1 milione di euro. Tanto è stata valutata l’opzione di acquisto ottenuta dalla Juventus nell’ambito della trattativa che la scorsa estate ha ricondotto Carlitos Tevez al Boca Juniors.

Tra i diversi giovani sui quali il club bianconero è riuscito a strappare l’opzione, il più talentuoso è sicuramente Rodrigo Bentancur, centrocampista uruguaiano classe ’97, considerato uno degli elementi più promettenti della Primera Division argentina. Tecnico ed elegante, è un centrocampista di stampo moderno e dall’ottima fisicità (183 cm), in grado di giostrare davanti alla difesa come regista, come mezzala destra in uno schieramento a tre e come vertice alto di raccordo in un rombo di centrocampo.

La duttilità, la personalità e la velocità di pensiero sono sicuramente tra le sue caratteristiche più evidenti e importanti, tanto che sono in pochi a notare che non ha ancora compiuto diciannove anni. Sa calciare con entrambi i piedi, è un mediano molto elegante ed efficace che ricorda l’odierno Marchisio per l’abilità di coniugare al meglio tutte le fasi di gioco, sebbene qualche volta dia l’idea di essere un po’ lento e macchinoso, ma in realtà è soltanto capacità di stare al posto giusto al momento giusto.

E’ un centrocampista, infatti, di standard europeo, probabilmente già pronto per giocare in uno dei campionati più importanti del Vecchio Continente. Piace da matti al Real Madrid, che aveva pensato a lui durante l’inverno per preparare la futura eredità di Modric, ma l’ultima parola spetterà alla Juventus, forte di un’opzione di acquisto e degli ottimi rapporti instaurati durante la trattativa che ha riportato Tevez in patria.

Rodrigo Bentancur continua intanto a crescere e fare esperienza tra campionato argentino e Copa Libertadores, manifestazione quest’ultima nella quale fece il suo esordio assoluto con gli Xeneizes nell’aprile scorso (contro il Montevideo Wanderers).

Il volante uruguagio è inoltre il classico prodotto dell’inesauribile cantera del Boca, vivaio nel quale è entrato all’età di dodici anni, facendo tutta la trafila fino alla prima squadra e guadagnandosi l’affettuoso appellativo di ‘El Pollo‘, con il quale ha mosso i primi passi della sua breve carriera, prima di passare ad un più evocativo e impegnativo ‘El Pibe‘.

Con la maglia del Boca ha già disputato oltre trenta partite ufficiali (segnando un gol, qualche giorno fa contro il Newell’s Old Boys), un bottino assolutamente convincente in considerazione della giovanissima età e dell’accesa rivalità nel ruolo nella squadra allenata fino a qualche giorno fa da Arrabuarrena (appena sostituito da Guillermo Barros Schelotto).

Il futuro e la prospettiva sono dalla sua parte e in tanti gli pronosticano un’importante carriera in un grande club europeo.  Per sapere in quale è soltanto questione di tempo e di scelte.