Semifinale d’andata di Coppa Italia che vede affrontarsi due delle squadre giovanili di maggiore tradizione. Partita bella ed emozionante, con un punteggio che da ragione ad una grande Lazio, sebbene la severità di questo 2-0 vada anche oltre i suoi meriti e i demeriti di una Juve buona e sfortunata, che sbatte spesso su un Guerrieri in giornata di grazia.

Pronti, via, la Lazio passa in vantaggio con una conclusione di Borecki deviata, su cui Audero non può nulla. La reazione bianconera è veemente. Prima Pellini scarica un gran destro che Guerrieri devia in angolo, poi il neojuventino Favilli conclude di poco a lato di testa. Tre minuti dopo è Pollace a salvare su un cross di Vitale dopo un contropiede pericolosissimo della Juve. Il primo tempo si conclude con altri due interventi strepitosi del portiere biancoleste, prima su un tiro a giro di Roussos, poi su una punizione di Clemenza.

Il secondo tempo si apre come si era aperto il primo: dopo nove minuti il bomber laziale Palombi, servito da Murgia, firma il 2-0. Tre minuti dopo l’ennesimo miracolo di Guerrieri: Vitale, lasciato solo in area, colpisce al volo, ma l’estremo difensore compie un altro miracolo in due tempi. Qualche istante dopo, la Lazio rischia di chiudere ogni discorso qualificazione, ma è il palo a fermare il tiro di Verkaj.

Dopo il rischio corso i bianconeri ricominciano a fare pressione sulla difesa laziale, ma si arrendono all’ennesimo intervento prodigioso di Guerrieri, che neutralizza una rovesciata di Favilli e la successiva ribattuta. A questo punto la Juve non può far altro che arrendersi al risultato severo, che compromette buona parte delle chanches di qualificazione. Per la Lazio grande risultato, che facilita la trasferta di Ivrea, che vede i biancocelesti con un piede in finale.