La cessione di Gabbiadini al Napoli verrà ufficializzata nelle prossime ore, ma i tifosi della Sampdoria sognano intuiendo le grandi potenzialità dell’argentino Correa, colpo di mercato dell’istrionico presidente Ferrero. I due calciatori hanno caratteristiche profondamente differenti (a partire da piede forte) e quindi a beneficio dei tifosi doriani, ecco la scheda statistico-tattica di Correa redatta dagli esperti di NewGproject

Joaquin Correa nasce il 13 agosto 1994 a Juan Bautista Alberdi, piccola cittadina argentina della provincia del Tucuman, e lega il suo nome allo storico club dell’Estudiantes nel quale percorre tutta la trafila delle giovanili per poi esordire in prima squadra il 10 giugno 2012, non ancora diciottenne,nelle sconfitta esterna contro
l’All Boys.
Per rivederlo in campo con maggiore continuità bisogna però aspettare quasi otto mesi e l’inizio del successivo campionato nel quale il giovane Joaquin esordisce all’Estadio Ciudad de la Plata, rinomata casa dell’Estudiantes, nella sconfitta contro il Tigre del 9 febbraio 2013. Nel torneo di Clausura del 2013 Correa vanta 8 presenze,
per un totale di 399 minuti giocati, e si toglie la soddisfazione dell’esordio da
titolare nella vittoria casalinga contro il Lanus del 10 giugno. Nella stagione successiva
le sue presenze e il suo minutaggio crescono esponenzialmente fino alla consacrazione definitiva grazie a un torneo di Clausura giocato da titolare concluso con 15 presenze su 19 partite e i primi 2 gol da professionista: il primo di testa il
23 marzo 2014 nel pareggio esterno contro il Velez; il secondo, alla penultima giornata, utile per sbloccare il risultato nella vittoriosa partita contro il San Lorenzo. Negli ultimi mesi passati in Argentina conferma quanto di buono mostrato nell’annata precedente chiudendo il campionato d’Apertura con 16 presenze e 2 gol, tra cui una rete rifilata allo storico Boca Juniors, e partecipando anche alla Copa Sudamericana venendo eliminato però ai quarti da i connazionali del River Plate. Chiude così l’importante parentesi della sua carriera legata all’Estudiantes con numeri ragguardevoli per un giocatore che ha appena compiuto vent’anni: 58 presenze totali impreziosite da 5 gol.

PROFILO TECNICO-ATLETICO

Correa è un giocatore dalla struttura fisica importante e sfrutta la sua altezza di 188cm per primeggiare spesso nelle giocate aeree come dimostrano i l 66% di positività nei contrasti aerei e le 6 sponde di testa riuscite nell’83% dei casi. Inoltre è molto rapido nel coordinarsi e dotato di un buon arresto con cambio di direzione annesso. Gli aspetti migliorabili del suo profilo atletico sono invece riscontrabili sia nella resistenza allo sforzo continuato, con un evidente calo delle prestazioni fisiche col passare dei minuti, sia nella forza generale che permetterebbe a Joaquin di migliorare le statistiche sui contrasti a terra che per ora sono deficitarie con una positività solo del 41%.
Ma la qualità migliore riguardante il profilo fisico del giovane argentino è sicuramente la velocità intesa come accelerazione in progressione.
Infatti, grazie alle sue lunghe leve e a un cambio di passo difficilmente contenibile, Correa riesce a superare un piccolo deficit nell’agilità, che si manifesta con una leggera lentezza nei primissimi metri di scatto, diventando devastante nella fase di transizione positiva guidata da Joaquin con un’ottima progressione palla al piede.

PROFILO TECNICO

Joaquin è un destro naturale con una buona sensibilità nel piede che gli permette di avere buoni risultati sia nei passaggi brevi sia nei lanci lunghi. Dei 95 passaggi tentati l’80% va a buon fine con ottime percentuali per quanto riguarda i passaggi orizzontali, che si attestano al 97% di positività, e quelli in verticale, che si mantengono in media con un invidiabile 79% di riuscita. Da migliorare invece la precisione dei passaggi in diagonale, quelli che prevedono il superamento di almeno un avversario prima di arrivare tra i piedi del compagno destinatario del passaggio, che si fermano a un non esaltante 55% di positività e e contribuiscono in maniera decisiva a far lievitare il numero di palle perse dal giovane talento ex Estudiantes, 30 in totale di cui 15 arrivate da errori nei passaggi. Impressiona invece la facilità di calcio di Correa: non appena gode di maggior libertà, Joaquin effettua cambi di gioco precisi ed efficaci e la sua capacità balistica viene sfruttata anche nelle situazioni da palla inattiva nelle quali è il battitore designato di corner e punizioni. Un’aLtra caratteristica nella quale Correa eccelle è sicuramente il dribbling: infatti sui 18 dribbling tentati 11
sono riusciti per una percentuale di positività del 61%. Il dribbling preferito da Joaquin è quello a rientrare utilizzato per convergere verso la zona centrale del campo e spostarsi il pallone sul destro. Molto bene anche nell’esecuzione del doppio passo, che spesso è rapido ed efficace, permettendo al giovane talento argentino di creare con buona continuità la superiorità numerica offensiva.

