di Francesco Castorani
Ci si aspettava di più dalla prima apparizione di questo Portogallo U21. I ragazzi di Rui Jorge portano a casa 3 punti fondamentali nel girone più difficile del torneo, consapevoli però di aver sofferto tanto e di non poter ripetere prestazioni del genere. Passa soltanto la prima dei 3 gironi, insieme alla migliore seconda e dunque è importante anche la differenza reti. Il 2-0 con la Serbia è positivo perché i lusitani hanno incontrato una squadra difficile, ben organizzata e con buone individualità. La Spagna è avvisata, il Portogallo vuole la prima posizione.
Il gol vittoria non poteva che realizzarlo il giocatore offensivo più talentuoso e interessante di questa nazionale: Gonçalo Guedes. Una rete fortunosa, causata da un errore imbarazzante del portiere serbo Milinkovic-Savic: Gonçalo Guedes ringrazia e appoggia di testa il gol del vantaggio portoghese.
gol vittoria non poteva che realizzarlo il giocatore offensivo più talentuoso e interessante di questa nazionale: Gonçalo Guedes. Una rete fortunosa, causata da un errore imbarazzante del portiere serbo Milinkovic-Savic: Gonçalo Guedes ringrazia e appoggia di testa il gol del vantaggio portoghese.

Soltanto a tratti  nel primo tempo si è visto un Portogallo realmente superiore. La qualità di Ruben Neves unita alla corsa di Joao Carvalho e alle idee del capitano Bruno Fernandes hanno permesso ai lusitani di prevalere nel gioco in mezzo al campo. La spinta sulle fasce dell’esperto Joao Cancelo e di Rodrigues deve migliorare, perché i due terzini portoghesi hanno corsa e piedi per essere una spina nel fianco di molte difese. La fantasia di Guedes è stata la vera arma in più di un Portogallo con poche idee offensive alla prima apparizione di questo Euro 21.

Il secondo tempo è stato decisamente a favore della Serbia, che con il numero 8 Maksimovic in cabina di regia ha messo troppe volte in difficoltà la retroguardia portoghese. Una seconda frazione molto negativa per i lusitani che nel tentativo di gestire partita e risultato, hanno dimenticato la personalità negli spogliatoi. La Serbia ha prevalso per 45 minuti, tenendo sempre il pallino del gioco e accusando soltanto la poca concretezza nel finalizzare le belle manovre offensive.

Il risultato di 2-0 è dunque bugiardo, forse un 1-1 sarebbe stato più giusto per quello che le due squadre hanno mostrato nei 90 minuti. A chiuderla all’88esimo è stato però Bruno Fernandes, sfruttando un assist al bacio del campioncino Renato Sanches.

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