ATALANTA: Reduce da diversi campionati ben disputati, l’Atalanta Bergamasca Calcio ha tutta l’intenzione di recitare anche quest’anno un ruolo importante nella nostra Serie A. Difesa rinforzata ottimamente con gli arrivi dell’esperto Biava (insieme all’alternativa Cherubin), del buon Dramé e del giovane promettente Zappacosta. Giusto cedere Bonaventura e Consigli, i quali saranno rimpiazzati da Gomez (vero colpo di mercato) e dal giovane Sportiello, pronto ormai ad essere il titolare dei nerazzurri. D’Alessandro, Boakye e Rosseti sono giovani di qualità che, se esplodessero, potrebbero lanciare l’Atalanta nella parte sinistra della classifica senza grossi problemi. Giusto mix di giovani ed esperti, con un po’ di fortuna e di bravura da parte di Colantuono questa squadra può togliersi anche quest’anno molte soddisfazioni. VOTO: 7+

CAGLIARIScegliere Zeman significa mettere in preventivo alcune cose, tra cui il doversi affidare ad una squadra fatta prevalentemente di ragazzi giovani aventi tanta fame di calcio. Giulini questo lo sa ed opera sul mercato proprio come ci si aspetterebbe da chi ha affidato la propria squadra al boemo: tanti ragazzi under 23, alcuni stranieri da svezzare e a cui insegnare praticamente tutto del calcio italiano come Caio Rangel, altri più esperti ma ancora non esplosi come Longo, Crisetig, Farias e Benedetti. Presenti in rosa anche i ”vecchi” Cossu, Conti, Rossettini e Pisano, tutta gente che aiuterà i giovani a maturare. Zeman, se messo nelle condizioni giuste, quando ha a che fare con un gruppo di giovani ragazzi affamati di grande calcio non delude mai e offre spettacoli da stropicciarsi gli occhi. La squadra è stata creata seguendo le sue idee, il talento c’è, i giovani anche, ora non resta che sederci e goderci lo spettacolo. VOTO:6+

CESENA: Promosso in Serie A quasi per caso, il Cesena aveva bisogno di una mezza rivoluzione e di tanta qualità in più per giocarsi al meglio la permanenza nella massima serie. Purtroppo per i bianconeri questo non è avvenuto, con la società che ha deciso di privarsi del talento di D’Alessandro e di fare la spesa in casa dell’Atalanta. Giorgi, Nica, Cazzola e Lucchini non aggiungono niente ad una squadra che aveva bisogno di certezze. Carbonero, Magnusson e Leali sono giovani promettenti, ma per il resto è buio pesto. Marilungo è l’unica piccola speranza, mentre Succi, Cascione, Pulzetti e Coppola come garanzia hanno solo una cosa: non sono calciatori da Serie A. Iniziamo a salutarci. VOTO: 4

CHIEVO: Mercato intelligente e con diversi colpi interessanti quello del Chievo. Lascia andare Thereau e Rigoni, ma si rinforza in tutti i reparti: Bardi e Bizzarri sono un’assoluta certezza per la porta; Biraghi, Dainelli e Gamberini per la difesa dei gialloblù vanno bene; Izco Birsa, Schelotto e Botta sono colpi niente male per aumentare la qualità del centrocampo, mentre Maxi Lopez e Paloschi dovranno prendersi tutto il peso dell’attacco sulle spalle. Puntare decisi su Maxi Lopez (prendendo come alternativa il poco prolifico Meggiorini) è un rischio, è vero, ma nel complesso i clivensi hanno costruito una squadra formata sia da vecchi mestieranti esperti in salvezze, che da calciatori dotati di qualità che si sono un po’ persi nel corso degli anni, con l’aggiunta della classe cristallina di Ruben Botta. I presupposti per l’ennesima salvezza ci sono e questa è l’unica cosa che conta in casa Chievo. VOTO: 6+

