L’arrivo di Antonio Conte in Nazionale ha riaperto il dibattito sui futuri protagonisti in maglia azzurra, visto l’impiego continuativo del giovane Zaza, la conferma di Immobile e l’attenzione crescente per Insigne, Okaka, Berardi e Gabbiadini.  Proiettandosi al 2018 e sopratuttto all’atteso Mondiale qatariota del 2022 su chi gli italiani potranno far affidamento per il ruolo di bomber? Su chi riporre le speranze di vittoria? Grazie all’indispensabile contributo statistico della NewG project la redazione di footballscouting.it ha passato al setaccio i dati su tre giovani centravanti che hanno le carte in regole per aspirare ai grandi palcoscenici internazionali: Alberto Cerri, Federico Bonazzoli e Andrea Petagna.

Cerri è alto 194 cm, classe 1996 di proprietà del Parma, attualmente in prestito alla Virtus Lanciano in serie B (già 6 presenze e 4 gol). Analizzando le statistiche della scorsa stagione, ed in particolare la sfida con la Svizzera con la maglia della Nazionale U19 (Stade des Arbères 2 a 4 il risultato finale, ndr), si trova conferma della sua grande fisicità, ma anche di un progressivo calo alla partecipazione nella fase finale del match. Quasi perfetto negli appoggi brevi  (100% di successo nella metacampo avversaria) e nelle sponde ravvicinate (tutte di prima, al 67% positive). Nei contrasti palla a terra non è stato efficace (8 tentativi, nessun successo), meglio negli scontri in quota (20% positivi). Il punto di forza di Alberto è certamente il presidio dell’area, grazie anche alla considerevole fisicità e al fiuto del gol: contro gli elvetici ha tirato tre volte in porta centrando sempre il bersaglio e realizzando 1 gol. Meno brillante ovviamente nella fase di rifinitura con due cross su due sbagliati e 2 dribbling provati (1 riuscito).  Scandagliando il match contro la Juve in Primavera Alberto ha dato conferma degli stessi pregi e lacune. Tra le note positive una maggior partecipazione nei minuti finali della gara, la grande attenzione nei passaggi (nella metà campo avversaria 13 effettuati e nessun errore) e, alla luce anche del contesto meno competitivo rispetto alla Nazionale, un sensibile miglioramento nella fase di contrasto (a terra 9 tentativi, con l’11% di successo, 9 contrasti aerei con il 44% di efficacia), in crescita le Intercettazioni, nessun pallone recuperato. Resta il problema dribbling: come contro la Svizzera solo due tentativi e un errore. Il numero di tiri in porta resta identico, ma questa volta manca la precisione (3 tentativi, nessuno nello specchio della porta). Ottime le statistiche sulle sponde: al 90% positiive, di cui due di prima e sette di testa.

Il secondo competitor virtuale per la maglia numero 9 dell’Italia al Mondiale 2022 si chiama Federico Bonazzoli, stellina del settore giovanile interista. Per alcuni è un predestinato, dal punto di vista fisico è alto quasi come Cerri (192 cm), ma meno pesante. Analizzando tramite i dati NewGproject la sfida Inter-Empoli dello scorso campionato primavera l’attaccante classe 1997 mantiene una buona media nei passaggi (10 riusciti e 100% di successo nella metà campo avversaria, 67% nel complesso), rispetto al gigante del Parma è più efficace nei contrasti (33% di successi sia in quelli aerei che in quelli palla a terra), perde meno palloni e vanta anche due palloni intercettati e due recuperati. Sull’incidenza offensiva c’è da segnalare un dribbling riuscito su uno tentato, 3 tiri provati (2 nello specchio) e due cross falliti. Discreto nelle sponde (57 % riuscite), meglio palla a terra che di testa. Nella sfida contro la Roma, sempre con la Primavera, Federico incide di più: 75% di passaggi ocmpletati (100% nella metà campo avversaria), confermato il dato sui contrasti (33% vinti), 2 intercettazioni, 1 pallone recuperato, 3 dribbling (1 riuscito) e soprattutto due tiri (tutti nello specchio) ed un gol. Buona anche la statistica sulle sponde (80% di successi), sulle cinque totali ben quattro sono di prima.

L’ultimo a finire sotto la lente è il triestino Petagna, che il Parma ha prestato al Latina calcio qualche mese fa. Nella gara tra Milan e Udinese della scorsa stagione il classe ’95 di scuola rossonera vanta il 71% di passaggi completati (100% nell’area avversaria), un 20% di successo nei contrasti, una sola intercettazione, tre dribbling subiti e due provati senza successo. In fase conclusiva chiude la partita con un gol e il 33% di tiri nello specchio della porta. Un cross provato senza esito positivo e 15 palloni persi. Le sponde totali sono 6, il 50% con buon esito. Nel match Milan – Atalanta i dati sono confermati o migliorano 83 % di passaggi riusciti (il 100% nella metà campo friulana), 36% di contrasti portati con efficacia (quelli aerei vincenti al 67% ). Nelle intercettazioni  solo il 33% sono favorevoli a Petagna, migliorano i numeri sul dribbling (3 tentanti, due riusciti attaccanto verso destra). Passando ai tiri in porta Andrea Petagna contro l’Udinese ci prova 8 volte, non segna, ma trova lo specchio nel 38% dei casi. Più vivace anche nella fase di supporto: 6 cross tentati, ma solo nel 17% dei casi riesce a completare la giocata in modo positivo. Resta costante il dato sui palloni persi (16), ma riesce anche a recuperare 3 palloni in fase di copertura. Sponde totali 5, solo nel 40% dei casi positive.

Incrociando questi dati con quelli anagrafici (Bonazzoli è del 1997, Cerri del 1996 e Petagna è un classe ’95) possiamo concludere che l’interista è quello più completo, un aspetto che i Commissari tecnici non possono trascurare. Il Mondiali del 2022 è lontanissimo e ovviamente sono molteplici i fattori che potranno condizionare la carriera di questi tre giovani bomber (infortuni, mercato, cambiamento CT, fortuna), ma resta la speranza che dopo l’altalenante esperienza di Balotelli la squadra azzurra possa trovare, nel breve, un centravanti su cui puntare senza indugio per il prossimo decennio.

 

Fonte: www.footballscouting.it per wwww.calciomercato.com