Tutto secondo pronostico, verrebbe da dire. Eppure, se per la Spagna la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta sembrava davvero una formalità, qualche preoccupazione in più per l’Italia aleggiava nell’aria. Benché con filosofie diverse, entrambe le squadre sono arrivate all’obiettivo minimo, che era proprio quello di superare il girone (e lo hanno anche fatto con una giornata di anticipo).
L’Italia, come da tradizione, ci è riuscita puntando sulla concretezza: due partite, due gol fatti e zero subiti. Per parafrasare Carlo Ancelotti nella conferenza stampa dopo la seconda partita da allenatore del Brasile: “Zero gol subiti in due partite? Siamo italiani”. Al contrario, la Spagna ha confermato lo spirito propositivo di un calcio volto ad offendere, piuttosto che a difendere. Insomma, fare un gol in più dell’avversario, anziché subirne uno in meno. Un approccio che ha dimostrato di funzionare nell’arco di tutta la stagione, ma non sempre, come conferma la semifinale tra Inter e Barcellona. Certo, quando tra le tue fila hai uno come Yamal o, comunque, qualcuno che sta crescendo ripercorrendone le orme, tutto diventa più facile.
Italia–Spagna: anche una sfida culturale
La sfida di martedì sera (si scende in campo alle ore 21.00) è anche “culturale”, dunque: più spumeggianti e spettacolari gli spagnoli, che fanno del palleggio e del possesso palla il loro marchio di fabbrica, più essenziali e verticali gli azzurri, che invece difendono con attenzione ma non lesinano l’attacco degli spazi aperti, come dimostra la rete di Casadei contro la Slovacchia. Un contropiede (ops, diciamo una ripartenza) perfetto, da manuale del calcio, si diceva una volta. Le “piccole” Furie Rosse, invece, hanno regalato emozioni come di consueto, superando la Slovacchia all’esordio per 2-3 (gol vittoria al 90’) e bissando la vittoria anche contro la Romania, anche in questo caso con il minimo scarto (2-1).
Questi cinque gol fatti, contro i due realizzati dall’Italia, spingono gli spagnoli in testa alla classifica, pur a parità di differenza reti. Questo significa che agli Azzurrini non può bastare un pari per vincere il proprio raggruppamento. Detto questo, nel Girone B – dal quale uscirà il nostro prossimo avversario – si ripeterà più o meno la stessa situazione tra Inghilterra e Germania. Dunque, difficile dire quale possa essere il risultato e l’avversario migliore per il prossimo turno. Forse, come spesso capita, la soluzione ideale è quella di giocare la partita senza fare troppi calcoli. Tuttavia, un match del genere, può avere una favorita? Stando ai pronostici di Wincomparator, apparentemente la risposta è sì.
Classifica, calcoli e guai a distrarsi
Secondo gli specialisti, la Spagna ha decisamente maggiori probabilità di vincere la partita: l’1 – infatti – è offerto a meno di due volte la posta, mentre il 2 è dato a più di quattro volte la posta. Un motivo di orgoglio in più per sconfessare gli esperti del settore e compiere l’impresa. Un’impresa che comunque non sembra così impossibile, almeno stando a quanto visto nelle prime due gare del girone disputate dalle Furie Rosse, che in entrambi i casi sono riuscite a vincere soltanto nel finale (contro la Romania addirittura ribaltando il risultato con due gol dall’85’).
Insomma, difficile ma non impossibile per Casadei e compagni. Due avvertenze per gli Azzurrini, però: guai a concedere spazi agli spagnoli o distrarsi prima del triplice fischio, anche se in vantaggio. Perché se la qualità tecnica dei nostri avversari era ampiamente conosciuta alla vigilia, l’orgoglio dimostrato nelle prime due uscite è un ulteriore (quasi sorprendente) pregio, al quale prestare la massima attenzione.
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