già ripreso, dovrà considerare valida la rete,
ammonirà il colpevole, facendo menzione di tutto sul rapporto di gara.
- Nelle medesime circostanze del caso precedente, un calciatore segna
un’autorete. quali decisioni assumerà l’arbitro?
Dovrà convalidare la rete ed ammonire il calciatore che ha commesso l’infrazione.
- Quale decisione dovrà assumere l’arbitro se un calciatore, per protestare
contro una sua decisione, abbandona il terreno di gioco?
Lo considererà espulso e, non potendo notificare la sua decisione direttamente
all’interessato, informerà il capitano della sua squadra, facendone poi menzione
nel proprio rapporto di gara. Se tale calciatore dovesse successivamente rientrare
sul terreno di gioco durante lo svolgimento di un’azione, l’arbitro lo considererà
come persona estranea al gioco, adottando le decisioni di conseguenza.
- Dopo che l’arbitro ha interrotto il gioco, un calciatore in segno di dissenso
dalla decisione assunta, lancia lontano il pallone. Come dovrà regolarsi
l’arbitro?
Ammonirà il calciatore e farà riprendere il gioco in base al motivo per cui l’aveva
interrotto, recuperando il tempo perduto.
- Quali decisioni deve assumere l’arbitro se un calciatore, intervenendo
in tackle, colpisce con un calcio l’avversario non avendo reale possibilità di
giocare il pallone e mettendo in pericolo l’integrità fisica di quest’ultimo?
Calcio di punizione diretto o di rigore ed espulsione.
- Un portiere, nella propria area di rigore, ha il pallone tra le mani e poi lo
lascia cadere a terra. Controllandolo coi piedi, esce dall’area e dopo decide
di tornare dentro la stessa area e di raccogliere il pallone con le mani. Quale
deve essere la decisione dell’arbitro?
Accorderà un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria.*
- Un portiere tenendo il pallone con le mani lo fa rimbalzare prima di
rinviarlo. Commette in questo modo un’infrazione?
No, perché deve considerarsi che il portiere non ha mai lasciato il possesso del
pallone.
- Se un portiere fa rimbalzare il pallone, può un avversario giocarlo
quando tocca il suolo?
No. L’arbitro dovrà assegnare un calcio di punizione indiretto.
- Dopo essersi impossessato con le mani del pallone, un portiere lo tiene
sul palmo di una di esse. Un avversario arriva da dietro e colpisce il pallone
con la testa. Questo è regolare?
No. L’arbitro dovrà assegnare un calcio di punizione indiretto.
- Mentre un portiere rilascia il pallone dalle mani per rilanciarlo,
calciandolo “al volo”, un avversario lo intercetta prima che il portiere stesso
possa calciarlo. Questo è consentito?
No, è un’infrazione impedire al portiere di rilasciare il pallone dalle mani. Lasciare il
pallone dalle mani e calciarlo sono considerate un’unica azione.
- Un calciatore volontariamente calcia il pallone verso il proprio portiere
che se ne avvede in ritardo e, per evitare una autorete o che un avversario
se ne impossessi con la evidente opportunità di segnare una rete, lo devia in
angolo con le mani. Come si comporterà l’arbitro?
Accorderà un calcio di punizione indiretto nel punto in cui il portiere ha toccato il
pallone con le mani,* senza assumere alcun provvedimento disciplinare.
- Qualora il portiere dopo aver effettuato regolarmente una parata, per
effetto dello slancio, esce dall’area di rigore con il pallone tra le mani, cosa
farà l’arbitro?
Dovrà accordare un calcio di punizione diretto a favore della squadra avversaria.
- In quali casi un portiere sarà espulso o ammonito quando commette
un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore?
Non essendoci differenze tra un qualsiasi calciatore ed un portiere, salvo il
fatto che quest’ultimo all’interno della propria area di rigore può toccare il
pallone con le mani, i provvedimenti disciplinari nei confronti del portiere
sono assunti come nei confronti degli altri calciatori, tenuta presente la citata
prerogativa.
- Un calciatore è in posizione di fuorigioco e l’assistente sbandiera.
L’arbitro non se ne avvede ed un difensore impedisce fallosamente
un’evidente opportunità di segnare una rete. L’arbitro interrompe il gioco e
soltanto in questo momento, vede il segnale dell’assistente. Quale deve
essere la decisione dell’arbitro?
- a) Se ritiene corretta la segnalazione di fuorigioco dell’assistente, non deve
espellere il difensore perché non c’era l’evidente opportunità di segnare una
rete. Il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra
difendente.*
Il calciatore può essere comunque sanzionato, se, a giudizio dell’arbitro, la sua
azione è di per sé passibile di ammonizione o di espulsione.
- b) Se, invece, ritiene errata la segnalazione del fuorigioco, il difensore deve essere
espulso per aver impedito un’evidente opportunità di segnare una rete e il gioco
riprende con un calcio di punizione diretto, indiretto o con un calcio di rigore in
favore della squadra attaccante.
- Un calciatore è in posizione di fuorigioco e l’assistente sbandiera.
L’arbitro non vede il segnale e un difensore colpisce violentemente con
un pugno un avversario. L’arbitro interrompe il gioco e, solo in questo
momento, vede la segnalazione dell’assistente. Quale deve essere la
decisione dell’arbitro?
- a) Se ritiene corretta la segnalazione di fuorigioco dell’assistente, espelle il
difensore per condotta violenta e riprende il gioco con un calcio di punizione
indiretto in favore della squadra difendente.*
- b) Se, invece, ritiene errata la segnalazione del fuorigioco, espelle il difensore
per condotta violenta e riprende il gioco con un calcio di punizione diretto o di
rigore in favore della squadra attaccante.
- Un assistente alza la sua bandierina per segnalare che un calciatore è
colpevole di condotta violenta. L’arbitro, che non ha visto l’infrazione, non
si accorge del segnale dell’assistente e la squadra del calciatore colpevole
segna una rete. In questo momento, l’arbitro vede il segnale dell’assistente.
Quale deve essere la sua decisione?
La rete non dovrà essere convalidata. Il calciatore colpevole sarà espulso ed il
gioco sarà ripreso con un calcio di punizione diretto o di rigore.*
- Dopo che una rete è segnata, l’arbitro vede una segnalazione
dell’assistente. L’assistente informa l’arbitro che prima che il pallone
entrasse in porta, il portiere della squadra che ha segnato la rete, nella
propria area di rigore, ha colpito violentemente un avversario. Quale deve
essere la decisione dell’arbitro?
La rete non dovrà essere convalidata. Il portiere dovrà essere espulso per condotta
violenta ed un calcio di rigore sarà accordato alla squadra avversaria.
- Qualora un calciatore lanci un oggetto (o il pallone) contro un avversario
(o qualsiasi altra persona), a quali criteri dovrà attenersi l’arbitro per stabilire
il provvedimento disciplinare da assumere?
L’arbitro dovrà valutare se il calciatore abbia agito soltanto con avventatezza e
senza la volontà di far male né di nuocere all’avversario (o alla persona). In tal
caso lo ammonirà. Ove, invece, l’arbitro ravvisi nel lancio un intento lesivo o
violento o comunque sia usata forza eccessiva, il calciatore dovrà essere espulso.
- Cosa deve intendersi per “usare un linguaggio o fare gesti offensivi,
ingiuriosi o minacciosi” e quale provvedimento dovrà adottare l’arbitro?
Ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione
o insulto per qualsiasi motivo (razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità,
origine territoriale o etnica, …) o configuri propaganda ideologica vietata dalla
legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
L’uso di un linguaggio o gestualità osceni o volgari, come pure di espressioni
blasfeme deve essere considerato rientrare in detta previsione normativa.
Al verificarsi di tali infrazioni, costatate direttamente o su segnalazione degli
assistenti o del quarto ufficiale, l’arbitro deve espellere (se calciatore) o allontanare
dal recinto di gioco il responsabile.
LA CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE
Racchiuse nell’espressione “condotta gravemente sleale”, la Regola 12 prevede
due diverse infrazioni punibili con l’espulsione del calciatore, che…
- A) impedisce alla squadra avversaria, toccando volontariamente il pallone con le
mani:
- la segnatura di una rete;
- un’evidente opportunità di segnare una rete (ciò non si considera un’infrazione
per il portiere all’interno della propria area di rigore).
- B) impedisce ad un calciatore avversario che si dirige verso la porta, mediante
un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore, un’evidente
opportunità di segnare una rete.
Analizziamo ora nel dettaglio i due casi:
- L’infrazione (A) contiene al proprio interno due diverse ipotesi: una prima di più
immediata comprensione ed una seconda che si può accostare all’infrazione (B)
per via dell’espressione comune “un’evidente opportunità di segnare una rete”.
- L’infrazione (A 1) si riferisce ad un caso facilmente identificabile: mentre il
pallone sta per entrare in porta (a seguito di un tiro, di un colpo di testa, di una
deviazione qualsiasi), un difendente per evitare che sia segnata la rete, impedisce
al pallone di oltrepassare la linea di porta con un “fallo di mano”.
- Le infrazioni (A 2) e (B), invece, comprendono una vastissima moltitudine di
ipotesi contemplate appunto nell’espressione che le accomuna.
È necessario, quindi, al fine di assicurare la maggiore uniformità di giudizio e la
minore discrezionalità di valutazione indicare gli elementi che consentono di
definire EVIDENTE un’opportunità di segnare una rete:
1) la direzione dell’azione: il calciatore deve dirigersi verso la porta avversaria e
non genericamente verso la linea di porta o, ancora meno, verso un angolo del
terreno;
2) la probabilità di controllare il pallone: il calciatore deve essere in possesso del
pallone o deve poterlo controllare facilmente;
3) il numero dei difendenti capaci di intervenire nell’azione e la loro posizione sul
terreno di gioco (al più uno tra il calciatore e la porta, oltre a chi commette il fallo);
4) il punto dove è commesso il fallo (più lontano è dalla porta, meno probabile che
l’opportunità sia EVIDENTE);
In conclusione: c’era una concreta probabilità che l’attacco producesse un tiro in
porta e, quindi, una rete se non fosse stato interrotto scorrettamente?