EMPOLI: L’Empoli sono anni ormai che punta solamente sui giovani. Dopo un paio di buoni campionati in serie cadetta, lo scorso anno i toscani sono stati autori di una cavalcata esaltante che li ha portati alla conquista della massima serie con pieno merito. La strategia dei biancoazzurri è chiara: anche in Serie A puntare con decisione sui giovani, con Maccarone e Tavano titolari indiscussi in attacco. Onore alla loro coerenza, però che la Serie A (per quanto sia calata di qualità negli ultimi anni) è un’altra cosa rispetto alla Serie B. Il duo dei sogni, che lo scorso anno bucava tutte le difese della cadetteria, difficilmente si renderà cosi pericolosa nella massima serie e i vari Perticone, Bianchetti, Vecino, Guarente e Zielinski non hanno le potenzialità per salvare la squadra dalla retrocessione. Probabilmente qualche giovane lo lanceranno pure, ma dal prossimo anno torneranno a farlo dalla Serie B. VOTO: 4,5

FIORENTINA: Dopo due quarti posti consecutivi, per la Fiorentina è giunto il momento di dare l’assalto alla zona Champions. Difesa che poteva essere maggiormente rinforzata (Basanta e Richards aggiungono poco), centrocampo con qualche alternativa in più, ma i rinforzi migliori i viola potrebbero averceli già in casa: se le condizioni fisiche lo assisteranno, Gomez è da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo acquisto. Anche Rossi, appena si riprenderà dall’ennesima operazione al ginocchio, è un elemento imprescindibile per la Viola, la quale senza i suoi due bomber vedrebbe calare drasticamente le proprie chance per la conquista del terzo posto. Cuadrado è chiamato a confermarsi sui livelli mostruosi della passata stagione, mentre Marin, Bernardeschi e Babacar sono alternative molto interessanti che lo scorso anno mancavano. VOTO: 6+

GENOA: Ennesimo via vai di giocatori dalle parti di Genova, sponda rossoblù. Questa volta ci sentiamo di promuovere la maggior parte delle scelte compiute da Preziosi, il quale costruisce una squadra che sotto la guida di Gasperini può davvero far divertire i propri tifosi con un gioco arioso e frizzante. Lestienne, Perotti, Fetfatzidis, Falqué e Ragusa garantiscono classe ed imprevedibilità sugli esterni, mentre Pinilla (guai fisici permettendo) gol e presenza in area. Giusto provare a rilanciare anche Matri, arrivato ormai ad un bivio: o torna quello di un tempo, o addio al calcio che conta e a possibili convocazioni in nazionale. Roncaglia rinforzo intelligente e a basso costo per la difesa, mentre saranno tutti da valutare Rincon, Mussis ed Edenilson. Nel complesso comunque l’ossatura c’è e, dopo un po’ di ambientamento da parte degli stranieri, anche la qualità non dovrebbe mancare. VOTO: 7-

INTER: I nerazzurri costruiscono una squadra ad immagine e somiglianza di Mazzarri e questo è un aspetto più che positivo. Manca una punta all’appello e se Osvaldo non dovesse rendere come previsto, caricare tutto il peso dell’attacco sulle spalle dei pur bravi Palacio e Icardi alla lunga potrebbe rivelarsi un fattore negativo. Ottima qualità a centrocampo, dove Hernanes e Kovacic garantiscono la tecnica necessaria, senza considerare che se si riuscisse a coinvolgere nel progetto anche Guarin, le armi offensive a disposizione di Mazzarri aumenterebbero notevolmente. Manca un’alternativa in difesa, dove Campagnaro e Andreolli sono le uniche riserve al trio titolare e con una Europa League da onorare potrebbero rivelarsi insufficienti. Bene gli acquisti di Vidic e soprattutto quelli di M’Vila e Medel, i due classici mediani fondamentali per il gioco del tecnico livornese. L’impegno europeo consumerà molte energie, ma se Mazzarri saprà dare la sua impronta ad un gruppo costruito a sua immagine e somiglianza il terzo posto non è un miraggio. VOTO: 6,5

