La Fiorentina è regina d’inverno nel girone A, sta mettendo in mostra ragazzi già in grado di far bene in squadre professionistiche e, uno di questi, è Cedric Gondo. L’ivoriano classe 1996 è la punta centrale della squadra di Guidi e, con 8 gol all’attivo in 13 presenze ne è l’attuale capocannoniere. Per lui, proprio il tecnico dei viola ha di recente speso parole importanti durante il programma Platinum Calcio. “Gondo è una delle potenzialità che ho all’interno della mia rosa, un ragazzo di buonissime prospettive e che fa per ora della fisicità la sua qualità migliore. Ha grandissimi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista tecnico nelle giocate nello stretto, perché in campo aperto esprime grandi valori, grandi qualità“. Elogi importanti per Gondo giunti proprio da Guidi.
Il tecnico della Fiorentina Primavera si è poi soffermato sui metodi scelti per far crescere i suoi ragazzi, proprio mostrati tenendo fuori il giovane ivoriano per un atteggiamento non piaciuto “Io e la società abbiamo sposato una linea che è quella che contano più i comportamenti che le prestazioni sul campo, anche a costo di perdere delle partite. Non esiste un calciatore se prima non c’è un uomo ed un professionista. Gondo non aveva combinato chissà quale problema, ma era venuto meno ad una regola del gruppo e quindi è stato fuori. Ma la sua reazione è stata ottima, infatti andando in campo si è messo subito in mostra, ha fatto un grandissimo gol e ha fatto una prestazione maiuscola per i compagni” proprio per questo il tecnico spera che ripercorra le strada di un altro giovane africano che soprattutto questa stagione, anche se rallentato dagli infortuni, sta esplodendo con la prima squadra “Speriamo che con il lavoro quotidiano possa diventare un futuro Babacar. Segna in quasi tutte le partite“.
Poi, la conclusione di Guidi “Non esistono tesi precise su come far crescere un giocatore giovane: darlo in prestito ad una squadra o farlo crescere nella prima squadra. Babacar è l’esempio di un giocatore che ha trovato la sua dimensione ed è maturato facendo un percorso esterno. Altri, invece, pronti-via, come Camporese, che proiettato dalla Primavera alla prima squadra, fu subito pronto e collezionò 11 presenze, esordendo a Milano contro Ibrahimovic facendo una buonissima prestazione. La riduzione della rose del campionato Primavera e l’ingresso in queste di ragazzi provenienti dal vivaio farà vedere il settore giovanile come un investimento”.
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