Il ruolo del portiere è il più complesso del calcio. Le responsabilità per chi indossa i guantoni sono tantissime e ogni errore pesa sull’esito della gara e può incidere anche sul morale dell’estremo difensore.

Stare tra i pali, quindi, prevede anche un’enorme personalità oltre che ottima tecnica.

La scuola italiana è da sempre una delle migliori in questo ruolo delicato. Ultimamente si stanno affermando tanti giovani dalle ottime doti. Vediamone alcuni.

Impossibile non citare Mattia Perin, estremo del Genoa, che, dopo la difficile annata di Pescara, non solo si è preso i gradi di titolare nel Grifone, ma è stato pure convocato ai Mondiali, purtroppo pessimi, in Brasile e, senza dubbio, scalerà anche in azzurro rapidamente le gerarchie.

In serie A molti club, in questa stagione, si sono affidati a giovani numeri uno molto promettenti. Il Chievo propone tra i pali Francesco Bardi, classe ’92, in prestito dall’Inter e che già bene aveva fatta nella scorsa travagliata stagione a Livorno. Il Cesena neopromosso punta, invece, sul portiere scuola Juve Nicola Leali (1993) che aveva esordito in A a 18 anni con il Brescia. Dalla città lombarda arriva anche Alessio Cragno (1994), che si contende il ruolo di titolare a Cagliari con un altro giovane: Simone Colombi (1991). Marco Sportiello, classe 1992, difende, invece, la porta della “dea” Atalanta.

Da ricordare, poi, Simone Scuffet che dopo una stagione indimenticabile con l’Udinese, con tanto di esordio a 17 anni, e dopo che in estate era stato accostato addirittura all’Atletico Madrid per rimpiazzare Courtois, ora, dopo un infortunio, dovrà contendere il posto a Karnezis.

Anche Luigi Sepe (ex Lanciano) dovrà faticare per riottenere la fiducia di mister Sarri ad Empoli, dopo alcune ammissibili incertezze. Il calcio italiano, certamente, ha ancora una lunga strada da fare per ritornare ai livelli passati (si veda il 2006) e competere con le altre Federazioni, tuttavia una solida base c’è: un ritrovato amore per il ruolo del portiere, che sta portando tanti giovani ad indossare i guantoni e a buttarsi su ogni pallone.