La penultima settimana di novembre si apre con la Juventus che si fa ancora più maestosa e grande agli occhi del campionato, grazie allo 0-3 all’Olimpico ai danni della Lazio.
Se le teorie di complotti di palazzo avanzate da ambienti giornalistici romani (nelle settimane e nei mesi passati) sembravano rendere vana ogni possibile rimonta, vien da dire che questa Juve è comunque fortissima già di per sé.
La Roma conquista anch’essa i tre punti, rimontando l’Atalanta a Bergamo, con un 1-2 in cui le reti maturano tutte nel primo tempo.
Il derby della Madunina tra il Milan e la nuova Inter di Mancini termina 1-1, con una gara che ha regalato ritmo e spettacolo, come non aveva fatto nelle edizioni passate. Spicca la grande impresa della matricola Empoli, che sconfigge un Parma sempre più in una situazione vergognosa.
Inoltre nel 2015 arriverà anche la penalizzazione per mancato pagamento degli stipendi ai tesserati, roba che in Serie A non credo si sia mai verificata.
Non credo che i calciatori finiranno per morire di fame, ma anche questo è certamente un segnale di debolezza per l’ambiente in questo momento. Forse sarebbe un grande gesto quello di rinunciare ai soldi per dare una mano alla società da parte degli stessi tesserati, che pure  fanno il proprio lavoro e (come assolutamente giusto che sia) devono essere pagati.
Questa dodicesima giornata verrà anche ricordata per la rete numero duecento in Serie A di Antonio Di Natale, giocatore che ancora adesso è, a mio modesto avviso, il miglior attaccante italiano. Basti dire che ha segnato più lui di un certo Zlatan Ibrahimovic negli ultimi undici anni per far capire quanto sia grande la caratura di quello che per molti è “Totò”.
Sembra avere un piglio diverso dal momento del cambio di allenatore il Chievo, che gioca con un 4-4-2 che sembra essere più equilibrato. Non che prima mancasse la copertura in fatto di numero di calciatori, eppure dall’avvento di Maran il gioco è più votato all’attacco e si subiscono anche meno gol.
Chiudo con il Sassuolo, che nonostante il momento difficile di Zaza (pazzesco il gol fallito domenica sullo 0-0) pare aver trovato le misure adatte alla Serie A.