Infine Correa è dotato di un tiro dal limite molto preciso, 4 tentativi di cui 3 indirizzati nello specchio della porta, e discretamente potente. La conclusione di destro a giro sul secondo palo è quella che effettua con maggior insistenza e con più naturalezza.

PROFILO TATTICO OFFENSIVO

La posizione di partenza di Correa nello schieramento offensivo dell’Estudiantes è di esterno sinistro di centrocampo. Ma l’interpretazione del ruolo è totalmente differente da quella del tipico esterno: infatti Joaquin non attacca mai la profondità preferendo venire incontro al pallone per riceverlo direttamente nei piedi e svariando molto su tutto il fronte d’attacco. Ovviamente, per assecondare la sua naturale predisposizione al dialogo stretto coi compagni, Correa si accentra molto frequentemente favorendo così anche la salita decisa del terzino che gioca sulla sua stessa fascia.
Così facendo, la posizione finale e naturale di Correa, soprattutto quando la propria squadra attacca facendo possesso palla nella metà campo avversaria, è quella tipica del trequartista che gioca tra le linee di difesa e centrocampo avversarie alle spalle degli attaccanti.

Da questa posizione come trequartista, Joaquin è molto abile nello smarcamento offensivo effettuato spesso con il classico movimento ad elastico indispensabile per liberarsi dall’avversario e ricevere palla nei piedi, venendo incontro al pallone,
il più indisturbato possibile. Addirittura è abbastanza frequente trovare Correa molto basso nella metà campo avversaria nella posizione tipica del regista offensivo pronto per iniziare l’azione d’attacco in prima persona innescando le punte con un passaggio in verticale o aprendo il gioco verso gli esterni.
Da questa posizione più arretrata e centrale sia all’interno del rettangolo di gioco sia nella manovra offensiva, spicca un’altra qualità di assoluto rilievo nel profilo offensivo di Correa: il giovane ex Estudiantes è dotato infatti di una visione di gioco fuori dal comune , che si palesa anche in giocate di prima intenzione o “veli” che liberano improvvisamente un compagno, e di un innato piacere per l’assist risolutivo per le punte che rendono Joaquin il classico giocatore da ultimo passaggio.

Inoltre Correa è molto abile nel chiedere l’uno-due al compagno e nello smarcarsi immediatamente dopo aver eseguito il primo passaggio per andare a ricevere indisturbato il passaggio di ritorno, chiudendo il triangolo, trovandosi spesso in posizione molto pericolosa per la difesa avversaria.
Infine sui cross che arrivano dal fondo, Joaquin riesce spesso a farsi trovare libero al limite dell’area, rimarcando ancora una volta la sua grande capacità di smarcamento, pronto per ricevere l’eventuale cross basso e arretrato del compagno.

PROFILO TATTICO DIFENSIVO

La fase difensiva è assolutamente una lacuna nel profilo tattico di Correa. Il centrocampista offensivo argentino è spesso in ritardo sia nei contrasti sia nei movimenti difensivi che servono per fermare o almeno rallentare l’azione offensiva avversaria.
È frequente in fatti che il centrocampista centrale debba scalare sulla fascia sinistra per coprire la zona lasciata libera dal mancato recupero della posizione di Joaquin. Queste mancanze si rivelano in maniera incontrovertibile nei numeri: solo 6 palle recuperate e 4 intercettazioni positive in aggiunta ai 3 dribbling subiti nei quali sa fa superare tutte e 3 le volte con facilità irrisoria.La caratteristica difensiva nella quale si intravedono ottime potenzialità è il pressing: infatti nelle rare situazioni in cui Correa pressa alto i difensori avversari, sicuramente assecondando le richieste del suo allenatore, si posiziona in modo correttamente orientato costringendo l’avversario a un passaggio scontato e quindi facilmente intuibile dai compagni di squadra.

PROFILO PSICOLOGICO

Sotto l’aspetto psicologico la dote più importante che si trova nel profilo di Correa
è una spiccata intraprendenza, che esplode con maggior forza nelle situazioni di svantaggio della squadra, che porta il giovane centrocampista argentino a ergersi come leader del proprio team cercando di toccare il maggior numero di palloni possibili
per poi tramutarli, tramite giocate imprevedibili e non scontate, in potenziali occasioni per riequilibrare il risultato. Da migliorare invece sia lo spirito di sacrificio, che servirebbe per incidere maggiormente in fase difensiva, sia la continuità nel Mantenere alta la concentrazione al fine di evitare di estraniarsi dal gioco e così facendo uscire mentalmente dalla partita come testimoniato dagli 8 anticipi subiti frutto di una preoccupante mancanza di attenzione che invece deve necessariamente
essere ottimale per tutti i novanta minuti.