Avere un talento in squadra pronto ad esplodere, e sprecarlo opprimendolo con continue panchine e acquisti nello stesso reparto ben più datati di lui (Gilardino). Perché fare tutto questo Montella ? Penso sia la domanda che fino alla scorsa settimana si sono fatti un po’ tutti i tifosi viola, fino al gol di Gomez nel match disputato contro la Roma, che con una zampata ha spazzato via tutti i dubbi relativi alle questione. Però Babacar continua a scaldare la panchina, il suo potenziale avrebbe meritato riconoscenza migliore in questo periodo, perché nel periodo in cui il tedesco era fermo ai box a tirare la carretta c’era proprio lui, divincolandosi tra le insidie di una piazza esigente come quella fiorentina, a suon di gol e prestazioni altisonanti. Un dato rilevante emerge guardando le statistiche del giocatore, quando il senegalese butta la palla in rete la Fiorentina quella partita non la perde, per informazioni chiedere a Inter, Torino, Udinese e Chievo. E allora perché dare così poca considerazione a un giocatore classe 1993 ? La ragione sembra evidente, l’acquisto di Gomez è stato un acquisto di portata economica decisamente pesante, per toglierlo dalla formazione titolare ci voleva coraggio e spregiudicatezza, due caratteristiche che il tecnico viola non ha dimostrato in questa occasione, due caratteristiche fondamentali quando si tratta di buttare nella mischia un giovane giocatore.

 

Al momento il suo futuro è un incognita, è passato da salvatore della patria a emarginato, si parla di possibili prestiti in giro per l’Italia su piazze decisamente spinose per un giovane attaccante. Ma il dubbio sorge spontaneo, tutte le incognite sono sparite in un attimo, quel tanto che bastasse a Gomez di insaccare quel gol, ma se il tedesco dovesse ripiombare nel periodo che ha attraversato negli ultimi mesi ? A quel punto forse, toccherebbe fare un mea culpa e mangiarsi le mani in caso di cessione a titolo temporaneo di Babacar, perché oltre a non aver un sostituto all’altezza, si sarà persa l’ennesima occasione per lanciare un possibile giovane talento.