Fonte: Roberto Nencini – www.calcioscouting.com

Chi ha scaricato la Relazione Tecnica Integrata, disponibile fino ad alcuni giorni fa sul nostro sito ha avuto la possibilità di valutare la concretezza del lavoro del Talent Scout.

I più curiosi ci hanno chiesto:

QUALI STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATE PER RENDERE COSI’ DETTAGLIATA LA RELAZIONE? 
QUAL’E’ L’APPROCCIO CORRETTO PER OSSERVARE UN GIOVANE CALCIATORE?

Prima di rispondere ai quesiti è utile sottolineare che la RTI è il risultato, NON DI UN’UNICA OSSERVAZIONE, bensì di OSSERVAZIONI RIPETUTE NEL TEMPO, con il preciso scopo di non “lasciare per strada ELEMENTI UTILI E FONDAMENTALI PER L’IDENTIFICAZIONE DI UN POSSIBILE TALENTO“. Purtroppo, ancora oggi, è uso comune dare giudizi sommari e approssimativi su “prestazioni singole” nella errata convinzione che il giovane calciatore “se è buono è buono, se è scarso rimane scarso” (testuali parole di molti addetti ai lavori)…, senza tra l’altro considerare, il più delle volte, il fattore psicofisico come variabile progressiva ed elemento determinante nello stabilire e nel dare, nel percorso evolutivo, effettivo valore al giovane calciatore. Quindi il primo cardine di una corretta osservazione è:

MAI UN’UNICA OSSERVAZIONE !!!

Per rispondere alla domanda relativa agli strumenti di lavoro, il Talent Scout utilizza quelli consueti, che consentono la registrazione e l’elaborazione dei dati osservati:

block notes e penna;
stampati precostituiti in riferimento alla classe d’età osservata;
registratore audio (dittafono o cellulare predisposto), in sostituzione alla scrittura o a completamento di essa;
videocamera munita possibilmente di treppiedi, per avere una lettura d’insieme della situazione o particolarità del calciatore osservato;
macchina fotografica per immortalare con scatti sequenziali la corretta, o meno, esecuzione di gesti tecnici, posturali o mimiche faciali;
PC con relativi software per riversare i dati registrati e elaborarli

Oltre a carta e penna, Audio, Video e Fotografia, sono strumenti indispensabili per il Talent Scout che vuol rendere il proprio lavoro dinamico e altamente professionale a fronte di una richiesta fatta da Società di Calcio o Agente di Calciatori. E’ evidente che la registrazione in formato video, se ben fatta, ha una resa in termini oggettivi (misurabili) diversa dalla registrazione su altro supporto e da preferire, se si vuole andare nel dettaglio del singolo calciatore, non solo in termini di quantità ma anche, e soprattutto, di qualità.

La risposta al secondo quesito è senz’altro più interessante, si parla infatti di approccio corretto all’osservazione, una sorta di pre-condizione che crea i presupposti, non solo alla registrazione dei dati osservati, ma ad una corretta interpretazione degli stessi. L’ambiente (tribune o spalti in genere) dovrebbe garantire “discrezione e riservatezza” al Talent Scout, mentre lo stato d’animo dovrebbe essere quello della persona consapevole che sta svolgendo un lavoro importante, appassionato e divertente. L’attenzione è rivolta verso il calciatore, solo nel pre e post partita il focus attentivo può essere direzionato su altre situazioni “di contorno” ma altrettanto importanti e utili per la stesura della RTI. Mi riferisco all’osservazione dei genitori del ragazzo osservato.