Se manca uno qualunque di questi elementi, l’opportunità di segnare una rete
non può definirsi EVIDENTE. Inoltre, la presenza di ciascuno di questi elementi
deve essere “chiara” affinché l’espulsione sia appropriata secondo la Regola 12.
Bisogna ricordare che la condotta gravemente sleale si concretizza sia con i falli
punibili con un calcio di punizione diretto (o di rigore) sia con quelli punibili con un
calcio di punizione indiretto.
Se l’arbitro applica il vantaggio durante un’evidente opportunità di segnare una
rete, il calciatore colpevole alla prima interruzione del gioco non sarà espulso, ma
ammonito. Se, però, l’infrazione commessa merita di per sé l’espulsione, il calciatore
sarà espulso non per condotta gravemente sleale, ma per il tipo di fallo.
Un difensore tocca volontariamente il pallone con la mano sulla propria linea
di porta nel tentativo di evitare la segnatura di una rete, ma il pallone entra
ugualmente. La rete deve essere convalidata ed il difensore ammonito.
Un calciatore si sta dirigendo verso la porta avversaria quando viene
trattenuto dal portiere. Il portiere deve essere espulso per aver impedito
un’evidente opportunità di segnare una rete.
Un attaccante viene sgambettato da un difendente all’interno dell’area di
rigore e un calcio di rigore è accordato. Il difendente non deve essere
espulso perché l’attaccante si sta allontanando dalla porta e, quindi, non ha
un’evidente opportunità di segnare una rete
SCORRETTEZZE
da AMMONIZIONE da ESPULSIONE
- COMPORTAMENTO ANTISPORTIVO:
falli, atti, gesti o atteggiamenti contrari allo spirito del gioco.
Ad esempio:
- Trattenere prolungatamente il pallone tra gli arti inferiori con lo
scopo di impedire agli avversari di giocarlo;
- Appoggiarsi su un compagno per saltare più in alto;
- Trarre in inganno gli avversari con parole;
- Compiere intenzionalmente qualsiasi atto teso ad aggirare i
divieti imposti dalle Regole: per esempio, alzarsi il pallone coi
piedi per passarlo di testa al proprio portiere;
- Compiere qualsiasi atto simulatorio per ingannare l’arbitro;
- Segnare o tentare di segnare una rete toccando
intenzionalmente il pallone con una mano
- Interrompere con un fallo un’importante azione di gioco
- Esultare in modo eccessivo e/o provocatorio nei confronti degli
avversari e/o del pubblico, come togliendosi la maglia,
arrampicandosi sulle recinzioni, ecc…
Un comportamento antisportivo, a seconda della natura, può
verificarsi all’interno o all’esterno del terreno di gioco, sia con il
pallone in gioco sia con il pallone non in gioco.
- CONDOTTA VIOLENTA:
falli, atti o gesti che arrechino o tendano ad arrecare un danno
fisico a chicchessia
Ad esempio:
- Dare o tentare di dare un calcio, un pugno, uno schiaffo, …
- Colpire o tentare di colpire, anche usando o lanciando oggetti
(non è indispensabile che l’oggetto colpisca effettivamente il
destinatario, che ad esempio, potrebbe scansarlo)
La condotta violenta può verificarsi sia a gioco fermo sia in
svolgimento
- PROTESTARE CON PAROLE O GESTI
(nei confronti degli Ufficiali di gara)
- GRAVE FALLO DI GIOCO
Si ha quando un calciatore fa uso di forza eccessiva nei confronti
di un avversario, cercando di giocare il pallone, e compiendo un
intervento di fronte, di lato o di dietro, con una o entrambe le
gambe, mettendo a serio rischio l’integrità fisica dell’avversario.
Ad esempio:
- Sgambettare un avversario da tergo, non avendo alcuna
possibilità di giocare il pallone
Un grave fallo di gioco può essere commesso soltanto sul terreno
di gioco e con il pallone in gioco.
- TRASGREDIRE RIPETUTAMENTE LE
REGOLE DEL GIOCO (l’infrazione è riferita soltanto ai
calciatori titolari)
- SPUTARE ADDOSSO AD UN AVVERSARIO
o QUALSIASI ALTRA PERSONA (non è
indispensabile che lo sputo colpisca effettivamente il destinatario,
che ad esempio, potrebbe scansarlo)
- RITARDARE LA RIPRESA DEL GIOCO
(eventualmente anche creando una situazione di contrasto con gli
avversari dopo che una rete è stata segnata)
- USARE UN LINGUAGGIO O FARE GESTI
OFFENSIVI, INGIURIOSI, OLTRAGGIOSI O
MINACCIOSI, BLASFEMI
- NON RISPETTARE LA DISTANZA
PRESCRITTA PER I CALCI D’ANGOLO, I CALCI
DI PUNIZIONE E LE RIMESSE LATERALI
(l’infrazione è riferita soltanto ai calciatori titolari)
5 e 6. CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE:
falli che neghino alla squadra avversaria una rete o ad un
calciatore della squadra avversaria un’evidente opportunità di
segnare una rete
- ENTRARE O RIENTRARE SUL TERRENO DI
GIOCO SENZA IL PERMESSO DELL’ARBITRO
(l’infrazione è riferita soltanto ai calciatori titolari; per i calciatori di
riserva rientra nel concetto di comportamento antisportivo)
- ABBANDONARE DELIBERATAMENTE IL
TERRENO DI GIOCO SENZA IL PERMESSO
DELL’ARBITRO
- RICEVERE UNA SECONDA AMMONIZIONE
NELLA MEDESIMA GARA
150 | Regola 12
ANNOTAZIONI
Regola 13 | 151
Calci di punizione REGOLA 13
REGOLAMENTO
Tipi di calci di punizione
I calci di punizione sono diretti e indiretti.
Il calcio di punizione diretto
IL PALLONE ENTRA IN PORTA
- se un calcio di punizione diretto è
calciato direttamente nella porta
avversaria, la rete è valida;
- se un calcio di punizione diretto è
calciato direttamente nella propria
porta deve essere accordato un
calcio d’angolo alla squadra
avversaria.
Il calcio di punizione indiretto
SEGNALAZIONE
L’arbitro indica il calcio di
punizione indiretto sollevando il
proprio braccio al di sopra della
testa. Egli mantiene il braccio in
questa posizione durante
l’esecuzione del calcio di
punizione e fino a che il pallone
abbia toccato un altro calciatore o
cessi di essere in gioco.
IL PALLONE ENTRA IN PORTA
Una rete può essere segnata soltanto se il pallone entra in porta dopo aver
toccato un altro calciatore:
- se un calcio di punizione viene calciato direttamente nella porta della squadra
avversaria, il gioco dovrà essere ripreso con un calcio di rinvio;
- se un calcio di punizione viene calciato direttamente nella propria porta, il gioco
dovrà essere ripreso con un calcio d’angolo in favore della squadra avversaria.
152 | Regola 13
Procedura
Sia per il calcio di punizione diretto che per quello indiretto, il pallone deve essere
fermo nel momento in cui viene calciato e chi lo calcia non deve toccarlo di nuovo
prima che sia stato toccato da un altro calciatore.
Punto di esecuzione del calcio di punizione
CALCIO DI PUNIZIONE ALL’INTERNO DELL’AREA DI RIGORE
Calcio di punizione diretto o indiretto in favore della squadra difendente:
- tutti i calciatori della squadra avversaria devono trovarsi ad almeno m. 9,15 dal
pallone;
- tutti i calciatori della squadra avversaria devono rimanere al di fuori dell’area di
rigore fino a quando il pallone non sia in gioco;
- il pallone è in gioco non appena è calciato fuori dall’area di rigore verso il terreno
di gioco;
- un calcio di punizione accordato all’interno dell’area di porta può essere eseguito
da qualsiasi punto di tale area.
Calcio di punizione indiretto in favore della squadra attaccante:
- tutti i calciatori della squadra avversaria devono trovarsi ad almeno m. 9,15 dal
pallone fino a quando questo non sia in gioco, fatto salvo il caso che essi si trovino
sulla propria linea di porta fra i pali;
- il pallone è in gioco quando è calciato e si muove;
- un calcio di punizione indiretto, accordato all’interno dell’area di porta, deve
essere eseguito dalla linea dell’area di porta, parallela alla linea di porta, nel punto
più vicino a quello in cui è stata commessa l’infrazione.
CALCIO DI PUNIZIONE ALL’ESTERNO DELL’AREA DI RIGORE
- tutti i calciatori della squadra avversaria devono trovarsi ad almeno m. 9,15 dal
pallone fino a quando questo non sia in gioco;
- il pallone è in gioco non appena è calciato e si muove;
Regola 13 | 153
- il calcio di punizione deve essere eseguito dal punto in cui è stata commessa
l’infrazione o dalla posizione in cui si trovava il pallone quando si è verificata
l’infrazione (a seconda del tipo di infrazione).
Infrazioni e sanzioni
Quando un calciatore della squadra avversaria non rispetta la distanza prescritta
durante l’esecuzione di un calcio di punizione:
- il calcio di punizione deve essere ripetuto.
Quando il pallone non è uscito dall’area di rigore durante l’esecuzione di un calcio
di punizione accordato ai difendenti all’interno della propria area di rigore:
- il calcio di punizione deve essere ripetuto.
CALCIO DI PUNIZIONE ESEGUITO DA UN CALCIATORE DIVERSO DAL PORTIERE
Se, dopo che il pallone è in gioco, colui che lo ha calciato lo tocca una seconda
volta (non con le mani) prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto viene accordato alla squadra avversaria e deve
essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 –
Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Se, dopo che il pallone è in gioco, colui che lo ha calciato tocca volontariamente il
pallone con le mani prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto viene accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui l’infrazione è stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
- un calcio di rigore viene accordato se l’infrazione è stata commessa all’interno
dell’area di rigore della squadra del calciatore che ha eseguito il calcio di
punizione.
154 | Regola 13
CALCIO DI PUNIZIONE ESEGUITO DAL PORTIERE
Se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere lo tocca una seconda volta (non con
le mani) prima che lo stesso sia toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto viene accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui l’infrazione è stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
Se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere lo tocca volontariamente con le mani
prima che sia toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto viene accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’esterno dell’area di rigore. Questo calcio di
punizione diretto deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione è stata
commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
- un calcio di punizione indiretto viene accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’interno dell’area di rigore del portiere stesso.
