L’emergenza oramai nota che ha colpito il Paese ha comportato la pausa delle manifestazioni sportive. Le priorità, ad oggi, sono altre ed è per questo che dovremo aspettare prima di poter tornare a vedere e studiare calcio. Nel frattempo, però, è nostro compito cercare di offrire contenuti che stimolino la passione verso questo sport, in particolar modo, nel nostro caso, per ciò che concerne il calcio giovanile. Ecco che proponiamo, dunque, una classifica abbinata a breve analisi dei migliori marcatori del Campionato Primavera 1, 2a e 2b.

Campionato Primavera 1, 2a e 2b: i migliori marcatori

15 GOL

Samuele Mulattieri (Inter, Campionato Primavera 1) – In attesa del ritorno in campo, quella in corso è la stagione della definitiva consacrazione per l’attaccante dell’Inter. Schierato seconda punta ha la possibilità di sfruttare le sue notevoli qualità tecniche e cognitive. Gira attorno al centravanti e riesce, grazie ai movimenti di quest’ultimo, a trovare spesso la porta. Nella passata stagione ha riscontrato qualche difficoltà sotto l’aspetto realizzativo ma è tornato a far vedere l’estetica combinata ad efficacia che lo contraddistingue dai tempi di La Spezia.

Adama Sane (Hellas Verona, Campionato Primavera 2a) – Quindici gol in sedici partite bastano a descrivere la bontà di una stagione superba come quella vissuta dal senegalese. Qualche anno fa sarebbe stato definitivo un Nove atipico, ma l’evoluzione del concetto di centravanti lo rende assolutamente in linea con ciò che è richiesto dal calcio moderno: grande vena realizzativa abbinata alla capacità di saper dialogare con i compagni. Ai quindici gol, infatti, si aggiungono infatti 6 assist, dettati da una delle diverse caratteristiche di Sane, ovvero quella di cercare il pallone anche fuori l’area di rigore per puntare la porta oppure tentare il passaggio vincente.

13 GOL

Flavio Bianchi (Genoa, Campionato Primavera 1) – Tredici gol in altrettante partite giocate. La volontà ha permesso di superare una prova difficile come una frattura del perone. Bianchi, però, è uomo e calciatore di forte tempra. La fascia di capitano testimonia quanto detto. Navigato in area di rigore, con un fisico in grado di potergli permettere di esibire diverse varianti oltre il cinismo.

Francesco Ruocco (Brescia, Campionato Primavera 2a) – L’eclettismo, nel calcio odierno e moderno, è dote da custodire e allenare gelosamente. Il classe 2001 del Brescia può e deve farne uso. Seconda punta, ala destra, ala sinistra, prima punta. Il reparto offensivo è il suo habitat naturale e non conta la posizione bensì la capacità di saper coordinare con eguale efficacia i differenti compiti che una posizione richiede. Merito di indiscutibili qualità tecniche e notevole conoscenza del gioco. In quel di Brescia sanno come coltivare il talento, Ruocco è l’ennesimo esempio.

12 GOL

Ebrima Colley (Atalanta, Campionato Primavera 1) – È nel giro della prima squadra di una compagine che da anni oramai sorprende l’Italia e ora anche l’Europa del pallone. Un motivo ci sarà. Anzi, a dire il vero, ce ne sono diversi: tecnica, rapidità, finalizzazione, sacrificio. Caratteristiche che ti portano a essere schierato prima punta oppure centrocampista (trovando, tra l’altro, la via del gol. Ovviamente la costituzione del calciatore porta a dover leggere e interpretare la partita contro il Chievo in una certa maniera: schierato in mezzo al campo, i compiti di Colley erano, ovviamente, più offensivi che altro).

11 GOL

Musa Juwara (Bologna, Campionato Primavera 1) – Uno dei calciatori più impattanti del Campionato Primavera. La sua capacità di saper scardinare le linee di pressione avversarie trova pochi eguali nella competizione. È un profilo che crea superiorità numerica, dà opzioni e finalizza in maniera più che egregia. Conta tre presenze in Serie A nel 2020, è legittimo pensare che il suo percorso nel calcio giovanile sia terminato.

