Gabriele Gravina, presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), ha espresso il suo pensiero in merito ai pochi minuti disputati in Serie A dai giocatori italiani, prospettando alcune iniziative volte a invertire questa tendenza.

Quanto giocano gli italiani nel “Bel paese”?

Nel post pubblicato sulla pagina Instagram dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), il presidente FIGC, ha spiegato come tra i suoi obbiettivi vi sia il risollevare la situazione legata al poco spazio concesso ai calciatori italiani in Serie A, attraverso una serie di investimenti sui vivai.

Queste le sue dichiarazioni:

“Sicuramente la percentuale di italiani che giocano in Serie A non è confortante. Uno dei miei obbiettivi di questo quadriennio è iniziare ad invertire la tendenza per i club professionistici, agevolando gli investimenti nei vivai per avere un ritorno in termini di futuri prospetti azzurri e allo stesso tempo un beneficio per i bilanci delle società.” (Gabriele Gravina)

 

Ma quanto giocano gli italiani nei maggiori tre campionati del nostro paese numeri alla mano?

La percentuale dei calciatori, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, che dopo 10 anni è ancora tesserata per un club di Serie A, B o C è molto bassa e non arriva a al 6%, con più precisione il 5,8%.

Nella stagione 2019-20 i calciatori italiani hanno disputato solamente il 38,2%, ovvero neanche la metà, dei minuti a disposizione in Serie A.

Per quanto riguarda i giocatori italiani U21 invece, questi hanno giocato solo il 2,6% dei minuti disponibili in Serie A, B o C… in totale 21.067 minuti.

Questi dati suggeriscono che i miglioramenti di cui ha parlato Gravina siano realmente necessari per risollevare una situazione critica e delicata che non aiuta, al contrario rallenta, lo sviluppo del calcio italiano e dei suoi talenti.