Questo calcio di punizione indiretto deve essere eseguito dal punto in cui
l’infrazione è stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di
punizione).
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURA
Il pallone è in gioco quando è calciato e si muove.
Un calcio di punizione può essere eseguito alzando il pallone con un piede o con
entrambi i piedi simultaneamente.
Fare una finta durante l’esecuzione di un calcio di punizione per confondere gli
avversari è consentito in quanto parte del gioco. Tuttavia, se a giudizio dell’arbitro
la finta è considerata come un atto di comportamento antisportivo, il calciatore
dovrà essere ammonito.
Se un calciatore, mentre sta eseguendo correttamente un calcio di punizione,
calcia volontariamente il pallone contro un avversario al fine di poterlo rigiocare,
ma non lo fa in maniera negligente, imprudente o usando vigoria sproporzionata,
l’arbitro dovrà lasciare che il gioco prosegua.
Un calcio di punizione indiretto deve essere ripetuto se l’arbitro omette di alzare il
braccio per indicare che il calcio è indiretto e il pallone è calciato direttamente in
porta. Il carattere indiretto del calcio di punizione non è annullato dall’errore
dell’arbitro.
DISTANZA
Se un calciatore decide di eseguire rapidamente un calcio di punizione ed un
avversario che si trova a meno di m. 9.15 dal pallone lo intercetta, l’arbitro lascerà
che il gioco prosegua.
Se un calciatore decide di eseguire rapidamente un calcio di punizione ed un
avversario che è vicino al pallone gli impedisce intenzionalmente di effettuare il
calcio di punizione, l’arbitro dovrà ammonire il calciatore per aver ritardato la
ripresa di gioco.
Se la squadra difendente esegue un calcio di punizione all’interno della propria
area di rigore e uno o più avversari si trovano ancora all’interno di essa perché il
difensore decide di eseguire rapidamente la punizione e gli avversari non hanno
avuto il tempo di uscirne, l’arbitro lascerà che il gioco prosegua.
GUIDA PRATICA AIA
- In quale punto deve essere collocato il pallone per l’esecuzione di un
calcio di punizione?
Dipende dal tipo di infrazione commessa.
I falli specificati nella Regola 12 punibili con un calcio di punizione diretto si
intendono commessi nel punto in cui avviene il contatto (salvo il caso di fallo
“continuato”, che si punisce dove termina) sia fra i calciatori, sia fra mano e
pallone. Per i falli punibili con calcio di punizione indiretto, il pallone deve essere
collocato nel punto in cui l’infrazione è stata commessa.
Nel caso in cui un calciatore, anche se di riserva, entri o rientri sul terreno di
gioco senza il consenso dell’arbitro, il calcio di punizione indiretto deve essere
effettuato nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.
- È sempre obbligatorio il rispetto della distanza minima di m. 9,15 dal pallone
per i calciatori appartenenti alla squadra che subisce un calcio di punizione?
Sì, con la eccezione del calcio di punizione indiretto eseguito dall’interno dell’area
di rigore da una distanza inferiore a m. 9,15 dalla porta contro la squadra
difendente: in tale circostanza i difendenti possono disporsi sulla linea di porta, nel
tratto compreso fra i pali; altrimenti devono rispettare la distanza prescritta. Il
calciatore che esegue il calcio di punizione può rinunciare tacitamente al rispetto
della distanza da parte degli avversari, ma in tale circostanza, qualora il pallone
venga intercettato, l’arbitro non dovrà intervenire.
- Un calciatore esegue un calcio di punizione dall’esterno della propria
area di rigore e tocca volontariamente una seconda volta il pallone con le
mani prima che sia stato toccato da un altro calciatore. Quale deve essere
la decisione dell’arbitro?
Sanziona l’infrazione più grave, accordando un calcio di punizione diretto o di
rigore, se l’infrazione avviene all’interno dell’area di rigore del calciatore.
- Un calcio di punizione indiretto è accordato ad una squadra all’interno
della propria area di rigore. Il calciatore calcia il pallone e quest’ultimo tocca
un compagno che si trova in detta area; il pallone entra nella propria porta.
Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Il calcio di punizione deve essere ripetuto dal momento che il pallone non è in
gioco fino a che non esce dall’area di rigore verso il terreno di gioco.
- Nell’effettuazione di un calcio di punizione eseguito dall’interno della
propria area di rigore, quando i calciatori avversari possono entrare in detta
area?
I calciatori avversari non possono entrare all’interno dell’area di rigore fino a che il
pallone non è uscito da detta area.
Regola 13 | 157
- Un calciatore esegue rapidamente un calcio di punizione e segna una
rete. L’arbitro non ha avuto l’opportunità di alzare il braccio per indicare
che il calcio di punizione era indiretto. Quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
Il tiro deve essere ripetuto perché l’infrazione iniziale doveva essere sanzionata con
un calcio di punizione indiretto ma l’arbitro non ha avuto l’opportunità di segnalarlo e
ciò potrebbe aver indotto in errore il calciatore che ha eseguito il tiro.
7 Nell’esecuzione di un calcio di punizione indiretto il pallone toccato da
un calciatore non si muove. Un suo compagno lo colpisce immediatamente
dopo, segnando una rete. La rete è valida?
No, perché il pallone è in gioco dopo che è toccato e si è mosso. Pertanto il gioco
deve essere ripreso con un calcio di rinvio.
- Nell’esecuzione di un calcio di punizione il pallone, regolarmente in gioco,
viene deviato dall’arbitro e finisce direttamente in porta. Come si regolerà
l’arbitro?
– se il pallone entra nella porta della squadra che ha eseguito il calcio di punizione il
gioco sarà ripreso con il calcio d’angolo;
– se il pallone entra nella porta della squadra avversaria, ed il calcio di punizione
era diretto, la rete è valida;
– se il pallone entra nella porta della squadra avversaria ed il calcio di punizione
era indiretto, il gioco sarà ripreso con un calcio di rinvio.
ANNOTAZIONI
Il calcio di rigore REGOLA 14
REGOLAMENTO
Un calcio di rigore viene accordato contro la squadra che commette, all’interno
della propria area di rigore e mentre il pallone è in gioco, una delle dieci infrazioni
punibili con un calcio di punizione diretto.
Una rete può essere segnata direttamente su calcio di rigore.
La gara deve essere prolungata per consentire l’esecuzione del calcio di rigore
accordato allo scadere di ciascuno dei tempi regolamentari o supplementari.
Posizione del pallone e dei calciatori
Il pallone:
- deve essere posizionato sul punto del calcio di rigore.
Il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore:
- deve essere chiaramente identificato.
Il portiere della squadra difendente:
- deve restare sulla linea di porta, all’interno dei pali, facendo fronte a chi esegue il
tiro fino a quando il pallone è stato calciato.
Tutti i calciatori tranne l’incaricato del tiro devono posizionarsi:
- all’interno del terreno di gioco;
- al di fuori dell’area di rigore;
- dietro il punto del calcio di rigore;
- ad almeno m. 9,15 dal punto del calcio di rigore.
Procedura
- dopo che i calciatori hanno preso posizione in conformità con questa Regola,
l’arbitro emette il fischio per dare il segnale per l’esecuzione del calcio di rigore;
- il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore deve calciare il pallone in
avanti;
- egli non può toccare di nuovo il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da
un altro calciatore;
- il pallone è in gioco quando è calciato e si muove in avanti.
Quando un calcio di rigore è eseguito durante il normale svolgimento del gioco, o
si rende necessario prolungare il tempo al termine di un periodo di gioco per
consentirne l’esecuzione o la ripetizione, la rete viene accordata se, prima di
varcare la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa:
- il pallone tocca uno o entrambi i pali e/o la traversa e/o il portiere.
L’arbitro decide quando il calcio di rigore ha prodotto il proprio effetto.
Infrazioni e sanzioni
SE L’ARBITRO EMETTE IL FISCHIO PER L’ESECUZIONE DEL CALCIO DI RIGORE E, PRIMA
CHE IL PALLONE SIA IN GIOCO, SI VERIFICA UNA DELLE SEGUENTI SITUAZIONI:
Il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore infrange le Regole del Gioco:
- l’arbitro permette l’esecuzione del tiro.
- se il pallone entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
- se il pallone non entra in porta, l’arbitro dovrà interrompere il gioco e la gara sarà
ripresa con un calcio di punizione indiretto per la squadra difendente dal punto in
cui è avvenuta l’infrazione.
Il portiere infrange le Regole del Gioco:
- l’arbitro permette l’esecuzione del tiro.
- se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere accordata.
- se il pallone non entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
Un compagno del calciatore incaricato del tiro infrange le Regole del Gioco:
- l’arbitro permette l’esecuzione del tiro.
- se il pallone entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
- se il pallone non entra in porta, l’arbitro dovrà interrompere il gioco e la gara sarà
ripresa con un calcio di punizione indiretto per la squadra difendente dal punto in
cui è avvenuta l’infrazione.
Un compagno del portiere infrange le Regole del Gioco:
- l’arbitro permette l’esecuzione del tiro;
- se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere accordata.
- se il pallone non entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
Uno o più calciatori di entrambe le squadre infrangono le Regole del Gioco:
- il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
SE DOPO CHE IL PALLONE È STATO CALCIATO:
l’esecutore del calcio di rigore tocca il pallone di nuovo (ma non con le mani) prima
che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto sarà accordato in favore della squadra avversaria
nel punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di
esecuzione del calcio di punizione).
l’esecutore del calcio di rigore tocca volontariamente il pallone con le mani prima
che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto sarà accordato alla squadra avversaria nel punto in
cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio
di punizione).
il pallone entra in contatto con un corpo estraneo durante la sua traiettoria:
- il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.
il pallone, dopo essere stato respinto dal portiere o dai pali o dalla traversa, ricade
sul terreno di gioco e viene quindi in contatto con un corpo estraneo:
- l’arbitro interrompe il gioco;
- il gioco verrà ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui si
trovava il pallone al momento del contatto con il corpo estraneo, a meno che il
gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro
effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di
porta nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato
interrotto.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURA
Fare una finta durante la rincorsa per l’esecuzione di un calcio di rigore per
confondere gli avversari è consentito in quanto fa parte del gioco. Tuttavia, fare
finta di calciare il pallone una volta che il calciatore ha completato la rincorsa è
considerata un’infrazione alla Regola 14 ed un atto di comportamento antisportivo
per il quale il calciatore deve essere ammonito.
