Il Bologna perde la prima partita interna della sua stagione: la Sampdoria vince 3-2 al Cavina e vanifica con cinismo i buoni spunti offensivi dei rossoblù.

Il match comincia con una lunga fase di studio: il Bologna cerca di far valere il fattore-Cavina e controlla la Sampdoria, che non riesce a innescare con sufficiente precisione la stellina Djordjevic.

Dopo i convenevoli tattici del primo quarto d’ora, i liguri cancellano gli sbadigli dai volti degli spettatori e mostrano ai felsinei le ragioni che hanno acceso le loro ambizioni in chiave-playoff: Lulic batte una punizione morbida e Ivan stacca indisturbato nel cuore dell’area di rigore rossoblù.

Il colpo di testa del centrocampista blucerchiato sancisce lo 0-1 e costringe il Bologna a cercare una riscossa: il fuori-quota Yaisien – ex-PSG ma ancora incapace di lasciare un segno nell’universo rossoblù – cerca di scuotere i compagni con una conclusione debole. La difesa doriana salva facilmente, ma la vivacità di Golia si accende e la partita cambia: alla mezz’ora Martini impegna il portiere avversario Nava e l’esterno di mister Colucci appoggia in porta il delicato tocco dell’1-1.

L’equilibrio dura meno di un minuto poiché il Bologna divampa sulle schegge di Golia: il tiro secco del piccolo faro rossoblù si stampa sul palo e grida alla Sampdoria il desiderio dei tre punti che anima i padroni di casa. La furia agonistica non si placa, ma l’esuberanza offensiva toglie attenzione alla fase difensiva: al 39° il radar di Lulic disegna un’altra parabola intrigante e Djordjevic si fa trovare pronto dall’altra parte dell’arcobaleno. L’1-2 dell’attaccante blucerchiato sigilla il primo tempo e raffredda l’atmosfera del Cavina.

Il rientro in campo offre ai tifosi del Bologna una nuova gioia: al 50° Rossetti confeziona la supremazia territoriale felsinea con il bel gol del 2-2, ma le folate offensive dei giovani rossoblù producono solo brividi lungo la schiena di Nava e pensieri agitati nella mente di mister Chiesa. Il legno di Antonello e l’ingresso di Calabrese galvanizzano ulteriormente il pubblico del Cavina, ma non cambiano l’esito degli attacchi del Bologna: l’equilibrio del punteggio vibra sulle onde emotive dell’ambiente e sulle ondate orgogliose dei ragazzi di Colucci, ma una beffarda buccia di banana si nasconde dietro gli scarpini dei difensori felsinei.

A sette minuti dalla fine, un tocco sbagliato apre una prateria davanti all’uomo sbagliato: Djordjevic si avventa sul pallone, salta Albertazzi e segna il gol del definitivo 2-3. L’ultimo attacco del Bologna non produce risultati: il fischio finale esalta la gioia blucerchiata e rimanda la squadra di Colucci al prossimo test provante: l’incontro di Coppa Italia contro il Bari offrirà un’occasione di pronto riscatto ai giovani rossoblù.

Dopo settantacinque minuti di vibrante intensità, il Bologna si mangia le mani per una bella partita finita male; la Sampdoria si gode tre punti preziosi e prepara il derby con l’entusiasmo del suo momento d’oro.

TABELLINO


Bologna – Albertazzi, Di Cecco, Antonello, Martini (74° Auriemma), Maini, Yaisien, Camorani, Cela (71° Guerra), Golia, Scalini, Rossetti (59° Calabrese).
A disposizione: Sarr, Boccia, Bevitori, Spano, Luongo, Papa, Ben Bahri, Radchenko.
Allenatore: signor Leonardo Colucci.

Sampdoria – Nava, Luciani, Blanco, De Filippi, Petdji Tsila, Calò, Ivan, Lulic (86° Merkaj), Massa, Djordjevic, Corsini (58° Serinelli).
A disposizione: Gallino, Caracciolo, Bottino, Bacigalupo, Caorsi, Morais, Bondi.
Allenatore: signor Enrico Chiesa.

Marcatori – 18° Ivan (S), 31° Golia (B), 39° Djordjevic e 82° Djordjevic (S), 50° Rossetti (B).

Arbitro: Spinelli di Terni.