Gianluigi Sueva (Cosenza, Campionato Primavera 2b) – Il Cosenza ha deciso di ripartire, per ciò che concerne il proprio settore giovanile, da Sergio Mezzina, professionista che in carriera ha mostrato di sapere come gestire il talento e i talenti. La rifondazione ha portato alla valorizzazione di diversi profili nelle varie categorie in cui i Lupi sono impegnati, e il 19enne è una delle testimonianze. A lui è affidato il compito di aggiungere qualità ed esplosività alla manovra offensiva, così come è spesso colui che conduce le transizioni positive e, numeri alla mano, riesce a trasformarle in gol.

Alessio Riccardi (Roma, Campionato Primavera 1) – Si fa fatica a capire il perché sia ancora in Primavera. Nasce trequartista, cresce (anche) come mediano, sa fare la mezzala, ora diverte e si diverte da ala destra. Calciatore completo, senza sé e senza ma. Tecnica sublime, discrete doti atletiche, ottima visione di gioco, qualità di passaggio che poco ha a che vedere con le giovanili. È un patrimonio che, si spera, la Roma tratterà come tale. Quasi dimenticavamo di porre l’accento sul dato con cui abbiamo costruito questo focus: undici gol in diciannove partite.

10 GOL

Fabian Pavone (Pescara, Campionato Primavera 1) – Nella travagliata stagione del Pescara, è uno dei pochi a salvarsi. È la luce che cerca di condurre il Delfino fuori dalla zona rossa, anche se ogni discorso ora sembra essersi complicato, vuoi per la fase storica che viviamo, vuoi per una classifica oggettivamente deficitaria. La possibilità di disputare i playout passerà dal suo mancino, in grado di creare e concretizzare. La sua tecnica lo erge a leader tecnico della squadra, che cercherà di portare alla salvezza prima del salto verso Parma, compagine che ha acquistato in estate il suo cartellino.

Ricardo Matos (Ascoli, Campionato Primavera 2b) – Quando cresci nel Benfica, si sa, hai qualcosa di speciale. Matos ha concretizzato questa massima di teoria calcistica in dieci gol realizzati in nove partite con la maglia della Primavera dell’Ascoli, prima di approdare legittimamente in prima squadra. Poco a che vedere con il settore giovanile per un talento così cinico ed elegante allo stesso tempo. Ottima tecnica di base e fiuto del gol. Attendiamo con ansia di assistere al suo percorso nel calcio dei grandi.

Pierluca Luciani (Frosinone, Campionato Primavera 2b) – Dieci reti per un attaccante che fa del gol il proprio biglietto da visita ma non l’unica via di efficacia. La sua disponibilità al fraseggio con i compagni, abbinata alla capacità di saper aprire e offrire spazi grazie ai movimenti senza palla l’ha reso merce rara per i giovani laziali prima di spiccare il volo verso la prima squadra di Nesta, che l’ha portato in panchina nelle ultime tre uscite.

Nicolò Buso (Virtus Entella, Campionato Primavera 2a) – Cesena, Roma, Venezia, Virtus Entella. Cambiare quattro squadre a 20 anni può significare diverse cose, tra cui la volontà di rimettersi in gioco e quella di non arrendersi. Nicolò Buso sta dimostrando di aver fatto la scelta giusta quando, in estate, ha firmato per la compagine di Chiavari. I suoi compagni di squadra credono in lui, diventato, con merito, il finalizzatore principe dei liguri.

Luca Gagliano (Cagliari, Campionato Primavera 1) – Qualità tecniche e atletiche rendono Gagliano il fulcro del gioco offensivo del Cagliari. Sa calciare sia di potenza che di precisione, occupa indistintamente il ruolo di prima e seconda punta (rende il meglio di sé quando ha la possibilità di duettare con un compagno di reparto) ed è uno dei migliori prospetti del settore giovanile del club sardo, che ha dimostrato di credere in lui facendogli fermare, la scorsa estate, il primo contatto da professionista.