PREPARATIVI PER IL CALCIO DI RIGORE
Prima che il calcio di rigore sia eseguito l’arbitro deve assicurarsi che:
- il calciatore incaricato di eseguirlo sia chiaramente identificato;
- il pallone sia posizionato correttamente sul punto del calcio di rigore;
- il portiere si trovi sulla linea di porta tra i pali e faccia fronte a chi è incaricato di
eseguirlo;
- i compagni di chi esegue il calcio di rigore ed i compagni del portiere siano:
– all’esterno dell’area di rigore;
– all’esterno dell’arco dell’area di rigore;
– dietro la linea del pallone.
GUIDA PRATICA AIA
- Il capitano della squadra punita con un calcio di rigore può formulare
riserve sulla distanza del punto del calcio di rigore dalla linea di porta?
Le riserve verbali possono essere espresse soltanto per irregolarità del terreno di
gioco sopravvenute nel corso della gara. Nel caso in questione, poiché le riserve
riguardano un particolare della segnatura del terreno rimasto immutato durante la
gara, le stesse avrebbero dovuto essere presentate per iscritto prima dell’inizio.
Pertanto, l’arbitro non ne terrà conto ma ne farà menzione nel rapporto di gara.
- Su di un terreno allentato dalla pioggia, un calciatore per effettuare un
calcio di rigore posiziona il pallone accanto al punto del calcio di rigore. Ciò
è regolare e può essere consentito?
No.
- L’arbitro decide che un calcio di rigore debba essere ripetuto a causa di
un’infrazione. Può essere un altro calciatore a tirare questo secondo calcio
di rigore?
Sì.
- Un calciatore esegue un calcio di rigore prima che l’arbitro abbia dato il
segnale di esecuzione. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Dovrà, comunque, fare ripetere il calcio di rigore.
- L’arbitro dà il segnale di esecuzione di un calcio di rigore. Un calciatore
della squadra che ne beneficia colpisce un avversario all’esterno dell’area
di rigore. L’arbitro ha visto quanto accaduto. Quale deve essere la sua
decisione?
L’arbitro consente l’esecuzione del tiro. Se viene segnata una rete, il calcio di
rigore deve essere ripetuto. Se non viene segnata una rete, l’arbitro interrompe il
gioco e lo riprende accordando un calcio di punizione indiretto, a favore della
squadra difendente, nel punto in cui è avvenuta l’infrazione.
In entrambi i casi, espelle il calciatore colpevole per condotta violenta.
- Il calciatore che esegue un calcio di rigore passa il pallone indietro ad un
compagno che segna una rete. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
L’arbitro interrompe il gioco e lo riprende con un calcio di punizione indiretto in
favore della squadra avversaria dal punto del calcio di rigore. Una tale maniera di
effettuare un calcio di rigore è considerata un’infrazione della procedura prevista
dalla Regola 14.
- Il calciatore che esegue un calcio di rigore passa il pallone in avanti ad un
compagno che segna una rete. Questo è permesso?
Sì, purché la corretta procedura di esecuzione del calcio di rigore sia seguita.
- Nell’esecuzione di un calcio di rigore, l’incaricato, ultimata la rincorsa,
può attardarsi nel calciare per indurre il portiere a muoversi in una direzione e
successivamente calciare il pallone nell’altra?
No. Un’azione del genere è assolutamente contraria allo spirito del gioco. Il
calciatore colpevole dovrà essere ammonito e, se è stata segnata una rete, il
calcio di rigore dovrà essere ripetuto; in caso contrario, sarà accordato un calcio di
punizione indiretto alla squadra avversaria dal punto è avvenuta l’infrazione.
- Durante l’esecuzione di un calcio di rigore la traiettoria del pallone viene
deviata da un corpo estraneo. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Se la deviazione avviene mentre il pallone è diretto verso la porta, il calcio di
rigore deve essere ripetuto; se invece avviene dopo che lo stesso è stato respinto
dal portiere, dai pali o dalla traversa, il gioco sarà ripreso con una rimessa da
parte dell’arbitro nel punto in cui si è verificato il contatto.*
- Una gara è prolungata per permettere l’esecuzione di un calcio di rigore.
Il portiere può essere sostituito prima che il calcio di rigore sia eseguito?
Sì. Può essere rimpiazzato da un altro calciatore partecipante al gioco oppure
essere sostituito da un calciatore di riserva, purché il numero di sostituzioni
consentito non sia superato.
- In caso di prolungamento del primo o del secondo periodo di gioco
(regolamentare o supplementare) per far eseguire o ripetere un calcio di
rigore, quando dovrà ritenersi che il tiro avrà prodotto il proprio effetto e,
quindi, che è stata ultimata la fase del calcio di rigore?
Premesso che l’arbitro applicherà le stesse disposizioni, per quanto attuabili, in
caso sia necessario eseguire i tiri dal punto del calcio di rigore per determinare
164 | Regola 14
una squadra vincente, ci sono tre possibili tipi di situazioni:
– Il calciatore, che effettua regolarmente il tiro, calcia il pallone che poi:
(a) oltrepassa interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa: rete valida.
(b) oltrepassa interamente le linee perimetrali del terreno di gioco, senza che sia
segnata una rete: il periodo di gioco ha termine.
(c) si ferma, perché calciato debolmente: il periodo di gioco ha termine.
– Il calciatore, che effettua regolarmente il tiro, calcia il pallone che, essendo
rimbalzato dai pali o dalla traversa:
(a) oltrepassa interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa: rete valida.
(b) oltrepassa le linee perimetrali, senza che sia segnata una rete: il periodo di
gioco ha termine.
(c) rimbalza indietro ed arresta la sua corsa: il periodo di gioco ha termine.
(d) rimbalza indietro, colpisce il portiere ed oltrepassa interamente la linea di porta,
tra i pali e sotto la traversa: rete valida.
(e) rimbalza indietro, colpisce il portiere ed oltrepassa le linee perimetrali senza
che sia segnata una rete: il periodo di gioco ha termine.
(f) rimbalza indietro, colpisce il portiere e resta sul terreno di gioco, arrestando la
sua corsa: il periodo di gioco ha termine.
(g) rimbalza sulla linea di porta, tra i pali e sotto la traversa: l’arbitro deve
aspettare fino a che la corsa del pallone sia finita e, se oltrepassa interamente la
linea di porta, tra i pali e sotto la traversa, convalida la rete.
– Il calciatore che effettua regolarmente il tiro calcia il pallone, il quale è toccato dal
portiere che:
(a) lo blocca fermamente: il periodo di gioco ha termine.
(b) non riesce ad impedire che il pallone oltrepassi interamente la linea di porta,
tra i pali e sotto la traversa: rete valida.
(c) lo devia indietro sul terreno di gioco ed il pallone arresta la sua corsa: il
periodo di gioco ha termine.
(d) lo devia su uno dei pali o sulla traversa, ma il pallone colpisce poi di nuovo
il portiere e oltrepassa interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa:
rete valida.
(e) non evita che gli rotoli sotto al corpo ed oltrepassi interamente la linea di porta,
tra i pali e sotto la traversa: rete valida.
- Durante il prolungamento di un periodo di gioco per effettuare un calcio
di rigore (o nell’esecuzione di un tiro di rigore, per quanto applicabile),
l’arbitro fischia per autorizzare l’esecuzione del tiro ma prima che il pallone
sia in gioco un calciatore infrange le Regole del Gioco ed il pallone entra in
porta. Il calcio di rigore deve essere ripetuto?
(a) se il calciatore che infrange le Regole del Gioco appartiene alla squadra
attaccante (chi effettua il tiro o un suo compagno), l’arbitro non convaliderà la rete
e farà ripetere il calcio di rigore.
(b) se il calciatore che infrange le Regole del Gioco appartiene alla squadra
difendente (portiere o suo compagno), l’arbitro convaliderà la rete.
- Dopo che è stato accordato tempo per permettere l’esecuzione o la
ripetizione di un calcio di rigore alla fine del primo o del secondo periodo
dei tempi regolamentari, o durante i tiri di rigore, il pallone scoppia o diventa
difettoso prima di toccare i pali, la traversa o il portiere, senza avere
oltrepassato la linea di porta. Quale dovrà essere la decisione dell’arbitro?
Il calcio (o tiro) di rigore deve essere ripetuto con un nuovo pallone.
INFRAZIONI – DOPO IL FISCHIO DELL’ARBITRO
E PRIMA CHE IL PALLONE SIA IN GIOCO
INFRAZIONE
COMMESSA DA
ESITO DEL TIRO
RETE SEGNATA RETE NON SEGNATA
Attaccante (chi tira o
un suo compagno)
Il calcio di rigore si ripete
Calcio di punizione
indiretto (a favore della
squadra difendente)
Difendente (chi para o
un suo compagno)
Rete valida Il calcio di rigore si ripete
Entrambi Il calcio di rigore si ripete Il calcio di rigore si ripete
ANNOTAZIONI
La rimessa dalla linea laterale REGOLA 15
REGOLAMENTO
La rimessa dalla linea laterale è un modo di riprendere il gioco.
Una rimessa dalla linea laterale viene accordata alla squadra avversaria del
calciatore che per ultimo ha toccato il pallone prima che questo abbia interamente
superato la linea laterale, sia a terra, sia in aria.
Una rete non può essere segnata direttamente su rimessa dalla linea laterale.
Procedura
Al momento di lanciare il pallone, il calciatore
incaricato della rimessa deve:
- fare fronte al terreno di gioco;
- avere, almeno parzialmente, i due piedi sulla linea
laterale o all’esterno di questa;
- tenere il pallone con entrambe mani;
- lanciare il pallone da dietro la nuca ed al di sopra della testa;
- lanciare il pallone dal punto in cui è uscito dal terreno di gioco.
