Partire da un piccolo comune in provincia di Caserta e arrivare alla Juve non capita tutti i giorni, né è cosa da tutti. Ma quando si riesce a dimostrare il talento sin da giovanissimi come ha fatto Gianluca Sbordone, giovanissimo attaccante classe 2000 che sta facendo sfracelli coi Giovanissimi Nazionali.

Ma da dove comincia la parabola di Gianluca? Ce lo racconta brillantemente Ciro Troise, direttore di IamNaples.it sul sito lagiovaneitalia.net. L’articolo riporta i passaggi della breve carriera di Sbordone, che dalla nativa San Prisco muove i primi passi sui campi da gioco a Casapulla, sempre nel casertano, dove resta per cinque anni prima di passare al Capua, dove si laurea capocannoniere sia con gli Esordienti sia con i Giovanissimi Regionali, con cui gioca sotto età con compagni ed avversari classe ’99. Con la compagine casertana si toglie la soddisfazione di vincere il torneo di Ceprano, battendo in finale nientemeno che la Roma per 4 a 2. Roma che, assieme al Napoli, si fa avanti per il ragazzo ma, complice dei provini poco fortunati e giocati fuori ruolo, Gianluca non viene selezionato.

Ma si sa, chiusa una porta si apre un portone, e a notare il calciatore ci sono gli osservatori della Juventus, che convincono Claudio Sclosa a visionarlo. Il capo osservatore non ha dubbi: Sbordone è un ragazzo su cui puntare, e convince la società a tesserarlo prima dei quattordici anni necessari per il trasferimento fuori regione, spingendo tutta la famiglia a seguirlo. I nuovi tentativi della Roma e del Milan saranno vani, la Juventus ha già deciso di chiudere.

E i numeri della prima stagione con i Giovanissimi Regionali di Grabbi sono da capogiro: 44 reti in 40 partite, giocate per la maggior parte da esterno d’attacco o da seconda punta. Grabbi però lavora sul suo potenziale enorme schierandoli in ruoli diversi, talvolta arretrandolo anche a centrocampo. Gianluca, infatti, è già un calciatore completo, veloce, tecnico, capace di segnare a raffica e servire i compagni alla perfezione.

Le sue capacità lo spingono anche sotto i riflettori dell’Under 15, permettendogli di partecipare allo stage di metà giugno scorso. Non parteciperà a quello autunnale a causa di un pugno sferrato a palla lontana, un’ingenuità che si può in parte giustificare con la sua giovane età. La stagione nei Giovanissimi Nazionali, però, si sta rivelando più che positiva, con 15 goal in 19 partite e con un playoff da giocare col Napoli che, se vinto, permetterebbe l’accesso alle Final Eight. Ambizione che deve essere come minimo onorata da una grande prestazione perché si sa, i giocatori come Gianluca, trascinatori in campo e fuori, non si danno limiti, a nessun età.