Sassuolo: da una provinciale arrivano gli insegnamenti per l’intero calcio italiano.

Saliti per la prima volta nella massima serie a Maggio 2013, i neroverdi sono una delle poche squadre che ha il coraggio di puntare, ma soprattutto di investire, sui ragazzi giovani, soprattutto italiani. Perchè dico investire? Perchè, tra tutte le squadre di Serie A, stento a trovarne qualcuna che ha il coraggio di comprare la metà di Simone Zaza dalla Juve per ben 7,5 milioni di euro. Perchè poche squadre rinuncerebbero all’usato garantito da rottamare e a costo ridotto (Mattia Cassani) per investire 6,5 milioni su Vrsaljko, un classe ’92 croato già nel giro della rispettiva Nazionale. E poi, anche senza dispendio di soldi, produce dal vivaio giocatori come Berardi, tanto per dirne uno, e a breve arriverà anche Sereni.

Il Sassuolo manderà di rado i propri ragazzi delle giovanili in giro per la Serie B. Una scelta condivisibile o meno, è soggettivo, fatto sta che molte compagini nostrane (soprattutto i big team) “scaricano” i giovani dei vivai nelle serie minori, più per levarseli dai piedi che per fargli fare veramente esperienza. Perchè, possiamo dirlo senza peli sulla lingua, forse 1/1000 ha la possibilità di entrare in prima squadra.

Il Sassuolo, invece, vede nei vivai un ricambio generazionale costante, per questo promuove molti ragazzi direttamente in prima squadra (vedi Gliozzi) e continuerà a farlo a lungo termine.

Ora un monito, per tutte le squadre di A: al posto di qualche giocatore con delle primavere di troppo, arriverà mai il momento di investire a monte, e cioè sui vivai?