Tutti gli avversari devono stare ad almeno due metri dal punto in cui la rimessa
dalla linea laterale viene eseguita.
Il pallone è in gioco nell’istante in cui entra sul terreno di gioco.
Il calciatore che ha eseguito la rimessa non deve toccare di nuovo il pallone prima
che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore.
Infrazioni e sanzioni
RIMESSA DALLA LINEA LATERALE ESEGUITA DA UN CALCIATORE DIVERSO DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, colui che ha eseguito la rimessa dalla linea
laterale tocca di nuovo il pallone (non con le mani) prima che questo sia stato
toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto sarà accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, colui che ha eseguito la rimessa dalla linea
laterale tocca volontariamente il pallone con le mani prima che questo sia stato
toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto sarà accordato alla squadra avversaria nel punto in
cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio
di punizione).
- un calcio di rigore sarà accordato se l’infrazione è stata commessa all’interno
dell’area di rigore del calciatore che ha eseguito la rimessa dalla linea laterale.
RIMESSA DALLA LINEA LATERALE ESEGUITA DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca di nuovo il pallone (non con le
mani) prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto sarà accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca volontariamente il pallone con le
mani prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto sarà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’esterno dell’area di rigore del portiere. Questo
calcio di punizione dovrà essere eseguito dal punto in cui è stata commessa
l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
- un calcio di punizione indiretto sarà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’interno dell’area di rigore del portiere. Questo
calcio di punizione sarà eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione
(vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
se un avversario distrae o ostacola scorrettamente il calciatore che esegue una
rimessa dalla linea laterale:
- deve essere ammonito per comportamento antisportivo.
Per ogni altra infrazioni a questa regola:
- la rimessa dalla linea laterale dovrà essere eseguita da un calciatore della
squadra avversaria.
Esempi di rimessa laterale irregolare
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURE – INFRAZIONI
Si ricorda agli arbitri che gli avversari devono rimanere ad almeno due metri dal
punto in cui viene eseguita la rimessa laterale. Ove necessario, l’arbitro deve
richiamare ogni calciatore che non rispetti tale distanza prima che la rimessa laterale
venga eseguita ed ammonirlo se successivamente omette di arretrare alla distanza
regolamentare. Il gioco verrà ripreso con una rimessa dalla linea laterale.
Se un calciatore, mentre sta eseguendo correttamente una rimessa laterale,
lancia intenzionalmente il pallone contro un avversario al fine di poterlo rigiocare
ma non lo fa in maniera negligente, imprudente, o usando vigoria sproporzionata,
l’arbitro lascerà che il gioco prosegua.
Se il pallone entra direttamente nella porta avversaria in seguito ad una rimessa laterale,
l’arbitro dovrà accordare un calcio di rinvio. Se il pallone entra direttamente nella porta
di chi ha eseguito la rimessa laterale, l’arbitro dovrà accordare un calcio d’angolo.
Se il pallone tocca il suolo prima di entrare sul terreno di gioco, la rimessa laterale
dovrà essere ripetuta dalla medesima squadra e dalla medesima posizione a
condizione che sia stata eseguita conformemente alla procedura corretta. Se
la rimessa laterale non viene eseguita conformemente alla procedura corretta,
dovrà essere eseguita dalla squadra avversaria.
GUIDA PRATICA AIA
- Quando deve essere ripetuta dalla stessa squadra la rimessa dalla linea
laterale?
Quando, essendo stata regolarmente effettuata, il pallone tocca il suolo prima di
essere entrato sul terreno di gioco e nel caso proposto al punto successivo.
- Un calciatore, durante l’esecuzione di una rimessa dalla linea laterale,
viene involontariamente disturbato, ad esempio da un assistente dell’arbitro.
Cosa deve fare l’arbitro?
Se per effetto del disturbo involontariamente arrecato, la rimessa dalla linea
laterale dovesse risultare effettuata irregolarmente e/o in qualche modo
influenzata, l’arbitro dovrà far ripetere la rimessa dalla linea laterale alla stessa
squadra. Altrimenti lascerà proseguire il gioco.
- Un calciatore effettua una rimessa laterale con i due piedi parzialmente
dietro o sulla linea laterale oppure dentro il terreno di gioco con i talloni sulla
linea laterale. Questo è permesso?
Sì, purché almeno parzialmente i due piedi siano a terra sulla linea laterale o sul
campo per destinazione.
- Se un calciatore effettua la rimessa in modo irregolare o da una posizione
diversa rispetto a quella prescritta, come si comporterà l’arbitro?
Farà effettuare la rimessa all’altra squadra.
- Un calciatore effettua una rimessa laterale in modo non corretto ed il pallone
va direttamente verso un avversario. Il gioco può continuare per il vantaggio?
No. Un calciatore della squadra avversaria eseguirà di nuovo la rimessa laterale.
- Quando deve essere considerato in gioco il pallone su rimessa dalla linea
laterale?
Non appena entra sul terreno di gioco, ossia, mentre ancora in aria, tocca il
margine esterno dell’immaginario piano verticale della linea laterale, dopo aver
lasciato le mani di chi ha effettuato la rimessa.
- Una rimessa laterale viene eseguita da un calciatore, che lancia il pallone
direttamente verso il proprio portiere il quale, nell’intento di evitare che il
pallone entri in rete, tocca il pallone con le mani. Ciò nonostante, il pallone
entra in rete. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Il vantaggio dovrà essere applicato e la rete accordata.
- Un calciatore esegue regolarmente una rimessa dalla linea laterale e
lancia con violenza volontariamente il pallone contro l’arbitro. Quale
sanzione dovrà essergli comminata?
L’arbitro dovrà espellere il calciatore colpevole per “condotta violenta” e far
riprendere il gioco con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui il pallone
ha colpito l’arbitro.*
- A seguito dell’esecuzione di una rimessa dalla linea laterale, il pallone
tocca l’arbitro o un suo assistente che si trova sul terreno di gioco, oppure
l’asta di una bandierina d’angolo o un palo della porta, venendo deviato
direttamente:
- oltre una linea laterale;
- oltre una linea di porta, all’interno o all’esterno dei pali.
In quale modo dovrà essere ripreso il gioco?
- Con una nuova rimessa effettuata dalla squadra avversaria, se il pallone è uscito
dalla linea laterale;
- con un calcio d’angolo, se il pallone ha oltrepassato la linea di porta, all’interno o
all’esterno dei pali, del calciatore che ha effettuato la rimessa;
- con un calcio di rinvio, se il pallone ha oltrepassato la linea di porta avversaria,
all’interno o all’esterno dei pali.
ANNOTAZIONI
Il calcio di rinvio REGOLA 16
REGOLAMENTO
Il calcio di rinvio è un modo di riprendere il gioco.
Un calcio di rinvio viene accordato quando il pallone, toccato per ultimo da un
calciatore della squadra attaccante, ha interamente superato la linea di porta, sia a
terra, sia in aria, senza che una rete sia stata segnata in conformità a quanto
stabilito nella Regola 10.
Una rete può essere segnata direttamente su calcio di rinvio ma soltanto contro la
squadra avversaria.
Procedura
- il pallone è calciato da un punto qualsiasi dell’area di porta da un calciatore della
squadra difendente;
- i calciatori avversari devono restare al di fuori dell’area di rigore fino a quando il
pallone non sia in gioco;
- il calciatore che ha eseguito il calcio di rinvio non deve toccare il pallone di nuovo
prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore;
- il pallone è in gioco quando è calciato direttamente al di fuori dell’area di rigore
verso il terreno di gioco.
Infrazioni e sanzioni
Se il pallone non è stato calciato direttamente fuori dall’area di rigore:
- il calcio di rinvio dovrà essere ripetuto.
CALCIO DI RINVIO ESEGUITO DA UN CALCIATORE DIVERSO DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, il calciatore che ha eseguito il tiro tocca di nuovo
il pallone (non con le mani) prima che questo sia stato toccato da un altro
calciatore:
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, il calciatore che ha eseguito il tiro tocca
volontariamente il pallone con le mani prima che questo sia stato toccato da un
altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto verrà accordato alla squadra avversaria e dovrà
essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 –
Punto di esecuzione del calcio di punizione).
- un calcio di rigore verrà accordato se l’infrazione è stata commessa all’interno
dell’area di rigore del calciatore che ha eseguito il calcio di rinvio.
CALCIO DI RINVIO ESEGUITO DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca di nuovo il pallone (non con le
mani) prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca volontariamente il pallone con le
mani prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto verrà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’esterno dell’area di rigore del portiere e dovrà
essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 –
Punto di esecuzione del calcio di punizione).
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’interno dell’area di rigore del portiere e dovrà
essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 –
Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Per tutte le altre infrazioni a questa regola:
- il calcio di rinvio dovrà essere ripetuto.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURE – INFRAZIONI
Se un calciatore che ha eseguito correttamente un calcio di rinvio, tocca il pallone
una seconda volta quando questo è uscito dall’area di rigore e prima che sia stato
toccato da un altro calciatore, verrà accordato un calcio di punizione indiretto
alla squadra avversaria nel punto in cui il calciatore ha toccato di nuovo il pallone
(vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione). Tuttavia, se il
calciatore tocca il pallone con la mano, dovrà essere sanzionato con un calcio
di punizione diretto in favore della squadra avversaria e con un provvedimento
disciplinare, se necessario
Se un avversario entra nell’area di rigore prima che il pallone sia in gioco e subisce
un fallo da parte di un difensore, il calcio di rinvio verrà ripetuto e il difensore potrà
essere ammonito o espulso, secondo la natura dell’infrazione.
Dopo che il pallone è in gioco, il calciatore che ha eseguito il calcio di rinvio
calcia il pallone una seconda volta prima che lo stesso sia stato toccato da
un altro calciatore: CALCIO DI PUNIZIONE INDIRETTO
GUIDA PRATICA AIA
- Quando è in gioco il pallone nell’esecuzione di un calcio di rinvio?
Quando, calciato da un difendente, oltrepassa interamente una delle linee
delimitanti l’area di rigore, verso l’interno del terreno di gioco.
