L’Atalanta si sta dimostrando, anche in questo inizio di stagione, una realtà interessante, sia a livello giovanile che in fatto di prima squadra.
Tra le caratteristiche della società bergamasca c’è da tempo una forte attenzione ai giovani, motivo in più  per mettersi in mostra per gli elementi della formazioni del settore giovanile avente sede a Zingonia.
Tra loro spicca sicuramente il profilo di Musa Barrow, attaccante gambiano classe 1998, fuoriquota e bomber della nuova Primavera targata Massimo Brambilla, tecnico che sta stupendo tutti dopo aver fatto benissimo nei due anni passati sulla panchina degli Allievi Under 17.

Barrow, nato il 14 novembre di ormai diciannove anni fa, ha passato i primi anni della sua giovane vita nel piccolo distretto di Kanifing Estate, poco distante dalla capitale del Gambia Banjul.
Cresciuto con il pallone tra i piedi, oggetto di gioco che lo accompagnava in infinite partite per strada o nei campetti vicino a casa, ha cambiato vita quando l’Atalanta ha scelto di strapparlo alla sua terra per provare a far di lui un calciatore.
Giunto a Bergamo nell’estate 2016, Barrow non aveva potuto debuttare fino a febbraio in gare ufficiali.
L’ex tecnico della Primavera Walter Bonacina, negli anni ’90 ex mediano della Dea e della Roma, ne aveva intuito le qualità da subito, tanto da regalargli chance da titolare sin dall’inizio della sua avventura ufficiale in nerazzurro.
Dopo un inizio accompagnato da prove in cui non era riuscito ad andare in gol, Barrow ha iniziato a prendere coscienza dei suoi grandissimi mezzi in occasione del Torneo di Viareggio: in 5 partite giocate in dodici giorni mise a segno 4 reti. Il tutto senza colpire avversari di rango incredibile, ma tutto ciò lo ha aiutato a prendere grande consapevolezza di sé.
Al ritorno dallo storica kermesse giovanile, che era giunta alla sua sessantanovesima edizione, sono iniziati ad arrivare gol molto importanti, che lo hanno portato a chiudere la regular season con uno score di 9 reti in 11 match di campionato.
Tra queste da segnalare un incredibile tripletta realizzata a Trigoria, in un match che diede permise a Gatti e compagni di involarsi verso la qualificazione diretta alle Final Eight.
Quell’appuntamento fu abbastanza fallito dall’Atalanta, che dopo un’ottima stagione nel corso delle 26 gare di campionato non riuscì a inoltrarsi nel cammino, pur considerando che aveva di fronte una Fiorentina superiore tecnicamente.
Barrow giocò titolare, complice una scelta che vide Bonacina schierare il più conosciuto Latte Lath solo nella parte finale di gara. Il nostro protagonista, quella sera, non incise troppo.

Fu forse anche per tale motivo che l’Atalanta scelse di riconfermarlo in Primavera, provando a lavorare in modo importante su un ragazzo che aveva alle spalle solo sei mesi in una categoria giovanile italiana.
Barrow queste attenzioni dategli dalla società le sta ripagando con dei numeri da capogiro, visti i 7 gol in 5 gare realizzati finora in campionato.
Per info chiedere a tutte le vittime illustri, dal Torino al Verona solo per citare le compagini sconfitte sotto i suoi colpi. Anche soprattutto grazie alle sue reti l’Atalanta ha raggiunto la vetta della classifica, impresa che a molti sarebbe parsa assai ardua dopo il debutto con sconfitta avvenuto nel match inaugurale della stagione contro la Fiorentina

Caratteristiche tecniche- Veloce e rapido, Barrow associa a tutto questo anche una discreta tecnica di base, che pure è da migliorare specie nella gestione della palla a seguito di passaggi di media-lunga gittata.
Altruista e in grado di sfornare anche buoni assist per i compagni di reparto, nella Primavera di Brambilla ha un po’ cambiato il suo modo di giocare. Se lo scorso anno era sempre stato schierato come ala destra nel tridente o nel 4-2-3-1, quest’anno l’ex centrocampista del Torino ha scelto di puntare su di lui nelle vesti di centravanti di riferimento.
I risultati non possono che confermare la straordinaria bontà di tale scelta, visto che Barrow è al momento capocannoniere nell’impegnativissimo neonato Campionato Primavera 1.
L’Atalanta ha un gioiello in casa, vedremo se lo lancerà. Conoscendo la società e Gasperini non ce ne sorprenderemmo troppo se il prossimo anno dovesse succedere…