Gianfranco Cicchetti – Milannews24.com

Somiglia a Sergio Busquets”. Parole e musica di Cristian Tello, talento spagnolo del Porto che ha paragonato al suo vecchio compagno di club al Barcellona il nuovo fenomeno del calcio portoghese, il ‘golden boy’ Ruben Neves. Classe ’97, è un talento incredibile che potrebbe scrivere a breve tante pagine di storia calcistica del suo club, il Porto, e della nazionale portoghese. Diciotto anni da poco compiuti (il 13 marzo scorso), è il centrocampista che ogni allenatore sognerebbe di allenare. Fisico (180 cm), qualità, visione di gioco, cambi di gioco, eleganza e conclusione dalla distanza. Piede destro naturale, ma sa calciare con entrambi i piedi, può disimpegnarsi sia davanti alla difesa nel 4-3-3, che come uno dei due interni nel 4-4-2 o 4-2-3-1. Nel primo modulo viene così utilizzato nel suo club da Julien Lopetegui (ex portiere del Barça e soprattutto ex tecnico dell’U21 spagnola campione d’Europa), che lo alterna ai vari Casemiro e Oliver Torres, nel secondo schieramento lo utilizza di sovente Rui Jorge, attuale tecnico dell’U21 lusitana, nella quale Ruben Neves gioca ben cinque anni sotto età, dopo aver incantato all’Europeo U17 dello scorso anno. Le sue caratteristiche sono assai diverse dal prototipo del regista portoghese anni ’90 e 2000, come i vari Paulo Sousa, Joao Moutinho e Miguel Veloso, suoi illustri predecessori, ma è più un playmaker moderno che alla tecnica sa unire anche doti di contrasto e interdizione, in una versione maggiormente vicina al calcio attuale e forse anche più completa. La sua giovanissima età e gli ampi margini di miglioramento lo rendono un giocatore di notevole prospettiva, che in futuro può solo ulteriormente crescere e migliorare. I detrattori, invece, lo considerano forse un po’ lento per diventare un futuro top player,  ma è una critica che a volte può ingannare, perché il talento portoghese è un giocatore veloce di pensiero e di esecuzione, che sa sempre cosa fare in mezzo al campo e al quale non difettano assolutamente personalità e sfrontatezza. Un dato, inoltre, deve fare assolutamente riflettere. A diciassette anni, 5 mesi e 7 giorni è diventato il calciatore portoghese più giovane della storia ad esordire in Champions League (il 20 agosto nei preliminari con il Lilla), battendo nientemeno che il primato stabilito da Cristiano Ronaldo nell’agosto 2002 (preliminari contro l’Inter a 17 anni e 6 mesi). Ruben Neves, che gioca nel Porto dall’età di 8 anni (tranne una parentesi annuale in prestito al Padroense Fc), ha debuttato in prima squadra in campionato il 15 agosto 2014 (contro il Maritimo), inanellando in seguito altre trenta presenze tra campionato, Champions League e coppe nazionali. Questi dati hanno spinto il Porto a blindare l’asso portoghese con un contratto fino al 2017 e soprattutto con una clausola rescissoria da 40 mln di euro. Basteranno per allontanare club come Psg, Real Madrid, Manchester Utd e Liverpool oltre alle italiane Milan e Juventus? In Portogallo iniziano a temere che si godranno ancora per poco le gesta di questo campioncino in erba.

 

RUBEN DIOGO DA SILVA NEVES

Ruolo: centrocampista centrale

Club: Porto (Portogallo)

Data di nascita: 13/03/1997

Luogo di nascita: Santa Maria da Feira (Portogallo)

Nazionalità: Portogallo

Valutazione: 15 mln

Ingaggio: 0,2 mln

Scadenza contratto: 30/06/2017

Agente: Josè Caldeira