- Un calciatore esegue un calcio di rinvio e il pallone oltrepassa la linea di
porta senza essere uscito dall’area di rigore verso il terreno di gioco. Quale
decisione assumerà l’arbitro?
Farà ripetere il calcio di rinvio.
- Su calcio di rinvio un calciatore, difendente o attaccante, tocca il pallone
prima che sia uscito dall’area di rigore. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà far ripetere il calcio di rinvio perché il pallone è stato toccato da un
calciatore all’interno dell’area di rigore e, quindi, prima che fosse in gioco.
ANNOTAZIONI
Il calcio d’angolo REGOLA 17
REGOLAMENTO
Il calcio d’angolo è un modo di riprendere
il gioco.
Un calcio d’angolo viene accordato
quando il pallone, toccato per ultimo da
un calciatore della squadra difendente,
ha interamente superato la linea di
porta, sia a terra, sia in aria, senza che
una rete sia stata segnata in conformità
a quanto stabilito nella Regola 10.
Una rete può essere segnata
direttamente su calcio d’angolo ma
soltanto contro la squadra avversaria.
Procedura
- il pallone deve essere posto all’interno dell’arco d’angolo più vicino al punto in cui
il pallone stesso ha oltrepassato la linea di porta;
- la bandierina d’angolo non deve essere rimossa;
- i calciatori della squadra avversaria devono rimanere ad almeno m. 9,15
dall’arco d’angolo fino a quando il pallone non sia in gioco;
- il pallone deve essere calciato da un calciatore della squadra attaccante;
- il pallone è in gioco quando è calciato e si muove;
- il calciatore che ha eseguito il calcio d’angolo non deve toccare il pallone di
nuovo prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore.
Infrazioni e sanzioni
CALCIO D’ANGOLO ESEGUITO DA UN CALCIATORE DIVERSO DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, il calciatore che ha eseguito il tiro tocca il
pallone di nuovo (non con le mani) prima che questo sia stato toccato da un altro
calciatore:
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, il calciatore che ha eseguito il tiro tocca
volontariamente il pallone con le mani prima che questo sia stato toccato da un
altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto verrà accordato alla squadra avversaria nel punto in
cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio
di punizione).
- un calcio di rigore verrà accordato se l’infrazione è stata commessa all’interno
dell’area di rigore del calciatore che ha eseguito il calcio d’angolo.
CALCIO D’ANGOLO ESEGUITO DAL PORTIERE:
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca di nuovo (non con le mani) il
pallone prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria, nel punto
in cui è stata commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del
calcio di punizione).
se, dopo che il pallone è in gioco, il portiere tocca volontariamente il pallone con le
mani prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore:
- un calcio di punizione diretto verrà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’esterno dell’area di rigore del portiere. Questo
calcio di punizione diretto dovrà essere eseguito dal punto in cui è stata
commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di
punizione).
- un calcio di punizione indiretto verrà accordato alla squadra avversaria se
l’infrazione è stata commessa all’interno dell’area di rigore del portiere. Questo
calcio di punizione indiretto dovrà essere eseguito dal punto in cui è stata
commessa l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di
punizione).
Per tutte le altre infrazioni a questa regola:
- il calcio d’angolo dovrà essere ripetuto.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
PROCEDURE – INFRAZIONI
Si ricorda agli arbitri che gli avversari devono rimanere ad almeno m. 9.15 dall’arco
d’angolo fino a che il pallone non sia in gioco (i segmenti di linea opzionali al di
fuori del terreno di gioco possono essere usati come riferimento). Ove necessario,
l’arbitro deve richiamare ogni calciatore che non rispetti tale distanza prima che il
calcio d’angolo venga eseguito ed ammonirlo se successivamente omette di
arretrare alla distanza regolamentare.
Se chi esegue il calcio d’angolo tocca il pallone una seconda volta prima che lo
abbia toccato un altro calciatore, un calcio di punizione indiretto verrà accordato
alla squadra avversaria nel punto in cui il pallone è stato toccato una seconda
volta (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).
Se un calciatore, mentre sta eseguendo correttamente un calcio d’angolo, calcia
intenzionalmente il pallone contro un avversario al fine di poterlo rigiocare ma non
lo fa in maniera negligente, imprudente o usando vigoria sproporzionata, l’arbitro
dovrà consentire al gioco di proseguire.
Il pallone deve essere posto nell’arco d’angolo ed è in gioco quando è calciato
(e si muove), pertanto il pallone non deve necessariamente uscire dall’arco
d’angolo per essere in gioco.
L’illustrazione mostra alcune posizioni corrette e non corrette.
GUIDA PRATICA AIA
- Può essere rimossa la bandierina per eseguire più agevolmente un calcio
d’angolo?
No. Una tale infrazione comporta l’ammonizione del calciatore che l’ha
commessa.
- Se nell’esecuzione di un calcio d’angolo il pallone rimbalza su un palo
della porta o tocca l’arbitro e ritorna verso il calciatore che lo ha calciato,
questi può giocarlo di nuovo?
No. In questo caso il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione indiretto nel
punto in cui il calciatore ha toccato di nuovo il pallone.*
La bandierina d’angolo non può essere rimossa
ANNOTAZIONI Procedure per determinare la squadra vincente di una gara
REGOLAMENTO
Le reti segnate in trasferta, i tempi supplementari ed i tiri di rigore sono i tre
metodi approvati per determinare la squadra vincente quando il regolamento
della competizione prevede che ci debba essere una vincente al termine di una
gara che si è conclusa in parità.
Reti segnate in trasferta
Il regolamento della competizione può prevedere che, laddove le squadre giochino
“in casa” dell’una e dell’altra, se il risultato complessivo delle reti segnate e subite è
in parità al termine della seconda gara, le reti segnate in trasferta valgano il
doppio.
Supplementari
Il regolamento della competizione può prevedere di giocare due ulteriori periodi
di gioco uguali (tempi supplementari) che non superino i 15 minuti ciascuno. In tal
caso, valgono le condizioni stabilite dalla Regola 8.
I tiri di rigore
Procedura
- L’arbitro sceglie la porta verso la quale i tiri di rigore devono essere eseguiti.
- L’arbitro procede al sorteggio lanciando una moneta e il capitano della squadra
che vince il sorteggio decide se eseguire il primo o il secondo tiro.
- L’arbitro annota i tiri eseguiti.
- Le due squadre eseguono ciascuna cinque tiri, conformemente alle disposizioni
menzionate qui di seguito.
- I tiri di rigore vengono eseguiti alternativamente da ciascuna squadra.
- Se, prima che le due squadre abbiano eseguito i loro cinque tiri di rigore, una di
esse segna un numero di reti che l’altra non potrà realizzare terminando la serie
dei tiri, l’esecuzione degli stessi sarà interrotta.
- Se dopo che le squadre hanno eseguito i loro cinque tiri di rigore, entrambe
hanno segnato lo stesso numero di reti o non ne hanno segnata alcuna, si
proseguirà con lo stesso ordine fino a quando una squadra avrà segnato una rete
in più dell’altra, dopo lo stesso numero di tiri.
- Un portiere che si infortuna durante l’esecuzione dei tiri di rigore e non è più in
condizione di continuare, potrà essere sostituito da un calciatore di riserva,
sempre che la squadra non abbia già usufruito del numero massimo di sostituzioni
consentite dalla competizione.
- Ad eccezione del caso precedente, solo i calciatori presenti sul terreno di gioco
al termine della gara o, nell’eventualità, dei tempi supplementari, sono autorizzati
ad eseguire i tiri di rigore.
- Ogni tiro di rigore è eseguito da un calciatore diverso e tutti i calciatori aventi
diritto ad eseguire i tiri di rigore devono averne eseguito uno prima di eseguirne un
secondo.
- Ogni calciatore avente diritto ad eseguire un tiro di rigore può in qualsiasi
momento assumere il ruolo di portiere durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- Solo i calciatori aventi diritto ad eseguire i tiri di rigore e gli ufficiali di gara sono
autorizzati a restare sul terreno di gioco durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- Tutti i calciatori, eccetto colui che esegue il tiro e i due portieri, devono restare
all’interno del cerchio di centrocampo durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- Il portiere, il cui compagno esegue il tiro, deve restare sul terreno di gioco,
all’esterno dell’area di rigore in cui si svolge l’esecuzione dei tiri, nel punto ove la
linea dell’area di rigore interseca quella di porta.
- Se, al termine di una gara e prima dell’inizio dei tiri di rigore, una squadra ha un
numero di calciatori maggiore di quello della squadra avversaria è tenuta a ridurre
tale numero per eguagliarlo a quest’ultima ed al capitano della squadra spetta il
compito di comunicare all’arbitro il nome e il numero di ciascun calciatore escluso
dai tiri di rigore. Ogni calciatore così escluso non potrà partecipare ai tiri di rigore.
- Prima di dare inizio all’esecuzione dei tiri di rigore, l’arbitro deve assicurarsi che
per ciascuna squadra un numero uguale di calciatori aventi diritto ad eseguire i tiri
si trovi all’interno del cerchio di centrocampo.
- Salvo disposizioni contrarie, le Regole del Gioco e le decisioni IFAB pertinenti si
applicano in occasione dei tiri di rigore.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
TIRI DI RIGORE
- I tiri di rigore non fanno parte della gara.
- L’area di rigore in cui sono eseguiti i tiri di rigore può essere cambiata solamente
se la porta o il terreno di gioco divengono inutilizzabili.
- Una volta che tutti i calciatori aventi diritto ad eseguire i tiri di rigore ne hanno
eseguito uno, le successive sequenze possono essere eseguite con un ordine
diverso rispetto alla prima serie di tiri.
- Ciascuna squadra è responsabile di scegliere i calciatori incaricati di eseguire i
tiri di rigore e l’ordine nel quale li eseguiranno, selezionandoli tra quelli che si
trovavano sul terreno di gioco al termine della gara.
- Fatta eccezione per il portiere che sia infortunato, nessun calciatore può essere
sostituito durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- Se il portiere viene espulso durante l’esecuzione dei tiri di rigore, dovrà essere
rimpiazzato da un calciatore che si trovava sul terreno di gioco al termine della
gara.
