Nella numerologia del calcio, solo una maglia può aspirare ad avere il medesimo fascino e ad incutere lo stesso timore nell’avversario della numero 10, ed è la 5. Se la prima denota follia tattica, sregolatezza e anarchia, la seconda è quella affidata di solito all’allenatore in campo, alla precisione fatta persona, al cervello della squadra; quello da cui devono passare tutti i palloni. Al Real Madrid, per esempio, l’hanno indossata due palloni d’oro, Di Stefano e Zidane. In serie B, c’è una ragazzo che con la 5 del Cesena, sta facendo sfracelli: Stefano Sensi. Con la sua precisione, i suoi piedi buoni e la sua sagacia tattica, Sensi sta facendo volare verso il ritorno in A la squadra di mister Drago, che di giovani se ne intende, visto che durante gli anni di Crotone aveva dato fiducia a due ragazzi che poi avrebbero avuto un “discreto” successo in A: Florenzi e Bernardeschi.

Sensi nasce ad Urbino il 5 agosto del 1995 e comincia a dare i primi calci ad un pallone nella squadra della sua città, l’Urbania. A 11 anni approda al Rimini, e dopo 3 anni la chiamata importante, quella del Cesena, con cui fa tutta la trafila. La stagione della ribalta è quella 2010/2011, quella con gli Allievi Nazionali, nella quale Stefano da la prova di essere di una classe superiore rispetto agli altri, e nella quale segna anche 10 reti. Tutto ciò gli permette di fare il balzo in Primavera con un anno di anticipo rispetto ai coetanei. La sua prima esperienza nell’Under 19 romagnola non è esaltante, anche se nelle sue uniche 5 presenze, riesce a segnare un gol e a prendere parte al torneo di Viareggio; nella seconda stagione invece, Sensi diventa il fulcro della squadra allenata da De Argila, e le 6 reti in 24 partite, testimoniano che il vizietto del gol c’è sempre. Il talento è consacrato con la prima convocazione azzurra, nell’Under 17 di Daniele Zoratto, con cui esordisce nel 2012 nell’amichevole contro la Germania. La società cesenate lo ritiene ormai un lusso per la squadra giovanile, e perciò lo manda a farsi le ossa nell’importantissima “palestra” della Lega Pro, con il San Marino. Anche qui, dopo una prima annata di ambientamento comunque buona, le qualità di Sensi si impongono: nella seconda stagione in Lega Pro, la mezz’ala gioca 33 volte e segna 10 gol, affermandosi, a soli 19 anni, come uno dei giocatori più forti dell’intera competizione.

A centrocampo comanda lui. Sia da metronomo davanti alla difesa, sia da mezz’ala, destra o sinistra, Sensi è una calamita sensibile al cuoio. Fa ripartire l’azione come pochi; rifornisce le punte in zona gol con lanci millimetrici e traiettorie comprensibili a pochi; da ordine al gioco dei suoi, senza rallentarne la velocità; ha vent’anni, ma gioca con la sicurezza di chi ha vinto mondiali e Champions. Poi c’è quel fiuto per il gol, che per chi galleggia a 30-40 metri di distanza dall’area avversaria, non è sempre facile da esercitare. I calci da fermo sono la sua specialità: i due gol segnati sinora in B, sono frutto della sua freddezza e della sua precisione dagli undici metri. Per caratteristiche fisiche, leve basse e 168 centimetri d’altezza, e movenze, ricorda molto un altro giovane regista, Marco Verratti; ma vederli giocare insieme un giorno, magari in azzurro, potrebbe non essere un’eresia tattica, vista la versatilità, ma soprattutto la classe, dei due.

Ritornato a Cesena, Drago gli ha messo quasi da subito in mano le sorti della squadra, e visto l’ottimo campionato dei romagnoli fino a questo punto, e le richieste delle big di A, sembra non aver avuto torto.

 

Nome Completo:  Stefano Sensi

Luogo di Nascita: Urbino

Data Di Nascita: 05/08/1995

Nazionalità: Italiana

Posizione: Centrocampista – Centrale

Piede: Destro

Procuratore: Football Capital

Squadra Attuale: Cesena

Scadenza Contratto: 30/06/2018

Fonte Dati: transfermarkt.it