La prestazione nella finale del Viareggio, vinta dal Sassuolo, ha consacrato Gianluca Scamacca. Attaccante di 1,95 cm, il classe 1999 non ha disputato un gran primo tempo ma è venuto fuori nella ripresa con la rete del 2-2 e molti recuperi in fase difensiva. Il destro di Scamacca ha permesso prima il passaggio del turno in semifinale ai rigori contro il Torino e poi la vittoria in finale sempre dagli undici metri contro l’Empoli.

DOVE TUTTO E’ INIZIATO

Gianluca è nato a Roma e cresciuto nel settore giovanile giallorosso, ma la parentesi romana non gli permette di giocare. Così il ragazzo decide di lasciare Roma per approdare al PSV nel 2014. Nell’ambiente romano Scamacca fu etichettato come “colui che lasciò la Roma per soldi”, con Bruno Conti in primis a rimanere deluso da come si siano separate le strade. Scamacca ha sempre difeso questa scelta, dichiarando anche pubblicamente: “Mi hanno dato una casa, la macchina. Hanno trovato un lavoro a mia madre, potevo rinunciare? Con Bruno Conti avevamo un grandissimo rapporto, c’è rimasto molto male. Ma sfido chiunque a non capire ciò che ho fatto”. 

IL RITORNO IN ITALIA E LA STOCCATA

La scorsa estate il Sassuolo ha deciso di riportarlo in Italia, col giocatore che non le ha mandate a dire alla Roma,sua ex società: “Mi avevano proposto la promozione in Primavera… Troppo poco, ho avuto l’impressione che sarei salito solo per fare numero, a cosa mi sarebbe servito? Uno all’età mia deve giocare, per crescere e migliorarsi. Il campionato Allievi è sin troppo facile, poco allenante, e i ritmi sono bassi“.

Dopo la performance nella Viareggio Cup di quest’anno siamo sicuri che Di Francesco prenderà in serie considerazione il talento romano. Probabilmente già nel finale di questo campionato potrebbe esordire in Serie A, e magari l’anno prossimo far parte della prima squadra.