- Un calciatore titolare, di riserva o sostituito può essere ammonito o espulso
durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- L’arbitro non deve sospendere la gara se una squadra è ridotta a meno di sette
calciatori durante l’esecuzione dei tiri di rigore.
- Se un calciatore si infortuna o viene espulso durante l’esecuzione dei tiri di rigore
e la squadra si trova così in inferiorità numerica, l’arbitro non dovrà ridurre il
numero di calciatori dell’altra squadra che eseguono i tiri di rigore. Un numero
uguale di calciatori per ciascuna squadra è richiesto solamente all’inizio
dell’esecuzione dei tiri di rigore.
GUIDA PRATICA AIA
- Viene a mancare la luce subito prima o durante l’esecuzione dei tiri di
rigore. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
In caso di guasto all’impianto della luce artificiale l’arbitro accorda un tempo
ragionevole per la riparazione. Se, comunque (o perché il guasto non è riparabile o
perché il campo di gioco non è dotato di illuminazione artificiale), non è possibile
continuare, il risultato sarà deciso secondo il regolamento della competizione.
- I capitani di entrambe le squadre rifiutano concordemente di eseguire i tiri
di rigore, nonostante che siano previsti dal regolamento della competizione.
Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
L’arbitro menzionerà i fatti nel rapporto di gara.
- Alla fine di una gara, pur dovendosi effettuare i tiri di rigore, alcuni
calciatori lasciano il terreno di gioco e non ritornano per l’esecuzione dei tiri.
Come dovrà regolarsi l’arbitro?
I tiri di rigore non saranno eseguiti e l’arbitro menzionerà i fatti nel rapporto di
gara. La regola prevede, infatti, che tutti i calciatori, non infortunati, che hanno
finito la gara da titolari devono partecipare all’esecuzione dei tiri di rigore.
- Durante la fase dei tiri di rigore è possibile effettuare sostituzioni ?
L’unica sostituzione che può effettuarsi, a condizione che non siano già state
effettuate tutte le sostituzioni consentite, è quella del portiere che si infortuna
ed è impossibilitato a continuare. Tranne questo caso, solamente i calciatori che
terminano la gara da titolari possono prendere parte ai tiri di rigore.
- Mentre i tiri di rigore sono effettuati, il pallone scoppia dopo aver colpito
un palo della porta o la traversa senza aver oltrepassato la linea di porta. Il
tiro deve essere ripetuto?
No.
- Un calciatore infortunato può essere escluso dal partecipare ai tiri di
rigore?
Sì, ma non può essere rimpiazzato da un altro calciatore.
- Durante l’esecuzione dei tiri di rigore, un portiere viene espulso. Può
essere sostituito da un calciatore di riserva?
No.
ANNOTAZIONI
L’area tecnica
L’area tecnica si riferisce a gare che si disputano in stadi che dispongano di
panchine per lo staff tecnico ed i calciatori di riserva, come descritto qui di seguito.
Mentre la dimensione o la posizione delle aree tecniche può differire da uno stadio
all’altro, le seguenti disposizioni forniscono un’indicazione di carattere generale:
- L’area tecnica si estende lateralmente un metro per parte oltre le panchine e, in
avanti, fino ad un metro dalla linea laterale.
- Si raccomanda di provvedere alla segnatura dell’area tecnica.
- Il numero delle persone autorizzate a prendere posto nell’area tecnica è definito
nel Regolamento della competizione.
- Le persone autorizzate a prendere posto nell’area tecnica devono essere
identificate prima della gara in conformità a quanto stabilito nel Regolamento della
competizione.
- Una sola persona alla volta è autorizzata a dare istruzioni tecniche.
- L’allenatore e le altre persone autorizzate a prendere posto nell’area tecnica
devono rimanere all’interno della stessa, salvo casi particolari quali, ad esempio,
l’intervento, previa autorizzazione dell’arbitro, dell’operatore sanitario o del medico
sul terreno di gioco per soccorrere un calciatore infortunato.
- L’allenatore e le altre persone presenti nell’area tecnica devono mantenere un
comportamento corretto.
Il quarto ufficiale e l’assistente di riserva
- Un quarto ufficiale può essere designato se previsto dal Regolamento della
competizione e sostituisce uno dei tre ufficiali di gara qualora non dovesse essere
in grado di proseguirla, a meno che sia stato designato anche un assistente di
riserva. Il quarto ufficiale coadiuva l’arbitro in ogni momento.
- Gli organizzatori devono indicare chiaramente prima dell’inizio della
competizione, chi tra il quarto ufficiale e l’assistente più qualificato dovrà sostituire
l’arbitro in caso quest’ultimo sia impossibilitato a continuare. Nel secondo caso il
quarto ufficiale diventerà assistente.
- Il quarto ufficiale ha il compito di coadiuvare l’arbitro, su richiesta dello stesso, in
tutte le funzioni burocratiche prima, durante e dopo la gara.
- Ha il compito di assistere l’arbitro nelle procedure delle sostituzioni dei calciatori
durante la gara.
- Ha il compito di controllare l’equipaggiamento dei calciatori di riserva prima che
essi entrino sul terreno di gioco. Se il loro equipaggiamento non è conforme alle
Regole di Gioco, informerà l’arbitro.
- Controlla i palloni di riserva, laddove necessario. Se il pallone deve essere
sostituito durante la gara, egli fornisce, su richiesta dell’arbitro, un altro pallone
facendo in modo che la perdita di tempo si riduca al minimo.
- Coadiuva l’arbitro nel controllare la gara in conformità con le Regole del Gioco.
L’arbitro conserva, comunque, l’autorità di decidere su tutti i fatti relativi al gioco.
- Dopo la gara, il quarto ufficiale deve inviare all’autorità competente un rapporto
su tutte le scorrettezze o altri incidenti accaduti fuori dal campo visivo dell’arbitro e
degli assistenti mettendo al corrente sia l’arbitro, sia i suoi assistenti, del contenuto
del rapporto redatto.
- Ha il compito di informare l’arbitro in caso di comportamento non corretto di
qualsiasi occupante l’area tecnica.
- Se previsto dal Regolamento della competizione può essere designato anche un
assistente di riserva. Suo unico compito sarà quello di sostituire un assistente
impossibilitato a continuare la gara o di sostituire il quarto ufficiale se necessario.
Decisioni Ufficiali FIGC
Limitatamente alle gare organizzate dalle Leghe Professionisti (Campionati di
Serie A e B, Coppa Italia e Prima e Seconda Divisione quando previsto) l’Organo
Tecnico competente, oltre ai due assistenti previsti, designa un quarto ufficiale di
gara.
Durante lo svolgimento dell’incontro per il quale è stato designato, il quarto
ufficiale di gara prenderà posto sul campo per destinazione tra le due panchine ivi
installate ed avrà i seguenti compiti:
- a) sostituire l’arbitro o uno degli assistenti in caso di malessere o infortunio,
laddove il quarto ufficiale designato sia un arbitro;
- b) sostituire uno degli assistenti in caso di malessere o infortunio, laddove il quarto
ufficiale designato sia un assistente;
- c) controllare che sulle panchine prendano posto soltanto le persone indicate negli
elenchi di gara (per le gare della LNP le persone ammesse ex art.66, comma 1bis
delle NOIF) e che persone diverse da quelle indicate dalle vigenti norme non
accedano o sostino nel recinto di gioco; nel caso di inadempienze dovrà invitare il
dirigente accompagnatore ufficiale della Società a provvedere per il ripristino di
quanto previsto dalle norme;
- d) analogamente a quanto previsto per gli assistenti nella Regola 6, riferire
all’arbitro su fatti ed episodi gravi da addebitarsi ai calciatori, anche se di riserva o
sostituiti, alle persone ammesse nel recinto di gioco di cui alla precedente Regola
5, o a qualsiasi altra persona comunque presente all’interno dello stesso, restando
riservata ogni decisione all’arbitro;
- e) riferire all’arbitro circa i comportamenti non regolamentari, diversi da quelli di cui
al precedente punto d), da addebitarsi ai calciatori, anche se di riserva o sostituiti,
alle persone ammesse nel recinto di gioco di cui alla precedente Regola 5, o a
qualsiasi altra persona comunque presente all’interno dello stesso, da lui
constatate e non rilevate dagli altri ufficiali di gara, restando riservata ogni
decisione all’arbitro;
- f) prendere nota del contenuto di striscioni offensivi e/o incitanti alla violenza
esposti all’interno dello stadio;
- g) prendere nota delle manifestazioni di intemperanza dei tifosi, dei cori ingiuriosi
e del lancio di oggetti;
- h) assistere l’arbitro nell’effettuazione delle sostituzioni avendo cura di controllare
la regolarità dell’equipaggiamento dei calciatori di riserva prima che questi entrino
sul terreno di gioco e assicurare, mediante esposizione dei numeri, la corretta
esecuzione delle sostituzioni dei calciatori, restando di competenza degli assistenti
le segnalazioni all’arbitro relative alle richieste di sostituzioni.
Al termine della gara il quarto ufficiale dovrà redigere un rapporto, anche nel caso
non vi sia nulla da segnalare, che dovrà essere consegnato all’arbitro affinché
venga allegato al rapporto di gara.
In tale rapporto dovranno essere riportati gli episodi di cui ai precedenti punti d),
e), f) e g).
L’eventuale assenza del quarto ufficiale di gara non pregiudica l’inizio e la
regolarità della gara.
La sostituzione dell’arbitro o di uno degli assistenti da parte del quarto ufficiale di
gara è definitiva.
Gli arbitri addizionali d’area
Arbitri addizionali d’area possono essere designati, se previsti dal Regolamento
della competizione. Devono essere arbitri in attività appartenenti alla più alta
categoria possibile.
Le Regole della competizione devono stabilire la procedura da seguirsi se l’arbitro
è impossibilitato a continuare e, in particolare
- se il quarto ufficiale sostituisce l’arbitro
oppure
- se l’arbitro addizionale più qualificato (senior) sostituisce l’arbitro, con il quarto
ufficiale di gara che svolgerà la funzione di arbitro addizionale d’area.
