Di recente, Roberto Mancini ha diramato la lista dei convocati per le prossime sfide della nazionale contro Inghilterra e Malta, valevoli per la qualificazione ai prossimi Campionati Europei.

Le scelte del c.t hanno dato adito a non poche polemiche. Numerosi sono i “grandi esclusi” che, per quanto fatto vedere finora in campionato, avrebbero meritato di vestire la maglia azzurra. Casale, Udogie, Locatelli e Zaccagni sono solo alcuni esempi.

Oltre alla presenza di Mateo Retegui – argentino a tutti gli effetti ma italianizzato per mezzo del passaporto – a destare scalpore è anche la riconferma del classe 2006 Simone Pafundi. A detta di molti, le sue continue convocazioni in nazionale sono assai premature, considerate anche le pressoché nulle presenze collezionate con il club di appartenenza, vale a dire l’Udinese.

Mancini-Pafundi: un rapporto di stima profonda

Proprio in merito all’argomento, nei giorni scorsi si è assistito ad uno scambio di opinioni a distanza tra il tecnico della nazionale e Andrea Sottil, con il primo che esortava a concedere maggiore minutaggio al talentino friulano, mentre il secondo ribadiva la necessità di seguire un percorso graduale di crescita concordato con la società.

Anche in occasione della conferenza stampa di presentazione della lista, il commissario tecnico ha ribadito chiaramente – “Le nostre convocazioni sono: primo Pafundi, poi tutti gli altri”. Aggiungendo poi – “è un ragazzo giovanissimo di grande qualità. Voglio che si alleni con quelli grandi per crescere più in fretta. Ai miei tempi, i campioni a 17 anni giocavano titolari in Serie A; pertanto, mi auguro che lui possa diventarlo al più presto nel suo club e far parte della nazionale per i prossimi vent’anni”.

Le parole di Mancini nei confronti del ragazzo sono senza dubbio un attestato di stima più unico che raro. Alla luce delle ultime scelte effettuate però, una domanda sorge spontanea: vale la pena ignorare lo stato di forma messo in mostra da alcuni giocatori in campionato, per dare spazio ad altri ancora del tutto in fase di sviluppo sia tecnico che fisico?

Non ci resta che attendere i prossimi risultati per avere un’ipotetica risposta.