JUVENTUS: Fare i conti con l’addio di Conte proprio alla vigilia del ritiro precampionato è stato un problema non da poco. La soluzione Allegri probabilmente era pronta da tempo, ma non è mai facile cambiare cosi repentinamente anche strategie ed obiettivi di mercato. L’ex tecnico del Milan vorrebbe far giocare i bianconeri con la difesa a quattro, ma finora è lo schieramento a tre quello che continua a dare maggiori garanzie. In questo clima di incertezza tattico, la dirigenza juventina ha operato in maniera abbastanza saggia e oculata sul mercato, riuscendo a trattenere Vidal e Pogba dagli assalti delle big europee. Operazione Morata economicamente poco favorevole, ma un vice Llorente serviva come il pane. Alla ricerca anche di un vice Tevez, alla fine il mercato ha portato solo il giovane Coman, ragazzo talentuoso ma ancora acerbo, su cui Allegri dovrà lavorare per farlo maturare in fretta. Errore il non aver cercato in giro per l’Europa un vice Pirlo, il regista ex Milan potrebbe calare repentinamente e con un campionato da rivincere e una Champions da onorare al meglio, sarebbe davvero un bel problema. Al limite anche un giovane (Tielemans?) da girare in prestito un anno sarebbe stata una mossa lungimirante che avrebbe fatto capire che la società stava comunque programmando il futuro. Per il resto, Evra e Romulo torneranno utili, qualche dubbio invece lo suscita Pereyra dato in quel ruolo e a quelle cifre si poteva trovare di meglio. La Champions non la vincerà e Allegri avrà bisogno di tempo per dare un’identità alla squadra, ma se i calciatori lo seguiranno e si impegneranno come facevano con Conte, il quarto scudetto di fila è un obiettivo assolutamente alla portata. VOTO: 6,5

LAZIO: Colpito da una contestazione pesantissima che ha portato lo stadio Olimpico a svuotarsi e una campagna abbonamenti ai minimi storici, Lotito decide di investire seriamente sul mercato e porta a Roma calciatori di buon livello come De Vrij, Parolo e Basta, oltre ad altri tutti da verificare, ovvero Gentiletti, Djordjevic e Braafheid, più il ritorno di Cataldi dal prestito di Crotone. Con un anno di ambientamento alle spalle ci si aspetta molto da Biglia e soprattutto da Felipe Anderson, il quale potrebbe essere di fatto un nuovo acquisto per la squadra capitolina. Se in attacco è da valutare solamente l’impatto del centravanti serbo col campionato italiano e il centrocampo ha diverse valide alternative, la difesa resta il nodo cruciale con il quale la Lazio dovrà confrontarsi per capire dove può arrivare: reparto da rifondare dopo gli addii di Dias e Biava, DeVrij è il fiore all’occhiello con accanto l’argentino Gentiletti, elemento tutto da valutare. Per un mercato completo sarebbe però servito un altro elemento da collocare al centro della difesa, magari di buon livello e che conoscesse già il campionato italiano, per dare tempo ai due stranieri di ambientarsi con calma senza dover ricorrere in caso a schierare riserve di livello mediocre come Cana e Ciani. Nota positiva l’aver acquistato dopo svariati anni un vice Radu, ovvero Braafheid, mentre come al solito c’è da constatare come il mercato in uscita sia una nota dolente in casa Lazio: elementi in esubero come Cavanda, Novaretti e Gonzalez, sono rimasti a Formello non consentendo quindi a Pioli di lavorare con il numero di calciatori che aveva richiesto. In generale il mercato è da ritenersi soddisfacente e, se mister Pioli riuscirà a trovare un buon equilibrio tra i reparti, la Lazio potrebbe togliersi discrete soddisfazioni puntando a tornare in Europa. VOTO: 6,5

MILAN: Galliani ormai lo conosciamo, gli ultimissimi giorni di mercato porta sempre a casa colpi più che interessanti. Quest’anno, con pochissimi soldi a disposizione, ha compiuto quasi un miracolo, riuscendo a vendere bene Balotelli (dopo il Mondiale era un’impresa assai ardua ndr) e con quei soldi comprare diversi calciatori, tra cui Diego Lopez, Armero, Bonaventura e Torres. Da valutare come l’attaccante spagnolo si adatterà alla tattica italiana, ma fare meglio di cosi era praticamente impossibile. Alex e Armero servivano come il pane alla retroguardia milanista, mentre Menez dovrà dimostrare di aver trovato quella continuità che a Roma non ha mai avuto. Honda potrebbe finalmente far vedere di cosa è capace dopo sei mesi molto opachi, ma il vero colpo in attacco è il recupero di El Shaarawy. Strana ed opinabile l’operazione che ha portato Cristante al Benfica, con il Milan che vende cosi un suo prodotto del vivaio per sostituirlo con Van Ginkel, prelevato in prestito dal Chelsea. Senza le coppe questo Milan è una squadra pericolosa, a patto che si abbia pazienza con Inzaghi senza caricarlo di troppe pressioni. VOTO: 7- –

