Francesco Vicari, uno dei giovani che più si sono messi in luce in tutto l’arco del campionato.

 

 

Dopo aver militato nelle giovanili della Roma (dove fu anche allenato da mister Stramaccioni), passa al Taranto, grazie ad un intuizione di Sergio Mezzina, in passato anche direttore del settore giovanile del Lecce ai tempi di Pantaleo Corvino, che ha sfruttato l’occasione di prenderlo dopo che si era svincolato dalla squadra capitolina.
In Puglia si mette in mostra con ottime prestazioni, grande forza dal punto di vista e buon senso della posizione fanno di lui un giovane che fa ben sperare la proprietà su un suo possibile impiego futuro in primo squadra, o magari, se dovesse esplodere definitivamente, un talento da cui poter monetizzare.
Nell’estate 2012 passa al Novara, che da tempo era sulle sue tracce, che se lo aggiudica battendo anche la concorrenza del Sassuolo, dopo che avevano colpito alcune sue prestazioni con la Berretti del Taranto (la Primavera delle squadre di Lega Pro). Mai sostituito in nessuna gara, il Novara disputa una discreta stagione, chiudendo a metà classifica, nel girone A del Campionato Primavera.
Solitamente era schierato come centrale sinistro nella linea a tre, forse in una difesa che era il punto debole della squadra , e probabilmente non è un caso che gli altri due difensori , Celano e Sorrentino, sono spariti dal calcio che conta a solo pochi mesi dalla fine dello scorso anno e dalla rivoluzione estiva (di quella squadra è rimasto solamente Dondoni, ma è una cosa normale nella categoria).

Si allena con la prima squadra in diverse occasioni, favorito anche dal fatto che per un certo periodo l’allenatore della prima squadra è stato Giacomo Gattuso, già suo allenatore nella Primavera (incarico che ricopre ancora oggi).
A fine anno arriva il momento del suo esordio in Serie Bwin (allora si chiamava così) nella gara contro il Lanciano, l’ultima di campionato, subentrando a Colombo
La scorsa estate c’erano voci di un interessamento di Pescara e Sunderland alle sue prestazioni sportive, ma tutto finisce con un nulla di fatto.
Poi arriva il momento del ritiro estivo, dove assieme a diversi compagni giovani (Montipò,Pivkovski e Manconi) partecipa al lavoro della prima squadra con mister Aglietti e disputa diverse amichevoli.
La stagione attuale lo vede protagonista, anche se forse nessuno se lo sarebbe immaginato alla vigilia. L’esordio è rappresentato da una manciata di minuti al Rigamonti di Brescia alla terza giornata.
Per lui il momento di spiccare il volo arriva con la fine del 2013 e l’inizio del 2014.
Subentra all’infortunato Mori in Empoli-Novara 0-1, giocando contro una delle squadre migliori del campionato e senza commettere errori.

Con il passare della settimane si guadagna il posto in squadra, diventando titolare inamovibile in difesa assieme a Perticone.
Si dimostra un elemento quindi valido per il Novara, che già a gennaio aveva deciso di dargli maggior spazio, visto che aveva fatto partire Mori senza sostituirlo, quasi come a dire “il suo sostituto l’abbiamo già”.
La sua affidabilità stuzzica anche il ct Alberigo Evani (selezionatore della Nazionale Under 20), che lo convoca in occasione delle gare contro Polonia e Germania, valido per il Torneo Quattro Nazioni (Italia, Germania, Svizzera e Polonia).
Titolare nella gara persa coi polacchi (costata la vittoria nel torneo agli azzurri), non è stata buona la prima prova per lui in azzurro.
In sofferenza sul diretto marcatore Zwolinski, ha anche sprecato il gol dell’1-1, durante gli sviluppi di una mischia.
La gara successiva è rimasto in panchina e l’Italia ha vinto 3-0, ma mi sento di dire che nessuno dei difensori azzurri dell’Under 20 gli è nettamente superiore.
Ora deve chiudere bene la stagione tra le fila degli azzurri, per poi potersi concentrare su un eventuale futuro lontano da Novara  
(nei giorni scorsi sono circolate voci di un’Udinese che pare abbia offerto 2 milioni per le metà del suo cartellino e due per quella di Manconi).

CARATTERISTICHE TECNICHE

Destro naturale di piede, bravo nell’anticipo e dotato di una fisicità molto importante.
Molto migliorabile ancora dal punto di vista tecnico, soffre abbastanza i giocatori rapidi, soprattutto se schierato a 4.
In una difesa a 3, schierato a centrosinistra, riesce infatti a contenere meglio i giocatori avversari nei contropiedi e ad evitare così che possano avvicinarsi facilmente alla porta.
Soffre soprattutto nelle chiusure delle diagonali quando la squadra avversaria ha molti spazi per la ripartenza.
Dal punto di vista fisico, però, sa tenere testa ad avversari fortissimi e nelle sue giornate migliori gli attaccanti avversari possono soffrire assai, cosa già ripetutasi più volte in Serie B.
Di difensori centrali dal 94 in su mi pare ce ne siano di abbastanza interessanti in Italia, lui è senza dubbio  
uno di questi

Nome: Francesco
Cognome: Vicari
Data di nascita: 3 agosto 1994
Luogo di nascita: Roma
Ruolo: Difensore centrale
Ricorda: Stefano Lucchini