Grosso: “Mattiello? Ogni tanto lo incrocio nei corridoi di Vinovo e vedo nella sua faccia la felicità di aver raggiunto un obiettivo, ma anche la consapevolezza di essere all’inizio di un altro percorso. È un ragazzo che avevo l’anno scorso, vederlo calcare un palcoscenico così importante mi ha dato un’emozione forte che spero si ripeterà in futuro. Perché questo è il nostro obiettivo. Federico è stato bravo ad ottenere l’opportunità di allenarsi con grandi campioni, spesso gli ripetevo il fatto che l’opportunità sarebbe arrivata viste le sue qualità. Ma nel calcio devi essere bravo a sfruttarle con la consapevolezza che ne arriveranno delle altre, e quindi bisogna sempre dare il massimo perché il percorso è lungo e faticoso. Sottolineo spesso loro il fatto che è importante doverlo e volerlo fare: per arrivare a certi obiettivi bisogna avere grande entusiasmo e determinazione in quello che si sta facendo, e voglia di voler superare ogni giorno gli step innanzi. Provo a spiegare ogni giorno quanto è importante avere questa passione per poter vedere anche loro un giorno le loro maglie appese alla parete.

Nel gruppo della Primavera sono presenti ragazzi di ogni nazionalità, a formare un insieme armonico e integrato a meraviglia. Questo è fondamentale per la crescita dei propri calciatori sia sul piano umano che su quello professionale. Lo sottolineo spesso e sono convinto di questo: la base è italiana, ed è determinante, ma il fatto di avere tante nazionalità in spogliatoio è una ricchezza per tutti. Si può e si deve prendere da tutti: nel confronto c’è la crescita migliore. L’interazione extra-calcistica è determinante per fare il salto di qualità. 

Derby? Lo prepareremo come stiamo facendo ora, ovvero con la serenità di un gruppo che vuole crescere e ottenere qualcosa di importante in campionato. Dobbiamo continuare su questa strada, che secondo me è quella giusta, e provare a invertire la rotta dei risultati. 

Rosa giovane? Un pizzico si sente la differenza, soprattutto per la prontezza di affrontare certe partite. Ma lo scoglio che vogliamo superare noi è quello di rendere ragazzi qualitativamente più forti anche se un poco più giovani rispetto a avversari qualitativamente un poco meno forti ma più pronti. Sapevamo che sarebbe stato un percorso un po’ difficile ma ci credo tantissimo, e sappiamo che riusciremo ad ottenere quello che tutti vogliamo. Ci sono anche tanti ragazzi da sotto che spingono, crescono hanno voglia di avere un’opportunità: mi auguro che il nostro percorso continui, in ogni cosa si può però fare sempre meglio e cercheremo di farlo“.