NAPOLI: Tifosi furibondi con De Laurentiis e Benitez che non nasconde la propria insoddisfazione. Questo è quello che rimane dopo la chiusura del mercato napoletano, con una cocente eliminazione dai preliminari Champions da digerire e con pochi acuti da parte della dirigenza partenopea in questi due mesi di trattative. Poche le note liete: Michu ottimo acquisto come vice Higuain e Andujar buona chioccia per Rafael, ma le cose positive terminano qui. Difesa che aveva bisogno di diversi rinforzi sia al centro che sugli esterni e che invece vede arrivare solamente Koulibaly, roccioso francese ma che non da ancora ampie garanzie di rendimento. Sulla fascia destra si rimane con Maggio, ormai in fase calante, e Mesto. Centrocampo che aveva bisogno di un giocatore di alta qualità ma che alla fine vede partire Dzemaili e Behrami per arrivare a De Guzman e Lopez: poco, troppo poco davvero. In attacco c’è da fare i conti con il malessere di Insigne, il quale non sembra trovarsi troppo bene con il modulo di Benitez, mentre ci si aspetta tanto da Hamsik dopo una stagione fatta più di ombre che di luci, altrimenti saranno dolori. La lotta per lo scudetto difficilmente vedrà il Napoli protagonista, che anzi deve guardarsi alle spalle dato il terzo posto non è cosi sicuro come poteva sembrare fino a poco tempo fa. VOTO: 5

PALERMO: Tornato in Serie A dopo un anno di purgatorio, da Zamparini ci si aspettava di più. Cede Hernandez e prende Makienok, ovvero tutto tranne che una certezza. Per quanto abbia dominato il campionato cadetto la scorsa stagione, una squadra che sale in A deve sempre comprare gente di categoria, invece anche in difesa troviamo solamente acquisti di giocatori che dovranno dimostrare di meritarsi la chance ricevuta, come Gonzalez, Emerson e Bamba. Qualità del centrocampo affidata a Vazquez, coadiuvato da gente come Barreto e Rigoni, che di garanzie di qualità non ne danno molte, con il giovane Quaison che proverà a sorprendere. Troppo poco per una piazza che era andata in B per sbaglio e che dovrebbe avere mire europee. VOTO: 5- –

PARMA: Se ne vanno Parolo, Amauri e quasi Biabiany, arrivano Lodi, Pozzi e torna Belfodil. Sembra una filastrocca, ma è il mercato del Parma: Lodi è l’unico acquisto di valore di una squadra che mira semplicemente ad un campionato tranquillo di metà classifica senza mire europee. Belfodil per Amauri è un po’ rischioso ma con un Pozzi in più ci può stare, mentre risultano fondamentali le permanenze di Paletta e Biabiany, senza le quali i ducali avrebbero rischiato di essere risucchiati in lotte che non devono competergli. VOTO: 6-

ROMA: Costretti a cedere Benatia per volontà del calciatore, i capitolini utilizzano i soldi incassati per costruire una squadra di assoluto valore: Astori, Manolas e Yanga-Mbiwa sono buoni difensori, con il greco che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. Fascia sinistra coperta dall’esperto Cole e dagli usati sicuri Emanuelson e Holebas. Si poteva fare di più sulla destra, dove Maicon potrebbe non ripetere la positiva stagione scorsa e ritrovarsi solamente con Torosidis non è il massimo per una squadra che punta con decisione a vincere il titolo. Centrocampo perfetto, con quattro calciatori di assoluto valore, coadiuvati da riserve che variano da giovani promettenti (Ucan, Paredes) a gente esperta come Keita. In attacco Totti, Destro, Gervinho e il nuovo arrivato Iturbe garantiscono gol, tecnica, dribbling e rapidità, anche se la permanenza di Ljajic è più ingombrante che altro. Piccolo appunto sul capitolo cessioni: Borriello e Sanabria sono di troppo, con l’ex Barcellona a cui avrebbe fatto bene andare a giocare in prestito, mentre l’ex ariete del Genoa sembra totalmente fuori dal progetto tecnico di Garcia ed una sua permanenza è semplicemente inutile. VOTO: 8

