Il mondo del calcio è attraversato da una nuova bufera extra sportiva.

Stiamo parlando della ormai nota telefonata choc intercorsa tra il patron di Lazio e Salernitana Claudio Lotito e Pino Iodice, Direttore Generale dell’Ischia Isola Verde, squadra che milita nel campionato di Lega Pro Girone C.

Quello da molti definito lo “Scandalo Lotito” si è alimentato in seguito alla pubblicazione di Repubblica della registrazione fatta dal DG dell’Ischia.

Parole forti e ingiustificabili che ieri abbiamo riportato integralmente nel pezzo di Giuseppe Romano.

Lotito conclude la sua chiamata citando le società Carpi e Frosinone“Con la mia bravura ho portato i diritti tv a 1.2 miliardi: se ci portano Latina, Frosinone, chi li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, il Frosinone, il Carpi…e questi non se lo pongono il problema”.

Un passaggio cruciale della telefonata che indigna tutti coloro che amano questo sport.

Dichiarazioni che divergono in modo assoluto dal concetto di “programmazione”, termine sulla bocca di tutti ogni domenica. Come una normativa che priva le piccole realtà di accedere al palcoscenico della Serie A. Latina, Trapani, Crotone, Frosinone, Carpi, Pro Vercelli e Virtus Entella complimenti per il progetto, purtroppo la vostra corsa, i vostri sogni, si arrestano qui.

A decidere come manovrare questa giostra un team di burattinai con il dovere di garantire l’ordine, la “normalità”.

Programmazione, settore giovanile e calciatori italiani. Quante volte questi concetti sono stati utilizzati dai vertici del nostro calcio per indicare la strada verso il successo ?

Certamente stiamo citando tre fattori importanti che associati al rinnovamento di impianti e strutture potranno garantire un’evoluzione unica.

Tuttavia se queste soluzioni sono indicate dalle stesse persone che hanno il compito di mantenere l’ordine, qualcosa non quadra.

Non quadra perché il Carpi, capolista indiscussa del campionato di Serie B, preoccupa per il suo scarso appeal. Nessuno mette in risalto che il club emiliano scenda in campo con la seconda rosa più giovane tra Serie A e Serie B (24,1 la media età) e che la stessa sia formata da 24 italiani e 4 stranieri.

Discorso analogo per Crotone, Pro Vercelli e Virtus Entella con una media età al di sotto di tutte le squadre della Serie A, rispettivamente 24,8, 24,9 e 25,4,  ad eccezione del Cagliari che nella massima serie è la squadra più giovane in assoluto con una media età del 24,9.

Questa prima analisi potrebbe bastare a condannare ancor di più le parole di Claudio Lotito, ma c’è altro.

Prima abbiamo utilizzato, in modo provocatorio, il termine “piccole realtà” per descrivere alcuni club che militano in Serie B.

Ma per quali dati statistici possiamo definire una squadra grande o piccola realtà ?

Analizziamo i seguenti dati:

Città Abitanti Media spettatori* Telespettatori medi a partita**
Bergamo 118.691 14.856 373.735
Cagliari 154.543 11.542 398.825
Cesena 96.718 16.538 285.595
Chievo Verona  2.500 9.545 452.589
Empoli 47.912 9.422 521.268
Fiorentina 379.180 31.102 644.152
Genova 594.774 20.444 514.237
Verona 260.207 19.136 529.217
Inter 1.331.580 33.622 1.461.456
Juventus 899.291 38.364 1.991.928
Lazio  2.870.493 30.921 919.750
Milan 1.331.580 41.372 1.608.426
Napoli 989.598 31.132 1.415.029
Palermo 1.065.595 16.374 607.457
Parma 189.151 12.046 394.044
Roma  2.870.493 40.825 1.487.613
Sampdoria 594.774 21.177 665.700
Sassuolo 41.071 13.328 538.434
Torino 899.291 16.170 556.838
Udinese 99.528 9.048 451.702

 

Città Abitanti Media spettatori*
Carpi 70.054 2.737
Frosinone 46.714 5.012
Cittadella 20.025 2.260
Crotone 60.884 4.195
Latina 125.185 3.716
Trapani  69.293 4.883
Vercelli  46.854 2.991
Varese 80.893 2.973
Chiavari 27.295 2.157
Lanciano 35.677 3.021

*Fonte: stadiapostcards

**Fonte: violanews

Tralasciando il dato relativo alla media spettatori, influenzato naturalmente dagli scontri con le big di Serie A, città come Latina, Varese e Carpi hanno un numero di abitanti che può essere rapportato a quello di Udinese, Empoli, Cesena e Bergamo.

Perché non è possibile ipotizzare che il Latina possa divenire la nuova Udinese ?

Perché Roberto Boscaglia deve fermare la corsa al successo nel momento più bello della sua carriera?

Perché il nostro calcio non riesce a cambiare registro e continua ad essere governato dai soliti noti ?