Le big non puntano sui giovani e le società di calcio, in crisi economica, improvvisano abbassando il livello generale del calcio italiano.

Questo è, in sintesi, il messaggio lanciato da Gaetano D’Agostino all’intero mondo del calcio nel nostro paese, che ormai da un lustro sta vivendo, forse, la crisi più nera mai registrata prima. Le colpe, ovviamente, sono da attribuirsi a diverse componenti: la non lungimiranza delle società, la mancanza di fondi, l’assenza totale di strutture di proprietà, il non coraggio. Ed è proprio su quest’ultimo punto che l’ex centrocampista di Udinese e Siena, tra le altre, si è soffermato.

Si parla tanto ma i fatti sono pochi” ha annunciato alla redazione di Tuttomercatoweb.com : “Le big non puntano sui giovani a causa dei risultati e del business, ma questa è la prima cosa che dovrà cambiare. La Roma ha una bella strategia in questo senso. L’Atalanta e l’Udinese puntano tanto sui ragazzi facendoli crescere al meglio, è così che si deve lavorare. Vanno prese come esempio“. Insomma, una bella ramanzina quella che il centrocampista originario di Palermo ha inviato a Tavecchio e soci, poche ore dopo le dichiarazioni del ct dell’Under 21 Di Biagio sulla mancanza di spazio per i ragazzi talentuosi in Serie A e Serie B e quelle del sindaco di Milano, Pisapia, tifoso dell’Inter, che, nell’analizzare la situazione calcistica milanese dell’ultimo periodo, ha detto di puntare sui vivai, in mancanza di moneta sonante.

Ma D’Agostino non si è fermato qui. “Prima in italia c’erano i soldi da sperperare per i campioni, adesso no e quindi si improvvisa abbassando il livello generale. Basta pensare a Immobile e Verratti, che hanno deciso di andare in Germania e in Francia. Questo è un handicap per il nostro campionato e per l’intero movimento” la frecciatina finale del mancino classe ’82 che ha deciso, quest’anno, di abbandonare il calcio che conta e di rifugiarsi tra i dilettanti della Fidelis Andria, tra l’altro con buoni risultati, oltre ad aprire una scuola calcio per ragazzi con strutture all’avanguardia.

Come dare torto a chi, in passato, è stato in procinto di vestire le casacche della Juventus e del Real Madrid?