SAMPDORIA: Il neo presidente Ferrero è un tipo vulcanico e alquanto fuori dagli schemi, ma sul mercato non combina grandi cose. Bene Bergessio, Cacciatore e l’aver trattenuto Gabbiadini, ma per il resto la squadra non ha assolutamente nulla di eccezionale. Silvestre, Romagnoli, Marchionni, Mesbah e il giovane Duncan sono acquisti da metà classifica e nulla più, ma probabilmente per il momento al presidente va bene cosi. VOTO: 6-

SASSUOLO: Squinzi sembra aver imparato la lezione: il mercato si fa a giugno e non a gennaio. Ritrovandosi già in rosa molti calciatori di discreto livello arrivati lo scorso inverno, questa estate i neroverdi acquistano pochi giocatori per reparto, ma tutti di buon livello per puntellare una squadra che ha come obiettivo quello di salvarsi nel minor tempo possibile. Consigli, Peluso, Vrsaljko, Pavoletti e Taider vanno ad aggiungersi ai vari Ariaudo, Brighi, Biondini, Manfredini, Sansone, Berardi e Zaza, tutta gente che dovrebbe garantire ai tifosi emiliani meno patemi rispetto alla passata stagione. VOTO: 7+

TORINO: Perde i suoi pezzi da novanta, ovvero Immobile e Cerci, ma il Torino costruisce comunque una squadra abbastanza interessante. Cairo mette a disposizione di Ventura un giusto mix tra giovani promesse, usati sicuri e stranieri da scoprire: Quagliarella, Amauri, Nocerino e Molinaro garantiscono esperienza; Martinez, Benassi, Silva e Jansson sono giovani che possono esplodere, mentre Perez, Sanchez Mino e Peres proveranno ad adattarsi nel minor tempo possibile al calcio italiano per dare anche loro una mano alla squadra granata. Starà a Ventura far coesistere tutti questi nuovi elementi e farli diventare una squadra quadrata con un’identità di gioco, ma dopo i primi mesi di assestamento siamo certi che le qualità per disputare un buon torneo il Toro le abbia, vedremo fino a che punto riuscirà ad arrivare. VOTO: 6,5

UDINESE: Anno nuovo, mercato vecchio per l’Udinese di Pozzo, il quale continua a portare avanti la sua strategia di vendere i pezzi pregiati e comprare giovani ragazzi stranieri che poi rivenderà a peso d’oro dopo qualche anno. Quest’anno perde solamente Pereyra e Nico Lopez (questo potrebbe essere un errore), ma arrivano diversi ragazzi semi sconosciuti più altri vecchi mestieranti del nostro campionato come Kone, Thereau e Belmonte. Tra i nuovi stranieri occhio a Zapata e a Lucas Evangelista, due dei tanti giovani talenti che la squadra friulana ha pescato in giro per il mondo. Considerando le partenze ridotte (ci si attende molto da Muriel) e il buon fiuto dei talent scout bianconeri, anche questa stagione probabilmente sarà positiva per il blub allenato da Stramaccioni. VOTO: 6,5

VERONA: Perde Romulo e Iturbe, ma costruisce una squadra di buon valore e che non avrà alcun problema a salvarsi. Marquez, Saviola, Nico Lopez e Nenè sono ottimi colpi, ma non sono gli unici: Luna, Gustavo, Martic, Chanturia, Ionita e Valoti sono giovani interessanti, mentre Lazaros, Sorensen, Brivio, Obbadi, Tachtsidis e Rodriguez sono alternative esperte che ai gialloblù faranno molto comodo. VOTO: 7

Voti Serie B:

AVELLINO: 6, BARI: 7.5, BOLOGNA: 6, BRESCIA: 6-, CARPI: 6, CATANIA: 6.5, CITTADELLA: 5+, CROTONE: 5.5, ENTELLA: 6+, FROSINONE: 6- -, LANCIANO: 5.5, LATINA: 7, LIVORNO: 7, MODENA: 6.5, PESCARA: 7+, PERUGIA: 7.5, PRO VERCELLI: 5, SPEZIA: 6+, TERNANA: 6-, VARESE: 6- -, VICENZA: 4,5