Per diventare realmente competitivi c’è ancora tanto da lavorare. Lo sa bene Fabio Grosso, che oggi ha visto la sua squadra giocare in maniera remissiva per cinquanta minuti abbondanti, in cui i giovani bianconeri non hanno mai calciato verso lo specchio della porta avversaria.

Parte forte l’Atletico, che ha la prima gigantesca occasione al settimo minuto con Nuñez che, imbeccato da Tete, conclude a lato di testa da posizione favorevolissima. Tra il 17′ e il 19′ altre due grosse occasioni fallite dai colchoneros, prima con Andrès che conclude di poco a lato e poi con Diego che vede la sua conclusione deviata in angolo dalla difesa bianconera. Occasioni che sono solo preludio al goal degli spagnoli, che arriva in occasione di una punizione battuta velocemente che beffa la difesa juventina, troppo ferma, che lascia colpevolmente solo Nuñez, il quale freddamente trafigge Audero. Il copione della gara non cambia nonostante il cambio di risultato. L’Atletico diventa persino più pericoloso alla ricerca del raddoppio: già al 30′ Andrès, imbeccato da uno straordinario Tete, sfiora la rete calciando di poco a lato, mentre al 38′ ci pensa il centrale difensivo Lucas ad impensierire la retroguardia bianconera con una conclusione che termina a lato di pochissimo. 

Il secondo tempo si apre con una Juventus più grintosa, che tuttavia continua a subire l’offensiva degli iberici. Al 58′, però, riesce ad imbastire la prima occasione pericolosa della partita, con Severin che fallisce l’appuntamento con il goal di testa dopo una splendida punizione di Donis. E’ proprio quest’ultimo il miglior giocatore bianconero, il più dinamico e lesto ad innescare le azioni bianconera. Al 74′ prova anche a concludere dopo aver soffiato la palla ai difensori spagnoli, ma viene chiuso. I molteplici cambi cominciano a spezzettare il gioco, complice anche la stanchezza delle squadre. Il risultato sembra ormai acquisito, anche alla luce dell’espulsione per doppio giallo di Vitale al 90′ quando la Juventus ha la grande occasione di pareggiarla: durante l’ultima azione della partita, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Varga stacca in solitaria in area di rigore ma non inquadra lo specchio per una questione di centimetri.

E’ proprio da questo finale di gara che la squadra di Grosso deve ripartire. Gli ultimi trenta minuti hanno evidenziato la grinta di una squadra che si è compattata alla ricerca del pareggio, che si è quasi concretizzato all’ultimo respiro. Il resto della partita deve essere, invece, oggetto di valutazione da parte del tecnico, che deve infondere maggiore sicurezza nei suoi ragazzi, rimasti per troppo tempo in balia dei coetanei spagnoli affinché si possa condurre meglio il gioco nelle prossime gare. La qualificazione, infatti, è ancora un discorso apertissimo.

ATLETICO MADRID: Carlos, Neila, Theo, Lucas, Fran, Otia, Andrès, Diego (63′ Amath), Tete (90′ Antonio), Nuñez, Fede (75′ , Juan Moreno).
A disposizione: Chipi, Morales, Pedro, Angel Torres.

JUVENTUS: Audero; Roussos, Romagna, Severin, De Biasi (80′ Varga); Hromada (52′ Macek), Pellini, Vitale; Donis, Udoh, Soumah (59′ Kastanos).
A disposizione: Volpe, Sakor, Clemenza, Bnou-Marzouk.

RETI: 29′ Nuñez

AMMONITI: 41′ De Biasi, 51′ Vitale (J), 83′ Amath (AM)

ESPULSI: 90′ Vitale (J)