TAKEFUSA KUBO REAL MADRID

TAKEFUSA KUBO REAL MADRID – Quando ci troviamo dinanzi a simili operazioni, il dubbio è sempre dietro l’angolo: la motivazione alla base è tecnica, commerciale (e non è assolutamente detto che sia da condannare un mix tra le due potenziali risposte. Il verdetto sarà assegnato dai due giudici supremi del mondo del calcio: campo e tempo. Vi sono però storie nelle storie, retroscena che danno alle carriera dei tocchi di curiosità e irregolarità che sanno essere interessanti ed esplicativi: in tal senso, Takefusa Kubo è un ragazzo, prima che un calciatore, che merita un approfondimento.

VISCA EL BARÇA

Saranno state queste le prime parole in una lingua europea imparata da Kubo che, a dieci anni non ancora compiuti, entrò a far parte della cantera del Barcellona, dove si guadagnò il solito (con rammarico, a detta di chi scrive, dato l’inutile carico di pressioni ad esso allegato) paragone con Lionel Messi. Il ritorno in Giappone è da registrare nel 2015, quando i blaugrana furono sanzionati con il blocco del mercato, dovuto ad alcune irregolarità riguardanti il trasferimento di calciatori minorenni (come si potrà facilmente immaginare, Takefusa fu uno dei diretti interessati). Tornato a casa, Kubo era già considerato un calciatore differente rispetto al livello medio, e la sua notorietà viene confermata dai ben 7.653 spettatori e 182 operatori media presenti al suo esordio con il Tokyo U23, terza serie giapponese. Aveva 15 anni, 5 mesi e un giorno e, dopo 5 mesi, arrivò anche l’esordio in J-League dove, con i suoi 15 anni, 10 mesi e 30 giorni, non è riuscito (per 24 giorni) a battere il record di Takayuki Morimoto, vecchia conoscenza del campionato italiano, come più giovane di sempre a debuttare nella massima serie.

TAKEFUSA KUBO REAL MADRID – CARATTERISTICHE TECNICHE

Numero dieci potrebbe sintetizzare ogni ulteriore descrizione, dato che è proprio questo ciò di cui parliamo: un trequartista che ama avere il pallone ed è in possesso di grande tecnica. Piede mancino, visione di gioco, notevoli qualità balistiche. In Giappone non sono mancati i colpi d’altra scuola, tra pennellate, calci piazzati e assist per i compagni. Il tutto accompagnato da un fisico sicuramente non possente, elemento sul quale potrà e dovrà lavorare (evitando di snaturare la propria corporatura, dato che gli svantaggi, a quel punto, supererebbero nettamente i vantaggi). Lo si è visto e applaudito anche partendo largo a destra, sfruttando così la possibilità di rientrare, ma i calciatori più estrosi come il giovane classe 2001 rendono di più quando hanno la possibilità di sentirsi liberi sul rettangolo verde, senza compiti specifici dettati dal ruolo.

L’ALTRA GRANDE DI SPAGNA: IL REAL MADRID

Girava voce che, in vista della maggiore età, raggiunta lo scorso 4 giugno, il Barcellona stesse pensando di riprendersi il ragazzo, ma il Real Madrid ha anticipato i catalani, accogliendo il talento a Valdebebas. Il rapporto tra le parti pare essere idilliaco, con Kubo che ha raccontato di essere orgoglioso di giocare nel miglior club del mondo, e che vuole aprovechar y disfrutar dell’opportunità di essere in tournée con la prima squadra. Odriozola l’ha definito il futuro, ma il calciatore che, con molta probabilità, Takefusa osserverà maggiormente da vicino sarà Hazard, da sempre il suo idolo: l’asso belga era infatti il riferimento (assieme al padre, ex calciatore a livello universitario, suo primo maestro: “El me enseñó todo”, ha dichiarato) del giapponese che, su sua ammissione, ne guardava le gesta in video prima di scendere in campo.

Il suo percorso partirà però dal Castilla, per ovvi motivi di adattamento e anche perché il Real, ad oggi, non ha spazio per altri extracomunitari: Eder Militão, Vinícius e Valverde sono quelli già aggregati in rosa e, salvo cessioni (papabile solo Valverde), Kubo e Rodrygo non potranno essere schierati in partite ufficiali. Anzi, vedendo le cifre sborsate, i 45 milioni di valutazione del brasiliano lo pongono in una probabile posizione di priorità rispetto a Kubo, in un percorso, per l’ex Santos, simile a quello del prima citato Vinícius. I due sono scesi in campo contro il Bayern Monaco, nel match perso per 3-1 dai Blancos. Rodrygo ha realizzato un pregevole gol su calcio di punizione, Kubo ha regalato un tunnel di suola al malcapitato Alphonso Davies.

La parola passa al campo: Kubo sarà il Tesoro d’Oriente del Real Madrid?