In queste settimane, a livello europeo, possiamo dire di avere assistito alla possibile esplosione di un talento tedesco. Parliamo di Julian Brandt.

Il suo nome è già sulla bocca di molti addetti ai lavori, e la sua popolarità andrà piano piano crescendo, visto che, al momento, se si digita la parola “Brandt” su Google, il nome non è tra i primi quattro risultati che il motore di ricerca presenta.

Nato a Brema, a 5 anni inizia a giocare per il Borgfeld, la squadra del suo paesino, composto da neanche 8000 anime.
A 13 anni avviene il salto in una squadra di rango più importante, visto il suo passaggio tra le fila dell’Oberneuland, squadra che è stata anche tra i professionisti per qualche anno ed è stata allenata anche da Wolfgang Sidka, negli anni 90, prima che questi spiccasse il volo nel calcio che conta, vincendo anche la Coppa Intertoto nel 1998 con il Werder. 

La chiamata più importante arriva due anni dopo da un club del massimo campionato, il Wolfsburg. Questo implicherà per lui un passaggio importante della vita, cioè andare a vivere a 150 km da casa ed in un’altra regione. La sua carriera sembra essere molto interessante da subito, visto che nelle due presenze collezionate con la nazionale Under 15 realizza due reti. L’anno dopo fa benissimo con la selezione Under 17 del Wolfsburg, realizzando 14 gol, che gli permettono di rimanere nel giro della Nationalmanschaft, con cui incamera un’altra decina di presenze tra U16 e U17, segnando anche un gol contro la Spagna. In quell’Under 16 ci sono altri talenti che ora sono esplosi in Bundes (il compagno di club Oztunali, Tah dell’Amburgo e l’attaccante dello Stoccarda Werner, già autore di quattro reti quest’anno).

 

Le ottime prestazioni con l’Under 17 del Wolfsburg, gli valgono una promozione sotto età in Under 19 (l’equivalente della nostra Primavera) l’anno successivo. La stagione è assolutamente positiva, visto che conquista il titolo nazionale segnando anche 14 reti (pur giocando quasi sempre da esterno sinistro in un 4-4-2), in una squadra che schiaccia gli avversari come briciole, in cui oltre a lui brillano le stelle di Arnold (altro incredibile talento già esploso in Bundesliga e del coreano Jung, ora al Karsluher).
Fa bene anche con la nazionale Under 17, anche se a livello di squadra i piccoli panzer non ottengono la qualificazione agli europei e di conseguenza ai mondiali, perdendo anche contro i nostri azzurri in amichevole, per i gol di Josè Mauri e Parigini.
Anche quest’anno sembrava che avrebbe dovuto trascinare i compagni verso traguardi importanti con la maglia del Wolfsburg nell’Under 19, ma dopo una prima parte dell’anno con sei gol in 14 gare, ecco che arriva un’altra svolta nella sua giovane carriera.
Per 350000 euro, il Bayer Leverkusen porta a casa il cartellino di questo promettente ed estroso esterno dal gol facile, di cui forse in pochi si sono accorti a livello internazionale perché non ha mai giocato Mondiali o Europei giovanili.
Il tecnico Hyppia (esonerato un paio di settimane fa), lo vede da subito come un ottimo innesto per la prima squadra e lo fa allenare da subito coi grandi.
Forse un gol cambia la sua stagione, quello realizzato nell’unica partita giocata tra le fila della squadra riserve. All’85, dal suo destro parte il tiro decisivo che mette al tappeto l’Essen. Dalla settimana successiva viene utilizzato anche nel calcio dei grandi, quello della Bundes, con il suo debutto nei minuto finali di Bayer-Schalke 1-2, in cui gioca gli ultimi 9’. Piano piano ottiene sempre di più la fiducia del mister e dello staff, fino a che non debutta da titolare il 4 aprile. In casa di un Amburgo che deve salvarsi, arriva la batosta decisiva per l’esonero di Hyppia, ma per Julian c’è il primo gol da professionista. La settimana successiva in panchina c’è Sascha Lewandowski, già allenatore del Leverkusen sia a livello giovanile che della prima squadra.
Invertendo i fattori il risultato non cambia, nuovo mister e nuovo gol, stavolta a farne le spese è stato l’Herta. E’ subentrato anche in entrambe le gare di Champions contro il PSG, destando discrete impressioni, che avranno sicuramente fatto drizzare le antenne a molti, visto che si tratta di un minorenne.
Infatti le voci sul suo conto sono già molto insistenti, pare infatti che il Chelsea ed il Liverpool siano forti su questo grande talento del calcio internazionale, ma la trattativa credo che possa partire solo da una base d’asta di circa 10 milioni di euro, altrimenti il Bayer potrebbe tenerlo, magari per far lievitare ulteriormente il prezzo.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Dotato di ottima tecnica, associa a questa una grande corsa ed una resistenza davvero grandiosa.
Forte anche dal punto di vista fisico (1,85 m), la sua personalità gli ha reso meno difficili gli esordi col Leverkusen, che pure non è in un buon periodo della sua stagione.
Qualcuno vedrà il paragone con Ronaldo esagerato e sono personalmente d’accordo, ma la personalità e la voglia di tentare la giocata, oltre che la capacità realizzativa ed il ruolo, mi ricordano gli inizi del fenomeno di Funchal.

NOME: Julian
COGNOME: Brandt
DATA DI NASCITA: 2 maggio 1996
LUOGO DI NASCITA: Brema
RUOLO: Attaccante esterno