Nel marzo del 2010, la Corte di Giustizia europea si è pronunciata su una delicata questione, riguardante il trasferimento dei giovani calciatori e la relativa questione dell’indennità di formazione. Cercherò di sintetizzare al massimo in quanto il problema è vasto e complesso. In ogni caso va detto che la sentenza in questione, che vedeva contrapporti in sede di Corte di Giustizia l’Olympique Lione e Olivier Bernard (si parla difatti di sentenza Bernard),  è di particolare importanza, dal momento che rappresenta la prima decisione emessa da tale Corte a seguito del riconoscimento, nei Trattati sul Funzionamento dell’Unione Europea, della specificità dello sport e, al contempo,  della competenza delle istituzioni europee ad adottare azioni inerenti tale settore. In sostanza la Corte ha sancito il principio secondo cui le società di calcio possono richiedere il pagamento di una indennità per i giovani calciatori di cui abbiano curato la formazione, nel caso in cui questi ultimi sottoscrivano il loro primo contratto professionistico con una società calcistica diversa da quella che li ha formati. L’importo dell’indennità dovrà essere determinato tenendo conto delle spese effettivamente sostenute dalle società ai fini della formazione. Inutile dire che le applicazioni concrete non sono così semplici.

 

Davide Venturini