Nasce a Bree (Belgio) l’11 maggio 1992, quello che nell’immediato futuro sarà probabilmente il miglior interprete del ruolo di estremo difensore.

Cresce nel Genk (massima serie del campionato belga) dove, giunto in prima squadra, colleziona ben 41 presenze, veramente un dato spaventoso se consideriamo il ruolo e l’età.

Nel 2011 viene acquistato dal Chelsea, che intravede un potenziale fuoriclasse del ruolo in lui, immaginandolo come il “dopo Cech”; chiuso da quest’ultimo (che offre tutt’ora ampie garanzie) viene girato in prestito all’Atletico Madrid: con i colchoneros pone le basi per la propria definitiva consacrazione, diventando, oltre un idolo della tifoseria, uno dei punti di forza della squadra di Diego Pablo Simeone, compito che acquisisce ancor più valore se consideriamo che ha dovuto sostituire un altro potenziale fenomeno del ruolo, ovvero David De Gea, passato al Manchester United per sostituire Edwin Van der Sar.

Rendimento altissimo e costante lo fanno preferire al ben più esperto Sergio Asenjo, arrivando a quota 64 presenze nll’arco di 2 stagioni (2011-2012 e 2012-2013).

Apice (finora) della sua esperienza spagnola è il successo raggiunto in Europa League, il 9 maggio 2012 a Bucarest, contro i rivali dell’Atletico Bilbao, precedendo la successiva vittoria in Supercoppa Europea, il 31 agosto a Montecarlo, contro la squadra che detiene il suo cartellino, il Chelsea appunto, vincendo con il rotondo risultato di 4-1.

Destinato a diventare un pilastro anche della nazionale, fa il suo esordio il 15 novembre 2011, giocando titolare una gara amichevole contro la Francia, incontro terminato sullo 0-0.

Passando a considerare le sue caratteristiche, è dotato di un fisico imponente (ben 199 cm di altezza per 88 kg di peso che fanno ricordare Edwin Van der Sar); ragazzo serissimo, ha come punti di riferimento e fonti d’ispirazione proprio lo stesso portiere ex Juventus e Manchester United e l’attuale estremo difensore dei Blues Petr Cech.

L’area di rigore sembra essere veramente il suo habitat naturale, spazio che gestisce con assoluta padronanza, personalità e soprattutto senso della posizione; tempestivo nelle uscite basse e coraggioso in quelle alte (non tutti i portieri hanno questa “spensieratezza” nelle uscite alte, aspetto che fa la differenza tra un buon portiere e un grande portiere), ha ottimi fondamentali e soprattutto ha una concentrazione altissima durante tutto l’arco dei 90 minuti, oltre che negli allenamenti, rendendolo un calciatore affidabilissimo.

Nel calcio di oggi, lo sappiamo, anche un portiere deve sapere ben gestire il pallone con i piedi perché spesso proprio dallo stesso parte l’azione e numerose volte i compagni si affidano a lui con retropassaggi, talvolta anche difficoltosi: Thibaut anche su questo fondamentale offre garanzie, con il suo ottimo piede sinistro.

Se dobbiamo trovare qualche difetto tecnico, forse sono lo stile (non proprio “elegante” ma comunque efficace) e la scelta di usare spesso la respinta a mano aperta, preferendola alla trattenuta.

Che dire, in conclusione, di questo potenziale (se non già attuale) fenomeno?

Abramovich ha fatto un investimento su questo giovane anni fa, versando nelle casse del Genk 9 milioni di €, ma oggi il valore è, minimo, raddoppiato.

A Stamford Bridge, il dopo Cech è già una garanzia: i tifosi aspettano Thibaut Nicolas Marc Courtois.

Data di nascita: 11 maggio 1992
Luogo di nascita: Bree (Belgio)
Età: 21
Altezza: 199 cm
Nazionalità: Belgio
Ruolo: Portiere
Piede: Sinistro
Valore di mercato: 18.000.000 € (Fonte: www.transfermarkt.it)