Destini incrociati, quelli di Moise Kean e Vincenzo Millico. Entrambi classe 2000, entrambi piemontesi, ma nelle vene di Vincenzo scorre sangue bianconero, mentre Moise vede solo granata. Fanno parte del vivaio delle rispettive compagini ormai da tempo. Nessuno dei due però avrebbe immaginato che a 14 anni le loro vite si potessero incrociare. Vincenzo Millico passa al Torino mentre Kean va alla Juventus. Da lì le promesse compiono percorsi differenti. Se Kean ormai rappresenta una realtà futura già ben nota, è ultimamente che Vincenzo Millico sta facendo parlare di sè.
IL PROFILO
Nato il 12 agosto 2000 a Torino, dopo il passaggio al club di Urbano Cairo, Millico entra nelle grazie di mister Federico Coppitelli, tecnico della squadra Primavera. L’allenatore è fondamentale nell’esplosione del ragazzo, valorizza la rapidità di Millico unendo anche le doti balistiche del 18enne. Lo schiera spesso come ala in un 4-3-3, spesso a destra concedendogli l’opportunità di rientrare sull’ottimo mancino a disposizione. 173 cm di altezza che però non ostacolano l’imprevedibilità delle sue giocate. Già nella stagione 2017/18 ha messo a segno una doppietta in campionato contro l’Udinese, culmine di una serie di prestazione eccellenti valide al punto da guadagnarsi la convocazione in Serie A per la gara casalinga contro il Genoa e per il derby di Coppa Italia.
PRIMA SQUADRA
Mihaljovic gli fa assaporare le difficoltà della prima squadra. Il tecnico serbo cerca di fargli seguire sempre più le orme di altri giovani lanciati dal serbo come Edera e Barreca. Dopo un grave infortunio, si è presentato all’annata attuale in forma smagliante, 6 sigilli in appena 3 partite di fattura rilevante. Sia da calcio piazzato dove si rivela un ottimo battitore di punizioni e calci d’angolo, che dalla lunga distanza (impressionante è il bolide contro la Fiorentina). A detta dell’agente, Gaetano Paolillo, l’uomo che ha scoperto gente del calibro di Kakà, Ganso e la stellina Scamacca, il carattere mite e l’attitudine lavoratrice di Millico può aprirgli le porte dei più grandi palcoscenici calcistici.
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