Doveri
Quando designati, gli arbitri addizionali devono indicare, con riserva della
decisione all’arbitro:
– quando il pallone oltrepassa interamente la linea di porta;
– a quale squadra spetta un calcio d’angolo o un calcio di rinvio;
– quando una scorrettezza o altri incidenti avvengono al di fuori del campo visivo
dell’arbitro;
– quando vengono commesse delle infrazioni e l’arbitro addizionale ha una visuale
migliore rispetto all’arbitro, in particolare all’interno dell’area di rigore;
– se, nell’esecuzione dei calci di rigore, il portiere si allontana dalla linea di porta
prima che il pallone sia calciato e se il pallone supera la linea.
Collaborazione
Anche gli arbitri addizionali coadiuvano l’arbitro nel controllo della gara in
conformità con le Regole del Gioco, ma la decisione finale sarà sempre assunta
dall’arbitro.
In caso di ingerenza o di comportamento improprio, l’arbitro dispenserà l’arbitro
addizionale dai suoi doveri e farà un rapporto all’autorità competente.
Interpretazione delle Regole del Gioco
e linee guida per arbitri
COMPITI E RESPONSABILITÀ
Gli arbitri addizionali coadiuvano l’arbitro nella direzione della gara in conformità
con le Regole del Gioco. Lo assistono anche in tutti gli altri aspetti che riguardano
la gestione della gara su richiesta ed indicazione dell’arbitro.
Questo include di solito aspetti come:
- ispezionare il terreno di gioco, i palloni utilizzati e l’equipaggiamento dei
calciatori;
- verificare se siano state risolte problematiche con l’equipaggiamento o perdite di
sangue;
- tenere nota del tempo, delle reti segnate e dei provvedimenti disciplinari.
POSIZIONAMENTO E COOPERAZIONE
- Posizionamento generale durante la gara
La posizione degli arbitri addizionali sarà dietro la linea di porta.
Gli arbitri addizionali non sono autorizzati a entrare sul terreno di gioco a meno
che non sussistano circostanze eccezionali.
- Calcio di rinvio
Gli arbitri addizionali devono verificare se il pallone è posto all’interno dell’area di
porta. Se il pallone non è stato posizionato correttamente, l’arbitro addizionale
deve comunicarlo all’arbitro.
- Calcio di rigore
L’arbitro addizionale deve essere posizionato nel punto di intersezione della linea
di porta con l’area di porta e l’assistente deve mantenere una posizione in linea
con il penultimo difendente.
- Tiri di rigore
Gli arbitri addizionali devono essere posizionati ad ogni intersezione tra la linea di
porta e l’area di porta, sul lato destro e sinistro della porta, rispettivamente.
Sono responsabili di indicare all’arbitro quando il pallone ha oltrepassato
interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa.
- Situazioni di “rete – non rete”
L’arbitro addizionale deve comunicare all’arbitro quando una rete è stata segnata.
SISTEMA DI SEGNALAZIONE PER GLI ARBITRI ADDIZIONALI
Gli arbitri addizionali utilizzeranno soltanto un sistema di comunicazione radio e
non bandierine per comunicare le decisioni all’arbitro.
In caso di guasto del sistema di comunicazione radio, gli arbitri addizionali
utilizzeranno un segnale elettronico attraverso l’asta della bandierina per indicare
le loro decisioni.
Come regola generale, gli arbitri addizionali non devono fare nessun evidente
segnale con la mano. Tuttavia, in alcuni casi, un segnale discreto con la mano può
dare un valido supporto all’arbitro. Il gesto della mano deve avere un significato
chiaro. Il significato deve essere discusso e concordato nel briefing pre-gara.
INDICE ANALITICO
Legenda
Reg.= Regolamento
FIGC= Decisioni ufficiali F.I.G.C.
GP = Guida pratica. Tra parentesi il numero della corrispondente d/r.
A
Allontanamento dei dirigenti
Reg. 31, 48, 185
GP 67 (3, 4)
Ammonizione
Reg. 13, 29-32, 43, 45, 48, 52, 108-109, 121-125, 128-131, 154-155, 161, 168-
169, 175, 178, 183
GP 39 (13, 15, 16, 17), 40 (21), 41 (25), 47 (2), 68 (11), 86 (5), 135 (2), 136 (8),
137 (11, 12), 138 (14), 140 (27, 28, 29, 30, 31, 32), 141 (33, 34, 35, 36, 37, 38,
142 (39, 43, 45), 143 (47, 48, 50, 144 (59, 60), 145 (64), 163 (8), 171 (9), 180 (1)
Assistente di parte
FIGC 60, 84 -86
GP 86 (1), 87 (8, 9, 10, 11, 88 (12, 13)
C
Calcio d’inizio
Reg. 95-96
GP 97 (1), 98 (6, 7)
Calcio di punizione diretto
Reg. 120, 124 -125, 128 -129, 131, 133 -135, 151-154
GP 136 (3, 5), 137 (11), 138 (18), 139 (21, 24), 142 (44, 45), 143 (51), 144 (58),
(60), 156 (1, 3), 157 (8)
Calcio di punizione indiretto
Reg. 29, 30, 32, 43, 45, 96, 107-108, 120-121, 151-155, 160, 161, 168, 174-175,
177-179
GP 38 (11), 39 (13), (17), 47 (2), 110 (9), 137 (12), 138 (14), 139 (23), 140 (27, 28,
29, 30), 141 (34, 35), 142 (45), 143 (47, 52), 144 (54, 55, 57, 60), 145 (61), 156 (1,
2, 4), 157 (6, 7, 8) 162 (5), 163 (6, 8), 171 (8), 180 (2)
192 |
Carica
Reg. 120, 123, 128
GP 138 (15, 19)
Comportamento antisportivo
Reg. 13, 29, 32, 39, 52, 108 – 109, 121 – 122, 124 – 125, 129, 149, 154, 161, 168
GP 41 (25), 47 (2), 136 (8), 137 (11, 12), 138 (14), 140 (27, 28, 29, 30), 141 (33,
34, 35, 37)
Condotta gravemente sleale (impedire una rete o un’evidente opportunità)
Reg. 122, 134 – 135,146,149
GP 143 (46)
Condotta violenta
Reg. 80, 122, 132 – 133, 149
GP 38 (11), 39 (13, 14), 40 (24), 140 (28), 142 (40), 145 (61, 62, 63), 162 (5), 171
(8)
D
Distanza di gioco
Reg. 128
GP 138 (16, 17)
Distanza regolamentare
Reg. 9, 59, 73, 83, 121, 153, 155, 169, 178
GP 98 (4), 156 (2), 171 (9)
E
Espulsione
Reg. 30, 48, 51, 121-122, 128, 131-132, 134
GP 39 (13), 86 (5), 135 (2), 141 (38), 142 (39, 41), 143 (46, 51), 144 (60), 146
(65), 171 (8)
Estranee, persone
Reg. 31
GP 69 (15), 102 (1), 105 (3)
| 193
Esultanza
Reg. 130
GP 140 (32), 141 (33)
F
Infrazioni contemporanee
Reg. 53
Fallo di mano
Reg. 120, 125
GP 110 (9), 136 (4, 5, 6, 7, 8), 137 (9, 10, 11, 13), 143 (46)
Fallo tattico
Reg. 129
GP 139 (26)
G
Gioco pericoloso
Reg. 121, 127-128
GP 139 (23, 24)
Grave fallo di gioco
Reg. 122, 131
I
Identificazione
FIGC 34 – 36
GP 36 (1), 37 (2, 3, 6), 39 (18)
Impraticabilità del terreno di gioco
FIGC 18
GP 20 (4)
Infortuni dei calciatori
Reg. 48, 52–53
FIGC 61
GP 70 (16, 17, 18)
194 |
Inibizione
Reg. 30
L
Linea del pallone
GP 109 (1, 2), 110 (8)
Linea di porta
Reg. 9–13, 24, 50
M
Minuto di raccoglimento
GP 98 (7)
O
Opportunità (evidente) di segnare una rete
vedi condotta gravemente sleale
Ostruzione (ostacolare progressione avversario)
Reg. 128
GP 138 (18)
P
Perdita di tempo (ostruzionismo)
Reg. 89–90
GP 92 (6)
Persone ammesse nel recinto di gioco
FIGC 63–64
Portiere
Reg. 28 – 30, 42, 44, 53, 73, 120 – 122, 125 – 127, 129, 154, 159 – 162, 168,
174, 178, 181 – 183
FIGC 46
GP 39 (15, 16), 47 (3), 70 (17), 105 (1), 135 (1), 137 (10, 12), 138 (14, 19), 139
(23), 143 (52), 144 (53, 54, 55, 56, 57, 58, 59), 145 (63), 163 (8, 9, 10, 170 (7),
184 (7)
| 195
Pro forma, gara
FIGC 60
GP 69 (14)
Proteste
Reg. 121-122, 130
GP 67 (2), 141 (34), 143 (49, 50)
R
Rimessa da parte dell’arbitro
Reg. 13, 23, 31, 51-53, 96-97, 104, 109, 123, 132-133, 161
GP 38 (12), 67 (1, 3), 68 (6), 69 (15), 70 (16, 17), 88 (12), 98 (5), 102 (3), 105 (2,
3), 141 (36, 37), 163 (9)
Riserve sulla regolarità del terreno di gioco
GP 20 (2, 3)
Ritardatario, calciatore
FIGC 36
GP 36 (1), 37 (4, 6), 142 (44, 45), 143 (47)
S
Segnalazioni dell’arbitro
GP 71 (20)
Simulazione
Reg. 129
Sorteggio
Reg. 95, 181
GP 97 (2), 98 (6)
Sostituito, calciatore
Reg. 28 – 33, 122
GP 38 (10), 39 (17), 87 (9)
Sostituzione
Reg. 28 – 32, 82
FIGC 35
GP 38 (8, 9, 10, 12, 14), 142 (41)
196 |
T
Tempo d’attesa
FIGC 91
GP 37 (4, 5), 92 (1)
Tiri di rigore
Reg. 181-183
GP 183 (1), 184 (2, 3, 4, 5, 6, 7)
V
Vantaggio
Reg. 48, 51, 131-132, 134
GP 68 (10, 11)
aggiornata al 27 settembre
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